Dischi test

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M.Ambrosini
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Dischi test

Messaggio: # 20846Messaggio M.Ambrosini
mar 9 gen 2024, 18:29

Apro un nuovo topic per rispondere (evitando di andare off-topic su altro argomento) ad Antonio “cicciobomba” che chiedeva:
Max.. ci puoi consigliare qualche altro disco di test?
Io ho solo roba da audiofilo ortodosso --- che il CCI abbia pietà di me!.


Intanto sarebbe interessante sapere quali sono questi dischi test per “audiofili ortodossi” Antonio :-)

Un buon disco test comporta aspetti soggettivi ed oggettivi.
L’aspetto soggettivo è che...deve piacerti musicalmente. Deve cioè essere in grado di coinvolgervi emotivamente (nel caso sia ben riprodotto....), se non ti piace musicalmente è difficile esserne coinvolti per cui diventa anche più difficile valutare il sistema su cui è riprodotto. Per questo, a mio avviso, le liste dei dischi test andrebbero fatte "ad personam"...

Potresti iniziare trovando il cd della Chapman che ho qui citato (versione originale) che è generalmente ben digerito da quasi tutti dal punto di vista musicale...poi ascoltandolo comprendi facilmente (vedi post iniziale) quello che serve avere su un disco per capire se un impianto è libero oppure no...e comprendi anche che non è comune come registrazione. Sembra incredibile ma la ristampa del medesimo cd (che è stata quasi certamente ri-equalizzata) è invece un pessimo disco test (ne parlammo anni fa sul forum).
La dinamica deve trovare espressione esplosiva ma mai fastidiosa sulle orecchie....quando un suono dinamico viene “sparato” sulle orecchie significa che perde parte dello spazio originario che è presente sul disco (SE è presente sul disco...e questo appunto lo devi appurare almeno in UNA occasione di ascolto) ovvero significa che l’impianto perde qualche informazione di basso livello (tra cui parte del riverbero dell’ambiente in cui il suono è stato registrato)...per cui sei in presenza di un fenomeno di mascheramento che può dipendere sia dalla tua stanza che a fronte dei SUOI riverberi maschera quelli incisi (rimango costernato nel vedere impianti milionari collocati in ambienti riflettenti in cui non è presente neppure un tappeto dinanzi ai diffusori per abbattere la prima riflessione sul pavimento...) che dal sistema stesso (carenza di trasparenza del sistema).
Quando hai un’espressione dinamica fluida ed esplosiva (che ovviamente deve essere presente sul disco) in assenza di costrizioni devi necessariamente avere anche una spazialità/tridimensionalità (e capacità di staccare e distinguere gli strumenti) da record dovuta alla ricchezza di informazioni strumentali/ambientali riportate dal sistema. Ciò permette anche l’espressione compiuta dell’altezza timbrica (un parametro che, quale musicista, conoscerai certamente) che è un altro aspetto di rilievo per la valutazione di un sistema audio.
La dinamica e la trasparenza DEBBONO viaggiare a braccetto in quanto se manca una risulta deforme anche l’altra. Questo non è un equilibrio semplice da realizzare e l'odierna propensione alle estremizzazioni lo rendono ancora più difficile da raggiungere.
Il massimo spl riproducibile da diffusori che possono permettersi un suono di notevole trasparenza non è certo quello che hai con sistemi PA ma direi che ottenere 105dB massimi indistorti in ambiente domestico è già comunque da denuncia anche se hai una casa singola con vicinato prossimo.
Massimo

cicciobomba
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20855Messaggio cicciobomba
mar 9 gen 2024, 23:20

Grazie Max.. allora il discorso di dinamica (ovvero compressione), trasparenza (ovvero riverberi ed effetti), supporti, impianto e ambiente è mooooolto complesso, quindi non vorrei andare offtopic.

Io ho registrato diversi brani a livello amatoriale, sia come fonico che come musicista, ho realizzato qualche disco demo e collaborato con un paio di amici che avevano studi di registrazione di medio-basso livello anni fa (prima che fosse alla portata di chiunque con una scheda audio, ma niente di hi-fi/ hi-end sia chiaro). Questo per dire che un assaggio del mondo "pro" di produrre la musica l'ho avuto in prima persona. So tuttora fare un missaggio su deck analogico coi controfiocchi e so gestire i compressori live. Nella vita faccio altro e non sono riuscito più a dedicarmi a questa passione, ma qualcosa di utile mi è rimasto. Ti assicuro che settare un compressore multibanda, collegato in parallelo/seriale/sidechain e pure parametrizzato è una sfida non di poco conto... un pochino ti segna.

Premessa: parliamo di Alta Fedeltà.. ma fedeltà a cosa? Non certo all'evento live. L'evento live non può essere né catturato nella sua interezza e complessità, né registrato in maniera priva di colorazioni, né riprodotto tal quale è stato. La fedeltà può essere solo alla registrazione, la quale è una creazione umana, un artificio, in cui entrano in gioco millemila variabili non deterministiche (*).

Cio che da più definizione al suono, l'effetto più ricercato in registrazione, è proprio ciò che più altera la realtà: la compressione. Non hai idea di quanto si può spendere per un compressore analogico, magari a valvole: abbellisce tutto (voci, chitarre, archi), gli artisti e i produttori fanno carte false per averlo. L'arma con cui si combatte la loudness war sono i compressori, e comunque non esiste NESSUN disco che non sia compresso in maniera più o meno pesante. 30/40 db reali di dinamica sono già un ottimo risultato, ci sono dischi pop dove la dinamica è praticamente zero. Se pure ci fosse per assurdo una registrazione a dinamica intera, facciamo uno strabiliante 120 db, sarebbe compressa in fase di masterizzazione per adattarla al supporto. Esattamente a questo serve la masterizzazione e non devo essere io a dire che il re è nudo. A me la compressione piace, la trovo necessaria e utile, tutto sta a saperla usare.

E sai qual è il secondo effetto più ricercato e su cui si spendono soldi a palate? Il riverbero, la ricostruzione sintetica delle riflessioni sonore ambientali. Ad esempio i riverberi Lexicon storici sono fantastici, puoi scegliere "church" e sembra di stare in una cattedrale. Ci sono chitarristi acustici che senza un riverbero Lexicon si rifutano di suonare (penso a Tommy Emmanuel, non a Gigione).

Sulla musica classica non posso pronunciarmi, ma se qualcuno immagina che oggigiono (facciamo pure da 30 anni a questa parte) quando mette su un disco con un bel ensemble di strumenti acustici ed elettrici perfettamente collocati in ambiente, definiti, puliti, bilanciati e con un'ambienza spettacolare sta assistendo ad un evento reale è un ingenuo. Sta solamente apprezzando la creazione artistica frutto del lavoro di una lunga serie di professionisti che sanno il fatto loro. Magari quei musicisti non hanno nemmeno mai suonato assieme, sono tutte sovraincisioni (con la tecnologia attuale, sfido chiunque ad accorgersene). D'altra parte, quello che pretenderemmo noialtri audiofili è un nonsense, sarebbe come pretendere di andare al cinema e vedere un film coi colori naturali (zero filtri, zero luci artificiali: via il direttore della fotografia), con l'audio realistico (sai che strazio cercare di sentire due tizi che stanno 30 metri lontani e sussurrano a volume realistico). La produzione di un disco è un'opera d'arte di per sé, come lo è quella di un film. E' la realizzazione di un medium che deve catturare la suggestione dell'evento reale, senza poter andare oltre e con tutte le armi che un professionista/creativo ha a disposizione.

Perché ho fatto questo sproloquio? Per rendere chiaro che come disco di test può andare bene qualsiasi cosa. Sostanzialmente trovare un disco inciso bene è un colpo di fortuna, vuol dire che per caso si è incrociato il lavoro di vari professionisti bravi che sono riusciti a catturare (o alterare.. (**)) al meglio quell'artista specifico. E non lo puoi sapere se non ascolti il disco. Nel caso specifico di Tracy Chapman, ho l'lp. Non lo ascolto da molti anni, ma la voce e la chitarra sono palesemente compresse, neanche poco, in maniera piacevole sia chiaro.I riverberi non saprei dirti se sono artificiali o no (propendo per la prima ipotesi). Funziona? Emoziona? Ha un bel suono? Tanto di cappello al produttore. Stabilire che sia reale o finto ad un certo punto diventa una perversione. Sicuramente nella ristampa lo hanno rimasterizzato per alzarne il volume.

Bando alle ciance, passiamo ai dischi di test da audiofilo ortodosso:
The Ultimate Demostration Disk -- Chesky
The Sampler voll 1-6 -- Naim
Cd Test Giulio Cesare Ricci -- Fonè
Hear the difference -- Sennheiser
Tutta la serie del Top Audio.
Ne ho anche altri, non li ho sottomano e non mi ricordo i titoli, ma il succo è quello.

Colpi di cu... ehm fortuna:
Nada Trio
Cerri&Cerri
John Scofield - A go go
Tom waits -- Heartattack and wine (non remastered)
Killer kid soundtrack -- rene aubry
...

e comunque in generale sull'impianto tuo suona bene di tutto, anche le etichette audiofile (fonè, velut luna etc.). Al massimo qualche disco audiofilo risulta un po' aggressivo. Ero curioso di conoscere i tuoi riferimenti o i dischi che secondo altri si sposano meglio con il ciccillo.


(*) scelta dei microfoni, posizionamento dei microfoni, scelta dei preamplificatori, scelta dei limiter/compressori, scelta dei riverberi, missaggio, masterizzazione. E sto semplificando.. quando il gioco si fa duro è comune che siano Professionisti diversi ad occuparsi delle vari fasi (ad esempio uno fa le riprese, un altro mixa, un terzo masterizza.. a volte la masterizzazione si esternalizza).
(**) Ci sono artisti il cui suono e il cui successo è figlio del fonico/produttore: sul disco fanno paura e dal vivo fanno ...gare. Capita, l'ho verificato con le mie orecchie, basta pensare a Steve Albini coi Nirvana come esempio.

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M.Ambrosini
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20856Messaggio M.Ambrosini
mer 10 gen 2024, 7:56

La fedeltà può essere solo alla registrazione, la quale è una creazione umana, un artificio, in cui entrano in gioco millemila variabili non deterministiche
Condivido in toto il tuo intervento Antonio ma non vorrei che tu abbia frainteso il mio di intervento precedente che invece parte proprio da questa considerazione che sto quotando dal tuo post e che è la principale considerazione che dovremmo sempre avere bene in mente quando parliamo di fedeltà e che ripeto ormai da svariati decenni.
Quando mi riferisco ad un suono compresso o mascherato lo faccio sempre considerando solo la riproduzione ovvero fermo restando il disco utilizzato. Ed in tal caso quindi la compressione e la mascheratura sono esclusivamente difetti.

CONSIDERAZIONI RIGUARDANTI LA REGISTRAZIONE:
I 120dB di dinamica che citi sono solo teorici e neppure lontanamente riscontrabili anche in registrazioni digitali in quanto il rumore ambientale è sempre presente. Non parliamo poi di registrazioni analogiche ove il rumore di fondo della registrazione viene di fatto a ridurre drasticamente la massima dinamica disponibile.
Poi siamo d'accordo che scegliendo adeguatamente il compressore in fase di registrazione si possa ottenere un buon/ottimo risultato ma la compressione viene effettuata perchè la registrazione deve essere riprodotta anche (e principalmente) in sistemi con ridotta capacità dinamica e ridotta trasparenza: come caso estremo immaginiamo la riproduzione su una radiolina...la registrazione deve essere fatta in modo tale da permettere una riproduzione gradevole all'orecchio anche in questo caso...da cui una cospicua compressione della dinamica del segnale è assolutamente necessaria.


CONSIDERAZIONI RIGUARDANTI LA RIPRODUZIONE:
E' sufficiente ascoltare il nostro "Burn your blues" (un disco registrato con due microfoni con registrazione analogica non compressa in cui le ultime quattro tracce sono state replicate con compressione per permettere di ascoltare le differenze) su un impianto CCI correttamente settato ed installato per rendersi conto che in presenza di sufficienti doti dinamiche e di elevata trasparenza un segnale non compresso (ovviamente ascoltato a volume elevato) viene ad essere preferibile ad uno compresso.
Esattamente il contrario capita con un sistema che non abbia sufficienti doti dinamiche o sufficienti doti di trasparenza. Perchè questo?
Doti dinamiche perchè la capacità di riprodurre alti spl indistorti dipende dalla capacità dinamica del sistema (quindi dal massimo spl indistorto che i diffusori acustici possono riprodurre, dalla cubatura della stanza di ascolto, dalla potenza disponibile della nostra amplificazione e dall'efficienza dei nostri diffusori)
Doti di trasparenza perchè la capacità di estrapolare suoni di minimo livello dal supporto dipende dalla risoluzione che il nostro sistema ha (la trasparenza appunto) e dal non mascheramento di tali suoni a causa delle riflessioni primarie del nostro ambiente di ascolto.

Sul citato disco di Tracy Chapman (ti consiglio il cd originale più che l'LP) siamo d'accordo che la compressione (su alcuni strumenti) è di rilievo ma il tutto è stato fatto con estrema maestria al fine di mantenere equilibrio credibile e con una infinità di suoni di basso livello che rimangono nascosti se il sistema non ha trasparenza. Il cambiamento che tale registrazione viene ad avere, quando il mascheramento dovuto all'accoppiata sistema/stanza è ridotto ai minimi termini, è considerevole
Massimo

cicciobomba
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20857Messaggio cicciobomba
mer 10 gen 2024, 11:40

-- Compressione
In effetti avevo frainteso, io mi riferivo al “il peccato originale” presente nel disco, tu all’impianto di riproduzione che non regge i picchi dinamici.
Se l’impianto non regge i picchi, si ha un’ulteriore compressione oltre a quella già presente nel disco, che è una fonte di colorazione aggiuntiva e di “non fedeltà”. Niente da dire, solo che è un discorso scivoloso, perché porta acqua al mulino dei grandi sistemi a tromba o ad alta dinamica, veloci, magari a fronte di una necessità reale di non più di 30/40 db incisi che sono alla portata di qualunque radiolona.
-- Trasparenza
Ho interpretato per trasparenza la prevalenza del suono diretto rispetto a quello riflesso. Da qui l’importanza dei riverberi artificiali o naturali, sia incisi che nell’ambiente di ascolto, che però si sommano in maniera non lineare ascoltando in ambiente chiuso.

In entrambi i casi un (o il) fattore fondamentale è la cubatura della stanza, con relativo trattamento acustico ambientale (l'hai detto chiaramente anche tu). In ambiente domestico, al chiuso, dove ci sono per forza una infinità di riflessioni secondarie che peggiorano all’aumentare dell’SPL, pretendere una elevata dinamica ha più contro che pro… IMHO. Io per abitudine ascolto a volume moderato o basso, non mi interessa avere l’effetto “live” o il pugno nello stomaco, mi interessa distinguere bene tutti gli strumenti e avere una scena credibile per godermi il brano, tanto gli strumenti sono tutti compressi a monte. Purtroppo pare che il banco di prova dei sistemi hi end sia diventato suonare forte indistorto a gamma intera (... lo fa qualsiasi amplificatore professionale da 200 euro in su – crown, qsc, crest – e qualsiasi cassa live – RCF, EV, JBL, FBT, Mackie), manco si dovesse ascoltare all'aperto! Mah.

Solo un’ultima considerazione: la compressione delle valvole è eufonica, è un piacere per le orecchie. Tutti i migliori compressori sono a valvole. In sostanza un compressore è un’ampli che non ce l’ha fatta :D … che fatica a stare dietro alla dinamica incisa e porta gli strumenti in primo piano come effetto collaterale. Non è che il fascino delle valvole sta tutto qui? :evil:

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M.Ambrosini
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20860Messaggio M.Ambrosini
mer 10 gen 2024, 13:51

-- Compressione
In effetti avevo frainteso, io mi riferivo al “il peccato originale” presente nel disco, tu all’impianto di riproduzione che non regge i picchi dinamici.
Non solo i picchi dinamici ma anche l'incapacità di riportare in modo chiaro (senza confonderli nella "melassa") i suoni di basso livello, quegli strumenti che in alcuni casi noti appena ed in altri casi vengono nascosti proprio dall'incapacità del sistema di riproduzione di districarli dal sottofondo. La compressione non è solo sugli alti spl ma anche sui bassissimi spl...e questo sempre riferendomi al sistema di riproduzione.
-- Trasparenza
Ho interpretato per trasparenza la prevalenza del suono diretto rispetto a quello riflesso. Da qui l’importanza dei riverberi artificiali o naturali, sia incisi che nell’ambiente di ascolto, che però si sommano in maniera non lineare ascoltando in ambiente chiuso.
Qui c'è un errore di fondo che va chiarito. Il termine "trasparenza" ha un senso solo se accostato alla riproduzione in quanto si riferisce ad una caratteristica del "mezzo di trasporto" del suono. Un vetro può essere più o meno trasparente e questa è la caratteristica che in questo mezzo ti consente di vedere in modo più o meno fedele il paesaggio che sta al di la del vetro...il vetro non è il fine ma il mezzo che ti permette di vedere il fine (il paesaggio).
Per la stessa ragione non ha alcun senso accostare il termine trasparenza con il suono dal vivo...dal vivo puoi avere un suono più o meno riverberato e quindi meno o più definito ma non "trasparente".
Ha senso invece questo termine se associato alla capacità del sistema di riproduzione e della stanza ma solo della stanza in cui il suono viene riprodotto, in quanto è solo questo ambiente che viene a rendere meno fedele (a fronte delle sue riflessioni primarie e delle sue risonanze modali) la riproduzione dei suoni che sono finiti sul disco.
Attenzione a non fare confusione perchè dal vivo puoi ascoltare anche un coro in una chiesa con tempi di riverbero enormi ed è una bella esperienza....ma se riproduci quella registrazione in una stanza piuttosto riverberante (che viene quindi a sommare ulteriori riverberi non correlati) ottieni un risultato all'ascolto orrrrrribbbile.
E' il comune errore audiofilo di chi non tratta acusticamente per nulla la stanza di ascolto al punto di non mettere neppure un tappeto dinanzi alle casse. L'estremo opposto era l'approccio moss...che, pur non amando personalmente gli estremismi, trovo sicuramente preferibile anche se...cum grano salis in medio stat virtus :)
In entrambi i casi un (o il) fattore fondamentale è la cubatura della stanza, con relativo trattamento acustico ambientale (l'hai detto chiaramente anche tu). In ambiente domestico, al chiuso, dove ci sono per forza una infinità di riflessioni secondarie che peggiorano all’aumentare dell’SPL, pretendere una elevata dinamica ha più contro che pro… IMHO. Io per abitudine ascolto a volume moderato o basso, non mi interessa avere l’effetto “live” o il pugno nello stomaco, mi interessa distinguere bene tutti gli strumenti e avere una scena credibile per godermi il brano, tanto gli strumenti sono tutti compressi a monte.
Il volume d'ascolto corretto non lo decidi tu ma lo decide la tipologia di musica che ascolti e la dinamica incisa effettivamente sul disco...ogni disco ha il suo volume di ascolto. Quindi per riprodurre correttamente quei dischi che necessitano di un volume di ascolto maggiore occorre (a maggior ragione) avere una stanza adeguatamente trattata per abbattere sul medioalto la prima riflessione sulle pareti e sul pavimento.
Purtroppo pare che il banco di prova dei sistemi hi end sia diventato suonare forte indistorto a gamma intera (... lo fa qualsiasi amplificatore professionale da 200 euro in su – crown, qsc, crest – e qualsiasi cassa live – RCF, EV, JBL, FBT, Mackie), manco si dovesse ascoltare all'aperto! Mah.
Non indistorto...ci sono distorsioni in moltissimi sistemi (anche molto costosi e ambiziosi) che ti trapanano le orecchie ma purtroppo non sono quelle rilevabili con una misura convenzionale ma quelle che fanno la differenza tra un sistema full CCI ed uno convenzionale.
Massimo

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M.Ambrosini
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20866Messaggio M.Ambrosini
mer 10 gen 2024, 18:22

Dimenticavo...come dischi test audiofili sono moooolto meno fornito di te Antonio... :)
In compenso ho molti dischi (non test) che potrebbero essere utilizzati a tal fine in modo a mio avviso maggiormente efficace. Magari nei prossimi giorni elenco una piccola lista
Massimo

cicciobomba
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20867Messaggio cicciobomba
mer 10 gen 2024, 18:45

Sì, in effetti ho usato impropriamente “trasparenza” confondendolo con “definizione”. Un suono live può avere più o meno definizione a seconda di quanto è riverberato, mentre la trasparenza è solo una caratteristica dell’impianto di riproduzione. Hai ragione.

Invece non ho capito il discorso sul volume d’ascolto corretto che non si può decidere: se un disco ha 30 db di dinamica reale e la soglia del rumore di fondo nella stanza dove è l’impianto è di 10 db, posso godere dell’intera dinamica del disco tanto ascoltandolo a 40 db quanto a 100db, nel secondo caso con in più una quantità enorme di riflessioni indirette da gestire. Ci sarà pure chi preferisce un ascolto a volumi realistici, de gustibus, secondo me dopo aver ascoltato una volta una batteria a livello realistico a 2 metri di distanza ci si toglie il vizio -- dal vivo facile ci si becca un acufene.

La masterizzazione anzitutto adatta il master al supporto scelto, poi uniforma i livelli dei vari brani, in modo che non si debba continuamente cambiare volume tra l’uno e l’altro e che sia l’utente finale a decidere a che volume ascoltare. Cosa c'è che non quadra?

PS
Sììì..... voglio la lista!! :D

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Re: Dischi test

Messaggio: # 20868Messaggio M.Ambrosini
gio 11 gen 2024, 7:54

cicciobomba ha scritto:
mer 10 gen 2024, 18:45
Invece non ho capito il discorso sul volume d’ascolto corretto che non si può decidere: se un disco ha 30 db di dinamica reale e la soglia del rumore di fondo nella stanza dove è l’impianto è di 10 db, posso godere dell’intera dinamica del disco tanto ascoltandolo a 40 db quanto a 100db, nel secondo caso con in più una quantità enorme di riflessioni indirette da gestire. Ci sarà pure chi preferisce un ascolto a volumi realistici, de gustibus, secondo me dopo aver ascoltato una volta una batteria a livello realistico a 2 metri di distanza ci si toglie il vizio -- dal vivo facile ci si becca un acufene.
A parte che non esiste probabilmente al mondo una stanza con un rumore di fondo di soli 10dB (vedi tabella a seguito) va anche detto che anche se ti mettessi ad ascoltare dentro una camera anecoica non potresti avere un suono che parte dai 10dB per terminare a 40dB (a fronte del tuo disco con 30dB di dinamica) perché per molte frequenze saresti sotto la soglia di udibilità. Come vedi dalle curve isofoniche a seguito per avere il minimo sindacale di percezione fisica di 10 phon a 30Hz devi avere un’emissione di almeno 65dB!
La sostanza comunque è molto più semplice e, per fortuna, non servono fonometri per regolare il volume di ascolto perchè è un aspetto molto istintivo e naturale che avviene in funzione del disco che si mette ma anche in funzione dell’impianto (e della stanza) che si ha.
Diipende da:
1) organico strumentale
2) sensazione di spontaneità/naturalezza percepita (che si alterna al fastidio/fatica di ascolto molto spesso presente come una cartina di tornasole in assenza del CCI)
3) dinamica effettivamente riprodotta...con particolare attenzione non tanto alla soglia superiore ma soprattutto a quella inferiore ovvero ai suoni di basso livello

Va detto che i punti 2 e 3 hanno stretto legame di parentela

Il punto 1 è molto intuitivo: se ascolti le suite per violoncello di Bach in cui è presente solo un violoncello solista non regoli il livello di ascolto come se dovessi ascoltare la London Symphony Orchestra al gran completo...mi sembra abbastanza ovvio no? Il violoncello avrà un giusto volume di riproduzione inferiore all'orchestra.
Analogamente un'arpa o un clavicembalo non li ascolteresti mai a volume sostenuto per le stesse ragioni di cui sopra.
Un assolo di batteria per avere una certa verosimiglianza andrà invece ascoltato ad un volume sostenuto, certo non al volume che avresti live se ascoltata a due metri e questo non solo perché nessuno vuole farsi venire acufeni (come giustamente dicevi) ascoltando spl di 120-125dB di picco e non solo perché si romperebbero il 99,9% dei diffusori progettati per l'hifi ma principalmente perché viene (giustamente) registrata con una compressione che ti permette non solo di adattarla al supporto ma anche di adattarla a sistemi di riproduzione casalinghi che possono arrivare appunto a volumi massimi inferiori rendendola comunque verosimile in quanto localizzabile non a 2 metri ma a 6-7 metri di distanza.
Una stanza trattata acusticamente serve sì maggiormente per "digerire" spl sostenuti ma serve comunque SEMPRE per mantenere una definizione (che in questo caso puoi chiamare anche trasparenza) di livello elevato: le prime riflessioni ci sono comunque anche a basso volume di ascolto.

Il nostro istinto reagisce al punto 2 e al punto 3 a parità di disco valutando un'iniziale volume di ascolto in base alla percezione dei suoni di più lieve entità che l'impianto fornisce. Con impianti trasparenti in cui hai sensazione di spontaneità e naturalezza ed in cui senti tutto fino alla percezione dei rumori ambientali minimi (veri o finti) della stanza in cui il suono è stato registrato, si ha la sensazione che ti si "stappino" le orecchie e con poca potenza potresti già ascoltare in quanto "in basso" (ovvero vicino alla soglia dell'udibilità) il sistema riproduce già in modo risolutivo/intelleggibile i suoni di più basso livello registrati.
Con sistemi poco trasparenti si è invece inizialmente propensi ad aumentare il volume per cercare di fare uscire quei suoni di basso livello che altrimenti latitano col risultato che i suoni di livello più elevato, per giunta non "sostenuti" da quelli di livello più basso di contorno, diventano impulsivi, sparati in avanti e fastidiosi...e portano come conseguenza a ridurre il volume con la spiacevole sensazione di non riuscire a trovare un volume giusto. Ovvero ci si stabilizza su un volume, scelto per riuscire a sopportare l’impianto, che fa perdere talvolta molte informazioni di basso livello.
Il volume a cui viene istintivo ascoltare dipende quindi fortemente dall'effettiva trasparenza/naturalezza del sistema di riproduzione nel quale gioca un ruolo determinante il CCI ma è altrettanto importante il trattamento acustico della stanza per abbattere la prima riflessione sui medioalti oltre che (ovviamente) la coerenza tra le varie gamme di frequenza (ovvero una corretta risposta in frequenza in ambiente).
L'audiofilo medio chiama "magia" quella che è l'espressione dei "suoni di basso livello" nel giusto rapporto con i suoni principali dal momento che è talmente poco abituato ad ascoltarli da arrivare a ritenerli magici...

Questo succede al variare dell'impianto ma....al variare del disco?
Quando ascolto Highway star dei Deep Purple (da Made in Japan in LP) con le DSL Ext in mansarda grande arrivo (fonometro B&K 2206 alla mano) a 106dB di picco...e il tutto con una sensazione "live" da pelle d'oca e (in barba alla tabella sotto) senza che nessun suono sia fastidioso o minimamente forzato altrimenti non sarebbe godibile a quell'spl e si sarebbe portati ad abbassare il volume.
Con Tracy Chapman (ad esempio) il volume "giusto" (sempre scelto istintivamente) è invece inferiore...difficile dire fino in fondo (a parità di impianto e di stanza) quanto dipenda dal differente organico strumentale, dalla differente tipologia di musica, dalla differente dinamica e/o dalla compressione scelta nelle due registrazioni o dall'equilibrio timbrico che il fonico è riuscito ad ottenere nelle stesse...sono molteplici le variabili in gioco....ma il nostro istinto va a colpo sicuro nel regolare il volume...
Screenshot_3.jpg
isofon.jpg
Massimo

Filippo
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20872Messaggio Filippo
gio 11 gen 2024, 11:02

Piccolo inciso, secondo me bisogna fare attenzione alla definizione da "secchezza" del suono, un impianto povero armonicamente può fare percepire bene i dettagli ma cmq sentirsi male...

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M.Ambrosini
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20880Messaggio M.Ambrosini
gio 11 gen 2024, 15:07

Filippo ha scritto:
gio 11 gen 2024, 11:02
Piccolo inciso, secondo me bisogna fare attenzione alla definizione da "secchezza" del suono, un impianto povero armonicamente può fare percepire bene i dettagli ma cmq sentirsi male...
Un impianto povero armonicamente è "scheletrico"...vedi i "dettagli" dello scheletro che sono tutt'altro che dettagli ma è ciò che rimane dopo aver prosciugato i veri dettagli
Massimo

cicciobomba
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20881Messaggio cicciobomba
gio 11 gen 2024, 15:30

Tutto molto interessante: in effetti noi siamo per natura più sensibili alla frequenze medie (quelle della voce umana) e servono parecchi db in più sia in alto che in basso per avere un volume percepito uguale alle varie frequenze. Non mi era capitato di vedere le curve isofoniche, grazie!
Se ho capito bene suggerisci di usare spannometricamente la fatica d'ascolto (in un full CCI quasi inesistente) e la pressione sonora minima necessaria per sentire tutte le frequenze come livello di riferimento. Da appuntare.

Filippo
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20883Messaggio Filippo
gio 11 gen 2024, 17:27

M.Ambrosini ha scritto:
gio 11 gen 2024, 15:07
Filippo ha scritto:
gio 11 gen 2024, 11:02
Piccolo inciso, secondo me bisogna fare attenzione alla definizione da "secchezza" del suono, un impianto povero armonicamente può fare percepire bene i dettagli ma cmq sentirsi male...
Un impianto povero armonicamente è "scheletrico"...vedi i "dettagli" dello scheletro che sono tutt'altro che dettagli ma è ciò che rimane dopo aver prosciugato i veri dettagli

Qualcuno li scambia tranquillamente per dettagli portandoli a testimonianza di un buon suono.
Il bello o il brutto delle valutazioni audio è la "girata di frittata" a seconda della convenienza.
La MIA esperienza è che a volte per sentire al meglio determinati strumenti si sente..... Qualche dettaglio in meno.....
È difficile avvicinarsi all'optimum ed in genere è sempre un compromesso, ma naturalmente le mie capacità sono limitate.

Roby1973
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20887Messaggio Roby1973
ven 12 gen 2024, 16:41

Meddle dei Pink Floyd (non so se c'era anche in questo lo zampino di Alan Parson) lo uso spesso per valutare l'impianto, non sarà il loro capolavoro ma quando è settato bene con il brano Fearless quando inizia il coro you'll never walk alone mi sembra di essere lì in presenza... sarà suggestione.

Roberto

P. S..... E non sono più un rocchettaro come agli albori ma brani come Seamus (quello con il cane per capirci) o l'interminabile Echoes me li riascolto ancora con emozione ma non so se si possa considerare un disco test ma lo conosco talmente bene che (io) lo uso (insieme ad altri) per valutare come suona/installo un impianto..... IMHO!!!!

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fantabaffo
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20888Messaggio fantabaffo
ven 12 gen 2024, 16:52

Roby1973 ha scritto:
ven 12 gen 2024, 16:41
Meddle dei Pink Floyd (non so se c'era anche in questo lo zampino di Alan Parson) lo uso spesso per valutare l'impianto, non sarà il loro capolavoro ma quando è settato bene con il brano Fearless quando inizia il coro you'll never walk alone mi sembra di essere lì in presenza... sarà suggestione.

Roberto
Verissimo: la prima stampa su CD (quella senza i disegni suo dischetto, non "remastered" e contrassegnata con ADD) offre una libertà eccezionale, sopratutto nei brani Fearless e A Pillow of Winds. Aggiungo che questa edizione su CD (caso raro in casa EMI) è migliore di tutte le versioni in LP che ho sentito (3, tra italiane ed inglesi)
Alan Parsons non ha lavorato con loro per Meddle, ma successivamente per Dark Side ;)
Alessio

Roby1973
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20889Messaggio Roby1973
ven 12 gen 2024, 17:19

Grazie Alessio della Tua conferma/sensazione... Dai che forse non sono ancora SORDO.

Roberto

Che poi con l' unplugged dei Nirvana o degli Alice in Chains già si capisce abbastanza più duro e crudo ma assolutamente senza "artifici magici" essendo stato registrato in una stanza di un reabh dove 4 "pazzi" stavano provando a disintossicarsi è Above dei Mad Season.... Ma per ascoltarlo deve piacere anche un po il genere se no abbastanza ostico.

Filippo
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20894Messaggio Filippo
sab 13 gen 2024, 0:08

Quello che volevo dire è che in un impianto dal suono più secco, tipico del non cci, ogni strumento "occupa meno spazio" essendo contraddistinto da meno armoniche, per cui può capitare tranquillamente che in qualche brano più "complesso" qualche dettaglio di sottofondo si senta meglio (più distintamente) che in un impianto cci.... Inutile secondo me dire che quello è ciò che resta del dettaglio, è possibile che si senta più distintamente.
Quindi addurre a superiorità del cci il maggiore dettaglio può essere a mio avviso un'arma a doppio taglio.... Meglio puntare sulla vera sostanza del cci, tridimensionalità, ricchezza armonica (che ho sentito definire come distorsione da qualcuno 😲), verosimiglianza, timbro, naturalezza, fluidità di riproduzione, raffinatezza, dinamica (soprattutto delle elettroniche, perché con i diffusori penso che quelli a tromba siano inarrivabili....)....
Quindi minore dettaglio può benissimo non significare minore qualità....
Se non si distingue la maggiore verosimiglianza e tridimensionalità e ci si fossilizza sul dettaglio di sottofondo meglio lasciar cadere ogni discussione... Significa vedere la pagliuzza e nn la trave.
Io mi sono trovato a parlare con persone che facevano esattamente questo ragionamento : il suono grundig ha una maggiore distorsione, quello dell'impianto pinco pallino è più preciso e definito.....
Tutte considerazioni personali naturalmente.
Scusate la precisazione.

antobit73
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20895Messaggio antobit73
sab 13 gen 2024, 1:03

Roby1973 ha scritto:
ven 12 gen 2024, 16:41
Meddle dei Pink Floyd (non so se c'era anche in questo lo zampino di Alan Parson) lo uso spesso per valutare l'impianto, non sarà il loro capolavoro ma quando è settato bene con il brano Fearless quando inizia il coro you'll never walk alone mi sembra di essere lì in presenza... sarà suggestione.

Roberto

P. S..... E non sono più un rocchettaro come agli albori ma brani come Seamus (quello con il cane per capirci) o l'interminabile Echoes me li riascolto ancora con emozione ma non so se si possa considerare un disco test ma lo conosco talmente bene che (io) lo uso (insieme ad altri) per valutare come suona/installo un impianto..... IMHO!!!!
che gran bel disco!amo i pink floyd specie il periodo di psichedelia pura.poi gran rock(con qualche sfumatura psichedelica).
gran bel sentire anche wish you were here.per me ottimo la versione cbs-sony(cd 35dp4 per capirci è quello con solo due tracce).provate ad ascoltare shine on you crazy diamond parte 6-7..in un buon impianto(grundig)sarà un godimento assoluto.

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M.Ambrosini
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20896Messaggio M.Ambrosini
sab 13 gen 2024, 9:15

Ecco come promesso una piccola lista di dischi che può venire utile per mettere a punto un sistema o semplicemente per valutare se tale sistema “suona” oppure no.
Mi riferisco in tutti i casi alle prime versioni originali di questi cd.
Personalmente presto attenzione ai seguenti aspetti della riproduzione:
-Equilibrio timbrico: ovvero la coerenza tra le varie gamme di frequenza...non devono esserci frequenze maggiormente presenti di altre
-Trasparenza/libertà: l’eventuale carenza di trasparenza/libertà genera incrudimento del suono e tali “durezze” possono arrivare a rendere i suoni fastidiosi
-Timbro strumentale: la sommatoria delle prime due voci (trasparenza + coerenza) consente di riportare correttamente il timbro strumentale
-Prospettiva sonora: solo in presenza di trasparenza la si ha...normalmente con sistemi convenzionali si assiste ad un ampio campionario di suoni più o meno piatti che provengono dai diffusori
-Contrasto dinamico: altro aspetto che si ottiene solo in presenza di trasparenza: attenzione a non confondere lo sgarbo dovuto all’impulsività generata dalla mancanza di trasparenza con la dinamica....un errore molto comune tra gli audiofili.
-Presenza: agli antipodi del suono “sparato in faccia”...la sensazione di un suono fisicamente presente in ambiente lo si ha solo quando il sistema è in grado di riportare anche le più piccole sfumature presenti sul disco (...da quei dischi in cui queste sfumature sono presenti ovviamente).

-Tracy Chapman (primo disco)
Grande raffinatezza timbrica e ricchezza di minimi particolari strumentali in questo disco particolarmente curato che, come tutti i dischi qui elencati, cambia dal giorno alla notte la sua resa se c’è carenza di trasparenza nel sistema di riproduzione (impianto+stanza), utilizzo principalmente le tracce 5-6-7-10-11.

-Clark Terry – LIVE AT THE VILLAGE GATE
Disco live ove anche gli applausi sono ottimamente registrati e con ottima prospettiva.

-Pino Daniele – E SONA MO’
Sono purtroppo pochissimi i dischi fatti in Italia in grado di trasmettere una sensazione di naturalezza, chi ha fatto questi due dischi (questo e quello a seguito) di Pino Daniele sapeva il fatto suo

-Pino Daniele – NON CALPESTARE I FIORI NEL DESERTO
Vedi sopra

-BURN YOUR BLUES
Questo disco non è adatto “durante” la messa a punto ma viene utile una volta ultimati i lavori per saggiare le reali capacità dinamiche del sistema associate alla reale trasparenza ottenuta. Utilizzo principalmente la traccia 3
Va ascoltato a volume molto elevato non avendo compressioni dinamiche. Una sorta di prova del nove.

-Hugh Masakela - HOPE
Utilizzo principalmente la traccia 5 ove all’inizio c’è una chiarissima percezione della prospettiva della stanza in cui la voce viene emessa e che nel 99,9% degli impianti convenzionali risulta piatta come un manifesto.

-Van Halen – WOMEN AND CHILDREN FIRST
Se vi piace il rock questo è un disco ben registrato che vi permette di evidenziare i limiti di libertà e fluidità del vostro sistema: se vi manca trasparenza/libertà auguri! Inascoltabile sulla stragrande maggioranza degli impianti convenzionali

-Queen – GREATEST HITS II
Vale lo stesso di quanto detto per il disco sopra

Eric Clapton - UNPLUGGED
Un disco live acustico che pur avendo una timbrica discutibile consente di verificare al volo l’attitudine dell’impianto alla libertà armonica/trasparenza in mancanza delle quali vi diventa piatto, impastato e fastidioso.

Ariel Ramirez – MISA CRIOLLA (Philips)
Un disco piuttosto famoso tra gli audiofili con i quali per una volta concordo.

Andre’ Previn – CARNEVAL DES ANIMAUX (Philips)
Uno dei primi Philips cosiddetti “light blue face” che in generale vi consiglio tutti in quanto ottimi dischi

Nikolay Rimsky-Korsakov – SCHEHERAZADE (Philips)
Altro light blue face dell’epoca, ottimo o pessimo in funzione del sistema in cui lo si ascolta

CANTATE DOMINO – (Proprius)
Un classico audiofilo che assume una valenza inconsueta quando il sistema è “libero” di emettere suoni.
Massimo

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saharadust
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20901Messaggio saharadust
dom 14 gen 2024, 6:38

M.Ambrosini ha scritto:
sab 13 gen 2024, 9:15
Ecco come promesso una piccola lista di dischi…
Interesting list. I’ll check out the things I wasn’t familiar with, e.g. Pino Daniele, and may try and add some of my suggestions.

It is remarkable how many of those on your list are live recordings. ( I also recall your mentioning a live record of Christy Moore’s in the “old letters” section of your website, many years ago.). Is there any conclusion that can be drawn from that fact? I.e. does the experience suggest that there are very few studio recordings that are up to standard or maybe that a live recording is somewhat easier to record decently?.. It is clear that there is an infinite number of variables in play that may influence the end result, especially in a live setting. Although it must be said that one of the reasons why I’m surprised that live records have made it onto your list is that it’s a common thing to say, among musicians and listeners alike, that a live record is a poor man’s copy of a real concert — and by that, I take it, they mean that listening to a live record on a home stereo doesn’t give you (even an imagined) sensation of being out there at the show.
Boris

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M.Ambrosini
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20902Messaggio M.Ambrosini
dom 14 gen 2024, 8:54

Attenzione: una lista di dischi adatti per essere usati come test per impianti (e tra questi ho scordato di inserire il Christy Moore che hai citato) non significa necessariamente che siano i dischi migliori dal punto di vista della registrazione ma piuttosto dischi in grado di mettere in luce in modo lampante le eventuali carenze dell’impianto. Le registrazioni dal vivo hanno informazioni ambientali vere registrate (tra cui gli applausi e le urla del pubblico) e sono quindi più adatte a valutare la capacità di un sistema audio di riportare informazioni di basso livello: in caso di mancanza di trasparenza si percepisce immediatamente l'appiattimento con applausi che sembrano frittura di patatine e urla che (insieme a tenti altri particolari) scompaiono. E’ invece molto più difficile valutare un impianto audio con suoni elettronici (non acustici) registrati in studio perché con dischi del genere sia il timbro che lo spazio potrebbero essere discutibili.

Warning: a list of discs suitable for use as tests for systems (and among these I forgot to include the Christy Moore you mentioned) does not necessarily mean that they are the best recording but rather discs capable of highlighting any shortcomings of the system clearly. Live recordings have real environmental information recorded (including applause and screams from the audience) and are therefore more suitable for evaluating the ability of an audio system to report low-level information: in case of lack of transparency you can immediately perceive the 'flattening with applause that sounds like frying chips and screams that (along with many other details) disappear. On the other hand, it is much more difficult to evaluate an audio system with electronic (non-acoustic) sounds recorded in the studio because with such records both timbre and space could be questionable.
Massimo

Roby1973
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20914Messaggio Roby1973
lun 15 gen 2024, 19:06

Massimo prova a far suonare sul tuo impianto Live in Volvo di Vinicio Capossela o dello stesso Canzoni a manovella
Roberto

il primo è un gran Live (è il primo Capossela che seguivo e conoscevo dall'una è trantacinque circa e Modi... Ho anche gli Lp 1° stampa autografati come molti li ho di Paolo Conte anche Lui conosciuto dal vivo quando venne al Carlo Felice a Genova 20 anni fa conosciuti di persona, con tanto di foto, quando non se li cagava NESSUNO o più Nessuno in entrambi i casi mi ci sono preso una sbronza colossale nel loro camerino a fine concerto e verificato quanto fossero erano all'ora ancora "reali", forse fra gli italiani oggi è rimasto solo Guccini!!! a parte la digressione senti se ti capita la "stanza" di live in Volvo è talmente evidente da essere imbarazzante) per canzoni a manovella (disco difficile) ti invito a fare una ricerca su come lo abbia voluto registrare (mania di grandezza non totalmente riuscita).

Stiamo parlando di riproduzioni musicali e dischi test quindi premesso i gusti personali questi 2 valgono un ascolto, a mio modesto parere.

Roby1973
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20916Messaggio Roby1973
lun 15 gen 2024, 19:52

.... Ma poi ce ne sono talmente tanti di bei dischi registrati bene che NON È FACILE fare una classifica per dire adesso sto ascoltando Blue Valentine di Tom Waits e suona alla Grande!!!!

antobit73
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20920Messaggio antobit73
lun 15 gen 2024, 22:32

Roby1973 ha scritto:
lun 15 gen 2024, 19:06
Massimo prova a far suonare sul tuo impianto Live in Volvo di Vinicio Capossela o dello stesso Canzoni a manovella
Roberto

il primo è un gran Live (è il primo Capossela che seguivo e conoscevo dall'una è trantacinque circa e Modi... Ho anche gli Lp 1° stampa autografati come molti li ho di Paolo Conte anche Lui conosciuto dal vivo quando venne al Carlo Felice a Genova 20 anni fa conosciuti di persona, con tanto di foto, quando non se li cagava NESSUNO o più Nessuno in entrambi i casi mi ci sono preso una sbronza colossale nel loro camerino a fine concerto e verificato quanto fossero erano all'ora ancora "reali", forse fra gli italiani oggi è rimasto solo Guccini!!! a parte la digressione senti se ti capita la "stanza" di live in Volvo è talmente evidente da essere imbarazzante) per canzoni a manovella (disco difficile) ti invito a fare una ricerca su come lo abbia voluto registrare (mania di grandezza non totalmente riuscita).

Stiamo parlando di riproduzioni musicali e dischi test quindi premesso i gusti personali questi 2 valgono un ascolto, a mio modesto parere.
tu vuoi farmi scendere il lacrimone.il buon capossela dei primi tempi!visto dal vivo nel 95 in estate in un piccolo teatro all'aperto in località valderice.il posto era pieno pieno..si vede che il talentuoso cantautore era gia ben noto presso noi siculi.era mezzo bevuto..ma fece un concerto che dire emozionante è poco!altri tempi..altre sensazioni.splendida gioventù.quella sera c'era anche il mio amato fratello(che ora non cè piu).
live in volvo è un'autentica gemma!

Roby1973
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20971Messaggio Roby1973
gio 18 gen 2024, 17:18

antobit73 ha scritto:
lun 15 gen 2024, 22:32
Roby1973 ha scritto:
lun 15 gen 2024, 19:06
Massimo prova a far suonare sul tuo impianto Live in Volvo di Vinicio Capossela o dello stesso Canzoni a manovella
Roberto

il primo è un gran Live (è il primo Capossela che seguivo e conoscevo dall'una è trantacinque circa e Modi... Ho anche gli Lp 1° stampa autografati come molti li ho di Paolo Conte anche Lui conosciuto dal vivo quando venne al Carlo Felice a Genova 20 anni fa conosciuti di persona, con tanto di foto, quando non se li cagava NESSUNO o più Nessuno in entrambi i casi mi ci sono preso una sbronza colossale nel loro camerino a fine concerto e verificato quanto fossero erano all'ora ancora "reali", forse fra gli italiani oggi è rimasto solo Guccini!!! a parte la digressione senti se ti capita la "stanza" di live in Volvo è talmente evidente da essere imbarazzante) per canzoni a manovella (disco difficile) ti invito a fare una ricerca su come lo abbia voluto registrare (mania di grandezza non totalmente riuscita).

Stiamo parlando di riproduzioni musicali e dischi test quindi premesso i gusti personali questi 2 valgono un ascolto, a mio modesto parere.
tu vuoi farmi scendere il lacrimone.il buon capossela dei primi tempi!visto dal vivo nel 95 in estate in un piccolo teatro all'aperto in località valderice.il posto era pieno pieno..si vede che il talentuoso cantautore era gia ben noto presso noi siculi.era mezzo bevuto..ma fece un concerto che dire emozionante è poco!altri tempi..altre sensazioni.splendida gioventù.quella sera c'era anche il mio amato fratello(che ora non cè piu).
live in volvo è un'autentica gemma!
Adesso la lacrimona me la fai scendere tu a pensare che il mio fratellino mi ha lasciato quando aveva 27 anni e io 29....adesso che ne ho 50 mi manca ancora di più!!!
Live in Volvo un DISCONE..... crudo e puro ad alta gradazione ;)

Roberto

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Re: Dischi test

Messaggio: # 20975Messaggio Roby1973
ven 19 gen 2024, 17:58

Per i meno o ex rocchettari :, Midnight Sugar - Tsujoshi Yamamoto Trio (etichetta TBM)

Steve Kuhn Trio - Plays Standards ( etichetta Venus)

Poi Gran parte delle produzioni Blue Note o ECM, ma dischi registrati Bene ce ne sono tanti quanti le porcheria... farne una classifica o darne indicazione è un non sense, la variabile "gusto personale" il più delle volte può trarre in errore anche "orecchie sopraffine".

Roberto

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Gianfranco
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Re: Dischi test

Messaggio: # 20979Messaggio Gianfranco
sab 20 gen 2024, 15:32

Bisogna distinguere un disco 'registrato bene' da un disco che 'suona bene'... spessissimo un disco che suona bene è registrato 'male'... viceversa un disco registrato correttamente potrebbe non suonare apparentemente così bene.

Personalmente, i dischi che uso per valutare la bontà di un sistema, non sono assolutamente audiofili o particolarmente ben suonanti, anzi, dai più sarebbero giudicati delle emerite schifezze. Eppure sono proprio i dischi maggiormente rivelatori delle VERE qualità di un sistema.

Concludo dicendo che la presenza o meno del CCI in un sistema è evidentissima anche con un disco di Cristina D'Avena... Non servono dischi particolari e men che meno audiofili. Poi ci sono dischi che permettono di spaccare il capello in quattro ed altri che ne sono meno propensi. Questo si.
Gianfranco

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Re: Dischi test

Messaggio: # 21020Messaggio Gianfranco
dom 28 gen 2024, 19:47

Un buon disco test per l'impianto è questo:

Immagine

Se l'impianto non è a posto può essere irritante come pochi... Almeno lo è al mio orecchio. Non so se è stato soggetto a rimasterizzazione che potrebbe averlo peggiorato ancor di più.
Consiglio il vinile o la prima edizione in CD oppure la riedizione di Sorrisi e Canzoni TV che dovrebbe essere una semplice reissue.

PS Ho controllato, esiste anche la remastered fatta da Sony... e come TUTTE le remastered fatte da Sony che mi sono capitate tra le mani dovrebbe essere decisamente peggiorativa.
Gianfranco

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Re: Dischi test

Messaggio: # 21022Messaggio Filippo
lun 29 gen 2024, 0:42

Simon&Garfunkel.... Anch'io ho un doppio cd (The Essential) che dà grandi soddisfazioni..... Se l'impianto è a posto.

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Re: Dischi test

Messaggio: # 21024Messaggio M.Ambrosini
lun 29 gen 2024, 6:13

Filippo ha scritto:
lun 29 gen 2024, 0:42
Simon&Garfunkel.... Anch'io ho un doppio cd (The Essential) che dà grandi soddisfazioni..... Se l'impianto è a posto.
Il disco che bisogna avere di loro è il concerto in central park...un disco che ha segnato veramente un epoca ed in cui l'espressività ha raggiunto vette molto elevate. Ed è pure valido come disco test essendo un live puro ben registrato.
Massimo

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Re: Dischi test

Messaggio: # 21027Messaggio Filippo
lun 29 gen 2024, 10:07

M.Ambrosini ha scritto:
lun 29 gen 2024, 6:13
Filippo ha scritto:
lun 29 gen 2024, 0:42
Simon&Garfunkel.... Anch'io ho un doppio cd (The Essential) che dà grandi soddisfazioni..... Se l'impianto è a posto.
Il disco che bisogna avere di loro è il concerto in central park...un disco che ha segnato veramente un epoca ed in cui l'espressività ha raggiunto vette molto elevate. Ed è pure valido come disco test essendo un live puro ben registrato.
Provvederò 👍

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Re: Dischi test

Messaggio: # 21083Messaggio Gianfranco
sab 3 feb 2024, 17:25

Alanis Morissette: Supposed Former Infatuation Junkie
Al di là dell'indubbio valore artistico dell'album, per me il suo lavoro migliore, lo trovo molto valido per 'misurare' il grado di libertà del sistema. Contiene un sacco di 'suono' nascosto negli impianti tradizionali. Soprattutto in bassa frequenza ma non solo. Una scoperta continua via via che si affina l'installazione di un full CCI.
Disco molto 'elettronico' non adatto per chi cerca la naturalezza ma molto rivelatore.
Poi è anche un capolavoro artistico che metti su per ascoltare il contenuto e non solo per provare quei 30 secondi.
Gianfranco

Filippo
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Re: Dischi test

Messaggio: # 21092Messaggio Filippo
dom 4 feb 2024, 16:01

Segnato un'altra prima stampa registrata molto bene di Pino Daniele..... Che dio ti benedica.

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saharadust
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Re: Dischi test

Messaggio: # 21219Messaggio saharadust
lun 19 feb 2024, 13:54

M.Ambrosini ha scritto:
lun 29 gen 2024, 6:13
Il disco che bisogna avere di loro è il concerto in central park...un disco che ha segnato veramente un epoca ed in cui l'espressività ha raggiunto vette molto elevate. Ed è pure valido come disco test essendo un live puro ben registrato.
Is this recommendation for a CD version or LP? Someone said to me there's some hum on LP version which is not present on CD. I wonder if anyone else can verify this.
Boris

cicciobomba
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Re: Dischi test

Messaggio: # 21519Messaggio cicciobomba
gio 25 apr 2024, 22:52

Per non creare un altro topic, segnalo qui il disco SOHTO BLUE di abdullah ibrahim/ekaya. E' jazz da camera, morbido e melodico. Artisticamente nulla di memorabile, ma la registrazione e la masterizzazione sono molto curate, come disco test è eccezionale.

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