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Il box attivo

Inviato: lun 20 set 2021, 20:04
da M.Ambrosini

Re: Il box attivo

Inviato: lun 20 set 2021, 20:23
da BUZZ78
So bad the document is not in English…it seems really interesting.

Re: Il box attivo

Inviato: lun 20 set 2021, 22:20
da M.Ambrosini
BUZZ78 ha scritto:
lun 20 set 2021, 20:23
So bad the document is not in English…it seems really interesting.
https://hifiaudio.altervista.org/the-ak ... h-version/ ;)

Re: Il box attivo

Inviato: lun 20 set 2021, 22:26
da BUZZ78
Hé hé ! Thanks Massimo … one day I will listen this active boxes !

Re: Il box attivo

Inviato: mar 2 nov 2021, 22:22
da grunf
Massimo, hai mai avuto occasione di misurare il Qts dei woofer delle aktiv 20 e confrontarlo con quello delle box850ap?
A seguito della lettura dell'interessante articolo dove si parla di smorzamento, risposta in frequenza e Bl mi è venuto il dubbio che il complesso magnetico sia diverso anche nei woofer oltre che nei tweeter.

Re: Il box attivo

Inviato: mer 3 nov 2021, 6:48
da M.Ambrosini
grunf ha scritto:
mar 2 nov 2021, 22:22
Massimo, hai mai avuto occasione di misurare il Qts dei woofer delle aktiv 20 e confrontarlo con quello delle box850ap?
A seguito della lettura dell'interessante articolo dove si parla di smorzamento, risposta in frequenza e Bl mi è venuto il dubbio che il complesso magnetico sia diverso anche nei woofer oltre che nei tweeter.
Non l'ho fatto ma il magnete è di dimensioni maggiori e anche la resistenza vista dall'altoparlante è inferiore quindi non mi stupirei se il Qt fosse non distante da un 0,5 - 0,6 dal momento che poi la corretta risposta è possibile ottenerla comunque con l'intervento dell'elettronica interna. Il vantaggio in termini di smorzamento è doppio in questo caso.

Re: Il box attivo

Inviato: sab 6 nov 2021, 18:13
da grunf
Infatti il basso delle aktiv 20 è per me nettamente superiore a quello delle 850ap, così come lo è la trasparenza globale, resto scettico solo sull'equalizzazione scelta, e sui piedistalli così bassi... attenuate di 3dB a 100Hz ed installate sugli stand Bose, così piacciono a me.

Re: Il box attivo

Inviato: sab 6 nov 2021, 20:48
da M.Ambrosini
grunf ha scritto:
sab 6 nov 2021, 18:13
Infatti il basso delle aktiv 20 è per me nettamente superiore a quello delle 850ap, così come lo è la trasparenza globale, resto scettico solo sull'equalizzazione scelta, e sui piedistalli così bassi... attenuate di 3dB a 100Hz ed installate sugli stand Bose, così piacciono a me.
Avendo la possibilità di poterle installare a ridosso della parete di fondo i piedistalli Bose sono la migliore soluzione che ho trovato e che ho sempre consigliato (viewtopic.php?f=20&t=1296 ) per cui sfondi una porta aperta così come sulla trasparenza (a condizione che siano modificate con criteri CCI o similari...cosa che immagino tu dia per scontato). Per quanto riguarda la gamma bassa molto dipende anche dal fattore di smorzamento dell'amplificatore che utilizzi per le 850a ma comunque, almeno sulla carta, un vantaggio sulle aktiv c'è. Il discorso relativo all'attenuazione è molto in relazione all'ambiente in cui vengono installate, personalmente mi sono limitato a cercare la soluzione ambientale migliore per quella che è la filtratura di serie (conosci quanto personalmente tenga al rispetto dei progetti altrui...soprattutto quando chi li ha fatti è degno della massima stima) ma è perfettamente condivisibile anche il tuo approccio (di cui ho avuto occasione di verificare la bontà) dal momento che la stanza che si ha quella è, e a quella occorre adattarsi.

Re: Il box attivo

Inviato: sab 6 nov 2021, 21:42
da Gianfranco
Quale sarebbe il fattore di smorzamento ideale? 50 è abbastanza o è meglio un fattore più elevato?

Re: Il box attivo

Inviato: dom 7 nov 2021, 7:50
da M.Ambrosini
Gianfranco ha scritto:
sab 6 nov 2021, 21:42
Quale sarebbe il fattore di smorzamento ideale? 50 è abbastanza o è meglio un fattore più elevato?
il fattore di smorzamento ideale è infinito che corrisponde ad una impedenza di uscita dell'amplificatore pari a zero.
Un finale LT ha mediamente un fattore di smorzamento maggiore di 800. Andare oltre comporterebbe aumentare a dismisura la controreazione con relative problematiche
(trattate qui: https://hifiaudio.altervista.org/retroazione/) senza comportare alcun vantaggio udibile a livello di linearità di risposta in frequenza.

Re: Il box attivo

Inviato: dom 7 nov 2021, 8:17
da fantabaffo
Una precisazione (inutile per i più): solitamente il fattore di smorzamento viene dichiarato su un carico di 8 Ohm, mentre grundig, che a catalogo aveva unicamente diffusori dal carico nominale di 4 Ohm, dichiarava il fattore di smorzamento dei propri amplificatori su carico di 4 Ohm.
Naturalmente, ciò comporta che il fattore dichiarato da Grundig vada raddoppiato per confrontarlo con altri apparecchi.

Re: Il box attivo

Inviato: dom 7 nov 2021, 8:36
da grunf
M.Ambrosini ha scritto:
dom 7 nov 2021, 7:50
Gianfranco ha scritto:
sab 6 nov 2021, 21:42
Quale sarebbe il fattore di smorzamento ideale? 50 è abbastanza o è meglio un fattore più elevato?
il fattore di smorzamento ideale è infinito che corrisponde ad una impedenza di uscita dell'amplificatore pari a zero.
Un finale LT ha mediamente un fattore di smorzamento maggiore di 800. Andare oltre comporterebbe aumentare a dismisura la controreazione con relative problematiche
(trattate qui: https://hifiaudio.altervista.org/retroazione/) senza comportare alcun vantaggio udibile a livello di linearità di risposta in frequenza.
Un punto di vista un po' diverso...

In un diffusore passivo normalmente nel circuito in serie al woofer troviamo una bobina, un cavo lungo da 3 a 5 metri, 2 connessioni ed infine lo stadio finale. Se parliamo di smorzamento, ovvero del controllo delle autoscillazioni del woofer, non ha molto senso cercare la minima impedenza di uscita del finale, un fattore di 50 è già di un ordine di grandezza superiore rispetto alle altre componenti citate. Un esempio, nelle sl1000 c'è una bobina da 0,5-0,6 ohm di rdc e due woofer da 6 ohm nominali. Risulta quindi impossibile avere un fattore di smorzamento superiore a 6, considerando le perdite nei connettori e cavi più probabile 5... (anche con finali con impedenza di uscita 0)
A questo va aggiunto il comportamento del filtro LCR alla risonanza come accennato nell'articolo Grundig pubblicato da Massimo.

Ci sono delle eccezioni tra le casse passive, tipo le AR6 ultima versione che non avevano niente in serie al woofer.

In un box attivo in serie invece c'è soltanto un connettore e 40 cm di cavo, e nel caso delle aktiv Grundig anche una maggiore induzione magnetica nel traferro.

Re: Il box attivo

Inviato: dom 7 nov 2021, 9:14
da M.Ambrosini
grunf ha scritto:
dom 7 nov 2021, 8:36

Un punto di vista un po' diverso...

In un diffusore passivo normalmente nel circuito in serie al woofer troviamo una bobina, un cavo lungo da 3 a 5 metri, 2 connessioni ed infine lo stadio finale. Se parliamo di smorzamento, ovvero del controllo delle autoscillazioni del woofer, non ha molto senso cercare la minima impedenza di uscita del finale, un fattore di 50 è già di un ordine di grandezza superiore rispetto alle altre componenti citate. Un esempio, nelle sl1000 c'è una bobina da 0,5-0,6 ohm di rdc e due woofer da 6 ohm nominali. Risulta quindi impossibile avere un fattore di smorzamento superiore a 6, considerando le perdite nei connettori e cavi più probabile 5... (anche con finali con impedenza di uscita 0)
A questo va aggiunto il comportamento del filtro LCR alla risonanza come accennato nell'articolo Grundig pubblicato da Massimo.

Ci sono delle eccezioni tra le casse passive, tipo le AR6 ultima versione che non avevano niente in serie al woofer.

In un box attivo in serie invece c'è soltanto un connettore e 40 cm di cavo, e nel caso delle aktiv Grundig anche una maggiore induzione magnetica nel traferro.
Corretto ma non c'è solo il woofer Antonio...il tweeter praticamente su tutti i diffusori Grundig è senza alcuna resistenza di attenuazione in serie e questo fa si che la differenza in termini di smorzamento rispetto ad una attiva sia solo dovuta alla maggior lunghezza del cavo, i connettori ci sono in entrambi i casi. Le box 703 ad esempio (in un'epoca in cui non si parlava ancora di casse attive) non avevano resistenza di attenuazione neppure sul midrange e a questo si deve la loro particolare trasparenza ma anche la necessità di un adeguato rinforzo in gamma bassa (installazione a ridosso della parete di fondo o a pavimento) a causa dell'efficienza altrimenti troppo elevata del mid rispetto al woofer.
Sul woofer il discorso è un po' diverso essendo l'unico componente che lavora anche nella zona della sua risonanza e per il quale la resistenza della bobina in serie serve per fare raggiungere al sistema il Qt previsto da progetto per avere una adeguata pienezza/estensione in frequenza. Se, per intenderci, una 850a fosse progettata per avere il Qt di una aktiv 20, non avrebbe basso. Un Qt prossimo ad uno è assolutamente voluto sulla 850a.
Lo smorzamento incide sicuramente sulla trasparenza (e sulla linearità di risposta in frequenza) ma la trasparenza la valutiamo come tale analizzando la gamma media e alta. Il basso è un riempitivo che deve essere comprensibile, intelleggibile ma non ci riferiamo mai alla gamma bassa quando parliamo di trasparenza. E' pur vero anche che il wf di una 850a arriva fino a 900Hz per cui ci sono effetti anche in gamma media.
Se comunque utilizzi un amplificatore che ha un'impedenza di uscita di 1 Ohm te ne accorgi anche sul basso (e non solo sul medioalto) ma è maggiore l'effetto udibile sulla risposta in frequenza .

Re: Il box attivo

Inviato: dom 7 nov 2021, 9:27
da grunf
Concordo pienamente, la mia considerazione era relativa allo smorzamento (del woofer), come da mia premessa. Il termine fattore di smorzamento spesso utilizzato come sinonimo di impedenza di uscita non aiuta la chiarezza...

Re: Il box attivo

Inviato: dom 7 nov 2021, 12:40
da Gianfranco
Tutto chiaro. Grazie a entrambi.