Vento

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M.Ambrosini
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Vento

Messaggio: # 13282Messaggio M.Ambrosini
mer 16 dic 2020, 21:13

Chiunque frequenti questo forum e conosca il sito a cui fa riferimento ha letto sicuramente almeno una volta il “Quelli che...” una parodia del famoso brano di Jannacci traslata su argomenti audio. Se da un lato può essere divertente leggere gli stereotipi che circolano in questo settore (ho aggiornato di recente la pagina che, ricordo, è linkata in fondo alla pagina aforismi), dall’altro va sottolineato come dietro ciascuna frase si nasconda un convincimento, più o meno profondo, che potrebbe più propriamente essere chiamato pregiudizio nella maggioranza dei casi data la banalizzazione con cui vengono trattati argomenti il più delle volte tutt’altro che banalizzabili.

Vi è mai capitato di pensare a come, nel corso degli anni, si è evoluto il vostro personale percorso audiofilo ?
Ciascuno di noi cerca, fin dalle sue prime esperienze di appassionato audio, di crearsi un proprio bagaglio di conoscenze...uno strano miscuglio fatto di opinioni altrui, pseudo tecnica e colpo d’occhio in cui la parte psicologica/passionale viene ad avere prioritaria importanza. Dapprima si leggono riviste su riviste (qualcuno anche riviste di autocostruzione) fino ad arrivare a plasmare una propria opinione sui marchi più conosciuti e sui singoli prodotti. Con nuovi amici appassionati ci si confronta nei negozi o sui forum e lentamente ci si crea un’opinione...che è ovviamente molto dipendente dalle frequentazioni ma anche (la cosa varia molto da persona a persona) dalle prime esperienze di ascolto. Si inizia a provare un oggetto a casa propria a fronte della lusinghiera recensione di qualche rivista o del parere entusiasta di un amico, e quando capita lo si fa sempre con una base di convincimento dovuta a tali opinioni pregresse. Non si prova mai a casa propria un oggetto che non beneficia di almeno un parere lusinghiero che riteniamo autorevole. Mai.
Con la propria esperienza più o meno parziale (ma comunque sempre tale), si costruisce quindi mattone su mattone quello che possiamo definire “bagaglio culturale audiofilo” . Più che mattone su mattone, data la fragilità della costruzione, si potrebbe più propriamente parlare di carta su carta per arrivare a costruire un bel castello di carte, bello finche regge....(ma quando si spende tempo e denaro si fa di tutto perché possa reggere).

La fragilità di tale castello viene evidenziata dagli accesi contrasti che nascono tra persone con opinioni diverse, talvolta opposte: vi scaldereste se qualcuno volesse convincervi che il sole è blu o che la terra è piatta? Non credo...ci si scalda solo quando si percepisce che non si hanno ragioni maggiori di quelle che ha il proprio interlocutore...ovvero ci si scalda quando ci rendiamo conto di non avere in realtà analizzato/considerato con attenzione tutte le variabili in gioco e quindi quando il proprio castello di carte può venire facilmente attaccato da altrui convincimenti. Tuttavia finché tutto si limita ad uno scontro verbale on-line ciascuno rimane della sua opinione ed il proprio castello è salvo.
Non è un caso che vada tanto di moda mettersi davanti ad una tastiera a scrivere: non si teme nulla in quanto non ci si pone mai realmente in gioco.

Tutti almeno una volta nella vita, abbiamo provato a costruire un castello di carte...porta via tempo, occorre delicatezza...e occorre tenere chiuse porte e finestre per evitare che il primo colpo di vento lo faccia crollare. Immaginate quindi che genere di rompiscatole possa essere uno che arriva all’improvviso aprendo gli infissi e...brrr...patatrac....però...dopo un iniziale dispiacere dovuto al crollo ci si fa sopra una risata...del resto è solo caduto un castello di carte :)
Quando invece il castello di carte è metaforico e chi lo ha costruito ha investito molto tempo e denaro su di esso beh...nessuno (o ben pochi) avrebbero il coraggio di fare entrare vento...

Chi vi scrive e’ dell’opinione che tutta l’hi-end mondiale si auto sostenga fondamentalmente su questi principi...ciascuno (costruttori, distributori, rivenditori, riviste) mette la propria carta nel vostro castello cercando di comune accordo di sostenere quella vicina e di non fare entrare vento.
E... non è affatto difficile quando si rema tutti nella stessa direzione e si sostiene il comune credo: alto costo = alta qualità, nonchè prodotto nuovo = prodotto migliore

Moltissimi appassionati vivono mentalmente in un corridoio di convinzioni di cui non si rendono conto perchè trovano assurdo vi possa essere qualcosa di più convincente al di fuori di esso.
Pochissime persone hanno il coraggio di uscirne, di fare entrare vento...ma quei pochi che hanno questo coraggio dalle ceneri del loro castello potranno costruirne uno molto più solido ed imperturbabile alle correnti d’aria.

Ricordo a tutti i lettori che (covid permettendo) questo è tutt’ora l’UNICO forum audio italiano che organizza incontri con possibilità di libero confronto e con demo delle cause reali che sono responsabili della sonorità.
Vi siete mai chiesti perché nessun altro gruppo di discussione audio intraprenda simili iniziative?
Pensateci...potrebbe essere istruttivo se ci arrivate da soli...
Potrebbe.

“Non tutto ciò che viene affrontato può essere cambiato, ma niente può essere cambiato finché non viene affrontato”. (J. Baldwin)
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Massimo

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