Fase acustica

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M.Ambrosini
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Fase acustica

Messaggio: # 2027Messaggio M.Ambrosini
dom 20 mag 2018, 21:36

Approfitto della convalescenza dovuta all’intervento al menisco per scrivere qualcosa su uno dei temi più spinosi e controversi della letteratura audio: la fase acustica.
Per evitare interventi fuori tema da parte di chi capisce fischi per fiaschi: non si parlerà a seguito dell’influenza della fase assoluta con cui si collega un sistema di altoparlanti (ovvero se collegate il positivo dell’ampli con il positivo o il negativo dei vostri diffusori) e men che meno della fase della rete 220V!!

Quanto a seguito è sicuramente più un discorso per appassionati “navigati” che per appassionati di “primo pelo” . Pur cercando di trattare l’argomento nel modo il più possibile comprensibile a tutti, non si può spiegare una cosa complicata partendo proprio da zero.
Il problema relativo all’udibilità della fase acustica e uno degli aspetti che maggiormente trova scuole di pensiero diverse.
Un sistema di riproduzione introduce delle distorsioni di fase, non solo sul sistema di altoparlanti impiegato ma anche a livello degli altri componenti della catena, salvo che questi non abbiano una banda passante estremamente estesa (dai 2 ai 200KHz almeno) . Essendo sia le sorgenti analogiche che ascoltiamo che (ancor più ) quelle digitali fortemente limitate in banda (poco più della banda audio) occorre tener presente che qualunque segnale di origine che utilizziamo sui nostri sistemi audio è già affetto da distorsione di fase, magari anche solo minimamente ma lo è.
Partendo da questa consapevolezza ci sono almeno tre scuole di pensiero riguardanti la correttezza in fase nei diffusori acustici:
1) C'è chi è convinto che solo un perfetto allineamento temporale delle emissioni consenta di ricreare una adeguata coerenza e prospettiva nella riproduzione. A sostegno di tale convincimento si portano ad esempio le qualità dei sistemi planari che sono (in gran parte) corretti in fase.
2) C'è chi attribuisce maggior importanza all'interferenza tra i trasduttori all’incrocio e quindi cura la coerenza di fase all’incrocio dei filtri partitori.
3) C'è chi ritiene che sia solo il bilancio energetico ad avere importanza e quindi, a prescindere dai tempi di arrivo dei singoli altoparlanti, conti solo ed esclusivamente la linearità della risposta in frequenza.


Essendo l’apparato uditivo sensibile a fattori che magari strumentalmente sono di difficile rilievo e, per contro, non sensibile (o meno sensibile) ad altri fattori che si rilevano strumentalmente con facilità, occorre di conseguenza effettuare verifiche all’ascolto per valutare le possibili correlazioni esistenti tra misure e ascolto.
Questa convinzione accomuna molti ricercatori ma, come frequentemente capita, talvolta la differenza tra le varie scuole di pensiero è frutto di esperienze diverse che vanno a sommarsi in modo più o meno critico con i propri convincimenti pregressi.
L’ABC di chi vuole fare effettiva ricerca si basa su due colonne portanti fondamentali:
- Fare prove…tante prove verificando il maggior numero di variabili ed in modo ripetibile.
- Dimenticare i propri pregressi convincimenti: altrimenti non si fa ricerca ma si fa tifo.

Un sistema di altoparlanti trasduce un segnale elettrico in un segnale acustico e quindi si passa da un sistema in cui i tempi di propagazione sono al livello di nanosecondi ad un sistema in cui la propagazione del suono in aria viaggia a 344m/sec (circa a 20°C) e quindi per compiere i 3 m che mediamente separano un sistema di altoparlanti da un ascoltatore servono 3/344= 8,7ms. Supponiamo ora di avere un segnale a 20Hz ed uno a 20KHz, il primo avrà lunghezza d’onda in aria di 17m mentre il secondo di 1,7cm. Ciò significa che all’arrivo dopo i nostri canonici 3m, il segnale a 20Hz avrà un ritardo di appena 63° rispetto alla sorgente che lo ha emesso mentre il nostro segnale a 20KHz avrà compiuto prima di arrivare ben 176 cicli completi che corrispondono ad un ritardo di fase acustica di ben 63360°. Ciò ci rende evidente che a parità di tempo di ritardo il ritardo di fase aumenta in modo direttamente proporzionale con la frequenza dal momento in cui un suono viene propagato. E' però intuitivo che un puro ritardo (se è costante, supponendo di prendere in esame la sola onda diretta) non può alterare in alcun modo la qualità del segnale percepito: ciò che ascoltiamo dal vivo è comunque affetto da un ritardo di propagazione.
E’ fondamentale però, se vogliamo ricostruire il segnale originario, che tutte le componenti di tale segnale giungano contemporaneamente ovvero si abbia lo stesso ritardo di propagazione. Parlare quindi di fase corretta in funzione della frequenza senza prima sottrarre il tempo di propagazione in aria (il cosiddetto tempo di “volo”) sarebbe cosa priva di senso ed infatti tutte le risposte in fase che verranno prese in esame a seguito sono inevitabilmente tracciate sottraendo il tempo di volo.

Senza voler affrontare qui un argomento complesso come la teoria dei segnali (per chi vuole approfondire trova ricca letteratura disponibile in rete sulla trasformata di Fourier e sulla trasformata di Hilbert) ci basta ricordare in questa sede che risposta in frequenza, risposta in fase e risposta all’impulso sono tre misure tra loro “intimamente” legate al punto che se due di queste sono corrette la terza DEVE essere corretta. Un impulso ideale corrisponde infatti ad una risposta in frequenza perfetta di banda infinita e con fase perfettamente lineare.
Un sistema è detto a “fase minima” quando la sua risposta in fase segue molto similmente l’andamento della sua risposta in frequenza (definizione non ortodossa ma che rende bene l’idea). Questo accade normalmente misurando un singolo altoparlante mentre accade molto raramente analizzando un sistema di altoparlanti. La fase varia a fronte di diversi fattori:
1) Intervento dei filtri ripartitori
2) Ritardo associato alle limitazioni di banda del trasduttore
3) Differenze sull’allineamento dei centri di emissione dei singoli altoparlanti (nel senso della profondità ovviamente)
4) Fenomeni di diffrazione

Questi fattori sono tra loro interagenti per, cui ad esempio, il semplice allineamento dei centri di emissione di un sistema multivia inizialmente progettato per ottenere linearità di risposta in frequenza in asse con montaggio convenzionale, comporterà un inevitabile peggioramento della risposta in frequenza fermo restando il filtraggio. Per cui è sempre difficile stabilire se le differenze che si ascoltano possano dipendere dal parametro “fase” o magari da una più o meno marcata differenza sui livelli a certe frequenze o ancora da qualche riflessione/diffrazione sugli “scalini” che si vengono a creare a fronte del montaggio con centri di emissione allineati. Queste varianti “extra” sono quelle che hanno sempre complicato la verifica della udibilità “certa” della fase acustica.
Già negli anni 60 uno studio effettuato in merito all’udibilità della fase stabiliva che l’orecchio era molto più sensibile ad errori di fase a frequenza medioalta mentre era molto più tollerante ad errori di fase a bassa frequenza. In seguito altre ricerche hanno dimostrato che l’udibilità di questo parametro è in correlazione con i tempi di riverbero ambientale in gamma medioalta: minore è il riverbero maggiore è la sensibilità dell’orecchio a questo fattore.

In questa sede penso sia interessante affrontare l’argomento “fase acustica” partendo (in coesione con lo spirito del forum) dall’analisi di fatti concreti ovvero mettendo in correlazione, per quanto sia possibile, le misure di risposta in fase e in frequenza con le impressioni di ascolto.
Riporterò quindi alcune misure di fase pubblicate a suo tempo su riviste italiane, altre misure di risposta all’impulso tratte da un vecchio documento ed ancora altre misure di fase da me effettuate che saranno pubblicate sul blog a beneficio dei soli iscritti.
Non partiremo quindi dalle misure per determinare il “migliore” ma partiremo dalle impressioni che questi diffusori ci hanno lasciato all’ascolto per comprendere quanta influenza può avere la risposta in fase su tale aspetto.
Alla fine vi dirò le mie personali conclusioni che potranno essere anche diverse dalle vostre (comunque pienamente rispettabili) in base alle rispettive impressioni di ascolto.
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Re: Fase acustica

Messaggio: # 2034Messaggio M.Ambrosini
lun 21 mag 2018, 9:24

dm6.jpg
freq dm6.jpg
Risposta in fase e in frequenza delle B&W DM6, primo diffusore inglese a correzione di fase. Entrambe sono corrette pur evidenziando un andamento accidentato in gamma media. E' lecito attendersi quindi anche una più che buona (anche se magari non eccellente a fronte di tale irregolarità) risposta all'impulso.
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Re: Fase acustica

Messaggio: # 2036Messaggio M.Ambrosini
lun 21 mag 2018, 9:31

801.jpg
freq 801.jpg
La prima serie di B&W801 (l'unica in sospensione pneumatica). La B&W cambia rotta: dichiara per la prima volta di curare la fase solo finchè questa permette di ottimizzare i diagrammi polari e la risposta in frequenza.
L'801 come evidente, non è un diffusore corretto in fase ma presenta rotazioni di fase piuttosto accentuate pur a fronte di una risposta in frequenza molto lineare. E' lecito attendersi una risposta all'impulso irregolare.
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Re: Fase acustica

Messaggio: # 2038Messaggio M.Ambrosini
lun 21 mag 2018, 9:45

esl63.jpg
freq esl63.jpg
Quad ESL63. Anche qui come per i DM6 si assiste ad un comportamento dai 500Hz in su circa che possiamo considerare a fase minima. A 500Hz vengono "aggiunte" le celle del basso su questo "monovia con woofer aggiuntivo" che presentano il ritardo all'incrocio dovuto al filtro ma comunque non presentano un ritardo a fronte del montaggio fisico. Anche in questo caso è lecito attendersi un ottimo comportamento all'impulso.

continua...
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Re: Fase acustica

Messaggio: # 2056Messaggio M.Ambrosini
lun 21 mag 2018, 15:24

Screenshot_1.jpg
Screenshot_4.jpg
Alcune interpretazioni che possono essere interessanti ma da cui non bisogna farsi condizionare...provengono da documentazione pubblicitaria della DCM time windows, un diffusore il cui progettista credeva fortemente all'influenza di questo parametro sull'ascolto.
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Re: Fase acustica

Messaggio: # 2058Messaggio M.Ambrosini
lun 21 mag 2018, 15:34

imp.jpg
Alcune risposte all'impulso che offrono un immediato resoconto di quali diffusori abbiano una corretta risposta in fase.
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Re: Fase acustica

Messaggio: # 2059Messaggio M.Ambrosini
lun 21 mag 2018, 15:36

Screenshot_3.jpg
Screenshot_2.jpg
Alcune risposte all'onda quadra che offrono pure un immediato resoconto di quali diffusori abbiano una corretta risposta in fase. Si nota come le DQ10 non siano diffusori totalmente corretti in fase (come riportato anche nell'articolo dedicato a questo diffusore su AR n.385)
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Re: Fase acustica

Messaggio: # 2060Messaggio M.Ambrosini
lun 21 mag 2018, 15:40

freq esl.jpg
Risposta in frequenza Quad ESL. Linearità in frequenza ottima + risposta all'impulso ottima = fase acustica inevitabilmente corretta
freq dcm.jpg
Per quanto riguarda la DCM si cita nella prova da cui ho tratto la risposta, che questa è stata misurata in asse ad una delle due facce ma cito testualmente: "alle medie ove la semilunghezza d'onda del segnale è paragonabile alla distanza tra gli altoparlanti, la risposta è priva di significato". L'ascolto delle DCM, per quanto mi riguarda, risale ad un'età in cui non ero ancora maggiorenne per cui i ricordi sono sicuramente un po' sbiaditi. Ricordo, a casa di un signore che le aveva, un buon suono ma un po' arretrato sul medio per quanto dotato di buona trasparenza. Mi piacerebbe poterle riascoltare oggi con alle spalle un full CCI per quanto abbia dubbi sulla non udibilità dell'effetto classico del reflex.
In questo caso abbiamo una risposta in frequenza che nella prova risultava ottimamente lineare solo in ambiente ma in camera anecoica è un punto interrogativo in gamma media. Ciò significa che a fronte di una risposta all'impulso corretta e una risposta in frequenza abbastanza accidentata possiamo supporre una risposta in fase che, sia pure un poco accidentata, segua comunque con discreta somiglianza l'andamento grafico della risposta in frequenza, come su un sistema a fase minima.
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Re: Fase acustica

Messaggio: # 2063Messaggio M.Ambrosini
lun 21 mag 2018, 17:04

Possiamo iniziare a fare qualche considerazione a fronte del materiale postato finora.

Vi consiglio di leggere con attenzione il post di apertura.

Le domande a cui dovremmo cercare di dare una risposta sono le seguenti:

1) Esiste una costante che ritroviamo sul suono dei diffusori a fase corretta che conosciamo?
2) Esistono diffusori a fase non corretta che preferiamo ad altri a fase corretta?
3) Quali sono le caratteristiche che accomunano i diffusori che maggiormente apprezziamo?

continua...
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Risposta in fase

Messaggio: # 2081Messaggio M.Ambrosini
mar 22 mag 2018, 10:49

Pubblico a seguito la risposta in fase di alcuni tra i diffusori che ritengo personalmente meglio suonanti, per qualunque dubbio interpretativo non esitate a chiedere chiarimenti. Tenete presente che la zona delle basse frequenza è indicativa solo al di sopra del valore di frequenza sotteso dalla linea gialla. Cliccate sui grafici per ingrandirli
Allegati
xm400.png
tl800.png
sl1000.png
imf sc II inv.png
dsl.png
box313.png
box300.png
1500a.png
550.png
3-5a.png
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Re: Risposta in fase

Messaggio: # 2082Messaggio M.Ambrosini
mar 22 mag 2018, 11:03

Dall'alto verso il basso trovate rispettivamente:
-Grundig XM400
-Telefunken TL800
-Grundig SL1000
-IMF SC II
-LT DSL
-Grundig Box313
-Grundig Box300
-Grundig Box1500a
-Grundig Box550
-Rogers LS3/5a 15 Ohm
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Re: Fase acustica

Messaggio: # 2083Messaggio M.Ambrosini
mar 22 mag 2018, 11:37

Iniziamo a fare qualche considerazione in merito al materiale sopra esposto, considerazione che non può essere altro che personale dal momento che ciascuno ha le sue esperienze e il suo apparato uditivo. Personalmente , ad inizio anni 80 ero convinto che la fase acustica avesse la sua influenza, questa convinzione ebbe il suo apice in corrispondenza dell'ascolto a confronto tra B&W DM6 e B&W 801, le prime mi piacevano (pur con i loro difetti) le seconde assolutamente no. Dal momento che la differenza più evidente tra i due diffusori era la correttezza di fase (come riportato dai grafici sopra) trassi l'errata conclusione che tale correttezza fosse fondamentale. Una rondine non fa primavera ed infatti ebbi a seguito altre esperienze che mutarono questa opinione. La prima (in ordine cronologico) fu il confronto B&W DM6 vs Dahlquist DQ10 ove quest'ultima pur a fronte di una risposta in fase NON altrettanto corretta (come evidente anche sopra dalle risposte all'impulso e all'onda quadra) era per contro decisamente più coerente e timbricamente corretta rispetto alla pur buona cassa inglese. Ebbi una sorpresa provando a togliere la griglia anteriore alle DQ10: il risultato peggiorava decisamente. Quindi l'importanza in tal caso non era solo della fase ma della griglia anteriore che “accomunava" l’emissione di tutti gli altoparlanti del sistema. Nel DM6 invece essendo presenti due distinte griglie ciò non accadeva e la sensazione era quella di ascoltare tre altoparlanti in cui ciascuno (soprattutto il woofer) andava un po' per conto suo. Ebbi poi per una decina d'anni le Quad ESL63, altro diffusore coerente in fase...che però aveva più similitudine timbrica con le DQ10 che con le DM6...e il sospetto che quindi la fase centrasse poco con quanto ascoltavo iniziava a prendere consistenza. Poi (abbreviando il percorso delle esperienze fatte) incontrai Grundig e un paio di box300 appoggiate dinanzi alle 63 su due sedie facevano uscire dettagli dal suono con una facilità che la 63 non aveva rimanendo sempre un poco più "monitor".
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Re: Risposta in fase

Messaggio: # 2085Messaggio M.Ambrosini
mar 22 mag 2018, 11:47

A seguito 850a in asse e con microfono spostato di 30° lato tw e lato mr (Il grafico in mezzo è quello in asse). Come vedete il buco profondo sui 6-7KHz che si nota anche dalla risposta in frequenza tracciata in asse, scompare tracciando la risposta a 30°.
Allegati
850a-30° mid.png
850a.png
850a 30°tw.png
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Re: Risposta in fase

Messaggio: # 2088Messaggio M.Ambrosini
mar 22 mag 2018, 12:30

Dai grafici sopra possiamo fare alcune considerazioni:
-tutti i diffusori presi qui in esame non hanno fase corretta ma non hanno neppure rotazioni di fase eccessive, ben maggiore è l'errore che si riscontra sul grafico della fase delle B&W801 in cui non è presente neppure una piccola zona di frequenza considerabile a fase minima.

-I diffusori misurati che presentano minore errore di fase sono quelli a due vie con l'eccezione della rogerina che risulta essere la peggiore del gruppo.
-Se consideriamo i due grafici di risposta in fase corretta relativi a DM6 e ESL63, abbiamo un errore di fase maggiore di +-36° solo al di sotto dei 220-300Hz, nei rilievi di cui sopra abbiamo invece che nel caso migliore (XM400) l'errore pari a 36° lo ritroviamo a 900Hz. Non male per un diffusore in cui la fase non è curata.

C'è chi potrebbe pensare che il minor errore di fase nei due vie Grundig sia il responsabile della maggior sensazione di spazialità che questi creano rispetto ad un tre vie, ma c'è anche chi ritiene invece che semplicemente (a parità di accorgimenti CCI) l'orecchio si accorga dell'errore di non concentricità di emissione di tre sorgenti diverse anzichè quello, minore, di due sorgenti.

A questo punto chiunque abbia avuto occasione di ascoltare o abbia ancora in casa B&W DM6, QUAD ESL63, QUAD ESL, DCM time windows ovvero i quattro diffusori in cui abbiamo constatato essere il parametro "fase" ragionevolmente corretto può fare gli adeguati confronti con i diffusori a cui si riferisce questo topic e trarre le proprie conclusioni.
Massimo

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Re: Risposta in fase

Messaggio: # 2093Messaggio myfisite
mar 22 mag 2018, 13:54

Marco A.

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Re: Risposta in fase

Messaggio: # 2114Messaggio myfisite
mer 23 mag 2018, 10:29

Fare un piccolo riassunto dei lavori citati non è semplice anche perché occorrerebbe leggersi la bibliografia completa per capire nei dettagli il tipo di esperimenti condotti. Comunque lo stato dell'arte ad oggi è che la distorsione di fase nel caso di comuni registrazioni riprodotte da sistemi di altoparlanti in ambienti domestici non è generalmente udibile oppure, se lo è, non viene percepita in termini di "migliore/peggiore" ma semplicemente "differente".

In particolare, la distorsione di fase è percepita in modo più netto nei seguenti casi:
- onde quadre e altri segnali specifici più complessi
- nell'ascolto in cuffia
- registrazioni scelte di suoni svolte in ambiente anecoico
- registrazioni scelte di voci

Diversi test mostrano che la percezione della distorsione di fase è dipendente anche da frequenza, pressione sonora e ampiezza di banda del fenomeno.

Al di là di segnali specifici ascoltati in condizioni particolari, il nostro orecchio pare in grado di compensare differenze di fase piuttosto ampie senza che noi avvertiamo cambiamenti timbrici: viene fatto l'esempio di una conversazione attorno a un tavolo dove l'oratore prima parla seduto e poi si alza in piedi. In questo caso, anche se la funzione di trasferimento tra voce e orecchio è cambiata in modo considerevole sia in ampiezza che in fase la percezione della voce stessa rimane immutata nella maggior parte dei casi.

Viene sottolineato come nessuno degli esperimenti condotti fino ad ora porta a credere che sia auspicabile perseguire la linearità di fase come criterio progettuale nei diffusori per la riproduzione di musica e voci.
Marco A.

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Re: Risposta in fase

Messaggio: # 2117Messaggio M.Ambrosini
mer 23 mag 2018, 15:25

Grazie Marco per il sunto.
Un aspetto a mio avviso da sottolineare è quello (già accennato in precedenza) della maggiore udibilità della distorsione di fase a fronte di un apporto energetico dovuto prioritariamente all'onda diretta. L'ascolto in ambiente pesantemente trattato acusticamente e l'ascolto in cuffia sono infatti le due "condizioni esterne" in cui l'orecchio ha mostrato maggiore udibilità alla fase. A questo punto la domanda sorge spontanea: è casuale che tutti i diffusori sopra testati (ad eccezione della Rogerina...che è anche quella meno "libera" del gruppo) abbiano una risposta in fase che dai 2KHz in su è mediamente corretta? O tale aspetto ha pure (del tutto inconsciamente) contribuito nella scelta preferenziale verso questi diffusori? Difficile dare una risposta certa a questa domanda ma il fatto che nessuno di questi diffusori presenti varianti considerevoli in tale gamma di frequenza è a mio avviso un aspetto interessante, da appuntare.
Massimo

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Re: Risposta in fase

Messaggio: # 2119Messaggio myfisite
mer 23 mag 2018, 16:01

Per la notorietà dell'estensore (Moeller) aggiungo anche questo:

https://bksv.com/media/doc/17-198.pdf

Dove, al contrario di quanto sopra visto, si sostiene l'udibilità della fase nella riproduzione dei suoni transienti.
Marco A.

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Re: Risposta in fase

Messaggio: # 2120Messaggio M.Ambrosini
mer 23 mag 2018, 16:09

myfisite ha scritto:
mer 23 mag 2018, 16:01
Per la notorietà dell'estensore (Moeller) aggiungo anche questo:

https://bksv.com/media/doc/17-198.pdf

Dove, al contrario di quanto sopra visto, si sostiene l'udibilità della fase nella riproduzione dei suoni transienti.
Contrariamente agli altri due articoli questo lo conoscevo già ed è proprio rileggendolo che mi è venuta la curiosità di aprire una discussione in merito. :)
Massimo

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Re: Risposta in fase

Messaggio: # 2293Messaggio M.Ambrosini
gio 31 mag 2018, 19:43

Qualcuno conosce diffusori dinamici odierni corretti in fase? Personalmente conosco solo le Marten da 46000 euro (gli zeri sono giusti...) provate su AR sullo stesso numero in cui era il mio articolo sulle IMF SC II. Quel diffusore a fronte di altoparlanti molto particolari fabbricati custom dalla Accuton, aveva una risposta al gradino pressochè perfetta indice di corretta fase acustica. E' l'unico diffusore passivo che personalmente conosco che a fronte di un unico pannello di montaggio comune a tutti gli altoparlanti, presenta questa caratteristica. Non so però se mi presento dall'importatore chiedendo di fare un confronto con uno dei diffusori di cui sopra come possa reagire...
Se avete notizie di altri (tranne ovviamente i monovia) postatelo a seguito cortesemente.
Massimo

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Re: Fase acustica

Messaggio: # 21298Messaggio M.Ambrosini
lun 4 mar 2024, 21:32

M.Ambrosini ha scritto:
gio 31 mag 2018, 19:43
Se avete notizie di altri (tranne ovviamente i monovia) postatelo a seguito cortesemente.
Riprendo questo vecchio (ma mai obsoleto) argomento per due buone ragioni:
1) segnalare alcuni altri diffusori dalla risposta in fase corretta rilevata dalla rivista on-line Stereophile. Ecco l’elenco:

Dunlavy SC-IV (che sembrano pressochè identiche alle vecchie Duntech Princess che conosco bene...stesso progettista)
Dunlavy SC-I
Quad ESL63
Spica TC60 (conosco le TC50...molto simili all'apparenza)
Thiel CS3.7
Vandersteen 2ce

Avendoli ascoltati quasi tutti posso dire che, ad eccezione della Quad ESL63, la fase corretta non è bastata per farmeli piacere e questo (per quanto MI riguarda) è un piccolo ulteriore tassello sulla comprensione dell’effettiva correlazione con l’ascolto di questa caratteristica.

2) La verifica strumentale della risposta in fase acustica delle vecchie KEF 105 prima serie...un diffusore che insieme alle Dahlquist DQ10 alle B&W DM6 e alle AR10 pi greco ha fatto la storia dell’alta fedeltà negli anni 70, quando ancora questa passione era ben distinta da quella per gli oggetti di lusso.
All’epoca della presentazione di questo che fu il primo diffusore al mondo a testa separata (una scelta poi ripresa e mai abbandonata da B&W con la serie 8xx) ci si guardò bene dal pubblicare la risposta in fase che invece era stata pubblicata per la prima volta nella (precedente) prova delle B&W DM6 sulla stessa rivista (Stereoplay), e questo a fronte del palese allineamento dei magneti lasciò il dubbio sul fatto che tale diffusore KEF fosse o meno in fase acustica.
Dopo 47 anni mi sono tolto la curiosità rilevando che la kef 105 prima serie NON è un diffusore a fase acustica corretta (vedi grafico sotto). Direi anzi che il suo progetto è molto più simile a quello delle successive B&W801 prima serie in cui si privilegiava la massima regolarità di risposta in frequenza con filtri ad alta pendenza, una scelta che comportava una fase acustica con forti rotazioni.
Allegati
105.png
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Re: Fase acustica

Messaggio: # 21306Messaggio M.Ambrosini
lun 4 mar 2024, 22:34

Aggiungo anche la risposta in fase delle Dahlquist DQ10 (che a distanza di 50 anni nessuno aveva ancora mai pubblicato...)
dq10.png
Pur non essendo un diffusore corretto in fase è evidente come ci sia stata una certa attenzione per mantenere ridotti gli sfasamenti in atto. E' sufficiente fare confronti tra i grafici per avvedersene, la correttezza di fase in tal caso è molto simile (ad eccezione del supertweeter che interviene comunque solo al di sopra dei 17KHz) a quella di un due vie Grundig (vedi grafici tracciati nei post precedenti). Dai 300Hz ai 16KHz si ha uno scostamento di fase compreso nei 180°
Massimo

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Re: Fase acustica

Messaggio: # 21307Messaggio M.Ambrosini
lun 4 mar 2024, 22:49

A seguito la risposta in fase di un monovia Grundig box150b
box150b.png
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Re: Fase acustica

Messaggio: # 21309Messaggio M.Ambrosini
mar 5 mar 2024, 6:23

Temo che le considerazioni relative alla correlazione con l'ascolto della fase acustica sfocino alla fine nell’ennesima affermazione dell’adagio “in medio stat virtus”
Massimo

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Re: Fase acustica

Messaggio: # 21310Messaggio M.Ambrosini
mar 5 mar 2024, 8:22

A seguire anche le risposte in frequenza rispettivamente dall'alto verso il basso di Kef 105, Dahlquist DQ10 e del monovia Grundig box150B. Non ho tracciato la parte bassa in campo vicino per pigrizia dal momento che mi interessava solo verificare la linearità di risposta. Notare come abbia una regolarità da primato quella della Kef 105
105.png
dq10.png
150b.png
Massimo

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