myfisite ha scritto: ↑ven 25 gen 2019, 9:55
Francamente leggere certe notizie è sconcertante:
"A dieci anni dall’inizio della crisi finanziaria i miliardari sono più ricchi che mai e la ricchezza è sempre più concentrata in poche mani. L’anno scorso soltanto 26 individui possedevano la ricchezza di 3,8 miliardi di persone, la metà più povera della popolazione mondiale. Nel 2017 queste fortune erano concentrate nelle mani di 46 individui e nel 2016 nelle tasche di 61 miliardari."
è il modello economico di società che va in tal senso. Basti pensare alle continue acquisizioni di aziende da parte di altre....
é uno scontro di colossi, e vince il più grande, che inglobando i concorrenti diminuisce la competizione aumentando a dismisura i suoi mezzi finanziari. Sembra una spirale senza fine, se sei piccolo non vai più da nessuna parte vieni mangiato...... e si fa a gara a chi acquisisce o si allea con chi.....
Non sono un esperto di economia, ma non penso ci voglia uno scienziato per capire che se continua così, oltre all'eticamente inaccettabile concentrazione della ricchezza nelle mani di pochissimi, viene a farsi benedire anche la concorrenza e i vantaggi che questa porta, per cui al danno si aggiunge la beffa.
La concentrazione della ricchezza in così poche mani a livello mondiale non è, secondo me, un problema di retribuzione della manodopera, o quantomeno lo è in misura minore, il problema sono soprattutto le fusioni delle società.
Ripeto, non sono un esperto ma chi lo è dovrebbe predisporre, naturalmente guidato e appoggiato dalla politica (e qui potrebbe cascare l'asino) degli strumenti a tutela della concorrenza, che indirettamente ostacolerebbero anche queste concentrazioni di ricchezza.
Per adesso ci sono filosofie aziendali improntate alla comunicazione di certi valori, che hanno il compito di "fidelizzare" i "clienti" in senso lato, ma quando tutto sarà controllato da pochi, non ci sarà più bisogno nemmeno di questo....
La concentrazione della ricchezza non è un problema collegato ai valori aziendali secondo me.....per cui con una adeguata scelta dei consumatori sarebbe possibile avvantaggiare un soggetto piuttosto che un altro....... per adesso potrebbe pure esserlo, ma le dinamiche economiche vanno oltre. Cioè non posso sperare solo nella crescita della sensibilità collettiva......
Uno degli elementi fondamentali è la concorrenza, bisogna salvaguardarla e incentivarla, altrimenti hai voglia di scegliere da cittadino consapevole....
Il problema è che quando ci sono poteri economici così forti, sperare nel cambiamento è dura....