Può essere un ingegnere....

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M.Ambrosini
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Può essere un ingegnere....

Messaggio: # 8906Messaggio M.Ambrosini
lun 16 set 2019, 20:18

...chi scrive quanto a seguito?
"Il Traslatore utilizza in uscita un’unità ottica di potenza che, attraverso un sistema auto-adattivo sensibile, adegua le caratteristiche d’interfaccia di questa unità al contenuto in frequenza della musica, al volume di ascolto e alle caratteristiche del diffusore, ivi incluso il suo cavo di collegamento. Il tutto in tempo reale e costante. Questo permette di avere un livello di amplificazione pressoché lineare per tutte le frequenze, indipendentemente dal livello di ascolto e in funzione delle richieste energetiche del diffusore."

Personalmente ne dubito molto...
In contrapposizione al periodo storico di cui si accennava nel post dedicato al Galactron (in cui un apparecchio veniva ampiamente testato almeno al banco di misura...), ora vanno di moda altarini di questo genere creati ad hoc da persone alquanto scaltre...basterebbe una semplice risposta in frequenza su carico reale per smascherarli ma...non è più tempo di misure...ai nostri tempi va di moda chi la spara più grossa.
Tratto da qui: https://www.remusic.it/IT/La-circuitazi ... c6GnJpFYI0

Altro che le supercazzole del nostro rama...
Sarei curioso di conoscere la vostra opinione sull'argomento
Massimo

DanieleB
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Re: Può essere un ingegnere....

Messaggio: # 8908Messaggio DanieleB
lun 16 set 2019, 22:07

Ciao a tutti,

ho letto con una certa attenzione l'articolo ma devo ammettere che ci ho capito davvero poco. Il motivo potrebbe essere benissimo che non sono sufficientemente competente per comprendere quanto è stato scritto. Non posso però fare a meno di notare l'uso di descrizioni molto, molto vaghe e veramente poco chiare, mirate secondo il mio modesto parere più a nascondere che a chiarire e che non rendono certo facile la lettura, nonchè l'uso di una terminologia piuttosto lontana da quella ingegneristica.

La descrizione di un doppio bridge elettrico-ottico-elettrico, che garantisce altissime velocità di variazione del suo segnale elettrico in uscita, sono a mio personale parere comunque "limitate" dalla velocità di variazione del segnale elettrico in ingresso: non riesco a capire per quale motivo, in questo primo stadio, non siano importanti questi limiti del dominio elettrico, che si ripercuotono sull'uscita che non ha "la macchina del tempo" per accelerare quanto di "lento" gli è arrivato in ingresso.

A mia conoscenza oggi come oggi abbiamo dispositivi di amplificazione che lavorano a frequenze di molti MHz senza alcuno sforzo, per cui la velocità con cui lo stadio di amplificazione di uscita "insegue" il segnale di ingresso nello spettro audio (che non supera i 40KHz a volere esagerare) non è mai stato un problema.

D'altronde basta uno spettrometro audio per rilevare che in un dispositivo hifi lo spettro in uscita è sostanzialmente uguale a quello in ingresso, il che certifica che l'ingresso viene ottimamente "inseguito" e riprodotto dallo stadio finale.

Il traslatore elettrico-ottico-elettrico è dotato, da quanto leggo, di un sistema auto-adattivo che modula in tempo reale la potenza erogata ad ogni frequenza per compensare l'andamento in frequenza della musica riprodotta e quello del diffusore. In altre parole l'idea è quella di compensare le variazioni di potenza al variare della frequenza della musica riprodotta e al variare della "sensibilità" del diffusore ad ogni frequenza.

Il primo punto, se vero, è a mio modesto parere un errore di progettazione: compensare le variazioni di potenza alle varie frequenze "scolpite" nel brano musicale significa alterare in modo arbitrario il messaggio musicale, che "vive" proprio di quelle variazioni di potenza alle varie frequenze (è il suo spettro nel tempo...). Probabilmente non sono riuscito a capire o il testo non è stato abbastanza chiarificatore.

Il secondo punto, ossia modulare la potenza erogata ad ogni frequenza per compensare la maggiore o minore erogazione del diffusore a quella stessa frequenza a causa dei suoi limiti fisici, indica un anello di retroazione che si usa negli amplificatori da circa 80 anni. Anche qui il segnale e quinfdi l'anello di retroazione è puramente elettrico, accettandone i presunti limiti di velocità.

Mi fermo qui. Posso solo dire che, se avessi voluto descrivere una mia idea originale, lo avrei personalmente fatto in modo più chiaro e più "ingegneristico", ponendomi l'obiettivo di far capire al lettore, descrivendo in modo semplice ma con rigore.

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M.Ambrosini
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Re: Può essere un ingegnere....

Messaggio: # 8909Messaggio M.Ambrosini
mar 17 set 2019, 6:57

Condivido il tuo punto di vista che esprime anche alcune delle mie perplessità:
1) la ricerca estrema della nobilitazione del linguaggio: un operaio dell'agricoltura non lo si chiama "contadino" ma si presenta molto meglio chiamandolo "cesellatore di zolle". Un amplificatore ha solo un modo per pilotare un carico "adattandosi" in modo fedele al medesimo: avere un'impedenza di uscita che tende a zero. E lo si sà anche questo da quando l'alta fedeltà esiste. Scommetterei il mio ultimo stipendio che in questo caso la verità sia invece ben diversa...ma per far breccia su menti avulse alla tecnica è un ottimo approccio.
2) la vacuità tecnica (già da te sottolineata Daniele) è tesa a creare il "mito che viene da Marte" confondendo le idee con un'esposizione che, senza riportare neppure uno straccio di misura a sostegno, sembra più il sostentamento ad un miracolo che ad un'amplificazione. Neppure un periodo di quanto scritto in quell'articolo sembra frutto della cultura tecnica di un ingegnere ma semmai di uno scaltro riparatore di hifi esoterica che ha perfettamente capito la forma mentis delle persone con cui ha a che fare ed ha deciso di muoversi in tal senso per trarne un proprio vantaggio. Cerchiamo "corpo" nel suono? C'è chi lo ottiene mettendo il loudness e chi (più discretamente) lo ottiene con una impedenza di uscita discretamente alta che consente una certa esaltazione delle frequenze nei dintorni di quella di risonanza del diffusore (ad esempio: http://hifiaudio.altervista.org/it2.html)...entrambi sono approcci che generano colorazioni e non sono certo "soluzioni" ad un problema, ma questo non rientra nelle preoccupazioni di chi si sente superiore alle regole del gioco. Credo (per le solite ragioni) che non vedremo mai uno di questi apparecchi ai nostri meeting...peccato.
Massimo

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Gianfranco
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Re: Può essere un ingegnere....

Messaggio: # 8910Messaggio Gianfranco
mar 17 set 2019, 7:40

Ok su tutto ma... Neanche tu, Massimo, spieghi cosa sia il CCI e l'unico argomento che porti a sostegno è l'ascolto. Nel caso in oggetto, da quanto si legge, parrebbe una sorta di equalizzatore/espansore/compressore. Ci si fanno grasse risate? Beh... Le stesse che si fanno gli ingegneri che leggono del CCI e gli audiofili che gli vanno dietro.
Senza una evidenza certa degli effetti benefici che ha il ciccillo, che non sia solo l'ascolto, ai più siete sullo stesso piano.
Non è bello deridere uno perché da 'spiegazioni' fantasiose quando poi tu non ne dai affatto. Non è una critica ma una osservazione che cerca di essere equidistante ed obiettiva.
Gianfranco

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M.Ambrosini
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Re: Può essere un ingegnere....

Messaggio: # 8911Messaggio M.Ambrosini
mar 17 set 2019, 8:29

Gianfranco ha scritto:
mar 17 set 2019, 7:40
Ok su tutto ma... Neanche tu, Massimo, spieghi cosa sia il CCI e l'unico argomento che porti a sostegno è l'ascolto. Nel caso in oggetto, da quanto si legge, parrebbe una sorta di equalizzatore/espansore/compressore. Ci si fanno grasse risate? Beh... Le stesse che si fanno gli ingegneri che leggono del CCI e gli audiofili che gli vanno dietro.
Senza una evidenza certa degli effetti benefici che ha il ciccillo, che non sia solo l'ascolto, ai più siete sullo stesso piano.
Non è bello deridere uno perché da 'spiegazioni' fantasiose quando poi tu non ne dai affatto. Non è una critica ma una osservazione che cerca di essere equidistante ed obiettiva.
Non trovi proprio nessuna differenza Gianfranco tra il mio operato e quello della persona suddetta? Proprio nessuno nessuno? Prova a pensarci su un attimo! :evil:

1) Non pubblico forse le risposte in frequenza su carico reale dei miei apparecchi (la cui veridicità chiunque può verificare) ?
2) A fronte di decenni di lavoro su uno specifico argomento (un lavoro di ricerca che mi ha molto impegnato e provato) NON ME NE SONO PRESO IL MERITO ma anzi mi sono preoccupato di divulgare i meriti di quell'equipe ingegneristica tedesca a cui si deve il raggiungimento di certi obiettivi: secondo te al mio posto la suddetta persona lo avrebbe fatto? O se ne sarebbe preso semmai il pieno merito non citando assolutamente quello che sarebbe stato un concorrente a basso costo?
3) Forse la suddetta persona si presta ad occasioni pubbliche di ascolto in cui liberamente si possa porre a confronto il suo apparecchio con gli apparecchi che vengono portati dai partecipanti? Non mi pare...altrimenti informatemene perchè intendo parteciparvi.
4) A proposito di chiarezza Gianfranco...in quanti altri siti internet trovi un metodo calcolato di installazione diffusori basato sui principi di Allison ed indicazioni specifiche per la migliore installazione dei vari diffusori acustici?
5) In quanti altri siti trovi un metodo (unico nel suo genere in quanto attinente alla mia ricerca) , con precise indicazioni per le installazioni delle elettroniche?

Tutto questo in anni di frequentazione di questo luogo, tu lo hai assimilato e ora lo dai per scontato/assodato...ma mi sembra che siano aspetti che rendono ENORMEMENTE diverso il mio approccio da quello della suddetta persona e mi sento offeso dal fatto che tu non lo capisca paragonandomi a questa persona!
Massimo

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fantabaffo
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Re: Può essere un ingegnere....

Messaggio: # 8912Messaggio fantabaffo
mar 17 set 2019, 8:31

M.Ambrosini ha scritto:
lun 16 set 2019, 20:18
...chi scrive quanto a seguito?
"Il Traslatore utilizza in uscita un’unità ottica di potenza che, attraverso un sistema auto-adattivo sensibile, adegua le caratteristiche d’interfaccia di questa unità al contenuto in frequenza della musica, al volume di ascolto e alle caratteristiche del diffusore, ivi incluso il suo cavo di collegamento. Il tutto in tempo reale e costante. Questo permette di avere un livello di amplificazione pressoché lineare per tutte le frequenze, indipendentemente dal livello di ascolto e in funzione delle richieste energetiche del diffusore."

Personalmente ne dubito molto...
In contrapposizione al periodo storico di cui si accennava nel post dedicato al Galactron (in cui un apparecchio veniva ampiamente testato almeno al banco di misura...), ora vanno di moda altarini di questo genere creati ad hoc da persone alquanto scaltre...basterebbe una semplice risposta in frequenza su carico reale per smascherarli ma...non è più tempo di misure...ai nostri tempi va di moda chi la spara più grossa.
Tratto da qui: https://www.remusic.it/IT/La-circuitazi ... c6GnJpFYI0

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Sarei curioso di conoscere la vostra opinione sull'argomento
Del Traslatore avevamo già parlato mi pare, ma non ricordo dove...
Comunque, in merito alla frase evidenziata, evitiamo questa solita tendenza a voler fare di tutta l'erba un fascio: non è certo appannaggio dei nostri tempi questo approccio, e neppure Vanna Marchi (che operava in altri tempi) era la prima (vogliamo parlare dello schema Ponzi?).
Va per fortuna sottolineato che gli audiofili (così come ogni altra categoria umana) non sono tutti scemi, anche quando non ascoltano con i Grundig: metto il primo link di una discussione critica alla mirabolante presentazione: http://www.costruirehifi.net/forum/viewtopic.php?t=8156
Infine, non si può non quotare parte dell'obiezione di Gianfranco: certo, in merito al CCI l'approccio è senza dubbio affrontato con un grado di serietà ben diverso dalla descrizione di questo "coso", tuttavia è evidente che la "prova empirica" non è di per sé sufficiente per dare rilevanza oggettiva ad un fenomeno.

Puntualizzazione a parte, e si sa che sono il re delle puntualizzazioni :lol: :lol: , queste sono un paio foto dell'interno di una delle versioni del traslatore:
Immagine

Immagine

La prima cosa che mi salta all'occhio sono le PCB fatta su basette millefori ed un blocco di alluminio forato apparentemente inerte... :roll:
Alessio

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Gianfranco
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Re: Può essere un ingegnere....

Messaggio: # 8913Messaggio Gianfranco
mar 17 set 2019, 9:27

M.Ambrosini ha scritto:
mar 17 set 2019, 8:29
Non trovi proprio nessuna differenza Gianfranco tra il mio operato e quello della persona suddetta? Proprio nesuno nessuno? Prova a pensarci su un attimo! :evil:

1) Non pubblico forse le risposte in frequenza su carico reale dei miei apparecchi (la cui veridicità chiunque può verificare) ?
2) A fronte di decenni di lavoro su uno specifico argomento (un lavoro di ricerca che mi ha molto impegnato e provato) NON ME NE SONO PRESO IL MERITO ma anzi mi sono preoccupato di divulgare i meriti di quell'equipe ingegneristica tedesca a cui si deve il raggiungimento di certi obiettivi: secondo te al mio posto la suddetta persona lo avrebbe fatto? O se ne sarebbe preso semmai il pieno merito non citando assolutamente quello che sarebbe stato un concorrente a basso costo?
3) Forse la suddetta persona si presta ad occasioni pubbliche di ascolto in cui liberamente si possa porre a confronto il suo apparecchio con gli apparecchi che vengono portati dai partecipanti? Non mi pare...altrimenti informatemene perchè intendo parteciparvi.
4) A proposito di chiarezza Gianfranco...in quanti altri siti internet trovi un metodo calcolato di installazione diffusori basato sui principi di Allison ed indicazioni specifiche per la migliore installazione dei vari diffusori acustici?
5) In quanti altri siti trovi un metodo (unico nel suo genere in quanto attinente alla mia ricerca) , con precise indicazioni per le installazioni delle elettroniche?

Tutto questo in anni di frequentazione di questo luogo, tu lo hai assimilato e ora lo dai per scontato/assodato...ma mi sembra che siano aspetti che rendono ENORMEMENTE diverso il mio approccio da quello della suddetta persona e mi sento offeso dal fatto che tu non lo capisca paragonandomi a questa persona!
Forse mi sono spiegato male. Io conosco benissimo la tua storia e quello che hai fatto in tutti questi anni.
Non parlavo di me, di cosa penso io, ma di quello che viene percepito 'fuori'.
La linearità di una amplificazione su carico reale è si misurabile ma non è prerogativa esclusiva di una amplificazione CCI. Non puoi portarla a sostegno del buon suono perchè questa, da sola, non basta.
Per tutto il resto, nessuno toglie i tuoi indubbi meriti, ma, ribadisco, uno che passa di qui 'per caso' non trova spiegazioni scientificamente attendibili su cosa è e cosa fa il CCI.
Io so che il CCI è una cosa reale, so che il merito di averlo 'riscoperto' è tuo e so che tutti noi ti dobbiamo tanto.
Però bisogna anche mettersi nei panni di chi tutte queste cose non le sa e non ha o non troverà modo di averne personale conferma.
Io la differenza tra te e l'ingegnere' la vedo benissimo... altri però potrebbero non coglierla.
Gianfranco

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Re: Può essere un ingegnere....

Messaggio: # 8919Messaggio M.Ambrosini
mar 17 set 2019, 13:27

fantabaffo ha scritto:
mar 17 set 2019, 8:31
Comunque, in merito alla frase evidenziata, evitiamo questa solita tendenza a voler fare di tutta l'erba un fascio
Alessio...non ho alcuna intenzione di fare di tutte le erbe un fascio. Se poi tu vuoi interpretarla (come al solito oserei dire :D ) così fai pure ma non è questa la mia intenzione: ho riportato un caso e non posso fare a meno di osservare che non è certo il solo (basta osservare alcune "tragedie" di risposte in frequenza su carico reale pubblicate sul mio sito per accorgersene). Quando le riviste dettavano legge (e non certo solo in Italia) questo non accadeva, perchè se non si raggiungevano almeno i canoni minimi fissati dalle norme DIN si era fuori mercato. Oggi, senza alcun controllo da parte di nessuno, la tendenza di una buona parte (NON TUTTI Alessio) di artigiani/piccoli costruttori è quella di fornire palesi "interpretazioni" spacciandole per qualità. Del resto se è in atto una tendenza che è palesemente osservabile non credo ci si possa astenere dall'ammetterla. Hai riportato forse l'unico link ad una discussione giustamente critica...a fronte di molte altre discussioni in cui invece la tendenza "all'abbocco" era imperante...dobbiamo quindi prendere atto solo della prima e non delle altre? Concordo con te...gli audiofili non sono tutti scemi...abbiamo solo in mente una percentuale diversa.
Massimo

squeeme
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Re: Può essere un ingegnere....

Messaggio: # 10184Messaggio squeeme
mer 13 nov 2019, 7:21

M.Ambrosini ha scritto:
lun 16 set 2019, 20:18

Altro che le supercazzole del nostro rama...
Sarei curioso di conoscere la vostra opinione sull'argomento
L'ho ascoltato: oltre a costare l'ira di dio, fa schifo ed è un frullatore di immagine! Rende meglio detta così? Esperienza lacrimevole

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