Fase acustica & condizionamento
- M.Ambrosini
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Fase acustica & condizionamento
Ci sono persone che si incontrano nella vita che mantengono un atteggiamento di infallibilità che appare non scalfibile eppure pure loro sbagliano ma quasi mai (alcuni proprio MAI) ammettono gli errori commessi.
Da questo punto di vista chi segue questo forum da anni penso abbia riscontrato una certa onestà intellettuale nel sottoscritto...spesso mi sono guardato indietro e nel momento in cui ho riscontrato di aver commesso errori anche solo a fronte di un'indicazione errata non ho mai avuto problemi a correggermi.
Più di un editoriale è stato incentrato sull'onnipresente potere del condizionamento...in questi giorni posso dire di aver messo chiaramente la parola fine alla domanda: influisce la fase acustica all'ascolto?
La risposta (per il mio orecchio) è sì.
Ma non è tanto questo il punto che volevo esporre in questo post.
Il punto è la propensione che chiunque di noi ha nell'essere tacitamente condizionato quando tutti seguono un certo percorso.
Dahlquist negli anni 70 con i suoi DQ10 apri' un nuovo percorso che vide tutti gli altri decisamente in gap...poi arrivarono gli inglesi con i B&W DM6 primo (e mi risulta tutt'ora unico) diffusore inglese a correzione di fase....ed entrambi questi diffusori al mio orecchio erano decisamente "più liberi" degli altri...poi ebbi occasione a casa di un conoscente (andavo ancora a scuola) di ascoltare i DCM time windows, uno strano diffusore reflex con componenti Philips che dichiarava una perfetta risposta all'impulso (e quindi coerenza di fase)...e pur con il limite del reflex la prospettiva che ricreava (a fronte di un'amplificazione SAE poi...) era ragguardevole. Altro tassello a favore dei diffusori in fase.
Dopo i DM6 incontrai sul mio cammino i Quad ESL63 (altro diffusore corretto in fase) che non a caso mi fecero compagnia per una decina d'anni. A convincermi di smontare i Quad fu una box 300 buttata sul pavimento...certo non su tutto ma era sotto certi aspetti migliore (e quando si fa il callo ai difetti di un diffusore si cerca soprattutto di risolvere quelli e si presta poca attenzione al resto). Da allora iniziai il percorso in Grundig e "dimenticai" il risvolto "fase acustica"...una bella libertà c'era anche sui diffusori Grundig del resto (anche se dipendeva da altro...).
Tutto il mondo ha velocemente abbandonato negli anni 80 la "rogna" fase acustica...troppi problemi comportava la soluzione di questo problema. Ed ecco che quando tutti abbandonano una cosa lentamente ci si convince che forse una gran importanza non ce l'aveva quella cosa. Il potere del condizionamento...sempre lui a fare il buono ed il cattivo tempo sulle nostre teste.
Se i diffusori Grundig hanno una libertà maggiore rispetto ad altri lo devono al fatto che vengono curati aspetti (dettagli che sono insignificanti per il 99% degli altri costruttori) la cui somma determina una differenza all'ascolto importante rispetto agli altri. Abbiamo ascoltato tutti su questo forum (almeno spero...) la differenza tra un diffusore Grundig correttamente installato e qualche altro diffusore egualmente non corretto in fase anche di rilievo (come ad esempio le LS3/5a)...spesso all'ascolto si ha l'impressione di aver migliorato l'amplificazione quando si passa ai diffusori Grundig. Ecco...esattamente la stessa cosa è l'impressione che si ha quando si passa da un diffusore non in fase ad uno corretto in fase sembra di fare uno step ulteriore su quelle caratteristiche che contraddistinguono un'elettronica CCI rispetto ad un'altra. Solamente che in questo caso il CCI non c'entra nulla ma c'entra solo la coerenza temporale.
"Grazie" ai condizionamenti ci ho messo quarant'anni a darmi una risposta chiara sulla mia sensibilità alla correttezza della fase acustica e per avermi sbloccato da questo stato devo ringraziare un progettista americano morto da 17 anni: John Dunlavy.
Sono in attesa che il falegname mi consegni i mobili per il prototipo delle DSL II phased e sono in fermento come non mi capitava da almeno una ventina d'anni a questa parte!
Da questo punto di vista chi segue questo forum da anni penso abbia riscontrato una certa onestà intellettuale nel sottoscritto...spesso mi sono guardato indietro e nel momento in cui ho riscontrato di aver commesso errori anche solo a fronte di un'indicazione errata non ho mai avuto problemi a correggermi.
Più di un editoriale è stato incentrato sull'onnipresente potere del condizionamento...in questi giorni posso dire di aver messo chiaramente la parola fine alla domanda: influisce la fase acustica all'ascolto?
La risposta (per il mio orecchio) è sì.
Ma non è tanto questo il punto che volevo esporre in questo post.
Il punto è la propensione che chiunque di noi ha nell'essere tacitamente condizionato quando tutti seguono un certo percorso.
Dahlquist negli anni 70 con i suoi DQ10 apri' un nuovo percorso che vide tutti gli altri decisamente in gap...poi arrivarono gli inglesi con i B&W DM6 primo (e mi risulta tutt'ora unico) diffusore inglese a correzione di fase....ed entrambi questi diffusori al mio orecchio erano decisamente "più liberi" degli altri...poi ebbi occasione a casa di un conoscente (andavo ancora a scuola) di ascoltare i DCM time windows, uno strano diffusore reflex con componenti Philips che dichiarava una perfetta risposta all'impulso (e quindi coerenza di fase)...e pur con il limite del reflex la prospettiva che ricreava (a fronte di un'amplificazione SAE poi...) era ragguardevole. Altro tassello a favore dei diffusori in fase.
Dopo i DM6 incontrai sul mio cammino i Quad ESL63 (altro diffusore corretto in fase) che non a caso mi fecero compagnia per una decina d'anni. A convincermi di smontare i Quad fu una box 300 buttata sul pavimento...certo non su tutto ma era sotto certi aspetti migliore (e quando si fa il callo ai difetti di un diffusore si cerca soprattutto di risolvere quelli e si presta poca attenzione al resto). Da allora iniziai il percorso in Grundig e "dimenticai" il risvolto "fase acustica"...una bella libertà c'era anche sui diffusori Grundig del resto (anche se dipendeva da altro...).
Tutto il mondo ha velocemente abbandonato negli anni 80 la "rogna" fase acustica...troppi problemi comportava la soluzione di questo problema. Ed ecco che quando tutti abbandonano una cosa lentamente ci si convince che forse una gran importanza non ce l'aveva quella cosa. Il potere del condizionamento...sempre lui a fare il buono ed il cattivo tempo sulle nostre teste.
Se i diffusori Grundig hanno una libertà maggiore rispetto ad altri lo devono al fatto che vengono curati aspetti (dettagli che sono insignificanti per il 99% degli altri costruttori) la cui somma determina una differenza all'ascolto importante rispetto agli altri. Abbiamo ascoltato tutti su questo forum (almeno spero...) la differenza tra un diffusore Grundig correttamente installato e qualche altro diffusore egualmente non corretto in fase anche di rilievo (come ad esempio le LS3/5a)...spesso all'ascolto si ha l'impressione di aver migliorato l'amplificazione quando si passa ai diffusori Grundig. Ecco...esattamente la stessa cosa è l'impressione che si ha quando si passa da un diffusore non in fase ad uno corretto in fase sembra di fare uno step ulteriore su quelle caratteristiche che contraddistinguono un'elettronica CCI rispetto ad un'altra. Solamente che in questo caso il CCI non c'entra nulla ma c'entra solo la coerenza temporale.
"Grazie" ai condizionamenti ci ho messo quarant'anni a darmi una risposta chiara sulla mia sensibilità alla correttezza della fase acustica e per avermi sbloccato da questo stato devo ringraziare un progettista americano morto da 17 anni: John Dunlavy.
Sono in attesa che il falegname mi consegni i mobili per il prototipo delle DSL II phased e sono in fermento come non mi capitava da almeno una ventina d'anni a questa parte!
Massimo
Re: Fase acustica & condizionamento
e noi lo siamo con te.....
Re: Fase acustica & condizionamento
I’m not surprised . Two French brands took care to the phase early in the 70’S Elipson and Cabasse. This brands are still existing but, like Grundig, no relation today with the production made 30 or 40 years earlier. I had the opportunity to own or listen several model and each time the « fusion » between speakers, low, mid, high was improved. For instance I kept in mind that voices was much more realistic. I think that this two brands wasn’t distributed in Italy..
Re: Fase acustica & condizionamento
Quale è la sfida in termini progettuali?
È solo da ridisegnare il crossover o scegliere componenti diversi e più pieghevoli al progetto?
È solo da ridisegnare il crossover o scegliere componenti diversi e più pieghevoli al progetto?
- Gianfranco
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Re: Fase acustica & condizionamento
Credo ci siano da allineare i centri di emissione degli altoparlanti oltre a ridisegnare il crossover con pendenze più elevate. Sono molto curioso di vedere la forma del mobile. Però, discorso CCI a parte, si può raggiungere l'allineamento della fase acustica con un DCX2496 e affini in multiamplificazione. Peccato che costerebbe molto, sia in denaro che in perdita di trasparenza.
Gianfranco
Re: Fase acustica & condizionamento
The famous Galion from Cabasse available in both active or passive versions (and closed / no bass reflex)
- M.Ambrosini
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Re: Fase acustica & condizionamento
Cabasse was imported to Italy in the past and I listened to a rephased model but it had coloration to my ears. Never listened to the Elipsons.BUZZ78 ha scritto: ↑lun 22 apr 2024, 17:48I’m not surprised . Two French brands took care to the phase early in the 70’S Elipson and Cabasse. This brands are still existing but, like Grundig, no relation today with the production made 30 or 40 years earlier. I had the opportunity to own or listen several model and each time the « fusion » between speakers, low, mid, high was improved. For instance I kept in mind that voices was much more realistic. I think that this two brands wasn’t distributed in Italy..
Massimo
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Re: Fase acustica & condizionamento
Esattamente il contrario...ma non è affatto cosa banale come sembra...Gianfranco ha scritto: ↑lun 22 apr 2024, 22:08oltre a ridisegnare il crossover con pendenze più elevate.
Il mobile è quello di una DSL semplicemente più alto e con tw arretrato sullo stile DunlavySono molto curioso di vedere la forma del mobile.
Con un crossover digitale ti giocheresti in termine di trasparenza tutto il vantaggio del rifasamento...e oltre.Però, discorso CCI a parte, si può raggiungere l'allineamento della fase acustica con un DCX2496 e affini in multiamplificazione. Peccato che costerebbe molto, sia in denaro che in perdita di trasparenza.
Massimo
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Re: Fase acustica & condizionamento
E' un modo di progettare un diffusore completamente diverso...basta dirti che il tempo riservato a verifiche all'ascolto sarà forse meno dell'1% mentre il 99% sarà tempo impiegato in rilievi strumentali e calcoli. Solo l'aspetto della cassa (allineamento del tw a parte) non cambierà molto...solo un poco più alta e un poco meno profonda.
Per tutti vorrei sottolineare che l'allineamento dei centri di emissione è condizione necessaria ma per nulla sufficiente...la maggior parte dei diffusori (Dunlavy a parte) che sono stati commercializzati con allineamenti dei centri di emissione non sono affatto coerenti in fase ma offrono solo un'immagine estetica finalizzata a fare credere che lo siano.
Massimo
Re: Fase acustica & condizionamento
Agree with Masssimo you Cabasse is “colored »
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Re: Fase acustica & condizionamento
The bass-reflex is a pervasive solution which unfortunately involves a large gap in terms of correct timbre.
Massimo
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Re: Fase acustica & condizionamento
Hai ragione, ho provato a giocare con vari simulatori e poi ho fatto un bel po' di rilievi con REW. Non è per niente banale come hai giustamente detto. Il 6db/oct è un mio vecchio amore ma in una configurazione MTM potrebbe essere alquanto problematico a meno di non spostare la frequenza di taglio ancora più in basso. Capisco la scelta di fare un MTM 'small' con una terza via... Anche se quel woofer lo avrei posizionato molto diversamente.M.Ambrosini ha scritto: ↑mar 23 apr 2024, 2:50Esattamente il contrario...ma non è affatto cosa banale come sembra...Gianfranco ha scritto: ↑lun 22 apr 2024, 22:08oltre a ridisegnare il crossover con pendenze più elevate.
Gianfranco
Re: Fase acustica & condizionamento
Se non ricordo male (mannaggia la memoria, ho dovuto ricercare tra cose che avevo letto vent'anni fa) la teoria dei crossover a fase minima era già stata analizzata:
https://pearl-hifi.com/06_Lit_Archive/1 ... alysis.pdf
https://techtalk.parts-express.com/file ... id=1415183
http://www.geocities.ws/kreskovs/John1.html
https://pearl-hifi.com/06_Lit_Archive/1 ... alysis.pdf
https://techtalk.parts-express.com/file ... id=1415183
http://www.geocities.ws/kreskovs/John1.html
Marco A.
- Gianfranco
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Re: Fase acustica & condizionamento
Grazie Marco, sono pubblicazioni molto illuminanti. La riproduzione corretta dell'onda quadra è la cartina di tornasole dell'aver fatto le cose per bene. Devo comprendere meglio la dispersione verticale però, è più 'strana' di un Butterworth del secondo ordine.
Finalmente un argomento capace di entusiasmarmi!
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Gianfranco
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Re: Fase acustica & condizionamento
Attenzione al terzo link (quello in basso)...ha un virus!myfisite ha scritto: ↑ven 26 apr 2024, 7:32Se non ricordo male (mannaggia la memoria, ho dovuto ricercare tra cose che avevo letto vent'anni fa) la teoria dei crossover a fase minima era già stata analizzata:
https://pearl-hifi.com/06_Lit_Archive/1 ... alysis.pdf
https://techtalk.parts-express.com/file ... id=1415183
http://www.geocities.ws/kreskovs/John1.html
Massimo
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Re: Fase acustica & condizionamento
Per fortuna mi sono fermato ai primi due! Sono già abbastanza da studiare.
Gianfranco
Re: Fase acustica & condizionamento
Non l'ho visto. Uso uBlock Origin che probabilmente l'ha fermato prima che venisse segnalato dall'antivirus.
Marco A.
Re: Fase acustica & condizionamento
Ciao Massimo può valere il tuo studio e percezione all'ascolto anche per le 2 vie B&w cdm 1, pur essendo un bass reflex ne ho un buon ricordo anche se sbiadito dal tempo, fui molto vicino dall'acquistarle.
Saluti.
Roberto
Saluti.
Roberto