QUAD ESL63 vs QUAD ESL (i)

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M.Ambrosini
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QUAD ESL63 vs QUAD ESL (i)

Messaggio: # 246Messaggio M.Ambrosini
ven 2 mar 2018, 6:53

Avendo avuto diversi esemplari di entrambi questi diffusori e conoscendoli piuttosto approfonditamente (oltre ad averli provati anche in condizioni non proprio ortodosse...) vi racconto come stanno le cose dal mio punto di vista (o di udito...).
Le vecchie ESL (chiamate inopportunamente ESL57...) sono delle elettrostatiche due vie con cella medioalti centrale e due celle per i bassi ai lati di quella medioalti...la particolarità di tali celle è che sono curve. Tale incurvamento del profilo purtroppo (o per qualcuno per fortuna) ne determina in modo marcato la caratteristica timbrica tipica delle stesse. Come faccio a sostenere una cosa così strana ? Semplice: le ho ascoltate anche al contrario e cioè (una volta staccato il feltro che originariamente è posto dietro alla cella medioalta) le ho poste appunto con il pannello posteriore al posto dell'anteriore e girate di 90 ° in modo che venisse simulata una condizione WTW in asse verticale (ovviamente mi ero costruito un telaio in legno che le sostenesse in tale posizione). A quel punto bastava ruotare i diffusori di 180° per ascoltarle o davanti o dietro e cioè o col profilo convesso verso l'ascoltatore o col profilo concavo. Dietro ai diffusori era sempre posto un pesante tendaggio in velluto facente funzioni del feltro originariamente posto sulla cella medioalta.
Bene il suono che si sente nei due casi è proprio agli antipodi: mentre ascoltandola normalmente (profilo convesso verso l'ascoltatore) si ascolta una gamma media predominante con estremi banda in secondo piano nell'altro caso si ha un vero e proprio effetto loudness con basso e alto che predominano abbondantemente sulla gamma media!
Dopo più di un anno di prove giunsi quindi (all'epoca) alla conclusione che qualunque fosse l'installazione (ne provai moltissime...) questo diffusore si portava sempre appresso una "propria" caratteristica (pur con un suo fascino) che rendeva molto "myfi" l'ascolto limitando molto la scelta dei dischi (esattamente l'opposto di quanto ho sempre cercato).

Le ESL 63 non hanno invece questo tipo di problema essendo formate da 4 pannelli elettrostatici perfettamente piani. Hanno però svariati altri problemi...
Sono stato tra i primi ad averle quando uscirono (mi ricordo il prezzo di £3.500.000...eravamo nel 1981!) e dopo 10 anni di convivenza continua le vendetti ma per ricomprarle (e rivenderle) più volte negli anni a venire.
Con questo diffusore ho sempre battagliato comprendendone le potenzialità che purtroppo a causa dell'emissione dipolare in ambiente non ho mai sentito esprimere al 100%...è sempre una coperta corta insomma.
Innanzitutto il problema più evidente, se le si installa senza un pesante tendone dietro ai diffusori, è la perdita di definizione/trasparenza rispetto alla vecchia ESL...che aveva già incorporato l'assorbente acustico dietro alla cella medioalti.
Se invece si parte con tappeto dinanzi ai diffusori e tendone pesante (meglio se in velluto) alle spalle degli stessi la ESL63 inizia (se inclinata verso il punto di ascolto...meglio sarebbe dire puntata sulle orecchie tipo laser...) a mettere in luce le sue doti.
La ESL63 non è un due vie contrariamente alle vecchie ESL ma un monovia con celle bassi "aggiunte " dai 500Hz in giù. La simulazione di sorgente puntiforme generata dal complesso sistema dotato di linee di ritardo consente una tipologia di emissione che è molto più simile ad un doppio concentrico Tannoy piuttosto che a qualunque altro elettrostatico con la differenza (rispetto al Tannoy) della trasparenza potenziale che tale diffusore elettrostatico è in grado di restituire.
Le ESL63 (63 è l'anno di inizio progetto...terminato 18 anni dopo...) hanno avuto dalla loro presentazione svariati aggiornamenti/modifiche, spesso finalizzati ad ottemperare a problemi che venivano riscontrati da un mercato che (come sempre avviene...purtroppo) attribuisce i difetti degli altrui apparecchi a chi semplicemente non fa altro che metterli in evidenza...
Uno dei cambiamenti più rilevanti fu quello che comportò la differente costruzione dei pannelli elettrostatici passando dai telai in plastica nera a maglie fitte a quelli in plastica grigio/avorio a maglie più larghe. Questi ultimi erano più efficienti ma meno aperti e trasparenti in gamma alta...(ciò che serviva per non sentire troppo graffianti certi "buoni" lettori cd o certe "buone" amplificazioni a stato solido...). La differenza di efficienza era notevole rispetto alla prima serie ma a fronte di tale guadagno la perdita di raffinatezza era pure notevole...
Tale cambiamento (che avvenne in corrispondenza della matricola 11600) ha segnato l'inizio di un percorso senza ritorno: i nuovi pannelli sono rimasti (con minime varianti) anche per i successivi restyling compresa l'attuale versione.
Il grosso problema del trovare ed eventualmente restaurare una vecchia ESL63 con pannelli prima serie sta semplicemente in un punto: nessuno più fornisce tali pannelli! Trovate invece diversi "refurbishing" dei pannelli seconda serie...(la solita fortuna Rolling Eyes ).
Ammesso comunque che si trovi ancora una coppia di ESL63 prima serie con pannelli originali funzionanti si ha comunque a che fare con un diffusore che necessita per essere pilotato di un 100W/ch su 8ohm e dall'estrema raffinatezza (servirebbe un full CCI) e che necessita inoltre di estrema precisione nell'installazione (un cm di inclinazione in più o in meno causa differenze che sarebbero impensabili con altri diffusori). Molto influente è anche la modifica CCI di tale diffusore essendo l'elettronica del diffusore contenuta nel telaio alla base tutt'altro che immune a certe problematiche...
Una volta fatto tutto ciò che problemi si riscontrano ancora?
Sicuramente i problemi di omogeneità della parte bassa dello spettro, problemi comuni a qualunque dipolo e minimizzabili (ma non annullabili) a fronte di una notevole mole di lavoro ma...a quel punto cosa ci si trova di fronte? Due enormi finestre aperte su un'altra stanza, finestre che magari allargano un poco la grandezza specifica degli strumenti (ma la cosa non è sgradevole), dotate di una messa a fuoco sconosciuta a diffusori convenzionali (nonchè alle vecchie ESL) proprio a causa della spiccata direttività (ben maggiore che sulle ESL) della gamma alta, una trasparenza ben maggiore della ESL ma senza avere quelle caratterizzazioni proprie del timbro tipiche di queste ultime e un suono che viene incredibilmente ad assomigliare sia come trasparenza che come timbro a quello delle SL1000 Grundig o alle DSL (ovviamente se installate ciascuna nelle loro rispettive adeguate condizioni di installazione) ma rimanendo sempre un poco meno fluido rispetto a tali diffusori dinamici.
Sono comunque sempre rimasto stregato dalla capacità (pur conseguita solo a fronte di una mole enorme di lavoro...) di rendere tale connubio di timbro e focalizzazione (una focalizzazione oserei dire da cuffia!). Non mi viene alla mente nessun altro diffusore che coniughi a tal livello questi due aspetti del suono...difficile comunque rilassarsi dovendo stare immobili in un punto pena considerevole peggioramento.
Un diffusore che da molto ma che (se si pretende fino in fondo ciò che può dare) riesce a far penare come pochi altri...

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Massimo

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