Musica italiana preferita
Inviato: gio 4 lug 2019, 9:25
Ciao ragazzi.
Dopo aver letto del disco di Pino Daniele "Bella 'mbriana" mi è venuta voglia di aprire questo argomento, forse inutile, ma ne avevo voglia
Per quanto, lo ammetto, non sono propriamente un amante della musica italiana, diciamo dell'85% della musica italiana, ci sono alcuni artisti italiani i cui album sono saldamente ancorati tra la musica che preferisco.
I parametri di valutazione potrebbero essere l'originalità, l'emozione (ad esempio per un album che ci ricorda qualche periodo della nostra vita) e, non meno importante, gli arrangiamenti e la tecnica strumentale dei musicisti impiegati.
Ognuno di noi potrebbe stilare una lista di alcuni album preferiti, magari con qualche commento su ognuno o su parte di essi.
Inizio io (l'ordine è puramente casuale):
Mango - Sirtaki
Lunghi commenti apparirebbero inutili per questo album del grande artista Lucano, scomparso prematuramente durante un concerto nella sua regione.
Testi e musica di Mogol/Mango.
Arrangiamenti pazzeschi e musicisti incredibili fanno si che quest'album rasenti la perfezione e non credo di esagerare.
"Nella Mia Città" e "I Giochi del Vento sul Lago Salato" ben rappresentano quanto appena scritto.
Un album che ti fa "battere il piede" e che ti entra nell'anima lasciandoti stordito per quant'è bello e appagante.
IMMENSO!
Elio e le Storie Tese - Eat The Phikis
Una band controversa.
La copertina dello squalo con l'ortodonzia fissa lascia intuire molte cose.
Potremmo inserirli nel genere trash per via dei temi trattati......peccato che i generi da cui nascono le composizioni siano jazz, funk e fusion.
Sezione ritmica impressionante e travolgente come poche con Nicola Fasani (in arte Faso) e lo svizzero Christian Meyer, due macchine da guerra.
Una chitarra elettrica dannatamente efficace quella di Davide Civaschi (in arte Cesareo), il magnifico fraseggio di sax del buon Paolo Panigada (in arte Feyez) stroncato da un infarto nel '98, il tappeto di synth di Sergio Conforti (in arte Rocco Tanica), l'intonazione a dir poco perfetta, pur non avendo un timbro alla Stevie Wonder, di Stefano Belisari (in arte Elio) e collaborazioni "di lusso" che vanno da Giorgia a James Taylor fino ad Enrico Ruggeri, fanno si che questo album sia vibrante, esplosivo, intenso, ricco di verve e delle nuances tipiche dei generi che lo compongono.
A mio parere (e quì storceranno il naso in molti, ma abbiate pazienza, guardo le cose dal punto di vista del musicista) una delle migliori band in quanto a tecnica, virtuosismo e senso del ritmo.
Registrazione mediocre (purtroppo) ma chissenefrega, i woofer dei vostri diffusori avranno di che divertirsi
883 - Hanno Ucciso l'Uomo Ragno / Nord Sud Ovet Est (a pari merito)
Canzoni piuttosto originali ma soprattutto, dei testi tremendamente attuali per l'epoca (e non solo per l'epoca).
Storie di gravi problemi sociali, di ragazzi annoiati, svogliati, senza un lavoro, con pochi spiccioli in tasca e con sogni nel cassetto.
Una contraddizione che resiste ancora oggi, purtroppo.
Pezzali & co. hanno fatto un lavoro, a mio parere, magistrale.
Per quanto mi riguarda, il livello emozionale è altissimo, ma questa è una cosa piuttosto soggettiva.....
Eros Ramazzotti - Nuovi Eroi
Storie di ragazzi, di adolescenti, di amori, di anime agitate.
Un Ramazzotti alle prime armi, per così dire, è capace di entrare nel profondo e di sfornare un disco piacevolissimo con una performance vocale davvero notevole.
Si rivela anche un "buongustaio" scegliendo sapientemente i musicisti da affiancare ma, del resto, soprattutto negli album successivi, Ramazzotti ha sempre puntato in alto affidandosi a turnisti mica da ridere.
Fabio Concato - Scomporre e Ricomporre
L'unico inedito del disco è "Troppo Vento".
Sostanzialmente è una raccolta dei brani più famosi ma con gli arrangiamenti completamente rifatti.
Il risultato è: classe, pura classe.
L'album, sapientemente arrangiato, scorre via piacevole, fresco, emozionante.
Fortemente consigliato.
Dopo aver letto del disco di Pino Daniele "Bella 'mbriana" mi è venuta voglia di aprire questo argomento, forse inutile, ma ne avevo voglia
Per quanto, lo ammetto, non sono propriamente un amante della musica italiana, diciamo dell'85% della musica italiana, ci sono alcuni artisti italiani i cui album sono saldamente ancorati tra la musica che preferisco.
I parametri di valutazione potrebbero essere l'originalità, l'emozione (ad esempio per un album che ci ricorda qualche periodo della nostra vita) e, non meno importante, gli arrangiamenti e la tecnica strumentale dei musicisti impiegati.
Ognuno di noi potrebbe stilare una lista di alcuni album preferiti, magari con qualche commento su ognuno o su parte di essi.
Inizio io (l'ordine è puramente casuale):
Mango - Sirtaki
Lunghi commenti apparirebbero inutili per questo album del grande artista Lucano, scomparso prematuramente durante un concerto nella sua regione.
Testi e musica di Mogol/Mango.
Arrangiamenti pazzeschi e musicisti incredibili fanno si che quest'album rasenti la perfezione e non credo di esagerare.
"Nella Mia Città" e "I Giochi del Vento sul Lago Salato" ben rappresentano quanto appena scritto.
Un album che ti fa "battere il piede" e che ti entra nell'anima lasciandoti stordito per quant'è bello e appagante.
IMMENSO!
Elio e le Storie Tese - Eat The Phikis
Una band controversa.
La copertina dello squalo con l'ortodonzia fissa lascia intuire molte cose.
Potremmo inserirli nel genere trash per via dei temi trattati......peccato che i generi da cui nascono le composizioni siano jazz, funk e fusion.
Sezione ritmica impressionante e travolgente come poche con Nicola Fasani (in arte Faso) e lo svizzero Christian Meyer, due macchine da guerra.
Una chitarra elettrica dannatamente efficace quella di Davide Civaschi (in arte Cesareo), il magnifico fraseggio di sax del buon Paolo Panigada (in arte Feyez) stroncato da un infarto nel '98, il tappeto di synth di Sergio Conforti (in arte Rocco Tanica), l'intonazione a dir poco perfetta, pur non avendo un timbro alla Stevie Wonder, di Stefano Belisari (in arte Elio) e collaborazioni "di lusso" che vanno da Giorgia a James Taylor fino ad Enrico Ruggeri, fanno si che questo album sia vibrante, esplosivo, intenso, ricco di verve e delle nuances tipiche dei generi che lo compongono.
A mio parere (e quì storceranno il naso in molti, ma abbiate pazienza, guardo le cose dal punto di vista del musicista) una delle migliori band in quanto a tecnica, virtuosismo e senso del ritmo.
Registrazione mediocre (purtroppo) ma chissenefrega, i woofer dei vostri diffusori avranno di che divertirsi
883 - Hanno Ucciso l'Uomo Ragno / Nord Sud Ovet Est (a pari merito)
Canzoni piuttosto originali ma soprattutto, dei testi tremendamente attuali per l'epoca (e non solo per l'epoca).
Storie di gravi problemi sociali, di ragazzi annoiati, svogliati, senza un lavoro, con pochi spiccioli in tasca e con sogni nel cassetto.
Una contraddizione che resiste ancora oggi, purtroppo.
Pezzali & co. hanno fatto un lavoro, a mio parere, magistrale.
Per quanto mi riguarda, il livello emozionale è altissimo, ma questa è una cosa piuttosto soggettiva.....
Eros Ramazzotti - Nuovi Eroi
Storie di ragazzi, di adolescenti, di amori, di anime agitate.
Un Ramazzotti alle prime armi, per così dire, è capace di entrare nel profondo e di sfornare un disco piacevolissimo con una performance vocale davvero notevole.
Si rivela anche un "buongustaio" scegliendo sapientemente i musicisti da affiancare ma, del resto, soprattutto negli album successivi, Ramazzotti ha sempre puntato in alto affidandosi a turnisti mica da ridere.
Fabio Concato - Scomporre e Ricomporre
L'unico inedito del disco è "Troppo Vento".
Sostanzialmente è una raccolta dei brani più famosi ma con gli arrangiamenti completamente rifatti.
Il risultato è: classe, pura classe.
L'album, sapientemente arrangiato, scorre via piacevole, fresco, emozionante.
Fortemente consigliato.