Cosa fa suonare bene un amplificatore?

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myfisite
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Cosa fa suonare bene un amplificatore?

Messaggio: # 12810Messaggio myfisite
dom 27 set 2020, 11:40

Quando rileggo articoli di alcune vecchie riviste rimango spesso colpito dalla maturità delle argomentazioni, dall'equilibrio dell'esposizione, dalla naturalezza con cui si ammette la complessità e le intrinseche limitazione di certe tematiche. Sui numeri 9 e 10 di HiFi/Stereo review del 1962, suddiviso in due puntate, compare un articolo a firma Ken Gilmore dal titolo eloquente: "What makes an amplifier sound good?", cosa fa suonare bene un amplificatore? O meglio: cosa fa di un amplificatore un prodotto ben suonante? Quali sono gli aspetti tecnici che influiscono maggiormente sul suono di un amplificatore? Il sottotitolo però richiama subito a riportare i piedi per terra: "Analyzing a perplexing problem". Si ammette cioè fin dall'inizio del discorso che il problema non ha contorni ben definiti e non presenta una risposta netta. L'incipit dell'articolo è fulminante, un amplificatore è (o meglio dovrebbe essere) un conduttore di segnale con guadagno: "An amplifier has been defined as being a wire with gain". In realtà ogni componente dell'amplificatore (e si fa riferimento, vista l'epoca, a valvole e trasformatori) invariabilmente aggiunge o sottrae qualcosa al segnale e ogni tipo di modifica del segnale originale prende il nome di distorsione. Poi l'articolo prende in considerazione i vari tipi di distorsione, a partire da quella armonica e quella di intermodulazione. A questo punto l'articolo si chiede quale sia il massimo livello tollerabile di distorsione in un amplificatore e, partendo dai risultati di Olson degli anni '40 che reputavano inudibile un livello inferiore al 5% di distorsione, arriva a definire che, per gli standard degli anni '60 dove la banda riprodotta dagli altoparlanti è più ampia rispetto a 20 anni prima, la distorsione viene considerata, dalla maggior parte dei tecnici, inudibile solo per livelli di qualche decimo percentuale. Inoltre Stewart Hegeman, il progettista degli Harman Kardon CItation, sostiene che per riprodurre correttamente i transienti, un amplificatore deve esibire un banda audio molto più ampia di quella udibile ed arrivare almeno a 200.000 Hz. Di parere opposto Fred Mergner, progettista Fisher, che preferisce limitare la banda ai 20.000 Hz per evitare che vengano introdotti rumori fuori banda che possano interferire con il segnale musicale. Insomma, l'estensore dell'articolo passa in rassegna i vari fattori che dovrebbero fare suonare bene un amplificatore per concludere che, in generale, un buon amplificatore dovrebbe avere queste caratteristiche: bassa distorsione, risposta in frequenza piatta, rumore inudibile, ottima risposta ai transienti, potenza sufficiente a pilotare in sicurezza gli altoparlanti collegati, assenza di oscillazioni e stabilità in ogni tipo di condizione. Ma, con grande saggezza, l'articolo conclude in questo modo: una volta che un amplificatore rispetta questi requisiti che garantiscono un elevato livello di prestazioni, il resto deve essere deciso dall'ascoltatore. Fortunatamente, egli è dotato di uno strumento di misura superbo per giungere a un giudizio qualitativo più preciso. Il suo orecchio si comporta come un analizzatore audio di estrema raffinatezza ed è in grado di rilevare differenze che non sono misurabili in alcun altro modo.
Marco A.

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