Dinamica (i)

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M.Ambrosini
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Dinamica (i)

Messaggio: # 369Messaggio M.Ambrosini
gio 8 mar 2018, 10:08

Inviato: 26 Ago 2016 07:11 am

…forse il termine più dibattuto nel lessico audio comune, vediamo se c’è modo di chiarire qualche punto oscuro…
Per definizione si intende con la parola “dinamica” l’oggettiva differenza misurabile tra il livello massimo ed il livello minimo di un brano musicale.
Notare che contrariamente ai termini “timbrica” o “trasparenza” il termine “dinamica” è appunto oggettivo e misurabile.
Nell’ambito di una registrazione quindi la dinamica massima ottenibile è la differenza di livello presente tra la barriera inferiore rappresentata dal rumore di fondo (sia esso “naturale” come nelle registrazioni analogiche o aggiunto come il dither nelle registrazioni digitali) e la barriera superiore rappresentata dall’inizio della saturazione del sistema di registrazione (ovvero il raggiungimento dello 0dB)…e fin qui penso di non aver detto nulla di nuovo.
La confusione si presenta quando si parla di dinamica associata a sistemi di riproduzione in quanto l’audiofilo (contrariamente al fonico) non parla mai di dati oggettivi ma sempre di “percezione” della dinamica ed il grosso dell’incomprensione avviene proprio su questo aspetto grandemente interpretativo e su cui personalmente mi presto ad una lettura diversa da quella convenzionale. Generalmente si pensa infatti che il problema della carenza di dinamica in un sistema audio casalingo dipenda dal massimo spl (sound pressure level) indistorto di cui è capace ma…vediamo se e quanto questo corrisponde al vero.
Se partiamo dalle reali condizioni medie di ascolto occorre chiedersi : quando l’audiofilo medio giudica la dinamica di un sistema nella propria abitazione a che picchi spl sta ascoltando?
Beh…vi stupirà conoscere che anche a volume (per le mie orecchie) molto elevato raramente si superano in ambiente domestico i 100-105 dB di picco, fonometro (B&K 2206) alla mano…
Partendo dal suddetto dato occorre chiedersi: i diffusori che abbiamo in casa sono in grado di raggiungere in modo sufficientemente indistorto questa pressione acustica?
Se l’ambiente non è molto grande (ovvero nella stragrande maggioranza dei casi) e se i diffusori e la potenza dell’ampli chiamato a pilotarli sono comunque adeguatamente scelti in funzione dell’ambiente, la risposta a questa domanda è almeno per un 80% dei casi affermativa. Quindi è lecito chiedersi: come mai se la stragrande maggioranza dei diffusori sono in grado di riprodurre il volume domestico a cui di solito ascoltiamo, abbiamo però la “percezione” di una dinamica ridotta in alcuni sistemi?
Il problema…purtroppo…non è nella soglia alta ma in quella bassa…ovvero la dinamica si riduce perchè difatto aumenta il “rumore di fondo”
Viene cioè ad alzarsi la soglia minima: il suono di minima intensità che riusciamo a percepire è in tali sistemi posto ad un livello maggiore rispetto a quello che percepiamo in sistemi a “percezione dinamica” elevata (a parità di volume di ascolto e in cui abbiamo la sensazione che le orecchie “si sturino” perché percepiamo maggiori informazioni proprio come se ci fosse stato tolto del rumore di fondo…). Ma questo innalzamento della soglia di rumore come può avvenire in un sistema di riproduzione?
Fondamentalmente in due modi:
1) Cause ambientali
2) Cause generate dalle elettroniche.
-Le “cause ambientali” sono semplicemente correlate alle riflessioni ambientali e ai tempi di riverbero del proprio ambiente…minore è l’entità del suono riflesso rispetto al suono diretto e minore sarà questa fonte di “rumore di fondo” che ci comprime la dinamica (…e che toglie anche definizione e trasparenza al suono). Questa è una delle ragioni per cui spesso si prediligono soluzioni con diffusori piuttosto direttivi in gamma medioalta tra cui diffusori a tromba ma non solo…vi stupirebbe sentire la “percezione dinamica” che esce da due quad esl63 correttamente pilotate e indirizzate sulle orecchie…e questo pur a fronte di una MOL di 105 dB massimi (discorso totalmente diverso per le vecchie Quad esl per ragioni dovute alla curvatura dei pannelli che sarebbe off-topic affrontare qui)
-Per “cause generate dalle elettroniche” intendo quelle che causano la perdita armonica al passaggio del segnale attraverso un apparecchiatura (o anche attraverso un semplice cavo o scatolotto passivo di attenuazione). Un sistema comunque composto da apparecchiature attive e passive denota sempre un “Problema” che A PARITA’ DI RISPOSTA IN FREQUENZA ne determina un suono più o meno libero e ricco di particolari di basso livello (livello spl percepito) la soluzione di tale problema oltre a rendere il suono più piacevole e convincente, esalta la percezione di una soglia di rumore più bassa (permettendo di sentire il riverbero ambientale dello studio in cui è stata effettuata la registrazione oltre a molti particolari prima nascosti) .
La soluzione al problema “percezione dinamica” (per casi domestici) è quindi maggiormente da ricercare nell’abbassamento della soglia bassa e non nell’innalzamento di quella alta…ci sono persone che non riescono a far suonare con centinaia di watt in ambienti medio piccoli diffusori come le DQ10 ma anche le vecchie AR10pi greco…quando sarebbero sufficienti 30-40 watt se il sistema a monte avesse effettivamente risolto il “Problema” permettendo quella trasparenza in grado di spostare verso il basso la soglia del "rumore" percepito...

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Massimo


Questo però non vuol dire che una camera anecoica sia l'ambiente d'ascolto ideale.
O mi sbaglio?
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Emmanuele


Lo sarebbe se avessimo a disposizione un diffusore effettivamente a gamma intera ovvero che riproducesse i 20-25Hz a -3dB. Ciò è possibile solo con woofer di grandi dimensioni e con caricamento in bass-reflex. Con tutti i diffusori in cassa chiusa (se non si vuole appesantire il cono del woofer riducendone drammaticamente l'efficienza) il limite in basso di un buon woofer da 30cm si ferma ad una f3 di 40Hz circa. In camera anecoica (supposta ideale) venendo a mancare sul basso il rinforzo delle pareti, avresti un'estensione molto limitata e quindi non soddisfacente. Se però si riuscisse nell'intento di avere un diffusore che scende sul basso senza avere altro genere di problemi allora ti direi che l'ambiente anecoico con un sistema full CCI alle spalle sarebbe il miglior modo di ascoltare. Non ho mai ascoltato una Quad esl63 suonare sul medioalto con la fedeltà che ho potuto ascoltare in camera anecoica...peccato che il basso mancasse totalmente.
Ovviamente è vero anche l'opposto: se le pareti e i relativi rinforzi sul basso ci sono (come accade in tutte le comuni abitazioni) una cassa reflex a gamma intera collocata in ambiente avrebbe un basso inevitabilmente esaltato/pompato.
Un grande vantaggio del caricamento in sospensione pneumatica è la pendenza del roll-off sotto la risonanza che è di appena 12dB/oct mentre con un bass-reflex tale pendenza è di ben 24dB/oct: nel primo caso quindi si può adeguatamente compensare la risposta in ambiente (vedi metodo) ottenendo notevoli estensioni anche con diffusori apparentemente limitati sul basso, nel secondo caso no, ci si limita all'estensione dovuta al diffusore stesso che in caso sia limitata non è estendibile (se non in modo risibile) e in caso sia estesa diventa (sommando i rinforzi ambientali) esaltata in ambiente.
E' il motivo per cui il mio metodo viene dichiarato adatto solo a diffusori in sospensione pneumatica.

Perchè ho sottolineato la frase sopra? Perchè i riverberi ambientali nascondono un poco la carenza armonica di elettroniche convenzionali che invece se ascolti in ambiente anecoico evidenziano tutta la loro asciuttezza e mancanza di sonorità. Ovvero la differenza CCI - non CCI viene ad accentuarsi in ambiente anecoico.
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Massimo

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