jbl vx 55 radiance- Report da facebook

[marioasciuti]

Bene eccoci finalmente seduti in posizione tattica, quella ormai da tempo dedicata all'scolto pomeridiano di fine settimana. Ho acceso il fido RPC 500 con la sorgente nota ed ho dato fiato alle JBL. Le piccole JBL della serie economica degli anni 80, accompagnate dalle Radiance vx 77 e VX 99. Quest'ultime, enormi tre vie con woofer da 30 cm. Intanto la filosofia costruttiva di queste "economiche" è improntata sulla semplicità ed uso di componenti a cono. La 55, per quanto piccola, ha dalle generosissime misure del mobile, grosso modo grande una via di mezzo tra le box 1500 e le 2500, ed ospita un bel woofer da 17 cm con accordo reflex ad uscita anteriore, ed un tweeter a cono. Mentre vi scrivo suona un pò di jazz Chesky ad un volume basso, per non creare rivolte armate in casa. Ma come suona? Suona come una JBL, ne più ne meno. Suona grande e sguaiata per dirla breve. Intanto appare immediatamente il vuoto creato dal reflex, nella sua gamma di azione, e lo si sente chiarmente. Lo sente chiaramente chi è abituato alla completezza timbrica ed armonica di un diffusore in cassa chiusa ben progettato. Quindi si sente che è una americana di razza, a cui piace essere presente e invadente con una strafottenza da primato.Le piace gridare ai quattro venti che è fatta cosi, per cui se ti piace la ascolti, altrimenti cambi strada. La timbrica è colorata, molto colorata, molto aperta sulle medie frequenze che finiscono col dare al diffusore un timbro deciso fin dalle prime note. Ora suona un sax, che appare molto bello, netto violento, pungente, anche tropo forse, ma senti che del sax c'è solo la parte melodica ed è totalmente assente il fiato, il corpo, il metallo che lo genera e lo sostiene. Il piano ti offre delle corde lucide e melodiche , ma non senti il pianoforte che vibra all'unisono, e le note sono quindi leggere, senza corpo. Un modo assai particolare di offrire il suono. Le voci dei coristi che riempiono il mio salone sono precise, ma vuote, come se non vi fosse un gruppo di corde vocali a vibrarle, ed una cassa toracica a spingerle fuori, i piatti della batteria sono troppo esili, quasi come se il peso della bacchetta non fosse quello giusto, e manca quindi tutto il contorno armonico emozionale a cui siamo abituati. La mia è un'analisi altamente critica, non vi è dubbio, perchè il paragone con una Grundig è quasi sempre impossibile, per cui lascio aperta una speranza di miglior valutazione del piccolo due vie in contesti in cui non si conosca il risultato che un diffusore ben fatto è in grado di offrire. Ma allora se suonano così perchè comprarle? Si comprano per nostalgia, come nel mio caso, perchè ricordano i tempi in cui si viveva felicemente di HiFi e si organizzavano le feste con gli amici a suon di Bee Gees. Ed infatti per una festa dance sarebbero perfette, magari spinte da un bel Pioneer da 150 watts per canale. Oppure andrebbero abbinate ad un ampli a valvole che suoni rigonfio nelle gamme dove la piccola 55 risulta carente, per ottenere così un mix timbrico, un compromesso tra difetti che possa risultare gradevole, ma tremendamente privo di vibrazioni contorno respiro e trasparenza. Un pò come ogni tanto, spesso, accade in altri contesti.

[M.Ambrosini]

Bene eccoci finalmente seduti in posizione tattica, quella ormai da tempo dedicata all'scolto pomeridiano di fine settimana. Ho acceso il fido RPC 500 con la sorgente nota ed ho dato fiato alle JBL. Le piccole JBL della serie economica degli anni 80, accompagnate dalle Radiance vx 77 e VX 99. Quest'ultime, enormi tre vie con woofer da 30 cm. Intanto la filosofia costruttiva di queste "economiche" è improntata sulla semplicità ed uso di componenti a cono. La 55, per quanto piccola, ha dalle generosissime misure del mobile, grosso modo grande una via di mezzo tra le box 1500 e le 2500, ed ospita un bel woofer da 17 cm con accordo reflex ad uscita anteriore, ed un tweeter a cono. Mentre vi scrivo suona un pò di jazz Chesky ad un volume basso, per non creare rivolte armate in casa. Ma come suona? Suona come una JBL, ne più ne meno. Suona grande e sguaiata per dirla breve. Intanto appare immediatamente il vuoto creato dal reflex, nella sua gamma di azione, e lo si sente chiarmente. Lo sente chiaramente chi è abituato alla completezza timbrica ed armonica di un diffusore in cassa chiusa ben progettato. Quindi si sente che è una americana di razza, a cui piace essere presente e invadente con una strafottenza da primato.Le piace gridare ai quattro venti che è fatta cosi, per cui se ti piace la ascolti, altrimenti cambi strada. La timbrica è colorata, molto colorata, molto aperta sulle medie frequenze che finiscono col dare al diffusore un timbro deciso fin dalle prime note. Ora suona un sax, che appare molto bello, netto violento, pungente, anche tropo forse, ma senti che del sax c'è solo la parte melodica ed è totalmente assente il fiato, il corpo, il metallo che lo genera e lo sostiene. Il piano ti offre delle corde lucide e melodiche , ma non senti il pianoforte che vibra all'unisono, e le note sono quindi leggere, senza corpo. Un modo assai particolare di offrire il suono. Le voci dei coristi che riempiono il mio salone sono precise, ma vuote, come se non vi fosse un gruppo di corde vocali a vibrarle, ed una cassa toracica a spingerle fuori, i piatti della batteria sono troppo esili, quasi come se il peso della bacchetta non fosse quello giusto, e manca quindi tutto il contorno armonico emozionale a cui siamo abituati. La mia è un'analisi altamente critica, non vi è dubbio, perchè il paragone con una Grundig è quasi sempre impossibile, per cui lascio aperta una speranza di miglior valutazione del piccolo due vie in contesti in cui non si conosca il risultato che un diffusore ben fatto è in grado di offrire. Ma allora se suonano così perchè comprarle? Si comprano per nostalgia, come nel mio caso, perchè ricordano i tempi in cui si viveva felicemente di HiFi e si organizzavano le feste con gli amici a suon di Bee Gees. Ed infatti per una festa dance sarebbero perfette, magari spinte da un bel Pioneer da 150 watts per canale. Oppure andrebbero abbinate ad un ampli a valvole che suoni rigonfio nelle gamme dove la piccola 55 risulta carente, per ottenere così un mix timbrico, un compromesso tra difetti che possa risultare gradevole, ma tremendamente privo di vibrazioni contorno respiro e trasparenza. Un pò come ogni tanto, spesso, accade in altri contesti.

Mario è stato contagiato con la clausura...non dal covid ma dalla "malattia da recensione"
Scherzi a parte, una bella disamina

[Gianfranco]

L'unica JBL che vorrei avere è la 4311 prima serie...

[nerone]

Secondo me le JBL sono sopravvalutate, ecco una recensione delle blasonate JBL 4319
https://www.audiosciencereview.com/foru ... iew.12986/

[gere]

Hi-Fi...!?
Gere

[Filippo]

Tra le prime casse che ha avuto mio cugino, ora full LT a parte le box 850, ci sono state le jbl tlx8.
Erano buone....... A far tremare i muri
Per il resto ricordo con terrore quel tweeter in titanio....

[Gianfranco]

La 4311 prima serie è su un altro pianeta proprio. Una cassa molto divertente e con il suo bel caratterino. Una coppia la vorrei per puro feticismo.

[emulatore]

Ci vorrebbe un bravo falegname e un bel progetto da metter su con componenti d'epoca JBL con magnete in alnico.
Ho sentito dei gran sistemi sia JBL che Altec......

Se non erro tempo fa Massimo parlò bene di un paio di JBL everest che però sono moderne........e costano come un'auto di lusso