Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Aspetti generali - Audio concepts and general technical topics
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M.Ambrosini
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Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 4430Messaggio M.Ambrosini
sab 13 ott 2018, 12:44

Spesso sento confondere la capacità tridimensionale di un sistema audio con quella che è invece una sensazione di lontananza del suono, così come spesso si confonde quello che è un palese "effetto monitor" (ovvero la propensione di un sistema a fare uscire suoni percepibili come più avanzati dei diffusori stessi...accompagnati sempre da colorazioni e fatica di ascolto) rispetto a quella che dovrebbe essere la sensazione naturale di "presenza" fisica nella stanza di uno strumento. Perchè nasce questa confusione? Perchè spesso l'appassionato di riproduzione non ha mai sentito un sistema effettivamente rispettoso della sonorità musicale e quindi si trova, per così dire, a fare confronti nella sua mente tra diverse "donne brutte" non avendone mai visto (con le orecchie) una effettivamente bella. L'abitudine poi al suono del proprio sistema associata ad eventuali ascolti dal vivo spesso effettuati con musica amplificata contribuiscono a completare il danno educativo. Facciamo quindi una semplice considerazione logica: supponiamo di avere un cantante che viene ripreso con due microfoni direzionali posti a 30cm di distanza dalla sua ugola. Due microfoni in quanto il senso uditivo individua la profondità per differenza di percezione tra le due orecchie (così come abbiamo percezione della profondità visiva se utilizziamo entrambi gli occhi). Se il sistema audio di riproduzione non apporta distorsioni ne aggiunge riverberi (supponismo una riproduzione in camera anecoica per fare un esempio) possiamo immaginare che ciascuno dei microfoni "coincida" con i diffusori e quindi dovremmo sentire il cantante 30cm DIETRO ai diffusori medesimi a fronte dei riverberi catturati dai microfoni nell'ambiente in cui viene effettuata la registrazione. Certo si può obiettare che tale sensazione di distanza dipenda anche dalle caratteristiche di direttività del microfono, un microfono meno direttivo capterà ovviamente maggiori informazioni di riverbero ambientali fornendo la sensazione, in riproduzione, di maggiore distanza dal cantante. Ma nessun microfono posto a 30 cm dal cantante sarà in grado di farvi percepire il medesimo in riproduzione come se fosse a meno di quei 30 cm! Nessuna registrazione potrà quindi fornire in riproduzione (salvo effetti creati ad hoc) un suono che risulti avanzato rispetto alla posizione fisica del diffusore. Quando ciò capita siete matematicamente in presenza di colorazioni. Ciò che non si comprende facilmente è che la sensazione di presenza fisica nella stanza di uno strumento o di un cantante avviene SOLAMENTE quando si rispetta anche la sua resa prospettica. Se il cantante viene proiettato in avanti inevitabilmente vi darà fastidio all'ascolto ma NON vi darà presenza fisica ma solo effetto monitor. Solo il rispetto delle minime informazioni di ambienza vi consente di avere prospettiva e presenza (e aggiungo, la riproposizione di quella delicatezza che è insita intimamente nella musica) perchè...ed è qui il bello della cosa...non avrete mai l'una senza l'altra!

Per quanto comunque si possa cercare a parole di descrivere una sensazione all'ascolto, non sarà mai chiara come se chi legge l'avesse udita con le proprie orecchie. Per cui il primario consiglio che posso darvi se fate confusione su quanto sopra è: fate un bell'abbonamento a teatro! Abituate il vostro orecchio alle sensazioni che si provano a fronte di un suono live NON AMPLIFICATO...perchè questo è il miglior "educatore" all'ascolto possibile
Massimo

pasgal
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 4469Messaggio pasgal
lun 15 ott 2018, 15:55

Scusa Massimo, non ho capito: un suono perfetto fa sentire 30 cm dietro la voce del cantante oppure nessun impianto potrà mai farlo?
Pasquale

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M.Ambrosini
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 4470Messaggio M.Ambrosini
lun 15 ott 2018, 16:33

pasgal ha scritto:
lun 15 ott 2018, 15:55
Scusa Massimo, non ho capito: un suono perfetto fa sentire 30 cm dietro la voce del cantante oppure nessun impianto potrà mai farlo?
Un impianto perfetto farebbe sentire la suddetta ripresa come se fosse a 30cm DIETRO ai diffusori. Nessun suono può venire "proiettato" davanti ai diffusori se non ci sono effetti speciali voluti dal fonico o distorsioni dovute all'impianto
Massimo

pasgal
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 4471Messaggio pasgal
lun 15 ott 2018, 16:34

:arrow: OK grazie :)
Pasquale

Haveagoodday!
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13597Messaggio Haveagoodday!
lun 18 gen 2021, 13:11

Buongiorno gentile Ingegner Ambrosini, colgo questa Sua per una breve presentazione come si dice di fare ed è corretto fare entrando in un sito o un Forum. Non ho grandi competenze di elettronica tuttavia ho sempre ascoltato musica in ogni dove dal vivo o no, e con una certa varietà di sistemi Hi Fi specialmente quelli che ora si dicono Vintage. Inizio subito a dire che con l'attuale High End - a parte che è sempre esistito (vedi in esempio alcuni modelli Allison praticamente fuori commercio, ma era cosa differente sotto molti aspetti) - Lei centra vorrei dire almeno al 90%, eccezioni ce ne saranno credo. Venendo al punto, avevo un ottima radio Grundig da ragazzino. la Hit -Boy N, ma la mia esperienza con detto marchio di certo rispettabile, eccome, si arresta lì. Quindi sono stato incuriosito dalle Sue posizioni, e anche di acchito molte le trovo ben condivisibili, su altre mi astengo poiché come sopra non ho esperienza Grundig Hi Fi e quanto altro Lei afferma. Vi sarebbe molto da dire ed aggiungere, certamente Lei coglie molti punti fermi raramente detti; io di mio mi ero accorto di una diversità di qualità di suono che non riuscivo a relazionare bene con la qualità o meno degli apparecchi e casse. Certamente le variabili in gioco sono moltissime, ad elencarle anche sinteticamente una pagina forse non basterebbe, e in caso di problemi di istinto ci si riferisce a acustica, vero! e Incisioni, super vero anche ciò. Tuttavia ottenere il suono spontaneo chiamiamolo così presente, reale, per usare una mia terminologia per concetti mi sembra anche Suoi, a volte sembra cosa non programmabile, quasi irrazionale. Con apparecchi medi o modesti si riesce a volte a fare moltissimo con alcuni accorgimenti e ottime stampe, a volte meglio che con apparecchi top, o così detti top. Ancora tuttavia, ho la sensazione che vi sia un qualcosa nell'elettronica anche io. Troppi buoni, e dico buoni davvero, diffusori spesso suonano al di sotto delle loro potenzialità, e i medio-buoni che pure sono un qualcosa, anche. Anzi a volte i medio-buoni realizzano meglio dei super-buoni... Qui, su questo Topic, invece non comprendo. Due microfoni direzionali puntati su una voce a meno di riverberi o movimenti del capo del cantante non dovrebbero dare il suono che Lei dice, mi permetto di dissentire non per critica ma per capire, ma un suono unico e centrato senza alcun effetto stereo e neppure di lontananza. Diverso forse se i microfoni fossero posizionati lontani dalla sorgente, poniamo tipo DG a metà sala concerto, e capterebbero allora sì la profondità ed i riverberi. Ma comunque avrebbero necessità di un riferimento, in esempio la cantante avanti all'orchestra. Qui sta il punto, noi in sala di concerto non sentiamo la voce indietro o lontana metri... la sentiamo presente se la medesima ha una buona acustica. Ecco, credo che molti equivoci, ma Lei lo dice, si hanno perché non si ha ben chiaro un modello di riferimento. Ma qui si farebbe lunga. E le questioni innumerevoli. Se mi volesse rispondere, le medesime arriveranno nel dialogo. Grazie.

Haveagoodday!
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13600Messaggio Haveagoodday!
lun 18 gen 2021, 14:57

Cerco di spiegarmi meglio a riguardo della acustica live. Essa cambia molto da teatro a teatro ovvio, e da posizione rispetto al palco a posizione, ma se l'acustica è buona, in esempio Lingotto di Torino, Oratori vari, molte Chiese, la musica si sente trasparente, diffusa e presente non lontana e soprattutto si espande dalla sorgente che diviene poco definibile. Ovvero il teatro, Oratorio, Chiesa funziona in tutt'uno con la sorgente, che allora è tutto meno che lontana. Questa la mia esperienza almeno. Il punto è che spesso ci confrontiamo con teatri mediocri. Concordo con Lei che si ascolta poco live o nulla....

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M.Ambrosini
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13602Messaggio M.Ambrosini
lun 18 gen 2021, 18:20

Haveagoodday! ha scritto:
lun 18 gen 2021, 13:11
Due microfoni direzionali puntati su una voce a meno di riverberi o movimenti del capo del cantante non dovrebbero dare il suono che Lei dice, mi permetto di dissentire non per critica ma per capire, ma un suono unico e centrato senza alcun effetto stereo e neppure di lontananza
La lontananza percepita in un suono stereofonico (ma anche monofonico), riprodotto in camera anecoica (quindi supposto senza riverberi aggiuntivi se non quelli già registrati) è sempre in funzione del riverbero registrato...non è un’opinione mia ma una nozione normalmente utilizzata dai fonici di tutto il mondo per restituire più o meno profondità di campo ad un suono. Il nostro orecchio percepisce la distanza effettuando sia una valutazione dell’intensità percepita che del riverbero ad essa associata.
Il mio esempio in apertura supponeva dei microfoni direzionali (cardioidi) in quanto limitano la ripresa dei riverberi ma, attenzione...non l’azzerano (salvo che non ci si trovi in ambiente anecoico anche in registrazione)...se avessi supposto una registrazione con due microfoni omnidirezionali a 30cm la sensazione che si avrebbe avuto in riproduzione sarebbe stata quella di un cantante, sempre centrato, molto più distante.
Ovvero il teatro, Oratorio, Chiesa funziona in tutt'uno con la sorgente
Ecco, questo è un punto molto corretto ma che è ben lontano dall’essere compreso da molti. Le sensazioni di massima piacevolezza all’ascolto che noi proviamo a teatro dipendono dalla sommatoria dell’acustica strumentale con i riverberi del teatro che contribuiscono a restituire il colore di QUELL’EVENTO specifico con le sue informazioni di profondità, ampiezza, timbrica e dinamica. Un evento unico e NON REPLICABILE in riproduzione. Il suono che noi sentiamo in un qualunque teatro non lo troviamo inciso su nessun disco ma...possiamo cercarne le qualità (sopra citate) che più rendono emulabile quelle sensazioni di piacevolezza live. Oggi quando si parla di dinamica in questo paese (a causa di una certa disinformazione di parte messa in atto da persone con interessi in merito) si valutano con interesse i picchi SPL massimi riproducibili dagli impianti di riproduzione...quegli stessi impianti che con picchi di 90dB sono dei trapani a percussione. Dal vivo un fortissimo di un’orchestra di 70 elementi è pura emozione...e nel punto di ascolto raramente si arriva ai 100dB (salvo non vi mettiate nelle prime file). Tutti trascurano quello che è invece il grosso gap della dinamica riprodotta: la riproduzione dei suoni di più basso livello...riverberi e sfumature di intonazione strumentali, quel patrimonio che permette al nostro istinto di valutare la verità e con essa la rilassatezza di un suono che solo quando si ha effettiva trasparenza viene ad essere restituito.
Ma è cosa molto più difficile da fare che emettere 130dB di SPL per cui...
Massimo

Haveagoodday!
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13603Messaggio Haveagoodday!
lun 18 gen 2021, 19:19

Grazie della tempestività a rispondermi. Mi sembra una buona risposta la sua o tua come preferisce e si usa qua. Sulla prima parte devo riflettere, mi pare logica ma ho troppe poche nozioni tecniche e mi baso sul sensato e sull'esperienza. Come nei telai, non vorrei che vi fossero errori di base, perché per quanto bella sia la Hi Fi al suo meglio, molto spesso vi è un qualcosa che molto spesso non torna, questo mi è ovvio. e ciò potrebbe essere anche nelle registrazioni, sulla cui diversità di tecniche et incisioni si potrebbe andare pagine, sin qui arrivo pure io. Ci rifletto, e riprendo il punto brevemente in fondo.

La seconda parte la apprezzo molto - Celibidache docet - ogni evento musicale è irripetibile. Su questo punto mi sento più forte e concordo con il suo concordare. Qui non si è compreso ma proprio per niente che non abbiamo di fronte un modello unico e definitivo o canonizzato, se non forse la musica pre-teatri, cioè Sacra o giù di lì, ma qui si farebbe lunghissima. Non ci parametriamo per dire a Mennea e ai cento metri, ma a un ché di fluido e cangiante di per sé stesso. E che spesso si suonava all'aperto o con acustiche che oggi definiremmo impossibili, ma erano adatte alla musica lì allora suonata. E pochi ascoltano o hanno mai ascoltato impianti all'aperto o al semi aperto, cosa che cambia ancora le carte. A cosa ci si riferisce dunque? Ecco dove si cade in genere. A un modello variabile esso stesso. Assunto ciò le cose cambiano a volerle vedere, e il discorso Grundig potrebbe convincere, magari senza assolutizzarlo, perché è vero che certi apparecchi nascono fortunati a caso o meno ma differenti - per esempio sarei curioso delle misure di un secondo me grande sottovalutato o misconosciuto, il Kenwood Basic M2a, per citarne uno -. Comunque, che di male si possa dire della Hi Fi, affermazione spesso vera, pochi dicono che di molti teatri si può dire assai peggio. Perché o non ci sono mai stati ovvero non ascoltano ovvero non conoscono gli strumenti musicali bene o tutto ciò assieme, o semplicemente non usano l'orecchio, perché in questo gioco di misure e specifiche un pochino conterebbe pure l'orecchio, e il suo stato di salute.... Che ce ne facciamo di linearità di apparecchiature perfette con un orecchio non lineare e danneggiato? Mistero. Per contro, a volte si sente meglio a casa che in certi teatri o cinema-teatri... Allora cosa si può e si deve fare ed aspettarsi? Giustamente lei/tu dici emozione. Poi un senso di realtà. Ma a dar tutto ciò intervengono molte cose assieme. Sarò curioso di ascoltare un Grundig dei tempi d'oro, per vedere se mi rappresenta. Alcuni critici più acuti, mi riferisco a Audio Review dei tempi nello specifico, per inciso un articolo, ma sentita già altre volte e concordo, il buon rapporto ambiente/diffusore o la riuscita del gioco si esplica quando sorge una domanda istintiva: "ma dove sono le casse?". Ecco la sensazione che le casse non ci siano ed il suono sorga spontaneo è il massimo che si possa raggiungere, e secondo me a certi livelli può essere raggiunto. Lei cita studi di Allison, il troppo sottovalutato Allison. Allison diceva ciò, restituire la musica come un tutt'uno. Ed è verissimo che in una Chiesa, Oratorio etc. ben riuscito non suona un poniamo piano o canta una voce, suona la Chiesa, Oratorio, eccetera.

Esiste una seconda alternativa più semplice, a volere, lei lo sa, e non è da disprezzare specie per i fortunati che amano certa musica, siccome certi livelli sono complessi da ottenersi, quello di divertirsi e colorare il tutto, chi vive di Mina - altra cosa da non disprezzarsi - è a casa sua e fortunato così. Non parlo di High End che mi convince poco per ciò che ho sentito, ma di semplici JBL e simili. Alla prossima. Rifletterò sui microfoni promesso, tuttavia riprendendo sopra, ragioniamo: già l'effetto stereo è un artefatto a ben vedere. Qua è davvero lunga e qua spesso si cade. Buonasera e grazie ancora, G.

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M.Ambrosini
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13606Messaggio M.Ambrosini
mar 19 gen 2021, 8:27

Haveagoodday! ha scritto:
lun 18 gen 2021, 19:19
Che ce ne facciamo di linearità di apparecchiature perfette con un orecchio non lineare e danneggiato? Mistero.
E’ un mistero per chi non ha un approccio tecnico ai problemi ma è comprensibilissimo per qualunque tecnico degno di questo attributo: se vogliamo replicare in riproduzione nel modo più fedele possibile una registrazione, la linearità di risposta in ambiente non è importante ma FONDAMENTALE.
Non importa quali deficienze possa avere l’orecchio di chi ascolta: se, ad esempio, il mio orecchio ha una grave perdita di percezione alle alte frequenze, avrò tale carenza sia durante la riproduzione che nell’ascolto di musica dal vivo per cui se voglio replicarne le sensazioni mi serve comunque una riproduzione il più possibile fedele. Se esaltassi gli alti tramite un controllo di tono avrei la sensazione di un suono squilibrato sulle alte...anche appunto a fronte di un orecchio deficitario su tali frequenze, perchè il mio orecchio sarebbe abituato ad ascoltarle attenuate dal vivo.
Massimo

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fantabaffo
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13607Messaggio fantabaffo
mar 19 gen 2021, 11:53

M.Ambrosini ha scritto:
mar 19 gen 2021, 8:27
Haveagoodday! ha scritto:
lun 18 gen 2021, 19:19
Che ce ne facciamo di linearità di apparecchiature perfette con un orecchio non lineare e danneggiato? Mistero.
E’ un mistero per chi non ha un approccio tecnico ai problemi ma è comprensibilissimo per qualunque tecnico degno di questo attributo
Su questo concetto non è necessaria alcuna conoscenza tecnica, bensì una minima base di logica.
Mi fa venire in mente una considerazione in voga in passato relativa ai quadri di Modigliani: un critico aveva formulato l'ipotesi che Modigliani avesse un difetto alla vista che gli facesse apparire la realtà maggiormente allungata in senso verticale, e per questo motivo i suoi quadri fossero così deformati. Naturalmente, l'ipotesi non sta in piedi: lui vedrebbe allungata sia la realtà che lo stesso quadro che sta dipingendo.

PS. a titolo di curiosa coincidenza, io soffro proprio di questa caratteristica visiva: vedo tutto più "alto". La vecchia TV in 4:3, senza occhiali, mi appare quadrata; non vi dico lo stupore la prima volta che, da bambino, misi gli occhiali da vista, scoprendo che la TV è rettangolare! Tuttavia, se avessi visto una riproduzione in foto di una TV (la nostra HiFi) l'avrei vista coerente con la realtà solo se fosse stata giustamente rettangolare, ed a me sarebbe apparsa "normalmente" quadrata.
Alessio

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13608Messaggio Haveagoodday!
mar 19 gen 2021, 16:45

Veramente di Medicina me ne intenderei un pochino....

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myfisite
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13609Messaggio myfisite
mar 19 gen 2021, 18:40

Credo che certi temi siano troppo ampi per essere trattati su un forum posto che esiste ampia letteratura sullo stato dell'arte.
L'avevo già segnalato qualche tempo fa e ne approfitto per farlo di nuovo:

http://www.davidgriesinger.com

Suggerisco come antipasto:

http://www.davidgriesinger.com/Acoustic ... 2012_2.pdf
http://www.davidgriesinger.com/ICA_2004%20imbedded.pptx
Marco A.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13612Messaggio Haveagoodday!
mer 20 gen 2021, 0:06

Grazie. Mi sembra molto sensato. Leggerò con cura. Mi sembra centri il punto. Se legge mie sopra vedrà che concordo: il tema è enorme, per così dire multidiscip'linare, e poco esplorato che se ne sappia almeno io. Grazie ancora.

Haveagoodday!
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13614Messaggio Haveagoodday!
mer 20 gen 2021, 11:35

Bravo davvero myfisite. Questo articolo è molto buono.

The second section of this paper examines the
reproduction of sound images through loudspeakers.
The ILD, ITD, and timbre cues that allow us to
precisely localize sounds in natural environments are
not correctly reproduced by loudspeakers. There are
only two stable image positions in two channel stereo –
the positions of the two loudspeakers.

Già solo questo porterebbe a pensare che il concetto di stereo è base di alterazioni in se stesso, poco male basta sentire qualcosa che ci piace, ma non possiamo riprodurre con esattezza in stereo. Lo diceva già Rudy van Gelder. Ma ciò non è un male anzi, come sopra se letto bene si può sentire anche con più piacere e meglio che dal vivo a volte. Basta sapere cosa si chiede all'impianto. D'altronde il punto andrebbe spostato ancora più in la, come si deve sentire dal vivo? Mica che si sente in stereo dal vivo.... questo è un altro mito. Trovatemi un piano che si senta in stereo in teatro. Solo chi lo suona e ci sta sopra o chi è a immediato contatto con esso, ma considerando i riverberi minimi, può avere questa sensazione. Peccato che il teatro se buono viva di riverberi. e qui come sopra se letta bene di cui l'Ingegnere mi dava ragione. Indi si ha che copiamo una immagine in modo alterato.... Tentativi per superare questo vi sono ma o sono nicchia o costerebbero troppo (incidentalmente uno di essi, superiore a qualsiasi stereo lo ha pensato un mio amico e me lo ha confidato, ma credo già Gelder lo avesse ipotizzato più o meno simile). Comunque a parte ciò, ovvio che la linearità è fondamentale! Forse sono stato mal interpretato, non nego certo ciò, anzi... ma se vi sono alterazioni esterne - o interne - che impediscono a essa di esplicarsi la linearità diventa un problema di impossibile risoluzione. Sul relativismo percettivo ho dubbi non da poco. Certamente sarei molto interessato a sentire apparecchi Grundig per avere la mia franca impressione, non contesto certo che possano avere avuto - o messo in atto - intuizioni avanzate, che magari hanno avuto anche altri ma non le hanno usate, se no non sarei qua. Cordialmente, e grazie ancora per la possibilità di approfondire,
G.

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Gianfranco
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13615Messaggio Gianfranco
mer 20 gen 2021, 12:11

Un sistema per riprodurre accuratamente un evento musicale c'è e non è nemmeno troppo complicato, si chiama registrazione binaurale. Purtroppo si può fruirne solo in cuffia.
Con la stereofonia si può avere una discreta approssimazione dell'evento e ci si accontenta.
Le elettroniche di Massimo permettono di avere la migliore 'estrazione' possibile delle informazioni contenute nel supporto e la trasmissione con meno perdita/alterazione delle stesse al sistema di trasduzione.
Una volta raggiunto questo risultato si ottiene un'ottima verosomiglianza degli strumenti con tutto il contenuto armonico intatto e un decadimento sonoro aderente al vero.
Questo è il concetto di alta fedeltà che si adotta in questo forum.
Gianfranco

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13616Messaggio Haveagoodday!
mer 20 gen 2021, 12:44

Sono convinto che le elettroniche Grundig abbiano voluto dare qualcosa di tecnicamente avanzato per i tempi. Ripeto, sono incuriosito e non sarei qua se no. Penso , ripeto, che altri fortuitamente o meno , abbiano fatto cose ottime. Esiste anche un discorso commerciale. Ed esiste un "bel suono". Per esempio il Juke Box è quanto di più lontano dalla fedeltà esista ma molti lo trovano avere un suono affascinante... Certamente anche io credo che esistano interferenze non ben spiegate ai più. Il concetto di Hi Fi proposto mi sembra logico. Ho dubbi sulle armoniche in molti casi, si veda sopra per favore, ma in condizioni eccellenti ci si arriva. Il punto è: si può andare oltre non solo in cuffia? Probabilmente sì, ma il punto ripeto è uno: dal vivo non si sente stereo: o meglio, si sente stereo ma non cosi accentuato - e qui si fa lunghissima perché interviene sempre più spesso l'ingegnere del suono - e sulla profondità... ebbene anche questo dipende da teatro a teatro. Gli esempi li evito. Ma a noi piacciono i nostri sistemi e siamo contenti. Il concetto di bel suono naturale ci basta. Grazie, G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13617Messaggio Gianfranco
mer 20 gen 2021, 13:20

Dissento sul fatto che, dal vivo, non si sente stereo. Per udire i suoni abbiamo a disposizione solo due microfoni, le nostre orecchie.
Attraverso questi due 'microfoni' il nostro cervello ricostruisce l'evento musicale che potrebbe essere benissimo diverso da individuo ad individuo.
Una ripresa e successiva riproduzione dell'evento non potrà mai essere completamente fedele all'evento così come lo abbiamo ascoltato dal vivo perchè dipende anche dall'interpretazione personale.
Inoltre si sommano anche moltissime altre variabili come, ad esempio, il mio evento differisce da quello di chi sta due file più avanti o due file più indietro.
Altre variabili sono poi composte dall'apparato uditivo in se, ognuno diverso dall'altro. Ancora, noi percepiamo anche suoni con il resto del corpo, vibrazioni attraverso le ossa ecc...

In definitiva, l'evento sonoro è fortemente soggettivo ma l'alta fedeltà dovrebbe preoccuparsi di come captare la maggior parte possibile delle informazioni presenti nell'evento e come comprimere e trasporre attraverso due diffusori l'evento stesso, mantenendone la verosomiglianza.

Idealmente una riproduzione accurata sarebbe possibile solo in condizioni irrealizzabili, ossia:
Riprendere il suono emesso da ogni singolo strumento in campo vicino e senza riverberi ambientali con registratori multitraccia
Porre un singolo diffusore per ogni strumento nella stessa posizione che riproduca uno spettro sonoro e dispersivo identico allo strumento che deve riprodurre (uno scoglio insormontabile)
Regolare i volumi di ogni singolo diffusore esattamente come lo strumento reale
Utilizzare lo stesso teatro sia per la ripresa che per l'ascolto
Disporre gli ascoltatori nella stessa posizione
Assicurarsi che la pressione dell'aria, la temperatura e l'umidità siano uguali
ecc...

Forse in questo modo si può approssimare al meglio la riproduzione di un evento reale.
Tutto il resto è una ri-costruzione, un 'imbroglio' che, spesso, funziona molto bene.
Per quanto mi riguarda la stereofonia fornita da un sistema Grundig/LT è un 'imbroglio' sorprendentemente buono per le mie percezioni... :D
Gianfranco

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13619Messaggio Haveagoodday!
mer 20 gen 2021, 14:09

Lei dissente ma solo in parte fortunatamente... Bene gli scambi educati di opinioni. Ha ragione su molto secondo me, specie su la componente soggettiva, e emotiva pure, ovvio che lo stesso brano non è identico in condizioni diverse emotive, ma questo riguarda anche la sorgente.... E è giusto e bello così. Dice molto bene molte cose, e sono contento che questa discussione sia per così dire volata... Vero pure il finale. super vero ciò che dice sulle registrazioni a strumenti separati si può fare ma costicchia, si veda van Gelder e il mio amico come sopra, molto vero Roy Allison, che pare conti più nulla, e molto vero ciò che dice Ambrosini su molti settori: MC , High End, super cavi etc. Non vero o vero parzialmente secondo mia esperienza l'effetto stereo dal vivo. Può esserci in determinate condizioni, acustiche distanze ambiente, ma in genere - si veda i primi messaggi miei, prego, con cui l'Ingegnere si diceva concorde, il suono arriva in genere come un tutt'uno, diffuso, questo almeno all'aperto o con le migliori acustiche. Che poi i teatri almeno in genere siano le migliori acustiche è da vedersi, prego legga in alto. Ieri ho notato questo pensando al Forum. Taglio corto, Chiesa dimensioni di Duomo di grande città, organo in fondo, musica ovunque irraggiantesi in ogni dove. Col piffero che si sentono muoversi gli acuti o bassi da destra a sinistra, come in certi dischi. Siamo mal abituati già alla sorgente e qui anche Ambrosini ha ragione. Poi si può andare avanti. Meglio una prima copia o un master su un impianto medio, diciamo un medio Marantz serie '70 e AR 6 o un integrato Pioneer e JBL medie dei tempi, o un Sansui e Jensen o Goodman o una copia di copia pessimo impasto digitalizzata con AR 9 per dire una di super cassa? Io prendo la prima subito. Per terminare sopra, il punto è che gli ingegneri del suono per supplire a mediocri impianti o per fare un suono accattivante che stupisca di più e più accentuano l'effetto stereo, cosa piacevole in sé, ma che da quel senso di innaturale che sovente percepiamo. Ascolti prego un RCA dei tempi anni 40/50/60 con due microfoni che mi dicono super esperti di incisioni RCA ora se li sogna, impasto eccellente, peso giusto, forma perfetta, ovvero un DG primi anni '70, con soli due microfoni a metà sala, dinamica giusta nel senso che dice l'ingegnere, e allora cominciamo a esserci. Effetto stereo si, ma minimo. Potrei andare avanti con ulteriori esperienze di ascolto, ma come dice l'amico di sopra, ci vorrebbe un libro. Bene questi interventi, grazie. G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13621Messaggio Haveagoodday!
mer 20 gen 2021, 14:12

A poi, ora altro. Se si continua così su toni discreti ed educati anche con idee diverse io resto qua.

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Gianfranco
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13622Messaggio Gianfranco
mer 20 gen 2021, 14:19

Concerto jazz, posizione centrale, a 4 o 5 metri dai musicisti. Io sento 'stereo' eccome! Batteria alla mia destra, contrabbasso a sinistra e sax centrale. Per esempio. Nulla che non possa essere riprodotto in maniera ragionevolmente accurata da un impianto HiFi stereo.
Organo in chiesa, qui ci deve essere il manico del fonico, deve riprendere anche parte del suono diffuso perché, a casa, quel volume di spazio non lo abbiamo.
Una buona ripresa è il punto di partenza, un sistema che la lasci intatta è un buon punto di arrivo.

Non capisco perché si dovrebbe diventare ineducati. Mi sembra che si stiano leggendo cose ragionevoli da tutte le parti.
Gianfranco

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Gianfranco
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13624Messaggio Gianfranco
mer 20 gen 2021, 16:18

Altra considerazione. Praticamente il 100% delle registrazioni in mio possesso sono a me 'sconosciute'. Nel senso che non ero presente all'evento e quindi non posso conoscere minimamente di come fosse in realtà. Mi accontento che sia riprodotto in maniera verosimile ad altri eventi assimilabili a cui invece ho assistito.
Più di questo non credo sia possibile chiedere.
È bello anche costruirci sopra qualcosa di personale, anche se non 'vero'.
In fin dei conti funziona così anche per un libro. C'è il racconto, con descrizioni più o meno accurate di un luogo o una situazione, ma poi sta alla nostra immaginazione 'visualizzare'. Con la musica, per me, è lo stesso.
Gianfranco

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13625Messaggio Haveagoodday!
mer 20 gen 2021, 16:38

La mia era una considerazione positiva detta alla veloce. Intendevo che mi piace questo modo di interscambio, purtroppo per esperienze non ovunque è così, spesso ci si impone e basta. Forse qui siamo tutti consci della complessità dell'argomento e della sua difficoltà. Concordo con concertino jazz, se non in caso di ambiente chiuso o piccolo nel qual caso gli echi, che potrebbero anche essere piacevoli, e i volumi in rapporto, alterano la scena. Diverso per altra musica e acustiche, l'organo non lo0 si scinde dall'involucro (Chiesa). Come sopra. è la Chiesa che suona non l'organo. Ciao stereo in sto caso, per fortuna!

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13626Messaggio Haveagoodday!
mer 20 gen 2021, 16:41

Vero. Ci mettiamo il personale, se lo abbiamo... L'oggettività quì è chimera. D'altronde sarebbe arte al suo meglio. La trasparenza e la linearità no, come sostiene l'ingegner Ambrosini. Ma difficile avere tutta la catena lineare e soprattutto, calibrata. Che non sappiamo che su certe casse suonano meglio certi dischi? Decca in esempio con AR rende molto bene .

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Gianfranco
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13627Messaggio Gianfranco
mer 20 gen 2021, 16:51

Secondo me, invece, la stereofonia, se ben ripresa, può aiutare anche con l'organo in una chiesa. Il problema è che pochi sistemi sono in grado di restituire la profondità e la ricchezza necessaria a rappresentarlo. In fin dei conti, anche in chiesa, i due microfoni che abbiamo nelle orecchie non sentono lo stesso identico messaggio. Da queste differenze il nostro cervello elabora l'immanenza del suono.
Nel Duomo di Como, ad esempio, c'è un punto sulla sinistra nel transetto, dove l'organo acquista una dimensione particolare. Mi ci sono trovato una volta per caso ma ora mi capita di andarci apposta. Veramente notevole. Questo è frutto sia dell'acustica propria del luogo che dell'elaborazione delle differenze dei due segnali da parte del nostro cervello.
Mi rendo conto che l'argomento è vastissimo...
Non capisco però cosa ti aspetti di trovare, o non trovare, da un sistema basato sui Grundig. Occhio ai preconcetti...

Un sistema realmente HiFi non deve prediligere nessun genere a mio avviso.
Gianfranco

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13628Messaggio myfisite
mer 20 gen 2021, 19:02

In questo forum (e nei precedenti archiviati) sono presenti alcune discussioni su questi temi e, per giungere a una sintesi estrema, l'immagine percepita durante l'ascolto di un impianto stereofonico risulta essere determinata in gran parte dal contenuto armonico del suono registrato coadiuvato in misura minore da altri fattori di localizzazione (vedi paper linkato). È nostra esperienza ormai più che ventennale (non è un plurale maiestatis ma riporta il pensiero della maggior parte degli amici del forum) che alcuni impianti come Grundig e LT (in primis ma non solo) siano in grado di riprodurre in modo estremamente fedele il contenuto armonico e favorire perciò in modo particolare la percezione dell'immagine sonora (indipendentemente dal fatto che sia reale o artefatta dal fonico, posto abbia fatto un buon lavoro). Se sia possibile una riproduzione "oggettiva" è sinceramente un dibattito che non appassiona. Noi qui in gran parte pensiamo sia possibile una riproduzione "migliore" e che le vie che portano in quella direzione siano dettate da scelte progettuali e costruttive piuttosto precise (come quelle adottate da Grundig e LT).

P.S. Se ci sono problemi con i toni della discussione sono presenti due moderatori cui fare riferimento. Grazie.
Marco A.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13629Messaggio Haveagoodday!
mer 20 gen 2021, 19:20

Per Gianfranco. Vero pure questo. Neutro. Sconcordo sull'organo e chiese, la prova: in un angolo la musica per strane vie non arriva come teoricamente ci si attenderebbe ma con echi e sovrapposizioni. Organo in hi -fi, scende praticamente a zero Hz... Per riprodurre tale frequenza facciamo venti Hz va, occorre una camera lunga almeno 18 metri, poi un poco di posto per noi, una camera di venti metri. diventa chiaro che le cose tecnicamente si possono fare ma chiaro che dipende cosa vogliamo e possiamo e su chi è calibrata la vendita... forse certi apparecchi non conviene portarli a perfezione se no non si vende la linea successiva.

Non capisco questa: Non capisco però se ti aspetti di trovare, o non trovare, da un sistema basato sui Grundig. Occhio ai preconcetti....

Per myfisite. Vero che vogliamo una riproduzione migliore. Mi permetto di dissentire su questo: "indipendentemente dal fatto che sia reale o artefatta dal fonico...." Infatti se il fonico compie artifici non fa altro che colorare e mutare le prospettive e le armonie quindi che sono il quantum da preservare invece, e poi possiamo linearizzare ciò che vogliamo ma pèartiamo maluccio. e se non è van Gelder o simili, rari, casca lui e anche noi. Comunque certamente il dibattito è interessante, oggettività o meno, e il concetto espresso di linearità e di telai intrigante. Quando ascolterò potrò dire meglio..

Buona serata,

G.
Ultima modifica di Haveagoodday! il gio 21 gen 2021, 13:50, modificato 1 volta in totale.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13636Messaggio Gianfranco
gio 21 gen 2021, 12:39

Si, ho scritto male. Intendevo dire che dai tuoi scritti non si capisce cosa ti aspetti di trovare o di non trovare nei sistemi Grundig/LT.
Ti anticipo che non troverai nulla di più di quello che è inciso sul supporto... e nulla di meno, che è molto di più di quello che offrono altri sistemi.
Gianfranco

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13637Messaggio Haveagoodday!
gio 21 gen 2021, 13:52

Mi va più che bene la completa restituzione di quanto c'è. forse non mi sono espresso bene prima? Purtroppo non conosco alcuno ove sentire. Vedremo. Saluti

Haveagoodday!
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13638Messaggio Haveagoodday!
gio 21 gen 2021, 15:18

Cosa mi dite a proposito di sopra di casse Grundig amplificate definitemi generalmente di molti anni fa modello non ricordato e dettemi "quasi stupefacenti" da titolare di negozio HiFi di livello, grazie. G.

Filippo
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13639Messaggio Filippo
gio 21 gen 2021, 17:05

I vari modelli Aktiv (20 - 30 - 40 - 50).... se ne parla ampiamente nel forum. Sono il meglio, timbricamente parlando, con le modifiche di Massimo.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13640Messaggio Haveagoodday!
gio 21 gen 2021, 17:38

Grazie Filippo.

Filippo
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13642Messaggio Filippo
gio 21 gen 2021, 18:40

Prego.
Occhio però, eventualmente, a verificare la loro idoneità all'ambiente di ascolto.
È un consiglio quasi stupido, però è sempre meglio ricordarlo.... :)

Haveagoodday!
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13643Messaggio Haveagoodday!
gio 21 gen 2021, 18:44

Di cose stupide se ne sentono spesso e passate come grandi, questo non mi sembra stupido per nulla invece. Se letto i miei considero l'ambiente il fattore uno..

Per cortesia visto che mi perdo un poco su sigle e modelli di cui sapevo pochissimo, un discreto pre? Grazie,

G.

Filippo
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13644Messaggio Filippo
gio 21 gen 2021, 19:26

Xv7500 obbligatoriamente con il suo tuner T7500 collegato da apposito cavo din 6 poli difficile da trovare, altrimenti il pre LT di Massimo....

Ps: attenzione, come dice sempre Massimo, quando si abbina uno specchio trasparente ad un altro che non lo è il risultato sarà non trasparente....
Fuori di metafora abbinare elettroniche grundig ad altre non trasparenti porterà ad un risultato non trasparente..... Non sempre gli abbinamenti con altre elettroniche funzionano....
Qui si raccomandano sempre impianti full grundig o LT. Io a dire la verità ho usato spesso diffusori non grundig, ma bisogna fare attenzione.....

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13646Messaggio Haveagoodday!
gio 21 gen 2021, 19:43

Bisogna fare sempre attenzione alle alchimie poche riescono.... quando riescono sono grandi però. Grazie comunque.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13706Messaggio emulatore
ven 29 gen 2021, 8:51

Filippo ha scritto:
gio 21 gen 2021, 17:05
I vari modelli Aktiv (20 - 30 - 40 - 50).... se ne parla ampiamente nel forum. Sono il meglio, timbricamente parlando, con le modifiche di Massimo.
Concordo.
A casa ne ho un paio con le ultimissime modifiche.
Non troppo tempo fa ascoltai anche le DSL.
Mi risulta davvero difficile dire quale abbia preferito.
In entrambi i casi la gamma media è di una trasparenza sconcertante e la musica fila via senza alcun tipo di affaticamento.

Ho avuto anche per diverso tempo le 850 (passive) pilotate da V7000 e V72000 e, non meno importante, un Cd35.
Suono ottimo, ma, a mio avviso, c'è un certo distacco tra la serie passiva e le attive......distacco che si riduce, ma forse non del tutto, se le si pilotano con un integrato LT.

La mia classifica personale, per ora, è:
Aktiv Lt con Pre dedicato o con adattatore 403
DSL+ampli LT
850 + ampli LT

Classifica che lascia ovviamente un pò il tempo che trova dato che non ho mai avuto modo di provare le DSL nel mio ambiente.
Emmanuele

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13709Messaggio Haveagoodday!
sab 30 gen 2021, 9:11

Grazie Emulatore.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13710Messaggio Haveagoodday!
sab 30 gen 2021, 11:22

Vorrei proseguire l'interessante soggetto posto a capo di questa sezione e da me ripreso con due punti: sorgente e ambiente. Il secondo più complesso lo seguirò, ora mi concentro sul primo con un piccolo distinguo iniziale. Il distinguo è il seguente: qui non si mette in dubbio tutto quanto affermato su elettroniche e ccl per due motivi, uno ne so nulla e sono portato a credere che siano cose sensate, due perché l'argomentazione qui esposta è a latere. Mi voglio concentrare su un punto: ccl e dintorni è vero ma non è esaustivo. Al merito faccio questo esempio, ora ascolto con Allison Three, siano ciò che siano qui non è il punto. Il punto è che sono entrato in possesso di un cofanetto anni '70 di musica almeno discretamente incisa, non eccezionalmente ma discretamente almeno. E con ogni probabilità questi dischi, come spesso accade con i cofanetti messi lì in libreria a esposizione e basta, non erano mai stati ascoltati. Allora, temo che quando parliamo ci dimentichiamo che è ben raro avere dischi incisi 40 o 50 anni fa, nel momento di picco della qualità di incisione, intonsi. Il risultato è uno: sembravano altre casse. La conclusione è un altra: più le casse sono buone più esse suonano male se non fornite alla base di sorgente di pari qualità e, secondariamente ma non molto, di testina e piatto idem (qui non faccio punto di nomi o costi, come su molte cose concordo con Ambrosini, che colgo l'occasione di salutare), ma soprattutto di sorgente: stato, prime stampe, impasti eccetera. Intendo che spesso si parla anche giusto ma su basi non solide e non a tutto tondo. Ripeto, mio piacere davvero sarà ascoltare un Grundig sistema ccelizzato o simile e comunque su alcuni punti di Grundig, serietà costruzione materiali non ho trovato alcuno - anche tra chi mi dice che si sente a livello medio - che obbiettasse i medesimi. In soldoni, meglio una media JBL e un Pioneer, per dire, se la sorgente è mediocre usurata o scadente che la medesima sorgente usurata con AR9, per dire una, o Dalquist per dirne un altra. Passo poi al punto acustica con due commenti, intanto attendo gentili vostri commenti, grazie. G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13711Messaggio Gianfranco
sab 30 gen 2021, 12:01

SE il riversamento da analogico a digitale è stato fatto BENE una sorgente digitale CCI non ha nulla o quasi da invidiare rispetto al vinile.
Purtroppo non sempre i master sono stati conservati perfettamente e non sempre sono stati trasferiti correttamente. Stendiamo poi un velo pietoso sulle varie remaster o, peggio, remix (vale anche per i vinili moderni).
Un vinile invece, a patto che non sia stato arato con una zappa, può regalare ancora molte soddisfazioni. Scendendo a patti con i suoi ineliminabili difetti ovviamente.
Personalmente ho trovato un buon equilibrio (dopo anni...), tra qualità e comodità, con la musica liquida e utilizzo il vinile solo per quelle incisioni introvabili in CD oppure maldestramente riversate.

Riguardo il tuo pensiero, se un sistema è trasparente ti fa percepire tutto quello che c'è nel supporto, qualsiasi esso sia e nel bene e nel male.
Preferisco un eccesso di informazioni, anche cattive, che un Mp3.

PS Ascolto tranquillamente anche bootlegs che farebbero fuggire a gambe levate qualsiasi 'audiofilo'. :D
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13712Messaggio Haveagoodday!
sab 30 gen 2021, 12:15

Grazie della risposta. Concordo su molto riguardo cd, se non che troppo spesso essi valgono zero. Lo dice anche van Gelder, potenzialità altissime (immagino sottintendesse "nelle mie mani...") ma risultati troppo scadenti (intendeva chiaro: in mani di altri). Di mio resisto a pensare che l'analogico sia superiore in sé pure con tutti i distinguo che hai posto, e che l'hi-fi in sé sia analogica, il suono non è un bit e esiste su un supporto, esperti di fisica mi parlano di rumore quantico, più banalmente di trasformate di Fourier non utilizzate perché l'ingegnere si stufa e sa che il maggior mercato è mediocre (come sopra van Gelder), ma tralasciamo ste cose. Certo si avverte a orecchio allenato in quasi tutti i cd un ché di non continuo, ovvero un appiattimento che il buon analogico non ha, ovvero , e si torna a Fourier, meno armoniche di suo. Il punto è che qualsiasi sistema trasparente necessita di due cose: sorgente e acustica. E torniamo al punto: dove sono gli lp intonsi? Non dico ben conservati, ma perfetti: sono veramente pochi, lì cambiano le cose e sia Grundig, o altri sistemi di valore escono... Se no parliamo di aria fritta comunque sia il sistema, anzi meglio esso è e peggio è. Se no davvero meglio rock e jbl, cose tutt'altro che da scartare. Buona giornata e grazie ancora, G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13713Messaggio Gianfranco
sab 30 gen 2021, 12:24

Penso che, dopo che avrai ascoltato una sorgente digitale CCI, cambierai un po' idea... :D
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13714Messaggio Haveagoodday!
sab 30 gen 2021, 12:34

Non capisco. Ma grazie uguale

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13715Messaggio Haveagoodday!
sab 30 gen 2021, 12:37

Pardon, il "non capisco" era dovuto a una vecchia risposta fuori contesto qui che mi è capitato dinnanzi per caso. Fatemela ascoltare. Io non sono certo precluso, anzi!! Dico solo che assolutizzare non è mai conveniente. Ho sentito musica meravigliosamente riprodotta anche da una radiolina, dipende dove fosse collocata...

G.

P.S.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13716Messaggio Haveagoodday!
sab 30 gen 2021, 13:19

L'ultima mi porta a anticipare il discorso acustica. Passando sento suonare soffusamente l'organo e entro in una Chiesa di medie dimensioni voltata a botte che conosco. Appena entro mi volto verso le canne e mi ricordo che l'organo lì era rotto. La musica era ovunque a basso livello di volume e si sentiva benissimo. Come spesso accade nelle chiese francesi lasciano cd registrati .... Vado vicino agli altoparlanti allora. Nessun suono. E allora? Si sentiva meravigliosamente. Mi guardo attorno mi giro vado verso l'entrata perché vedo un tavolino... Non volevo crederci. Su esso un vecchio - anni '80? -compattino radio e cassette lungo al massimo trenta cm con i suoi due piccoli altoparlanti stereo, suonava. Vi era tutto echi armoniche spazio volume trasparenza. Ecco l'acustica. Il resto conta, ma dopo.


La chiesa suona non l'altoparlante o lo strumento. Si veda sopra. Il concetto di stereo che comunque ci piace e molto è già un artefatto in sé. E lo stesso in casa. Ovvio che meglio lineare che no, con i distinguo sopra, non si capisce cosa serva la linearità col rock che è distorsione e colore. Infatti con B&W Ar Allison Dalquist e simili il Rock rende pochetto. Rende esattamente cosa è senza quanto sopra: pochetto. Si vedano altri miei a proposito si volesse. G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13717Messaggio Haveagoodday!
sab 30 gen 2021, 15:56

Procederei a rispondere ora al testo a capo di questa sezione a firma dell'ingegnere che è effettivamente complesso ed interessantissimo. Mi permetto di dissentire su un punto, questo ovvio non inficia minimamente le cose super sensate che leggo molto spesso qua e la risposta è mera mia opinione o interpretazione del problema che può essere fallace, ovvio, come detto il punto non è da poco e non certo facile. Anzi tocca l'essenza dell'effetto stereo e della riproduzione audio. Ecco:

"Se il sistema audio di riproduzione non apporta distorsioni ne aggiunge riverberi (supponiamo una riproduzione in camera anecoica per fare un esempio) possiamo immaginare che ciascuno dei microfoni "coincida" con i diffusori e quindi dovremmo sentire il cantante 30cm DIETRO ai diffusori medesimi ..."

Temo vi siano almeno due mis-interpretazioni. Ne toccherei una qua, su l'altra debbo riflettere: i microfoni non coincidono con i diffusori, ecco l'errore, ma con le nostre orecchie. Sono in effetti al posto delle nostre orecchie, la posizione nella quale ci troveremmo idealmente nella situazione descritta - e qui si potrebbe dire molto se fossimo dal vivo coi riverberi ma consideriamo il fattore nullo per semplicità - quindi i diffusori, in realtà al posto della voce e non delle orecchie, dovrebbero proiettarci la stessa a trenta centimetri da noi, ipoteticamente in media a tre metri circa dalle casse, non dietro esse, ma avanti, ma ciò è impossibile, per l'ovvia dispersione del suono e per la riflessione della stanza, tralasciando le imperfezioni della medesima onde stazionarie, interferenze eccetera, cose che supponiamo assenti. Quindi in realtà è giusto sentire "avanti". Logicamente nessun sistema se non ideale potrebbe proiettare così avanti la voce perché in questo caso dovrebbe essere super-direttivo, ma avanti di sicuro. "Avanti" può significare colore a volte, ma non sempre è solo colore. Io la vedrei così. Ecco un esempio di logica contraddizione intrinseca dello stereo, che poi ci piace molto lo stesso... G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13718Messaggio Haveagoodday!
sab 30 gen 2021, 16:30

Ingegnere, secondo me lei ha talento da vendere. E gusto musicale. E esperienza di ascolto vera. Cosa che hanno in pochi l'ultima. I primi due fattori quasi nessuno. Sono molto curioso di sentire i Grundig ccl ovvero le sue produzioni, e sono convinto che con prezzi minori raggiungano livelli di apparecchi ben più blasonati - e non mi riferisco a High End che è mistificazione per la gran parte, vino cattivo venduto a chi non ha mai bevuto, anche qui vede giusto ma a veri apparecchi o casse - ma in condizioni ideali questo, perciò sono cauto ad acquistare per ora un pezzo qua uno la...

Detto ciò mi permetto di dissentire ove ritengo, immagino lei apprezzi e che anche lei dissenta se crede. Il suono che dice e io immagino è giusto, ma non solo con l'elettronica si perviene a esso; a volte, e anche lì il suo intuito non da poco tocca giusto, vi si perviene per combinazioni o caso.

Cordialmente,

G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13723Messaggio M.Ambrosini
dom 31 gen 2021, 8:28

Haveagoodday! ha scritto:
sab 30 gen 2021, 15:56

"Se il sistema audio di riproduzione non apporta distorsioni ne aggiunge riverberi (supponiamo una riproduzione in camera anecoica per fare un esempio) possiamo immaginare che ciascuno dei microfoni "coincida" con i diffusori e quindi dovremmo sentire il cantante 30cm DIETRO ai diffusori medesimi ..."

Temo vi siano almeno due mis-interpretazioni. Ne toccherei una qua, su l'altra debbo riflettere: i microfoni non coincidono con i diffusori, ecco l'errore, ma con le nostre orecchie.
Si parla sopra di sistema audio di riproduzione...le orecchie non "riproducono" nulla. Comunque ciascuno di noi in base alle proprie conoscenze ha tutti i diritti di interpretare le cose come meglio crede...resta il fatto che 2+2 fa sempre 4, comunque la si voglia guardare.
Massimo

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13724Messaggio Haveagoodday!
dom 31 gen 2021, 9:20

Giusto. Concordo in linea generale. Si tratta in effetti di una interpretazione. Comunque mi permetto da fisiologo di dire che le orecchie anche riproducono, o meglio non le orecchie ma il cervello riproduce il messaggio pervenuto alle orecchie, quindi le orecchie se vista così sono i microfoni, ovvero i punti di ingresso del messaggio non quello di uscita. Ovvero comunque sia la nostra "testa" è da posizionarsi a livello dei microfoni e non dei diffusori. Dovevo esprimermi meglio: la nostra testa coincide con i microfoni. D'altronde che vi siano visioni differenti non è un mistero: ingegneria, fisiologia e acustica non sempre concordano e soprattutto sono un punto largamente inesplorato e dibattuto. Per il resto mi trova concorde su praticamente ogni sua affermazione, in ispecie sulla psicoacustica. Temo che a proposito del corpo umano il due più due uguale quattro sia ancora una chimera, e forse lo resterà sempre, su questo punto non mi smuovo. Ne ho viste troppe equazioni o affermazioni apodittiche riportate al corpo dare risultati stranissimi. Non fosse così ogni malattia sarebbe e programmabile e ripetibile e falsificabile ma soprattutto prevedibile in sé nelle sue cause e nel suo decorso, cosa che di fatto certamente non è ma per nulla purtroppo. Comunque grazie per la risposta, è sempre gradito interloquire adeguatamente specie con chi è molto addentro a un campo. G.

gere
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13726Messaggio gere
dom 31 gen 2021, 13:37

Haveagoodday! ha scritto:
sab 30 gen 2021, 11:22
più le casse sono buone più esse suonano male se non fornite alla base di sorgente di pari qualità e, secondariamente ma non molto, di testina e piatto idem (qui non faccio punto di nomi o costi, come su molte cose concordo con Ambrosini, che colgo l'occasione di salutare), ma soprattutto di sorgente: stato, prime stampe, impasti eccetera. Intendo che spesso si parla anche giusto ma su basi non solide e non a tutto tondo. Ripeto, mio piacere davvero sarà ascoltare un Grundig sistema ccelizzato o simile e comunque su alcuni punti di Grundig, serietà costruzione materiali non ho trovato alcuno - anche tra chi mi dice che si sente a livello medio - che obbiettasse i medesimi. In soldoni, meglio una media JBL e un Pioneer, per dire, se la sorgente è mediocre usurata o scadente che la medesima sorgente usurata con AR9, per dire una, o Dalquist per dirne un altra.
Vedi caro dottore, l'esperienza pluriennale maturata mediante l'ascolto di impianti classici e che si evidenzia dalle tue osservazioni, in ambito Grundig o LT è scarsamente influente.
La capacità o "la magìa" dei summenzionati è quella di assommare i pregi di ogni ripresa sonora, minimizzandone i difetti! Per i benpensanti (ma maleudenti) tale magìa è assommabile all'ascolto di un impianto eufonico, ma la pochezza di tale osservazione si evidenzia allorquando ascoltando attraverso G., o meglio LT, scopri una naturalezza ed una tridimensionalità assolutamente disarmanti ed altrettanto assolutamente assenti in altri impianti, anche se si evidenzia che, la riproduzione di un master analogico o digitale che sia (pur nella notevolissima difficoltà di reperirne ed a prezzi terrestri), mediante G. oppure LT, fa sì che l'ascolto assuma un'altro livello.
Leggo di incisioni analogiche e digitali, se può esserti utile riporto qui viewtopic.php?f=7&t=1081 una mia recensione.
Non mi trovo d'accordo con alcuni giudizi circa DG, in quanto mai ho rilevato caratteristiche di naturalezza nelle registrazioni di quel marchio, in particolare proprio gli anni 70' hanno rappresentato il peggio a differenza di Decca...
Gere

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13727Messaggio Haveagoodday!
dom 31 gen 2021, 14:33

Dottore o non dottore importa poco, grazie per le precisazioni. Questo Forum a mio semplice parere è ottimamente costruito anche dal punto di vista tecnico, tuttavia essendo appunto molto complesso e interfacciato se così si può dire, o inter-relato se esiste questo in italiano, spesso si perdono mi sembra i discorsi complessivi perché saltano fuori un poco qui e la. Non ho mai detto che non sia così semplicemente perché non lo posso dire, ho detto di ciò che conosco. Posso dire metodologicamente due cose: o vale l'orecchio, e vale - l'impostazione di base del sito mi conviene - ma purtroppo rientriamo nel soggettivo anche se, si veda sopra, è un soggettivo che può mettere di accordo molti. O si rimane all'oggettivo, e allora devono sortire le equazioni eccetera. E in questo eccetera ci sta un mondo... E i concetti chiari chiari. Tralasciamo il secondo punto per motivi complessi, e restiamo a noi. Io non ho mai detto che non è vero, mi ripeto, ho detto - e anche qui se si legge benino il punto esce anche da voi - che i fattori sono molti, e troppo complessi, fin casuali allo stato delle nostre attuali conoscenze per esplicitarli tutti. Io non escludo affatto la tridimensionalità, dico che è un modo di sentire certamente ottimo eccome no, ma escludo sia l'unico, non perché io mi basi su qualsiasi impianto ma perché mi baso su ascolti dal vivo di musica non amplificata in molteplici - si legga molteplici - differenti situazioni e posizioni. Non entro sul punto orecchio e udito perché se no non si termina più, consideriamo un "orecchio" medio allenato come base. Considero che il modello originale di ascolto / sorgente è in se stesso non rigidamente pré - fissato. Dunque dico altro. Sarò ben lieto di ascoltare quando possibile un sistema completo e perfettamente in ordine in un ambiente medio e in un ambiente grande - e in un ambiente grande - acusticamente decente o buono. Mio piacere. Non precludo nulla. Faccio solo evidenza che la psicoacustica gioca assai, e dunque ci è chi piace in un modo chi in un altro, e anche qui taglio, anche se io di base condivido i "protocolli" qui indicati come hi-fi, tendente all'oggettivo, ma questa è mia opinione e vostra, potrebbe non essere di altri, si veda psicoacustica che pur qualcosa significa, o aficionados di Rock - Acusticas e JBL, sarà ben un qualcosa pure ciò... . Se a uno piace un che ne so, Denon, bene per lui, ovvero direi io problemi suoi, che aggiamo a fa'... Venendo a noi, i DG sono quanto più vicino all'ascolto naturale non elaborato che esista per il fatto che si piazzano due microfoni a centro sala e stop. Vero anzi verissimo che i DG danno problemi, chi dice impasto, chi dice fruscio (presumo per il livello di segnale in entrata atto a rendere la dinamica che hanno) e vero che per trovare un buon DG occorra sudare un sacco. Di fatto per certo quelli dopo la metà anni '70 hanno problemi in risposta in frequenza ma anche questo è un qualcosa e ha un perché, mica sono stupidi alla DG - si veda psicoacustica e mercato - , poi passavano il vaglio di "lui", che oltretutto la DG era sua o giù di lì... e di orecchio quel lui ne aveva vorrei dire più di noi tutti assieme, e di mania di perfezione ancora di più. Dunque saranno un qualcosa. Certo quel lui conosceva i Grundig, magari ne aveva una fetta pure, chi lo sa... Ma sentiva AR. Mistero. Tutta l'Hi-Fi è un piccolo mistero, perché semplifica un campo super-complesso. Certo i Decca a volte sono migliori, di base lo sono, mi piacciono molto, danno più sui bassi questo è ovvio - e anche qui ci sarà una ragione che erano stupidi alla Decca?- e ancor più molti RCA, eccetera. Quello che io sottolineo ma mi sembra di non spiegarmi bene vedo, e che l'effetto stereo è spesso volutamente troppo artefatto, e non corretto in sé. Punto. Tutto qui. E quindi o ci piace così o la linearità conta nulla. Si vedano altri miei per cortesia. Grazie comunque dello spunto e... del titolo. G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13728Messaggio Haveagoodday!
dom 31 gen 2021, 14:41

Letta recensione. Grazie.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13734Messaggio emulatore
lun 1 feb 2021, 9:02

Haveagoodday! ha scritto:
dom 31 gen 2021, 14:33
la linearità conta nulla.
:roll: :?: :roll: :?: :roll: :?:
Emmanuele

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13735Messaggio Haveagoodday!
lun 1 feb 2021, 9:38

Prego emulatore il contesto....

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13736Messaggio Haveagoodday!
lun 1 feb 2021, 9:44

Si intende proprio l'opposto che la linearità conta assai se il resto non è artefatto però... Grazioe comunque delle sempre piacevoli tue.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13763Messaggio emulatore
ven 5 feb 2021, 11:46

Haveagoodday! ha scritto:
lun 1 feb 2021, 9:38
Prego emulatore il contesto....
Perdonami, ma faccio davvero fatica a leggere quello che scrivi.
Emmanuele

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13774Messaggio Haveagoodday!
sab 6 feb 2021, 14:41

Ti perdono emulatore ti perdono.... Tra l'atro mi costa poco perché mi sei simpatico. Caro scrivo come scrivo. Saluti.

Filippo
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13777Messaggio Filippo
sab 6 feb 2021, 16:17

Haveagoodday! ha scritto:
sab 6 feb 2021, 14:41
Ti perdono emulatore ti perdono.... Tra l'atro mi costa poco perché mi sei simpatico. Caro scrivo come scrivo. Saluti.
Perdona anche me perché è lo stesso di Emmanuele :) 😉

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13782Messaggio Haveagoodday!
dom 7 feb 2021, 9:20

Cosa devo perdonarti?

Filippo
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13784Messaggio Filippo
dom 7 feb 2021, 11:08

Dicevo, come Emmanuele faccio fatica a seguirti., anche per il modo in cui scrivi.
Se ad argomento complesso si aggiunge scrittura "libera" 🙂 si fa fatica....

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13785Messaggio Haveagoodday!
dom 7 feb 2021, 15:48

Che aggio a fa... Ognuno ha i suoi Filippo, io ho la scrittura libera :shock: . Comunque vi devo dare in parte ragione - e ringraziare per l'attenzione posta - questo è dovuto a tre fatti: parlo di un qualcosa di un tipo di suono che posso ben immaginare ma non ho mai sentito; l'argomento in oggetto è enorme; di seguito, i miei come forse quelli di altri sarebbero da leggere in toto, perché procedo per tentativi. Comunque buona domenica. :) G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13786Messaggio Haveagoodday!
dom 7 feb 2021, 15:57

Credo che quando finalmente avrò ascoltato un impianto ccl o simile - completo - i miei saranno molto più ... lineari. G.

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Gianfranco
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13787Messaggio Gianfranco
dom 7 feb 2021, 17:13

Metti insieme un sistema full CCI e togliti la curiosità.

Un V1700/V7000, un CD35/CD7500/CD7550 e un paio di casse adatte al tuo ambiente tra quelle 'buone'. Puoi anche aggiungere il giradischi PS1020/PS1010 con testina e stilo originali (Shure).
Non serve altro a parte osservare le regole di installazione, usare i cavi consigliati e che gli apparecchi siano in ordine (leggi non manomessi in alcun modo).
Gianfranco

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13788Messaggio Haveagoodday!
dom 7 feb 2021, 18:14

Ti ringrazio Gianfranco. Ma acquisterò solo dopo aver ascoltato quando sarà sarà. Riassumo quanto detto per chiarezza: vedo e sento molte cose condivisibili qui, eccome. Su alcune non so, altre mi tornano poco per il momento. Mi sto facendo sempre più un idea mia, somma di molte cose interessanti qui lette. Per cui resto in saggio e rispettosissimo stand-by. G.

Alfredo
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13792Messaggio Alfredo
lun 8 feb 2021, 11:30

Perdona ..ma di dove sei?

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13793Messaggio Haveagoodday!
lun 8 feb 2021, 12:18

Scusa perché?

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Gianfranco
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13794Messaggio Gianfranco
lun 8 feb 2021, 13:15

Perchè magari abiti vicino a qualcuno che può offrirti un ascolto.

Quando mi accostai al mondo Grundig acquistai qualche apparecchio tra quelli indicati e misi insieme un sistema full CCI, ma fu solo durante la partecipazione ad un meeting presso Massimo che compresi appieno la portata qualitativa di questi apparecchi. Di quanto la scelta della cassa corretta per il proprio ambiente e la sua disposizione in esso sia fondamentale. Di quanto siano fondamentali tutte le norme di installazione delle elettroniche ed il trattamento ambientale che mira ad attenuare le prime riflessioni.
Gianfranco

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13795Messaggio Haveagoodday!
lun 8 feb 2021, 15:11

Grazie. Buona idea. Vedremo. Certamente non acquisto anche perché vedo che vi è altro oltre il ccl, e dunque assemblare a caso forse porta a nulla. Sull'ambiente non ho dubbi, ma vale per qualunque sistema. Dunque non capisco bene ancora la portata dei vari fattori in gioco. Grazie Comunque. Vediamo. G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13817Messaggio Gianfranco
sab 13 feb 2021, 19:13

Ti stuzzico un po'... :D
In un sistema CCI a posto perfino il rumore di fondo è diverso... E non di poco...

Personalmente l'aspetto che ogni volta mi lascia basito è la quantità di informazioni che può contenere un semplice CD. Il digitale non toglie nulla, bisogna solo metterlo nella condizione di esprimere tutto il suo potenziale che, normalmente, non può fare ma è enorme.
Senza scomodare fantasiosi formati High resolution... Già i 16 bit a 44KHz sono spettacolari. Se CCI ovviamente... :D
Gianfranco

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13845Messaggio Haveagoodday!
lun 15 feb 2021, 14:04

A ogni passaggio per definizione viene tolto qualcosa, se questo rientri o meno nell'udibile dipende dai casi, dalla "mano" e dai passaggi, questa è Legge Fisica. Dipende allora se si registra in digitale ed è un conto o in analogico e si torna sopra. Cionondimeno sono sicuro che si possa estrarre molto se il CD è buono, ma come si è già discusso e come si è già ammesso e come dice van Garden, i CD buoni sono pochini. Non ditemi poi che i miei son complessi se si riferiscono a cose già scritte... Certamente, io sono convinto che un lettore Grundig legga bene. come un ricevitore Grundig riceva bene, e come un amplificatore di Ambrosini amplifichi bene. Per il resto mi rimetterò all'udito o alle equazioni quando usciranno. Le cose nell'aria possono ben essere, e io credo di vero ci sia, ma quando divengono complesse occorre esplicitarle. Quanto a sopra, essendo nel Nord-Ovest, il giorno che ci sarà qualcosa intorno a Torino Milano Pavia e giù di lì verrò volentieri a sentire. Grazie per la informazione.

Saluti,

G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13855Messaggio myfisite
lun 15 feb 2021, 19:31

Il mio suggerimento è quello di fare esperienza in un ambiente di cui si conosca bene l'acustica. Gli ascolti a casa altrui (soprattutto se non si portano i propri apparecchi per confronti diretti) lasciano il tempo che trovano e possono essere fuorvianti.
Marco A.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13857Messaggio M.Ambrosini
lun 15 feb 2021, 19:56

myfisite ha scritto:
lun 15 feb 2021, 19:31
Il mio suggerimento è quello di fare esperienza in un ambiente di cui si conosca bene l'acustica. Gli ascolti a casa altrui (soprattutto se non si portano i propri apparecchi per confronti diretti) lasciano il tempo che trovano e possono essere fuorvianti.
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13867Messaggio emulatore
mar 16 feb 2021, 8:49

myfisite ha scritto:
lun 15 feb 2021, 19:31
Il mio suggerimento è quello di fare esperienza in un ambiente di cui si conosca bene l'acustica. Gli ascolti a casa altrui (soprattutto se non si portano i propri apparecchi per confronti diretti) lasciano il tempo che trovano e possono essere fuorvianti.
Eh si....
Nel mio caso, un esempio emblematico sono state le SL1000.
Ascoltate a casa mia sono state forse il peggior diffusore mai provato, nella mansardina di Massimo straordinarie, segno di come può cambiare un'opinione cambiando l'ambiente.....pazzesco.
Emmanuele

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13875Messaggio gere
mar 16 feb 2021, 9:42

Haveagoodday! ha scritto:
lun 15 feb 2021, 14:04
Cionondimeno sono sicuro che si possa estrarre molto se il CD è buono, ma come si è già discusso e come si è già ammesso e come dice van Garden, i CD buoni sono pochini.
G.
Non hai letto quanto ho precedentemente scritto, ossia che "La capacità o "la magìa" dei summenzionati è quella di assommare i pregi di ogni ripresa sonora, minimizzandone i difetti!".
Scarsa considerazione nei confronti delle mie deduzioni ? Probabilmente sono tra i primi qui presenti, ad aver concesso fiducia a LT, in numeri dall' A.D. 1989...
Gere

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13891Messaggio Haveagoodday!
mer 17 feb 2021, 9:51

Scusa Gere, ho letto capito e approvo solo in parte, non si può aggiungere ciò che non c'è si può al meglio leggere tutto ciò che c'è. Comunque è legge fisica che un ottimo impianto legga magnificamente il buono e pessimamente il pessimo. Cordialmente,

G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13893Messaggio Gianfranco
mer 17 feb 2021, 11:52

A volte una cosa appare più pessima di quel che è, soprattutto se ti perdi una parte importante di quel che c'è sul supporto.
Dischi che ho sempre reputato pessimi si sono rivelati invece più che apprezzabili su un sistema full CCI. Alcuni proprio ottimi. Altri invece, che suonavano bene su sistemi tradizionali, si sono rivelati pieni di artefatti orchestrati ad hoc per ben figurare su sistemi armonicamente poveri.
Gianfranco

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13895Messaggio gere
mer 17 feb 2021, 15:17

Haveagoodday! ha scritto:
mer 17 feb 2021, 9:51
Scusa Gere, ho letto capito e approvo solo in parte, non si può aggiungere ciò che non c'è si può al meglio leggere tutto ciò che c'è. Comunque è legge fisica che un ottimo impianto legga magnificamente il buono e pessimamente il pessimo. Cordialmente,

G.
Non per nulla ho argomentato parlando di "magia", la logica e la fisica sono poste in discussione sia con LT che con Grundig, ma per ciò che mi concerne non mi occupo né di fisica, né di logica quando mi siedo ed ascolto i miei impianti, a differenza di quando mi trovo in un tribunale.
Contraccambio la cordialità.
G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13896Messaggio gere
mer 17 feb 2021, 15:19

Gianfranco ha scritto:
mer 17 feb 2021, 11:52
A volte una cosa appare più pessima di quel che è, soprattutto se ti perdi una parte importante di quel che c'è sul supporto.
Dischi che ho sempre reputato pessimi si sono rivelati invece più che apprezzabili su un sistema full CCI. Alcuni proprio ottimi. Altri invece, che suonavano bene su sistemi tradizionali, si sono rivelati pieni di artefatti orchestrati ad hoc per ben figurare su sistemi armonicamente poveri.
Mi associo integralmente nelle considerazioni ut supra: ogni tanto concordiamo...

Gere

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13897Messaggio Filippo
mer 17 feb 2021, 15:33

gere ha scritto:
mer 17 feb 2021, 15:17
Haveagoodday! ha scritto:
mer 17 feb 2021, 9:51
Scusa Gere, ho letto capito e approvo solo in parte, non si può aggiungere ciò che non c'è si può al meglio leggere tutto ciò che c'è. Comunque è legge fisica che un ottimo impianto legga magnificamente il buono e pessimamente il pessimo. Cordialmente,

G.
Non per nulla ho argomentato parlando di "magia", la logica e la fisica sono poste in discussione sia con LT che con Grundig, ma per ciò che mi concerne non mi occupo né di fisica, né di logica quando mi siedo ed ascolto i miei impianti, a differenza di quando mi trovo in un tribunale.
Contraccambio la cordialità.
G.
Non userei il termine magia, è un qualcosa che ha un solido fondamento...... Non si mette in discussione né logica né fisica, anzi....... Ne sono convinto....
È solo un argomento poco studiato.

Haveagoodday!
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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13899Messaggio Haveagoodday!
mer 17 feb 2021, 18:19

Se non conta fisica eccetera o entriamo nel soggettivo o nella magia o nell'illusione ovvero si tratta di scoperta epocale .... Perché no? Ma deve essere espressa in termini scientifici allora. Perché no?

saluti e grazie per le risposte pertinenti ( anche per quelle non ) ,

G.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13900Messaggio Haveagoodday!
mer 17 feb 2021, 18:25

Buona Serata.

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Re: Presenza e profondità di campo in ALTA fedeltà

Messaggio: # 13929Messaggio Haveagoodday!
dom 21 feb 2021, 13:43

Per Emmanuele.

"Nel mio caso, un esempio emblematico sono state le SL1000.
Ascoltate a casa mia sono state forse il peggior diffusore mai provato, nella mansardina di Massimo straordinarie, segno di come può cambiare un'opinione cambiando l'ambiente.....pazzesco.
Emmanuele"

Forse intervengono più fattori allora. Forse la mansarda è silenziosa non arriva nessun rumore dal traffico né, soprattutto, vibrazioni, o magari anche rumori interni all'edificio, ascensori eccetera. Sta roba fa, eccome... Poi sarà ben calibrata acusticamente, poi il ccl finisce l'opera.

G.

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