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Mio figlio...

Inviato: mer 28 feb 2018, 20:11
da M.Ambrosini
...si sta appassionando...la cosa mi fa piacere da un lato perchè il mio lavoro non andrebbe perduto...ma mi intimorisce da un altro conoscendo il "peso" di questa passione. Non mi va che continui a remare contro corrente perchè ne ha già avuto abbastanza suo padre...mi sto rendendo conto che non so come consigliarlo...

Re: Mio figlio...

Inviato: mer 28 feb 2018, 20:27
da davefries
Spiegagli cosa ha motivato le tue scelte ... lui capirà e poi sarà abbastanza maturo per decidere autonomamente in quale direzione andare.

Re: Mio figlio...

Inviato: gio 1 mar 2018, 11:56
da myfisite
Compito dei padri è fare che la pianta abbia buone radici. Come cresceranno i rami è scritto nella libertà dei figli.

Re: Mio figlio...

Inviato: gio 1 mar 2018, 13:17
da gere
myfisite ha scritto:
gio 1 mar 2018, 11:56
Compito dei padri è fare che la pianta abbia buone radici. Come cresceranno i rami è scritto nella libertà dei figli.
Come un ruscello di montagna...!

Re: Mio figlio...

Inviato: gio 1 mar 2018, 18:50
da M.Ambrosini
Grazie ragazzi, mi trovo sulla vostra stessa lunghezza d'onda ma talvolta il timore di condizionare una scelta (anche solo minimamente) mi intimorisce non poco.

Re: Mio figlio...

Inviato: ven 2 mar 2018, 7:37
da andreamilano
Secondo il mio punto di vista, la passione matura da se se incentivata. Se viene apprezzato crescerà la voglia di sperimentare, come fai tu Massimo. Sicuramente peserebbe meno remare contro corrente.
Sarebbe un vero piacere vedere Andrea partecipare al meeting come tuo braccio destro.

Re: Mio figlio...

Inviato: mer 7 mar 2018, 18:31
da M.Ambrosini
andreamilano ha scritto:
ven 2 mar 2018, 7:37
Sicuramente peserebbe meno remare contro corrente.
Caricando i post del vecchio blog mi ero perso il tuo post Andrea, puoi chiarire meglio cosa intendevi con la frase sopra?

Re: Mio figlio...

Inviato: mer 7 mar 2018, 22:13
da andreamilano
Se tuo figlio Andrea verrà apprezzato per quel che farà, continuerà a far crescere il desiderio di proseguire il tuo percorso, consapevole di continuare a remare contro corrente come hai fatto sempre tu. Se all'esterno viene insultato, nel gruppo di appassionati ignorato, alla lunga la voglia di divulgare la propria esperienza calerà o terminerà del tutto.
Non deve però mollare per primo papà! L'esempio sei tu Massimo.

Re: Mio figlio...

Inviato: gio 8 mar 2018, 18:53
da M.Ambrosini
andreamilano ha scritto:
mer 7 mar 2018, 22:13
Se tuo figlio Andrea verrà apprezzato per quel che farà, continuerà a far crescere il desiderio di proseguire il tuo percorso, consapevole di continuare a remare contro corrente come hai fatto sempre tu. Se all'esterno viene insultato, nel gruppo di appassionati ignorato, alla lunga la voglia di divulgare la propria esperienza calerà o terminerà del tutto.
Non deve però mollare per primo papà! L'esempio sei tu Massimo.

Mi sembra che tu dia per scontato che proseguirà il mio cammino...quando invece in cuor mio quasi spero il contrario. Come dicevo, una certa realtà l'ho vissuta in prima persona e non la auguro a nessuno...men che meno a mio figlio!
Poi non voglio influenzare in alcun modo le sue decisioni per cui farà le SUE scelte di vita.

Re: Mio figlio...

Inviato: gio 8 mar 2018, 21:17
da andreamilano
Vedendo in continuazione ditte storiche chiuse da figli, nipoti, non do per scontato nulla. Sto solo pensando che, anche non volendo, qualcuno chiederà del tuo operato a tuo figlio. Forse per avere un prodotto di cui si è parlato molto nel passato.
Sulle scelte di vita, nulla da dire. Non ho mai pensato di fare il camionista come faceva mio padre pur sapendo che il guadagno poteva essere superiore al mio odierno.

Re: Mio figlio...

Inviato: dom 11 mar 2018, 11:57
da Filippo
Per me il problema non esiste, nel senso che se so che quello che dico e faccio non è aria fritta io vado avanti per la mia strada......per me stesso prima di tutto....poi degli altri intesi come massa posso anche infischiarmene....
Piuttosto secondo me la questione è un'altra: è possibile portare avanti il discorso con metodi più scientifici e controllabili? Arrivare a misurazioni, quantificazioni, a descrittori inconfutabili?
Questo permetterebbe di controllare il "fenomeno", plasmarlo a piacimento e soprattutto..... zittire le malelingue.....
O no?
Perché è chiaro che così come è impostata la questione, per quanto fondata possa essere, mi pare che esponga ampiamente il fianco a critiche e denigrazioni.
Per fare un esempio stupido: è possibile tradurre in un grafico o qualcosa di simile ciò che noi all'udito consideriamo un suono più ricco di armoniche? Un suono che permette una migliore ricostruzione della scena sonora? Un suono cosiddetto più libero, meno inscatolato?
Cioè, oltre che nella comprensione e gestione del fenomeno musicale, che è l'aspetto basilare, occorrerebbe anche una esplicitazione formale della "qualità" del suono.....
Questa mi rendo conto è ricerca scientifica.....non so quali è quanti mezzi siano necessari....se anche un amatore potrebbe farla.
Chiaro che una cosa del genere sarebbe detonante nel mondo dell'HiFi....ma sono pochi quelli veramente interessati a farla, anzi, questo mercato probabilmente deve rimanere avvolto nella "dittatura" del giudizio personale e del marketing.... sennò tanti marchi blasonati come farebbero a continuare a fare affari?
Sono convinto che sono cose fattibili, ma non è interesse di nessuno realizzarle.

PS: non sono un esperto e mi scuso se ho detto fesserie, è solo per discutere.

Re: Mio figlio...

Inviato: dom 11 mar 2018, 13:19
da M.Ambrosini
Filippo ha scritto:
dom 11 mar 2018, 11:57
Per me il problema non esiste, nel senso che se so che quello che dico e faccio non è aria fritta io vado avanti per la mia strada......per me stesso prima di tutto....poi degli altri intesi come massa posso anche infischiarmene....
Piuttosto secondo me la questione è un'altra: è possibile portare avanti il discorso con metodi più scientifici e controllabili? Arrivare a misurazioni, quantificazioni, a descrittori inconfutabili?
Questo permetterebbe di controllare il "fenomeno", plasmarlo a piacimento e soprattutto..... zittire le malelingue.....
O no?
Perché è chiaro che così come è impostata la questione, per quanto fondata possa essere, mi pare che esponga ampiamente il fianco a critiche e denigrazioni.
Per fare un esempio stupido: è possibile tradurre in un grafico o qualcosa di simile ciò che noi all'udito consideriamo un suono più ricco di armoniche? Un suono che permette una migliore ricostruzione della scena sonora? Un suono cosiddetto più libero, meno inscatolato?
Cioè, oltre che nella comprensione e gestione del fenomeno musicale, che è l'aspetto basilare, occorrerebbe anche una esplicitazione formale della "qualità" del suono.....
Questa mi rendo conto è ricerca scientifica.....non so quali è quanti mezzi siano necessari....se anche un amatore potrebbe farla.
Chiaro che una cosa del genere sarebbe detonante nel mondo dell'HiFi....ma sono pochi quelli veramente interessati a farla, anzi, questo mercato probabilmente deve rimanere avvolto nella "dittatura" del giudizio personale e del marketing.... sennò tanti marchi blasonati come farebbero a continuare a fare affari?
Sono convinto che sono cose fattibili, ma non è interesse di nessuno realizzarle.

PS: non sono un esperto e mi scuso se ho detto fesserie, è solo per discutere.
Non hai detto fesserie Filippo, solo che per oggettivare strumentalmente le sensazioni uditive che proviamo il compito non è semplice. L'unica discussione nel mio blog che ho al momento importato solo parzialmente (vista la lunghezza di 10 pagine...) dal vecchio blog forumup, è proprio quella che verte sul tentativo di misurare questo fenomeno. In occasione del meeting di Notaresco (stimolati probabilmente più dal rigetto verso l'arroganza fatta persona del "coniglio" Calabrese appena espulso, che da effettivo interesse) due amici Ing del gruppo avevano dato la loro disponibilità alla ricerca in tal senso al punto da fondare un gruppo di discussione a tre. Purtroppo ciò non ha avuto alcun seguito causa disinteresse.
Non so se mio figlio aumenterà o meno l'interesse per tale problema (al momento gli causa stupore e curiosità) ma di certo se dovesse decidere (cosa che NON mi auguro) di intraprendere questa attività come lavoro beh...sarebbe l'energia alternativa giusta per far superare la cronica pigrizia a suo padre...a quel punto penso proprio che le ragioni per rimboccarmi le maniche non mi mancherebbero.

Re: Mio figlio...

Inviato: lun 12 mar 2018, 13:44
da iopoipoi
Dai Massimo, che soddisfazione non è? sarebbe proprio bello, poi in quanto attività non illegale perchè preoccuparsi, anzi,io sono un fautore del fatto che i figli siano il superamento hegeliano dei genitori, quindi pensa che magari a lui riesce tutto quello che non è riuscito a te! Tipo la misura!

Re: Mio figlio...

Inviato: mar 13 mar 2018, 18:31
da M.Ambrosini
iopoipoi ha scritto:
lun 12 mar 2018, 13:44
Dai Massimo, che soddisfazione non è? sarebbe proprio bello, poi in quanto attività non illegale perchè preoccuparsi, anzi,io sono un fautore del fatto che i figli siano il superamento hegeliano dei genitori, quindi pensa che magari a lui riesce tutto quello che non è riuscito a te! Tipo la misura!
Quello da te evidenziato è solo un lato della medaglia...quello bello.

Re: Mio figlio...

Inviato: mer 14 mar 2018, 12:12
da iopoipoi
è comprensibile che tu dica così con quello che hai passato, però se pensi a cosa hai messo in piedi e al beneficio collettivo ne è valsa la pena

Re: Mio figlio...

Inviato: dom 25 mar 2018, 16:35
da Iorally
Massimo

Capisco le tue perplessità, ma sotto certi aspetti ti invidio perché se saprai indirizzare tuo figlio in un giusto percorso gli eviterai buona parte delle tue traversie. Tieni conto che il tempo è galantuomo e le innovazioni vere emergono sempre e tu ne sei la dimostrazione hai ripescato una ricerca tecnologica che sembrava morta con il fallimento della Grundig. Ora anche a livello internazionale la riscoperta di questa ricerca ha un solo nome il tuo.
Lascia perdere la guerra che ti stanno facendo, è legata soprattutto alla difesa di interessi economici da parte di un mercato asfittico e di personaggi di basso profilo, dovessero ricrearsi le condizioni culturali per un buon ascolto penso che le tue conoscenze sarebbero di indubbio interesse tecnico ed economico.

Faccio i migliori auguri a te e soprattutto a tuo figlio.

Bruno

Re: Mio figlio...

Inviato: dom 25 mar 2018, 20:59
da M.Ambrosini
Iorally ha scritto:
dom 25 mar 2018, 16:35

Faccio i migliori auguri a te e soprattutto a tuo figlio.

Bruno
Grazie Bruno!