Mitssubishi DA-A15
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Mitssubishi DA-A15
SI tratta di un finale degli anni 70, coetaneo al Pioneer M22 ma che eroga 150w/ch in classe AB.
Per qualcuno quindi potrebbe sembrare uno dei tanti stati solido non degni della minima attenzione ed invece per me non è così.
Per chi ha letto (spero tutti tra coloro che sono iscritti su questo forum) il mio "verità scomode" avrà notato come nel paragrafo riguardante le amplificazioni si facciano alcuni esempi facendo riferimento a due ampli del passato : il Classe' DR3B e il Pioneer M22 che hanno in comune una tipologia telaistica "open space" simile ai vecchi valvolari che (incidentalmente) è una telaistica parzialmente CCI.
Questo ampli Mitsubishi è uno dei pochi stato solido (l'unico che personalmente conosco) che pur avendo la medesima caratteristica telaistica è però un classe AB.
Quindi...la domanda sorge spontanea: perchè comprarlo?
Intanto per dimostrare che DI SERIE se installato ben stabile a pavimento sui 4 piedini rigidi è già superiore all'M22 collocandosi a metà strada tra questo e il DR3B...ovvero in barba alla classe A.
Questa per qualcuno potrebbe essere già una buona ragione per propendere all'acquisto anche a fronte di quotazioni relativamente basse...ma la mia ragione è un'altra.
In più occasioni abbiamo discusso dell'evoluzione avuta dagli LT che erano partiti come zero feedback class A ed ora invece sono dei classe AB con feedback. L'aspetto telaistico nell'evoluzione dei miei prodotti ha assunto un ruolo talmente di rilievo da mettere addirittura in secondo piano la circuitazione stessa dell'amplificazione. Chi ha buona memoria però ricorderà che qualche tempo fa parlammo dell'influenza che hanno i cavi che si toccano e le (tante altre) variabili elettriche ambientali in funzione dell'assobimento di corrente dell'ampli in funzione. Supponiamo che abbiate una piscina vuota e versiate all'interno un bicchiere di inchiostro...(supponendo che l'inchiostro rappresenti il "Problema" aggravato dei cavi che si toccano e delle altre variabili elettriche di ambiente), se non aggiungete acqua o ne aggiungete poca vedrete il problema in modo evidente, l'unico modo per renderlo il più possibile irrilevante è aggiungere molta acqua TRASPARENTE al punto da riempire la piscina.
Un ampli in classe A aggiungerebbe (nella metafora) molta acqua (acqua=corrente di polarizzazione) ma potrebbe aggiungere anche molto colore proprio, se non CCI.
Se però realizzassimo un ampli full CCI in classe A (anche se non necessariamente fino a piena potenza) potrebbe ciò ridurre la sensibilità a variabili esterne?
Continua domani...
Massimo A.
Re: Mitssubishi DA-A15
Questa é telepatia Massimo.
Giusto ieri ho scoperto in rete per caso questo finale e stavo proprio per aprire un post in merito.
Attendo il prosieguo.....
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Emmanuele
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Re: Mitssubishi DA-A15
Vorrei fosse chiaro che questa è una domanda che prima di tutto pongo a me stesso e della cui verifica sul campo sono molto curioso.Se però realizzassimo un ampli full CCI in classe A (anche se non necessariamente fino a piena potenza) potrebbe ciò ridurre la sensibilità a variabili esterne?
Quando costruii i miei primi ampli in classe A, avevo una conoscenza molto embrionale del CCI e su QUELLA telaistica (che a quei tempi presentava ancora problemi, solo successivamente risolti), la riduzione della corrente di polarizzazione era un palese vantaggio. Poter rifare ora la stessa prova su un telaio full CCI mi intriga quindi molto...e dal momento che conosco bene (essendo arrivato ormai alla soglia dei 54...) come la mia fervida curiosità debba fare quotidianamente i conti con la mia crescente (con l'età) pigrizia...per verificare quanto sopra mi serviva un ampli che avesse due caratteristiche:
1) un telaio che fosse possibile rendere full CCI in modo veloce e semplice
2) un'area di dissipazione cospicua che mi permettesse di alzare la polarizzazione per arrivare ad un funzionamento in classe A almeno fino a 8-10W
Questo ampli permette di fare entrambe queste cose per cui, per quanto non ci sia il tempo di farlo prima del meeting (in cui sarà comunque possibile ascoltarlo in condizioni "di serie"), sarà però una cosa a cui mi dedicherò probabilmente prima dell'estate (tutto dipende dal decorso di un intervento che devo subire ad un ginocchio...).
Massimo A.
Re: Mitssubishi DA-A15
attenzione, se ho ben inteso ciò che intendi, se l'esperimento funzionasse si potrebbero ridurre le "attenzioni" da porre in essere per un ascolto full CCI, oppure una via più semplice per un costruire un full CCI, oppure un nuovo livello di full CCI?
nuovi orizzonti!!!
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Marco
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Re: Mitssubishi DA-A15
Diciamo forse più un modo per fare uscire il suono CCI anche in presenza di condizioni elettriche pessime come potrebbero essere quelle di un negozio di alta fedeltà (...sembra paradossale ma il peggioramento che certe apparecchiature e certi cavi "eso" hanno sulla rete elettrica ha dell'incredibile). In una normale abitazione credo che le differenze sarebbero piuttosto lievi...è comunque è mia intenzione verificarlo.
Nessuna "rivoluzione" in vista tranquillo
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Massimo A.
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Re: Mitssubishi DA-A15
Se può servirti la mia esperienza (se paragonabili) Massimo, non cambia nulla ascoltando in cuffia v7000 o xv7500. Anzi, mi sembra più sensibile il pre che l'ampli. Mi riferisco alla sola inversione presa TV che ho in sala. L'effetto deleterio è ben percepibile in tutt'altra stanza dove tra le due c'è anticamera e ingresso.
Andrea
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Re: Mitssubishi DA-A15
Per quanto la differenza di assorbimento tra un pre in classe A come l'XV7500 e un finale in classe A possa essere ingente, non mi aspetto (forse mi sono espresso male) di non sentire differenze al variare di inversione di spine o di cavi che si toccano ma di sentirle in un modo che sia per così dire meno "rompiscatole" all'ascolto e quindi per tale ragione maggiormente trascurabili. Inoltre un finale in classe A lo porrei decisamente a pavimento in modo quasi obbligato direi...cosa ben diversa rispetto ad un pre.andreamilano ha scritto: ↑lun 30 apr 2018, 17:56Se può servirti la mia esperienza (se paragonabili) Massimo, non cambia nulla ascoltando in cuffia v7000 o xv7500. Anzi, mi sembra più sensibile il pre che l'ampli. Mi riferisco alla sola inversione presa TV che ho in sala. L'effetto deleterio è ben percepibile in tutt'altra stanza dove tra le due c'è anticamera e ingresso.
Massimo A.
Re: Mitssubishi DA-A15
ma se ho capito bene non è cosa da poco! se si potesse ridurre l'impatto della messa a posto, mettendo a posto "a monte" sarebbe un impatto notevole in termini di semplificazione e risultanza finale per far subito godere il cci!M.Ambrosini ha scritto: ↑lun 30 apr 2018, 16:37Diciamo forse più un modo per fare uscire il suono CCI anche in presenza di condizioni elettriche pessime come potrebbero essere quelle di un negozio di alta fedeltà (...sembra paradossale ma il peggioramento che certe apparecchiature e certi cavi "eso" hanno sulla rete elettrica ha dell'incredibile). In una normale abitazione credo che le differenze sarebbero piuttosto lievi...è comunque è mia intenzione verificarlo.
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quasi decisivo anzi, spesso le "regole" non sono di facile attuazione, e scoraggiano anche..mi sembra una gran cosa!
Marco
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Re: Mitssubishi DA-A15
No no, ti sei espresso bene e ben ho colto il tuo messaggio Massimo. Sarebbe una magia risolvere del tutto il problema. Per quanto riguarda la rigidità del pavimento capisco bene ciò che intendi. Sabato ho messo su un impianto al mio capo e devo dire che ci sono rimasto un pochettino male, anche se al momento tutto è posato a terra, cavi compresi. L'appartamento "galleggiante" su travi d'acciaio e pavimento in legno rivestito di parquet mi è sembrato anti CCI. Forse perchè i corrugati sotto la pavimentazione non sono murati, bensì volanti. Spero di riuscire a cavare il ragno dal buco. L'unica nota positiva è che il basso non manca come invece immaginavo per una superficie di 100mq. Box 1600b, purtroppo d'obbligo sul lato corto.M.Ambrosini ha scritto: ↑lun 30 apr 2018, 18:41Per quanto la differenza di assorbimento tra un pre in classe A come l'XV7500 e un finale in classe A possa essere ingente, non mi aspetto (forse mi sono espresso male) di non sentire differenze al variare di inversione di spine o di cavi che si toccano ma di sentirle in un modo che sia per così dire meno "rompiscatole" all'ascolto e quindi per tale ragione maggiormente trascurabili. Inoltre un finale in classe A lo porrei decisamente a pavimento in modo quasi obbligato direi...cosa ben diversa rispetto ad un pre.andreamilano ha scritto: ↑lun 30 apr 2018, 17:56Se può servirti la mia esperienza (se paragonabili) Massimo, non cambia nulla ascoltando in cuffia v7000 o xv7500. Anzi, mi sembra più sensibile il pre che l'ampli. Mi riferisco alla sola inversione presa TV che ho in sala. L'effetto deleterio è ben percepibile in tutt'altra stanza dove tra le due c'è anticamera e ingresso.
Un po fuori OT, in sintesi ciò che potrebbe essere una miglior soluzione adottando un finale in classe A, nel caso andasse meglio di un AB.
Andrea
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Re: Mitssubishi DA-A15
Temo di no Andrea, una condizione in cui un ampli polarizzato con correnti elevate non è stabile rispetto al suolo può essere (è) ancor più negativa.andreamilano ha scritto: ↑lun 30 apr 2018, 20:04
Un po fuori OT, in sintesi ciò che potrebbe essere una miglior soluzione adottando un finale in classe A, nel caso andasse meglio di un AB.
In un caso del genere servono mensole ben ancorate a muro...
Massimo A.
Re: Mitssubishi DA-A15
Questa, dell'ampli in classe A sarebbe l'ideale , visto che ho in camera una miriade di fonti di disturbo.
Nick
Re: Mitssubishi DA-A15
Concordo in pieno....iopoipoi ha scritto: ↑lun 30 apr 2018, 19:34ma se ho capito bene non è cosa da poco! se si potesse ridurre l'impatto della messa a posto, mettendo a posto "a monte" sarebbe un impatto notevole in termini di semplificazione e risultanza finale per far subito godere il cci!M.Ambrosini ha scritto: ↑lun 30 apr 2018, 16:37Diciamo forse più un modo per fare uscire il suono CCI anche in presenza di condizioni elettriche pessime come potrebbero essere quelle di un negozio di alta fedeltà (...sembra paradossale ma il peggioramento che certe apparecchiature e certi cavi "eso" hanno sulla rete elettrica ha dell'incredibile). In una normale abitazione credo che le differenze sarebbero piuttosto lievi...è comunque è mia intenzione verificarlo.
Nessuna "rivoluzione" in vista tranquillo
quasi decisivo anzi, spesso le "regole" non sono di facile attuazione, e scoraggiano anche..mi sembra una gran cosa!
Emmanuele