MA-X...back to Class A
Inviato: gio 23 mag 2019, 19:00
Sono passati quasi trentacinque anni da quando la prima versione dei mono MA100 LT era in classe A, avevano circa 20 W su 8Ohm in classe A pura ed erano delle vere e proprie stufette (qui trovate foto di tale versione). Abbandonai tale scelta ritenendola non solo superflua ma addirittura dannosa (al livello di conoscenza che avevo all'epoca del problema telaistico/vibrazionale). In tutti questi anni ho svolto molto lavoro, tornando a volte sui miei passi e a volte avanzando ma sempre cercando supporto dalla logica. Ho dovuto imparare un approccio progettuale che non stava scritto su nessun libro di testo ma sul quale mi sono stati sicuramente di grande aiuto i prodotti Grundig dell'epoca. A questi ho sempre attribuito il grande merito della soluzione di tale problema di cui nel mio piccolo sono stato solo il "riscopritore". Ora l'unica curiosità che mi era rimasta da verificare era tornare sui miei passi a proposito della polarizzazione in classe A nei finali, ma a fronte delle conoscenze acquisite in questi trentacinque anni in ambito CCI.
Al meeting ho timidamente presentato il primo approccio di classe A su cui però non avevo ancora installato (mi doveva ancora arrivare) il trasformatore dedicato al medesimo. Avevo utilizzato un trasformatore sottodimensionato che infatti peggiorava il risultato quando l'ampli era caldo. Ora ho finalmente ricevuto il trasfo che avevo ordinato su specifiche ed ho assemblato il tutto. I dati di targa di questo amplificatore sono 30W/ch RMS su 8 Ohm e 10W in classe A pura sempre su 8 Ohm.
L'obiettivo prefissato non era quello di fare un classe A fino alla massima potenza (che oltre ad essere inutile è anche inutilmente dispendioso come bolletta elettrica...) ma di arrivare ad un punto di lavoro termico che non risultasse variabile in funzione di erogazioni in potenza con segnale musicale anche fino alla potenza massima. Ovvero avere una corrente di riposo il più possibile costante in funzione del segnale musicale.
Ora che ho il risultato sotto gli occhi (e orecchie) posso dire che un piccolo ulteriore vantaggio a fronte di un programma musicale che ha una certa escursione dinamica c'è. Non è avvertibile con tutti i programmi musicali ma è sicuramente apprezzabile. Se poi valga il costo decisamente superiore questa è una risposta che credo sia molto soggettiva ma...la curiosità intanto me la sono tolta
Al meeting ho timidamente presentato il primo approccio di classe A su cui però non avevo ancora installato (mi doveva ancora arrivare) il trasformatore dedicato al medesimo. Avevo utilizzato un trasformatore sottodimensionato che infatti peggiorava il risultato quando l'ampli era caldo. Ora ho finalmente ricevuto il trasfo che avevo ordinato su specifiche ed ho assemblato il tutto. I dati di targa di questo amplificatore sono 30W/ch RMS su 8 Ohm e 10W in classe A pura sempre su 8 Ohm.
L'obiettivo prefissato non era quello di fare un classe A fino alla massima potenza (che oltre ad essere inutile è anche inutilmente dispendioso come bolletta elettrica...) ma di arrivare ad un punto di lavoro termico che non risultasse variabile in funzione di erogazioni in potenza con segnale musicale anche fino alla potenza massima. Ovvero avere una corrente di riposo il più possibile costante in funzione del segnale musicale.
Ora che ho il risultato sotto gli occhi (e orecchie) posso dire che un piccolo ulteriore vantaggio a fronte di un programma musicale che ha una certa escursione dinamica c'è. Non è avvertibile con tutti i programmi musicali ma è sicuramente apprezzabile. Se poi valga il costo decisamente superiore questa è una risposta che credo sia molto soggettiva ma...la curiosità intanto me la sono tolta