Evoluzione nell'ascolto

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myfisite
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Evoluzione nell'ascolto

Messaggio: # 18745Messaggio myfisite
ven 20 gen 2023, 21:14

Confesso che più di una volta mi sono chiesto se nell'evoluzione audiofila italiana degli ultimi anni ci sia stato anche lo zampino del nostro forum. Forse questa impressione si limita alla mia sola esperienza ma vorrei condividere qualche considerazione. Frequento fin dagli anni '80 (anche se oggi un po' meno regolarmente) alcuni amici appassionati di buoni ascolti, di impianti hifi; alcuni di essi discreti cultori persino degli aspetti più tecnici. La parabola seguita era piuttosto comune e prendeva avvio dalle riviste di settore, unica fonte di informazione disponibile allora. Ma devo riconoscere che in quegli anni c'era ancora una certa varietà di impianti e, soprattutto, di ascolti: dal compattone agli impianti made in USA passando per i rack giapponesi, si poteva godere di sonorità molto diverse e, in certi casi, anche piuttosto valide.

Poi arrivarono le isterie audiofile e il risultato fu che mediamente il suono dell'hifi divenne povero armonicamente, ipercaratterizzato, sottile (lo chiamavano iperdefinito per non confessare che era solamente stridulo). E tutti gli impianti cominciarono a suonare allo stesso identico modo in qualsiasi casa. I diffusori dovevano essere posizionati praticamente in mezzo alla sala e lontano dalle pareti: se li mettevi su uno scaffale si trattava di un'eresia non degna di un impianto di alto livello, ti consideravano un poveraccio che non poteva permettersi un paio di stand da pavimento. Per non parlare di cavi, punte e tutto l'armamentario degno di un alchimista. E una girandola di cambi di componenti per ritrovarsi sempre con lo stesso insoddisfacente suono. In quegli anni ho girato molte case private e molti rivenditori ma la solfa era sempre quella, non un impianto che suonasse in modo differente dal canone imposto.

Poi, il sito di Massimo, Il forum e le notizie che circolano nel web hanno contribuito a far nascere una certa curiosità nei confronti di Grundig e LT e hanno diffuso questo modo "differente" e per certi versi insolito (cioè inusuale) di suonare. Ho fatto ascoltare i Grundig e LT a diversi di questi amici audiofili e sono piaciuti a molti. Ma quello che ho notato è che anche quelli che per vari motivi (estetici, di blasone, inconsci, di moda, oppure perché a loro avviso sono "peggiori") non si sono lasciati convincere da questi apparecchi, anch'essi ne sono stati in qualche modo influenzati, come se un'eco di un certo modo di sentire gli fosse rimasta nell'orecchio.

Quello che voglio dire è che questi carissimi amici che hanno rifutato Grundig (di cui rispetto la scelta, la loro capacità di giudizio e il loro orecchio) hanno comunque mutato i loro parametri di ascolto dopo averli provati. Mi spiego meglio: se prima nella loro sala si aveva il classico suono monocorde "high-end", quando sono tornato alcuni mesi dopo, il loro impianto aveva vissuto una intensa rotazione di nuovi componenti e il risultato sonoro cominciava ad andare nella direzione di quello che avevano ascoltato durante la prova con i Grundig. Insomma questi amici, pur rifiutandoli, stavano cercando qualcosa che avesse una sonorità simile. E non solo: ho visto diffusori tornare posizionati sugli scaffali ("la moglie non voleva più averli in mezzo ai piedi" è la scusa) con un netto miglioramento sonoro. Insomma, girando tra gli appassionati, mi pare si sia diffusa, forse anche per merito dei nostri sforzi, una sensibilità all'ascolto più genuina e con sonorità più naturali rispetto ad alcuni anni fa. È forse solo una mia impressione?
Marco A.

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