I quattro errori più comuni nel valutare apparecchi Grundig CCI

[M.Ambrosini]

Un vetro trasparente va bene solo se abbinato ad un altro vetro trasparente...se lo sovrapponete ad un vetro colorato vi farà vedere quelle colorazioni...non è colpa del vetro ma colpa vostra!
Vi cito a seguito i quattro errori che vedo commettere più di frequente e che comportano la conseguente colpevolizzazione di oggetti che hanno ben minori colpe...

1) Moltissime persone provano un ampli CCI con una sorgente cd convenzionale e/o con cavi esoterici: in tal modo un amplificatore trasparente fa matematicamente ascoltare la piattezza e la secchezza del suono che ha a monte: se volete ascoltare come va effettivamente un amplificatore dotato di trasparenza vera occorre un lettore pure dotato di trasparenza vera ovvero un lettore full CCI collegato con quelli che un tempo erano cavi convenzionali (mentre ora sono addirittura rari...) di cui trovate info ed immagini sul sito (https://hifiaudio.altervista.org/scelta-cavi/ )

2) Altre persone ascoltano i diffusori Grundig collocandoli su piedistalli al posto della loro cassa reflex che normalmente si trova ben distante dalla parete di fondo, con un reflex può anche andar bene ma con una cassa chiusa no. I diffusori del marchio tedesco nello specifico, sono progettati per avere una parete nell’immediata vicinanza dei woofer. Per tale ragione tutti i diffusori Grundig (ad eccezione di quelli sferici) vanno collocati A RIDOSSO della parete di fondo se volete ascoltare ciò che sono in grado di fare e (se proprio non volete leggere il metodo per installarle correttamente) ponetele almeno all’altezza delle orecchie e non più in alto. In caso non possiate adottare tale collocazione (es: parete di fondo già occupata da mobilio) allora i woofer vanno posti in prossimità del pavimento (utilizzando i predisposti piedistalli BF3 o BF4). In mancanza di questa “parete vicina” (che coincide con la distanza X del metodo) il basso risulta leggero e tutto il resto viene a squilibrarsi verso l’alto: l’aggressività che sentite non dipende dal diffusore Grundig ma dalla vostra errata installazione del medesimo.

3) Altri ancora provano diffusori Grundig usando amplificazioni convenzionali le quali, soprattutto se a stato solido (indipendentemente dal prezzo), sono tutt’altro che trasparenti ma bensì piatte e aggressive...e quindi ci si ritrova nuovamente al punto uno di cui sopra: la trasparenza mette in luce in modo drammatico i difetti degli apparecchi che precedono.

4) C’è infine chi ascolta e valuta elettroniche Grundig utilizzando diffusori grandemente deficitari in termini di correttezza timbrica...come se si potessero valutare correttamente i colori di un paesaggio osservandoli attraverso un vetro colorato e deformato: per valutare correttamente un’elettronica serve un diffusore il più corretto possibile timbricamente. Altrimenti si prendono fischi per fiaschi in grande abbondanza.
Trovate vari modelli che si prestano allo scopo qui: https://hifiaudio.altervista.org/apparecchi-rilevanti/

Consiglio conclusivo se volete provare questi apparecchi in modo saggio: provate un full Grundig e curatene la collocazione...(usando info di prima mano e non di seconda o terza mano...) solo poi inizierete ad avere un’idea di cosa intendo col termine “trasparenza”, un termine che non trova mai reale riscontro nell'hi-end.

Concludo con un proverbio che mi sembra consono a fronte del fatto che sto dicendo on-line le stesse cose da vent’anni e per la cocciutaggine di non volerle provare nel modo in cui sono consigliate si commettono sempre gli stessi errori: “a lavare la testa all'asino si perde il tempo l'acqua e il sapone”

[DanieleB]

Aggiungerei un quinto errore, diciamo del secondo ordine, che vale quindi solo una volta eliminati quelli sopra: quello di trascurare gli effetti deleteri delle varie elettroniche, spine e ammennicoli vari e della corretta disposizione di cavi ed elettroniche.

Faccio un esempio in termini positivi. A casa nostra conosciamo molto bene il suono della viola che l'insegnante di violino di mio figlio suona nel nostro salone durante le loro lezioni.

Non sto a descrivervi i brividi e l'emozione nel sentire quel suono. Ascoltare l'estro armonico di Vivaldi suonato in casa propria da un maestro di spessore internazionale non capita a tutti e per questo siamo veramente "miracolati"

Ebbene, riprodotto un suo CD dal mio misero impianto G (musica italiana per viola e chitarra), il suono della viola si è avvicinato così tanto al suono vero tipico del maestro che in casa conosciamo ormai molto bene che all'insegnante è caduta la mascella (e mi ha fatto promettere che non appena si trasferisce nella nuova casa gli installerò un impianto G. full CCI).
La nostra mascella era già caduta mesi fa, non appena ci aveva regalato il CD, ma non c'era ancora stato modo di ascoltarlo insieme con il mio impianto.

Questo è accaduto solo dopo avere rimosso dal muro le prese elettriche del TV e della Play station che, badate bene, non erano in comune alla presa 220V dello stereo (che ha una presa dedicata) e che normalmente restano inserite.

Stante che la installazione dei cavi e delle elettroniche era già ottimizzata quanto più possibile secondo quanto indicato da 20 anni da Massimo, senza questo accorgimento il suono era si bello, ma non magico, meno vero.

Chi vuole saperne di più sul bellissimo CD può contattarmi in privato.

[Filippo]

Figurati che io ho staccato la presa del piano cottura (ho un salone cucina di circa 40 mq), distinta dalle prese a muro audio. Preferisco accendere i fornelli a mano piuttosto che ascoltare musica con la presa inserita.
Tutto ciò potrebbe indicare che sono i dettagli a fare la differenza.....più di quanto si possa immaginare.