Confronti diretti (i)

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M.Ambrosini
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Confronti diretti (i)

Messaggio: # 260Messaggio M.Ambrosini
ven 2 mar 2018, 13:05

Perchè si rifiutano i confronti diretti?
Proviamo insieme di cercare di analizzare questo strano fenomeno?
Credo che vadano fatti dei necessari distinguo tra chi ha interessi da difendere (operatori del settore) e chi invece è un semplice appassionato....
-I primi se possono fuggono dinanzi ad un confronto compromettente (di quelli che ho conosciuto finora fa eccezione solo Berry...) e se si trovano alle strette sosterranno sempre a spada tratta che l’apparecchio che hanno loro da vendere è il migliore anche a fronte di evidente contrarietà dei fatti. Negli ultimi 10 anni in pressochè tutti i confronti diretti lo stesso proprietario (appassionato) dell’apparecchio/impianto messo a confronto di quello CCI ha ammesso la superiorità musicale di quest’ultimo. Le eccezioni le fanno chi ha interesse a sostenere altro: ad esempio il meeting di Perugia ove l’impianto messo a confronto “era li” a scopo di vendita da parte di operatori (non so se ufficiali o ufficiosi) del settore (è li che è uscita la famosa frase: “questo disco con questo impianto suona bene e invece non deve suonare bene perchè suona male anche nel mio impianto di riferimento...”) e che a fronte di una palese differenza ben scorta dal pubblico si cercava con ogni acrobazia di sostenere il contrario.
Questo è normale ma non è patologico a mio avviso in quanto non si fa altro che cercare di difendere il proprio interesse e quindi preso atto di questo non si possono colpevolizzare importatori e negozianti che di fatto fanno un mestiere su cui devono campare.

I secondi cioè noi semplici appassionati abbiamo invece un approccio molto “personale” che fondamentalmente mi sento di dividere in due categorie: coloro che sono appassionati di musica e coloro a cui la musica non frega niente (è solo la scusa per...) ma sono appassionati non tanto di tecnica ma di “perfezionismo tecnico” o meglio di quell’aspetto della tecnica che sentono come “estensione” della propria personalità e che li fa sentire perfetti come e quanto gli apparecchi che possiedono (e qui invece di patologia ce n’è da vendere...).
Ora...se io sono appassionato di musica e cerco solo un modo per far si che questa mi venga trasmessa suscitandomi delle vive emozioni mi verrebbe spontaneo accettare anzi...cercare a mia volta occasioni per confrontare i miei apparecchi con altri in totale rilassatezza e serenità in quanto questo non metterebbe AFFATTO in gioco la mia persona ma SOLAMENTE i miei apparecchi e nel momento in cui trovassi di meglio, se ho la possibilità economica per permettermelo cambio, altrimenti pazienza, non mi creerebbe alcun problema.

Se invece io sono appassionato di “perfezionismo tecnico” sono semplicemente TERRORIZZATO da chiunque metta in dubbio la perfezione dei miei oggetti in quanto LORO sono una MIA ESTENSIONE e dal momento che loro vengono posti in gioco sono anch’io come persona a venir posta in gioco.....e questo ha un peso psicologico ben diverso! Si reagisce in modo aggressivo a chiunque accenni a possibili confronti ostentando superiorità a prescindere che è di fatto solo espressione di terrore.
Credo purtroppo che di questo genere di appassionati sia pieno il settore dell’attuale alta fedeltà e ciò viene ulteriormente aggravato dai prezzi: io appassionato di “perfezionismo tecnico” faccio sacrifici, addirittura faccio un mutuo per permettermi l’acquisto dell’oggetto dei miei sogni perchè con quello esaudirò la mia sete di perfezione e tu cosa vorresti fare?? Venire con la tua ciofechina a distruggere i miei sogni di perfezione personale?? Alla porta!

Capite perchè sono ancor qui che medito se aprire o meno una ditta commerciale?...

Ditemi la vostra.
_________________
Massimo


Se ne è discusso parecchio su questo argomento e non posso che trovarmi daccordo,è chiaro che un negoziante difende i propri interessi ,anche se in cuor suo magari ammetterebbe la superiorità CCI che purtroppo per lui è una superiorità che travalica le fasce di prezzo.
I cosidetti audiofili hanno sempre messo davanti la tecnica alla musica con la scusa che la prima serve alla seconda e così ascoltano da anni sempre gli stessi dischi speciali.
Accontentiamoci dei veri amanti della musica e del suono,che sembrano più disposti a rivedere le loro posizioni.
Una ditta commerciale?
E' un bel rischio,visti i concorrenti che potrebbero trovarsi appiedati!,
a buon intenditor....
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Massimo A.


Se ne è discusso parecchio su questo argomento e non posso che trovarmi daccordo,è chiaro che un negoziante difende i propri interessi ,anche se in cuor suo magari ammetterebbe la superiorità CCI che purtroppo per lui è una superiorità che travalica le fasce di prezzo.
I cosidetti audiofili hanno sempre messo davanti la tecnica alla musica con la scusa che la prima serve alla seconda e così ascoltano da anni sempre gli stessi dischi speciali.
Accontentiamoci dei veri amanti della musica e del suono,che sembrano più disposti a rivedere le loro posizioni.
Una ditta commerciale?
E' un bel rischio,visti i concorrenti che potrebbero trovarsi appiedati!,
a buon intenditor....
pas4


Mah...ho venduto il Pioneer M22 che avevo acquistato 8 mesi fa per renderlo disponibile ad ascolti a confronto...l'ho venduto perchè in 8 mesi NESSUNO ha avuto la curiosità di passare ad ascoltarlo a confronto con la sua elettronica...
A chi è appassionato CCI non interessa perchè ormai ha capito qual è l'esito di certi confronti mentre a chi è appassionato esoterico non glie ne può fregar di meno di fare confronti diretti: compra in base all'estetica e al marchio al pari di come (in molti) comprano un auto.
_________________
Massimo


Chi compra in base all'estetica o al marchio non sarà MAI interessato a come suonano gli apparecchi CCI. Rassegnati.
Molto tempo fa ti dissi che avresti dovuto curare maggiormente l'estetica esterna ed interna dei tuoi apparecchi e poi applicare prezzi 'eso-si' se volevi attirare quel tipo di 'cliente'.
Se tu proponessi due linee di prodotti, quella attuale ed una di costo e fattezze 'eso' ma sonicamente indistinguibili quale comprerebbe secondo te l'utente 'eso'?
Hai voglia a spiegargli e dimostrargli che il suono è identico... Devi fartene una ragione se no finisci in manicomio... Wink
_________________
Gianfranco


per il mercato in italia ,la vedo dura,a parte la crisi,per come e' stata gestita la vicenda.
approcciarsi al mondo hi fi ,affermando che alcuni prodotti grundig cci,ed LT siano superiori sonicamente al 100% della produzione mondiale hi fi hig hend presente e passata,ha significato mettersi contro tutto il suddetto mondo.
a cominciare dagli addetti ai lavori,fino ai semplici appassionati.
poi aggiungiamo che alcuni personaggi presenti e passati del forum,si sono spinti in altri lidi a combattere estenuanti ed inutili battaglie,contro i mulini a vento,il cui unico risultato alla distanza, e' statofare ancor piu' terra bruciata intorno al grundig cci.
poi un concorrente di linear transfer e' proprio grundig.
infine per concludere mi riallaccio alle ultime discussioni sul forum,
himo l'acronimo cci oggi e' commercialmente piu' un fardello che un plusvalore.

saluti luca (cen67)


Temo che tu abbia ragione in tutta la tua analisi...
Ma l'alternativa quale sarebbe stata? Celare al mondo i Grundig e il motivo che sta alla base del loro suono?
Col senno del poi sicuramente ora seguirei questa strada facendo il bilancio tra benefici e svantaggi che ho avuto semplicemente dicendo il vero. E' triste che a questo mondo non ci si possa permettere di dire la verità quando diverge dal "comune convincimento"...si finisce per passare per l'unico che dice il falso!
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Massimo

Massimo, l'unico modo che conosco per non passare per falsi è quello di poter dimostrare ciò che si sa fare. Non riesci a dimostrarlo con gli ascolti? Lo devi fare con la misura!
Cosa ci sarebbe poi da dire se il CCI fosse misurabile?
Datti da fare e vedrai che i risultati arrivano ma non aspettare troppo perchè potrebbe essere tardi.
Ieri ho venduto un apparecchio nuovo ed imballato per 1/4 del prezzo di listino e per lo più in Russia. Questo è il mercato di oggi, chissà come sarà quello di domani...
Per ora, sono del parere che è più appagante ricevere soddisfazioni per il lavoro svolto negli anni pittosto che 1000 dispiaceri da assorbire quando si ha a che fare con i soldi.
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Andrea Loberto


Non riesci a dimostrarlo con gli ascolti? Lo devi fare con la misura!
Cosa ci sarebbe poi da dire se il CCI fosse misurabile?
Ne sono consapevole Andrea ma vedrai che si troverebbe qualcosa da obiettare anche a fronte di una misura oggettiva...non c'è limite al pregiudizio.
Comunque appena ho un attimo riprendo il discorso "misura"

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Massimo

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