Sui confronti e sulla qualità... (i)

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M.Ambrosini
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Sui confronti e sulla qualità... (i)

Messaggio: # 258Messaggio M.Ambrosini
ven 2 mar 2018, 12:51

A proposito di confronti diretti...è palese che pur di evitarli si avanzino spesso scuse più o meno fantasiose (mascherando in tal modo paure che sono direttamente proporzionali al costo dei propri apparecchi), si va dal: “ma dovrei ascoltare il confronto a casa mia sulle mie casse” al “non ha senso ascoltare il confronto in un’altra catena, la sinergia è importante” etc, etc...quando invece il punto reale è uno solo: se un'amplificazione è maggiormente libera (ovvero non comprime lo spazio armonico e quindi non perde informazioni per strada...) di un'altra ve ne accorgete SEMPRE al confronto diretto inserendola in qualunque sistema a condizione che i diffusori utilizzati e l’accoppiata diffusori/stanza siano sufficientemente lineari e trasparenti per evidenziarlo. Per diffusori adeguatamente trasparenti e coerenti intendo diffusori da selezionare ESCLUSIVAMENTE tra quelli in cassa chiusa per evitare che alcune carenze croniche di coerenza dovute a sistemi “aperti” (bass reflex , labirinto, etc) possano falsare il giudizio in quanto necessitano di compensazioni : ad esempio una carenza di spessore sulla voce dovuta alla mancanza cronica di coerenza del reflex in tale gamma verrebbe a favorire un’amplificazione con una medio bassa enfatizzata rispetto ad un ampli perfettamente lineare falsando il giudizio del confronto. Servono quindi diffusori che non necessitino di compensazioni se volete comporre un impianto veramente ben suonante...perché ogni tentativo di compensazione porta ad altri e ben più gravi problemi di compressione armonica i quali però non sono risolvibili.

Poi è ovvio che se, ad esempio, avete a monte un lettore cd aspro, un’amplificazione più trasparente non vi nasconderà tali asprezze, ma sarà comunque sempre più libera e spontanea presentando minor fatica di ascolto e un’immagine più ampia di quella meno trasparente.

Chi adduce le scusanti di cui sopra in realtà spesso nasconde un modo di procedere molto chiaro: ascolta solo ciò di cui è già convinto (l’ascolto è una formalità...ha in realtà già fatto la sua scelta) in quanto indottrinato dalla pubblicità/recensione delle riviste o dal parere autorevole dell’amico rivenditore/costruttore o dell’amico che è amico del rivenditore/costruttore e scrive sul forum xyz o semplicemente dal marchio che è al momento di moda o dalla particolare estetica...l'unico aspetto su cui non avviene la decisione è proprio l'ascolto (ma ovviamente tutti se interpellati sostengono il contrario). C'è chi guarda ai valvoloni, chi ai bei vu meter, chi alle dimensioni e al peso, chi a quanto grossi sono i condensatori di filtro, chi alla classe A, chi al fatto che "è quello preferito da xyxk"...ma semplicemente il mettersi ad ascoltare pensando che a casa nostra saremo noi l'utente finale...beh ormai nessuno lo fa.
Del resto siamo in un'epoca in cui esistono costruttori che sostengono che un ascolto cattivo e affaticante sia quello che più assomiglia al vero...cos'altro attendersi quindi? L'apparenza viene ormai prima di tutto (ed è fortemente diseducativa per l'ascolto) e quindi ci si può aspettare di tutto.
Sfogliavo qualche giorno fa una rivista hifi del 91 (cercando un articolo) e...mi sono stupito di come pressoché tutti i prodotti recensiti e pubblicizzati su quel numero fossero totalmente spariti dalla circolazione! Pressoché NESSUNO è passato alla storia come prodotto ben suonante e cioè pressoché nessuno di quei prodotti è oggi ricercato da qualche persona a cui ne siano rimaste impresse le doti. Esistono invece rari prodotti, anche più vecchi (addirittura degli anni 60...), che sono passati alla storia per meriti inossidabili (e in parte sono elencati negli "apparecchi rilevanti" del mio sito) in quanto la qualità vera NON HA ETA’...non passa mai di moda!

Quest’ultimo aspetto quindi meriterebbe di venir maggiormente valutato prima di spendere denaro: se c’è qualità audio vera (da non confondere con la qualità costruttiva che è tutt'altro film...) non si ha esigenza di rivendere un oggetto, se tale qualità non c’è sarete invece costretti a continui cambi e...un prodotto commerciale di cui si iniziano a conoscere in giro i difetti di sonorità si svaluta enormemente e diventa in breve tempo di difficile rivendibilità. Per tal motivo talvolta uno snobismo messo da parte e sostituito da genuino e libero senso critico può fare risparmiare molto denaro.

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Massimo

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