Ascolto a casa di di Massimo
Inviato: sab 4 feb 2023, 17:36
Come da titolo: ieri. a distanza di diversi anni, mi reco in quel di Ravenna per aggiornare il mio 960, e nel contempo ascoltare le ultime evoluzioni degli impianti di Massimo.
Ero partito sul piede di guerra: ben determinato a fare pelo e contropelo a qualsiasi cosa avessi ascoltato, a stanare anche il minimo dettaglio fuori posto, alzando il dito indice per elevarmi ad autorevolissima fonte di insindacabile giudizio... poi però, mentre ero per strada, mi sono detto: "visto che ci sono, prima di andare da Massimo perché non ne approfitto per fermarmi a Comacchio? E magari fare tappa in quella trattoria dove più volte sono stato diversi anni fa?"
Insomma, ragazzi, ho mangiato una grigliata con delle seppie ed una spigola buonissime, un trancetto di anguilla davvero spaziale, e (dulcis in fundo) una capasanta che avrebbe meritato una lacrimuccia di commozione.
Ecco, con tutta questa gioia culinaria, qualsiasi mio istinto bellicoso si è spento inesorabilmente...
Naturalmente sto scherzando: volevo trovare il modo per rendervi partecipi della meravigliosa grigliatina
Dunque, dopo qualche cazzata, passiamo ai fatti.
Gli impianti di Massimo (sia quello full-LT che quello misto) suonano, ed in maniera eccezionale: siamo a mio avviso a quel punto in cui la sostanza è assodata, e la cura maniacale del dettaglio fa la differenza.
La modifica al CD960 ha subito una piccola metamorfosi, che ne rende l'utilizzo ancora più piacevole: ora, infatti, non servono più plastichini su frontale, e (fantastico!) il carrello dei comandi secondari è tornato a svolgere il proprio lavoro.
Sono presenti anche alcune modifiche "di dettaglio" (ma ben percepibili all'ascolto) relative al setting di alcuni apparecchi ed all'installazione dell'impianto.
La cosa più rilevante è, tuttavia, un aumento di attenzione per ciò che riguarda la "consistenza" del suono, anche quando ad un primo ascolto potrebbe prefigurarsi un leggero impoverimento dell'aria presente intorno agli strumenti. Si tratta di un ascolto più maturo, in cui i vari piani armonici dello strumento musicale riprodotto sono più chiaramente riconoscibili come parte dello strumento stesso, in cui quell'ambienza a volte "scorrelata" col messaggio sonoro trova la sua precisa collocazione nell'esecuzione; in cui, dunque, le informazioni ambientali dell'incisione sono ancora più chiare e nette, mostrando con naturalezza la differenza tra la "stanza" e l'ambiente delle differenti incisioni.
Un risultato, mi ripeto, a mio avviso eccezionale, di una naturalezza disarmante: la musica prende il sopravvento, e (come dice Massimo) "ci si dimentica completamente dell'impianto", ancor più di quanto già non fosse prima.
Chiudo questa sbrodolata, che spero possa essere utile a qualcuno di voi, con alcune considerazioni relative al rientro a casa, ed agli ascolti effettuati una volta ricollegato il 960 aggiornato al mio impianto.
L'ascolto a casa mia, nonostante la pesante penalizzazione prodotta dal salotto a volto, non differisce nella sostanza da quanto ascoltato a casa di Massimo, dando ulteriore prova della elevatissima evoluzione raggiunta dai nostri apparecchi Grundig ed LT.
Inoltre, dulcis in fundo, anche l'ascolto con il mio lettore multimediale Yamaha, che uso con la finalità di scoprire nuovi album interessanti per poi comprarne una copia su CD, ha tratto giovamento da questa evoluzione del CD, per due motivi: il primo risiede nel fatto che, essendo migliorato un componente della catena, anche gli altri apparecchi dell'impianto restituiscono una sonorità migliore; il secondo è dovuto al fatto che ora uso i plastichini di Massimo, che prima erano sul 960, per lo Yamaha: evidentemente, i plastichini che avevo procurato io non svolgevano altrettanto bene il loro compito. Devo dire che sono stato bravino: il 960LT nel mio impianto vola letteralmente, ma gli ascolti "secondari" fatti con lo Yamaha non si discostano in modo inaccettabile dai risultati ottenuti con il 960: si tratta di un leggero (ma evidente) peggioramento equamente distribuito di tutte le caratteristiche sonore, che comunque permangono in modo equilibrato e soddisfacente. Naturalmente, a questo piccolo risultato (e relativa piccola soddisfazione, che condivido con piacere con voi) hanno contribuito tutti gli ascolti e le chiacchierate fatti negli anni con Andrea, Gianfranco, Antonio e Giovanni, che non ringrazierò mai abbastanza.
Chiudo, però, con un ringraziamento a Massimo: per l'ospitalità sempre stupenda, per quattro chiacchiere piacevoli, ma prima di tutto perché la tua caparbietà ha permesso a me ed a molte persone di ascoltare musica a casa come altrimenti non avremmo mai potuto fare, e di scoprire (seppur solo in piccola parte) una porzione dell'elettroacustica che pare totalmente sconosciuta al mondo intero.
Buoni ascolti.
PS. Allego immagine del mio salotto, croce e delizia dei miei ascolti: sto facendo diverse prove per ottenere un risultato il più possibile soddisfacente, per poi passare ad interventi definitivi che andranno a sostituire i pannelli fonoassorbenti posticci e gli stracci usati sul radiatore (che, naturalmente, è sempre spento).
Ero partito sul piede di guerra: ben determinato a fare pelo e contropelo a qualsiasi cosa avessi ascoltato, a stanare anche il minimo dettaglio fuori posto, alzando il dito indice per elevarmi ad autorevolissima fonte di insindacabile giudizio... poi però, mentre ero per strada, mi sono detto: "visto che ci sono, prima di andare da Massimo perché non ne approfitto per fermarmi a Comacchio? E magari fare tappa in quella trattoria dove più volte sono stato diversi anni fa?"
Insomma, ragazzi, ho mangiato una grigliata con delle seppie ed una spigola buonissime, un trancetto di anguilla davvero spaziale, e (dulcis in fundo) una capasanta che avrebbe meritato una lacrimuccia di commozione.
Ecco, con tutta questa gioia culinaria, qualsiasi mio istinto bellicoso si è spento inesorabilmente...
Naturalmente sto scherzando: volevo trovare il modo per rendervi partecipi della meravigliosa grigliatina
Dunque, dopo qualche cazzata, passiamo ai fatti.
Gli impianti di Massimo (sia quello full-LT che quello misto) suonano, ed in maniera eccezionale: siamo a mio avviso a quel punto in cui la sostanza è assodata, e la cura maniacale del dettaglio fa la differenza.
La modifica al CD960 ha subito una piccola metamorfosi, che ne rende l'utilizzo ancora più piacevole: ora, infatti, non servono più plastichini su frontale, e (fantastico!) il carrello dei comandi secondari è tornato a svolgere il proprio lavoro.
Sono presenti anche alcune modifiche "di dettaglio" (ma ben percepibili all'ascolto) relative al setting di alcuni apparecchi ed all'installazione dell'impianto.
La cosa più rilevante è, tuttavia, un aumento di attenzione per ciò che riguarda la "consistenza" del suono, anche quando ad un primo ascolto potrebbe prefigurarsi un leggero impoverimento dell'aria presente intorno agli strumenti. Si tratta di un ascolto più maturo, in cui i vari piani armonici dello strumento musicale riprodotto sono più chiaramente riconoscibili come parte dello strumento stesso, in cui quell'ambienza a volte "scorrelata" col messaggio sonoro trova la sua precisa collocazione nell'esecuzione; in cui, dunque, le informazioni ambientali dell'incisione sono ancora più chiare e nette, mostrando con naturalezza la differenza tra la "stanza" e l'ambiente delle differenti incisioni.
Un risultato, mi ripeto, a mio avviso eccezionale, di una naturalezza disarmante: la musica prende il sopravvento, e (come dice Massimo) "ci si dimentica completamente dell'impianto", ancor più di quanto già non fosse prima.
Chiudo questa sbrodolata, che spero possa essere utile a qualcuno di voi, con alcune considerazioni relative al rientro a casa, ed agli ascolti effettuati una volta ricollegato il 960 aggiornato al mio impianto.
L'ascolto a casa mia, nonostante la pesante penalizzazione prodotta dal salotto a volto, non differisce nella sostanza da quanto ascoltato a casa di Massimo, dando ulteriore prova della elevatissima evoluzione raggiunta dai nostri apparecchi Grundig ed LT.
Inoltre, dulcis in fundo, anche l'ascolto con il mio lettore multimediale Yamaha, che uso con la finalità di scoprire nuovi album interessanti per poi comprarne una copia su CD, ha tratto giovamento da questa evoluzione del CD, per due motivi: il primo risiede nel fatto che, essendo migliorato un componente della catena, anche gli altri apparecchi dell'impianto restituiscono una sonorità migliore; il secondo è dovuto al fatto che ora uso i plastichini di Massimo, che prima erano sul 960, per lo Yamaha: evidentemente, i plastichini che avevo procurato io non svolgevano altrettanto bene il loro compito. Devo dire che sono stato bravino: il 960LT nel mio impianto vola letteralmente, ma gli ascolti "secondari" fatti con lo Yamaha non si discostano in modo inaccettabile dai risultati ottenuti con il 960: si tratta di un leggero (ma evidente) peggioramento equamente distribuito di tutte le caratteristiche sonore, che comunque permangono in modo equilibrato e soddisfacente. Naturalmente, a questo piccolo risultato (e relativa piccola soddisfazione, che condivido con piacere con voi) hanno contribuito tutti gli ascolti e le chiacchierate fatti negli anni con Andrea, Gianfranco, Antonio e Giovanni, che non ringrazierò mai abbastanza.
Chiudo, però, con un ringraziamento a Massimo: per l'ospitalità sempre stupenda, per quattro chiacchiere piacevoli, ma prima di tutto perché la tua caparbietà ha permesso a me ed a molte persone di ascoltare musica a casa come altrimenti non avremmo mai potuto fare, e di scoprire (seppur solo in piccola parte) una porzione dell'elettroacustica che pare totalmente sconosciuta al mondo intero.
Buoni ascolti.
PS. Allego immagine del mio salotto, croce e delizia dei miei ascolti: sto facendo diverse prove per ottenere un risultato il più possibile soddisfacente, per poi passare ad interventi definitivi che andranno a sostituire i pannelli fonoassorbenti posticci e gli stracci usati sul radiatore (che, naturalmente, è sempre spento).