Emissione stereofonica ideale...e reale (i)

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M.Ambrosini
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Emissione stereofonica ideale...e reale (i)

Messaggio: # 347Messaggio M.Ambrosini
mer 7 mar 2018, 16:59

Inviato: 03 Mag 2015 10:38 pm

Un post indirizzato non solo a chi ha nozioni di acustica ma anche a chi non avendole ha però curiosità di comprendere (cosa che necessita sempre un poco di fatica e umiltà...) quanto i nostri sistemi distano dall’ideale.
Cosa si intende come “emissione acustica ideale” ?
Analizzeremo l’emissione di una singola sorgente in quanto ciò non comporta differenze (supponendo appunto un caso ideale) rispetto all’emissione con due sorgenti salvo che per l’errore implicitamente insito nella stereofonia ovvero il battimento tra i segnali emessi dai due diffusori a frequenze la cui lunghezza d’onda è paragonabile alla distanza tra gli stessi.
Vediamo ora di fissare alcuni punti universalmente riconosciuti:

-la riproduzione ideale di un segnale deve avvenire senza nulla togliere ne aggiungere al segnale medesimo, per fare ciò andrebbero eliminate tutte le riflessioni ambientali...occorrerebbe quindi ascoltare in una camera anecoica che supporremo pure ideale...(ovvero totalmente assorbente a tutte le frequenze audio)

-per riprodurre il segnale supporremo l’esistenza di una sorgente ideale ovvero una sorgente puntiforme con emissione a 360° senza quindi alcun baffle...un punto capace di emissione indistorta e di risposta in frequenza perfettamente lineare per tutta la gamma audio (20Hz - 20KHz).

Chiediamoci ora...quale di questi due punti è, almeno per sommi capi, realizzabile in un domestico ambiente di ascolto?
Ovviamente nessuno.
Certo...se avete una stanza dedicabile in esclusiva all’ascolto potreste anche realizzarvi una camera anecoica (ben lungi dall'essere una camera anecoica ideale) in casa ma poi? La sorgente puntiforme con risposta che copre l’intera gamma audio è quanto di più assolutamente irrealizzabile nella realtà.

Occorrerà quindi cercare un altro modello ideale (anche questo universalmente riconosciuto come tale) che però “incontri” maggiormente quanto possibile realizzare...si approda quindi alla sorgente puntiforme che emette su un semispazio ( 2π steradianti ovvero 180°) supponendo un baffle infinito su cui tale sorgente è montata a filo pannello.
Va sottolineato come anche questo modello sia perfettamente ideale come il precedente.
Quali i passi avanti rispetto alla prima modellizzazione? Beh...qui almeno possiamo evitarci uno degli aspetti irrealizzabili (ovvero l'omnidirezionalità a tutto spettro) della nostra ideale sorgente ma rimaniamo ben lungi dall’avere la necessaria estensione in frequenza e linearità rispetto ad una sorgente reale.
Diciamo però che se aveste qualche milione di euro da spendere potreste avvicinarvi ad un ambiente prossimo all’ideale di questo modello incassando al centro del muro il vostro unico altoparlante, una parete che deve avere una delle due dimensioni (la minore delle due...) di almeno 8,5m se volete riprodurre correttamente l’intera gamma audio fino ai 20Hz dopodiché vi rimane solo da rendere totalmente anecoiche le rimanenti 5 pareti...facile no? :D
Come vedete siamo ancora nella fantascienza.

Se a questo punto vogliamo ulteriormente avvicinarci al caso di un sistema diffusore/ambiente realizzabile non vi sono più modelli ideali ma occorre scendere a compromessi.

Dal momento che per ascoltarci un disco non credo che nessuno sia disponibile a costruirsi una camera anecoica (...e tale soluzione sarebbe valida solo SE si avesse a disposizione un diffusore a gamma intera ovvero con un’estensione sul basso da eccellente sub-woofer, oltre che progettato non tenendo conto dei rinforzi ambientali...) ci adegueremo a quello che è il nostro ambiente di ascolto cercando di ridurne il più possibile le riflessioni in gamma medioalta (quelle a cui l’orecchio è più sensibile) ed i modi di risonanza al di sotto della frequenza di Schroeder, individuando principalmente quali e quanti "rinforzi" (vedi metodo ) sul basso avremo dalle pareti in funzione della distanza dal diffusore al fine di poter scegliere adeguatamente quest'ultimo in funzione della sua estensione in frequenza. Se avete quindi solo due rinforzi anziché tre si sceglierà un diffusore con maggiore estensione sul basso. Come da modellizzazione ideale la miglior soluzione per evitare diffrazioni e riflessioni posteriori sarebbe “murare” il proprio diffusore, questo però comporterebbe uno squilibrio su diffusori NON progettati per essere su baffle infinito (lo si fa talvolta in studi di registrazione professionali ma a fronte di una equalizzazione mirata alla massima linearità finale) e quindi non potendo sfruttare tale soluzione ma volendo sfruttare il rinforzo di una parete vicina per estendere e al contempo linearizzare la risposta in gamma bassa la soluzione è quindi quella di porre il diffusore il più possibile vicino ad una parete ponendolo ben distante dalle altre. Sui libretti d’uso dei diffusori Grundig si va in quest'ultima direzione consigliando l’installazione con diffusori appesi a parete a 1-1,5m da terra. Questa soluzione trova perfetto riscontro nelle distanze X e Y del metodo ponendo in tal caso la distanza Z come distanza dalla parete alle proprie spalle (come sapete le tre distanze sono intercambiabili).

Purtroppo la tendenza dell'alta fedeltà odierna è verso l'ottenimento di effetti speciali che sfruttano grandemente il riverbero ambientale...sono in molti a scambiarlo per profondità non essendo difatto abituati ad ascoltarla la tridimensionalità effettivamente incisa

Mi auguro che questa mia analisi porti qualche spunto di riflessione a tutti gli appassionati dotati di ragionevolezza.

Buon ascolto.
Massimo Ambrosini



Mi sembra che si possa dire che , in un impianto non CCI o CCI/carente, sia quasi necessario posizionare le casse in una posizione più centralizzata. Al fine di aggiungere un pò di informazioni che diano la sensazione di una adeguata ambienza. In realtà quelle che si aggiungono non sono le informazioni incise sul disco ma quelle del riverbero ambientale , un pò come aggiungere una base al messaggio inciso. Il risultato può essere occasionalmente gradevole, ma allontana sensibilmente dalle originali informazioni ambientali. E' così?
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Alfredo


Bella ed efficace sintesi del discorso.
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Mario Asciuti


Esatto
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Massimo


Ottimo argomento, presentato con la serietà che ti distingue, Massimo.
Ci sono diverse strade per compensare, in un ambiente domestico, tutti i fenomeni su elencati. Per esperienza personale ho constatato che ogni ambiente ha ovviamente la sua risposta, le sue risonanze e i suoi assorbimenti. Un buon compromesso è seguire le norme di installazione CCI, adattandole però al proprio ambiente.
Differenze a volte udibili anche ai profani si ottengono con tende e mobili correttamente posizionati.
Al di là di questo mi pare che tu stia deprecando la tendenza odierna di sfruttare il riverbero ambientale per "ingigantire" il suono. Ti riferisci a questo?
Che ne pensi di quelle soluzioni che, considerando il problema riverbero, intervengono su di esso?
Grazie delle tue osservazioni.

Enrico


Questo è il comune modo di agire nell'esoterico "bene"...se osservi le foto degli impianti "audiophile" noterai la costante della notevole distanza dalla parete posteriore che quasi sempre è totalmente riflettente. Quando la profondità manca nelle elettroniche si cerca di "ricrearla" in loco generando suoni non presenti sul disco.

Citazione:
Che ne pensi di quelle soluzioni che, considerando il problema riverbero, intervengono su di esso?
Grazie delle tue osservazioni.

Il trattamento ambientale è quanto di più spinoso e al contempo (come molte cose spinose dello scibile...) affrontato con improvvisazione anche da molti addetti ai lavori...
In ambiente domestico mediamente arredato personalmente mi preoccuperei più di ridurre le prime riflessioni piuttosto che delle risonanze ambientali (per chi vuole affrontare queste ultime ho aggiunto un link nel mio metodo ad un calcolatore che può venire utile in certi casi) limitandomi per quest'ultime ad un assorbimento con tubi/cuscini ikea posti negli angoli.
Per quanto riguarda le prime riflessioni...sapete giocare a biliardo? :D
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Massimo


Sono un po' perplesso dell'estetica (e non solo) dei vari tendaggi che alcuni tra noi hanno realizzato. Trovo utile segnalare agli amanti del "fai da te" queste semplici strutture http://acousticsfreq.com/blog/?p=62 che potrebbero ottenere il consenso (meglio ancora, il coinvolgimento) del fattore WAF

Enrico


Condivido l'ulitilità della segnalazione...soprattutto per gli amanti del fai da te, bisogna solo fare scegliere la tela di rivestimento alla moglie Wink
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Massimo

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