Wega Lb 3531 - Report da facebook

[marioasciuti]

Ed ecco in "moto" le tenebrose Wega LB 3531. Intanto descriviamole. Tre vie in cassa chiusa, del 1976, costruite "tutte" in Germania, a Stoccarda, 28x49x19, quindi dimensioni grosso modo sovrapponibili con la Box 850. Woofer da 210 mm, Medio da 37 mm, tweeter da 19. Gli altoparlanti di chiarissima provenienza Canton, quelli delle serie anni settanta, le uniche Canton che valga la pena ascoltare. Potenza consigliata 55 watts, impendenza 4 OHM, risposta in frequenza dichiarata 28 - 25000. Costruzione solidissima, il mobile infatti pesa veramente tanto, anche per il frontale in metallo, quello che al tocco risuona con una nota precisa. Il colore grigio scuro, anzi scurissimo, le rende particolarmente inquietanti, ma in controluce intravedi i tre bellissimi altoparlanti che la compongono. Certo è che i tedeschi ci sapevano fare. La Wega lb 3531 è quindi un diffusore che si presenta con le carte in regola per ben figurare. Preliminarmente ricordo che proprio queste Wega, nella edizione del 2016 dell'Apulia HiFi Show, si esibirono alimentate da un integrato Pioneer A777 Reference, sempre di mia proprietà con a monte un Cd player Marantz Cd 72 ed un giradischi Pioneer PL 1000, nella sala che fu concessa ai rappresentanti del gruppo facebook "Audiofili Pugliesi", del quale faccio parte da sempre, anche come amministratore. Il risultato era apprezzabilissimo, tanto da aver ricevuto un alto indice di gradimento da parte del pubblico della manifestazione da me organizzata con l'amico Angelo Ruggieri. Ora suonano nel mio salone collegate al fido RPC 500 con a monte il DVD Pioneer 575a modificato LT. Quindi come suonano? Intanto ho messo su un disco difficile, in realtà apparentemente facile, ingrado di mettere in crisi parecchi sistemi non correttamente progettati. Si tratta del bellissimo CD di Peter Cincotti che porta il suo nome come titolo, una raccolta di brani reinterpretati dal bravissimo musicista cantautore italo americano, capace di suonare il piano come pochi e con una voce calda ed affabile, ma spesso rugosa e potente. Ed infatti il trio jazz che suona adesso, con l'accompagnamento di un sax tenore caldo e corposo, riempie il mio salone con grazie e scioltezza. Un pò di pietà bisogna concederla alla tenebrose Wega, visto che sono ferme in cantina dal 2016, e meritano quindi di "rodare" un tantinello. Ma già cominciano a far capire di che pasta sono fatte. Intanto rilevo il DNA tipico del diffusore tedesco a cassa chiusa, purchè progettato con il fine di suonare, e cioè rilevo la tendenza a suonare senza aggiungere o togliere nulla, nel pieno rispetto del messaggio musicale che viene forntito dalle elettroniche. Il posizionamento quindi si rende importante, sia per la dimensione del salone, che per la presneza del sistema a sospensione pneumatica. Le ho quindi posizionate sul bf 4 messo in verticale, cosi come vedete in foto, con l'aggiunta di 4 cuscini, due nel lato interno due alle spalle dei diffusori. Ed allora vediamo come si comporta la tedesca di Stoccarda. La voce di Cincotti è calda, piena, sincera, priva di asperità o perdite di tono, e la timbrica è assolutamente naturale, come se il cantante fosse qui davanti a me. Rispetto al mio riferimento cambia sensibilmente il tono della voce, cioè nel caso della Wega il colore sembra essere un pò, ma legermente, più scuro, come se il sistema tendesse a rinforzare la parte più bassa della voce. Il risultato non guasta, per carità anzi risulta molto caldo e piacevole. Ed infatti ritrovo tale chiara tendenza a riempire la mediobassa anche sul piano, che adesso ripempe il salone in uno struggente assolo del musicista. C'è tutto, intendiamoci, senti la nota, la corda, il martelletto che pesa nel suo preciso impatto, riesci anche a percepire il rilascio del feltro mentre si allontana dalle corde appena colpite, e cogli anche il profumo del legno dello strumento, ma tutto con un deciso accento ambrato, più scuro del riferimento, che invece suona più vivido e veritiero. Non posso dire che mi dispiaccia ascoltare questo suono che da più di miele di castagno, tanto per fare un riferimento con il gusto, piuttosto che di un chiaro e limpido miele di acacia. Poi si sa la musica ed il modo di ascoltarla è assolutamente legato ai gusti del singolo, non essendoci una verità assoluta in tal senso. Adesso il contrabasso gira con un ritmo che prende, e come per il piano ecco che ne percepisci la dimensione , la corda che vibra con il dito che la colpisce la tende e la rilascia, offrendo una veritiera e avvolgente sensazione live. Il contrabasso è quindi presente, vibrante e anche un pò "muscoloso". Ecco! questo è il termine corretto per definire il suono del diffusore, "muscoloso", ma senza strafare. Come il fisico di un culturista che non ha esagerato con gli amminoacidi o gli anebolizzanti e che non sfigura se messo a confronto di un atleta dal fisico tornito, invece, con allenamenti aerobici, tipo un nuotatore per esempio. Ti accorgi che il fisico "muscolo" ancorchè" bello ha un che di artificiale rispetto al fisico ottenuto con allenamenti genuini. Ed è questo infatti la sensazione che ne sto ricavando. Le Wega sono affascinati, avvolgenti, precise,trasparenti, ma messe a confronto con una Grundig peccano in naturalezza, e in quella sorta di capacità di creare il "vero musicale" che noi tutti qui semplifichiamo definendola "magia". Allora che fare di questa Wega? Rispondo che la Wega è un diffusore da avere assolutamente se si cerca il set up definitivo in un contesto "all rounder", li dove non si cerchi la perfezione assoluta del risultato, che sappiamo essere possibile solo in particolari condizioni, ma semplicemente un impianto che suona, senza se e senza ma.

[Zanzara8]

..........ciao Mario,ti ricordi chi ti ha indirizzato verso queste Wega?........a buon intenditore poche parole

[marioasciuti]

Si ricordo