Musica italiana preferita

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Musica italiana preferita

Messaggio: # 8339Messaggio emulatore
gio 4 lug 2019, 9:25

Ciao ragazzi.
Dopo aver letto del disco di Pino Daniele "Bella 'mbriana" mi è venuta voglia di aprire questo argomento, forse inutile, ma ne avevo voglia :D
Per quanto, lo ammetto, non sono propriamente un amante della musica italiana, diciamo dell'85% della musica italiana, ci sono alcuni artisti italiani i cui album sono saldamente ancorati tra la musica che preferisco.
I parametri di valutazione potrebbero essere l'originalità, l'emozione (ad esempio per un album che ci ricorda qualche periodo della nostra vita) e, non meno importante, gli arrangiamenti e la tecnica strumentale dei musicisti impiegati.
Ognuno di noi potrebbe stilare una lista di alcuni album preferiti, magari con qualche commento su ognuno o su parte di essi.

Inizio io (l'ordine è puramente casuale):


Mango - Sirtaki
Lunghi commenti apparirebbero inutili per questo album del grande artista Lucano, scomparso prematuramente durante un concerto nella sua regione.
Testi e musica di Mogol/Mango.
Arrangiamenti pazzeschi e musicisti incredibili fanno si che quest'album rasenti la perfezione e non credo di esagerare.
"Nella Mia Città" e "I Giochi del Vento sul Lago Salato" ben rappresentano quanto appena scritto.
Un album che ti fa "battere il piede" e che ti entra nell'anima lasciandoti stordito per quant'è bello e appagante.
IMMENSO!

Elio e le Storie Tese - Eat The Phikis
Una band controversa.
La copertina dello squalo con l'ortodonzia fissa lascia intuire molte cose.
Potremmo inserirli nel genere trash per via dei temi trattati......peccato che i generi da cui nascono le composizioni siano jazz, funk e fusion.
Sezione ritmica impressionante e travolgente come poche con Nicola Fasani (in arte Faso) e lo svizzero Christian Meyer, due macchine da guerra.
Una chitarra elettrica dannatamente efficace quella di Davide Civaschi (in arte Cesareo), il magnifico fraseggio di sax del buon Paolo Panigada (in arte Feyez) stroncato da un infarto nel '98, il tappeto di synth di Sergio Conforti (in arte Rocco Tanica), l'intonazione a dir poco perfetta, pur non avendo un timbro alla Stevie Wonder, di Stefano Belisari (in arte Elio) e collaborazioni "di lusso" che vanno da Giorgia a James Taylor fino ad Enrico Ruggeri, fanno si che questo album sia vibrante, esplosivo, intenso, ricco di verve e delle nuances tipiche dei generi che lo compongono.
A mio parere (e quì storceranno il naso in molti, ma abbiate pazienza, guardo le cose dal punto di vista del musicista) una delle migliori band in quanto a tecnica, virtuosismo e senso del ritmo.
Registrazione mediocre (purtroppo) ma chissenefrega, i woofer dei vostri diffusori avranno di che divertirsi :D

883 - Hanno Ucciso l'Uomo Ragno / Nord Sud Ovet Est (a pari merito)
Canzoni piuttosto originali ma soprattutto, dei testi tremendamente attuali per l'epoca (e non solo per l'epoca).
Storie di gravi problemi sociali, di ragazzi annoiati, svogliati, senza un lavoro, con pochi spiccioli in tasca e con sogni nel cassetto.
Una contraddizione che resiste ancora oggi, purtroppo.
Pezzali & co. hanno fatto un lavoro, a mio parere, magistrale.
Per quanto mi riguarda, il livello emozionale è altissimo, ma questa è una cosa piuttosto soggettiva.....

Eros Ramazzotti - Nuovi Eroi
Storie di ragazzi, di adolescenti, di amori, di anime agitate.
Un Ramazzotti alle prime armi, per così dire, è capace di entrare nel profondo e di sfornare un disco piacevolissimo con una performance vocale davvero notevole.
Si rivela anche un "buongustaio" scegliendo sapientemente i musicisti da affiancare ma, del resto, soprattutto negli album successivi, Ramazzotti ha sempre puntato in alto affidandosi a turnisti mica da ridere.

Fabio Concato - Scomporre e Ricomporre
L'unico inedito del disco è "Troppo Vento".
Sostanzialmente è una raccolta dei brani più famosi ma con gli arrangiamenti completamente rifatti.
Il risultato è: classe, pura classe.
L'album, sapientemente arrangiato, scorre via piacevole, fresco, emozionante.
Fortemente consigliato.
Emmanuele

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fantabaffo
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Re: Musica italiana preferita

Messaggio: # 8982Messaggio fantabaffo
gio 26 set 2019, 16:55

Mi sono riproposto da tempo di rispondere in questo tuo argomento, e lo faccio solo ora in modo veloce e sommario per evitare che questo mio intento finisca nel dimenticatoio.

La proposta che hai lanciato, Emmanuele, è a mio modo di vedere interessante, e nel tuo messaggio dai evidenza al fatto che troppo spesso trascuriamo le eccellenze della musica "leggera" italiana (per intenderci, dall'inizio della rivoluzione beat in poi), a causa del fatto che le nostre perle si sono sviluppate in un contesto musicale qualitativamente piuttosto basso.
Sebbene, dunque, l'unica corrente significativa e di valore del panorama musicale moderno sia stata la scena prog (rispecchiando almeno in parte la trascorsa storia musicale Italiana), non possiamo però trascurare anche una serie rilevante di artisti dalle caratteristiche abbastanza singolari, o appartenenti a correnti dimensionalmente abbastanza limitate.

Questa premessa serve per riallacciarmi al post di apertura e per invitare tutti a riconsiderare ed approfondire, anche da un punto di vista storico, il nostro panorama musicale degli ultimi 60 anni: io stesso l'ho snobbato in gioventù, e mi sto invece ricredendo.

Dunque... che dischi posso iniziare ad inserire nell'elenco?
Partiamo dal "mostro sacro" Battisti (che per una serie di affinità considero una sorta di Elton John italiano, seppur con molti distinguo... ed una creatività forse più fantasiosa ed irriverente del nostro Lucio)

Amore e non Amore
Un disco notevole, fresco, a tratti un po' immaturo, ma dotato di una capacità innovatrice particolare (ricordiamo che si tratta di un disco dedicato alla massa, e che ha saputo raggiungere la massa): segnalo senz'altro l'esecuzione superlativa, dovuta a quei 4 musicisti che pochi mesi dopo avrebbero incorporato Mauro Pagani per creare la PFM

Il mio Canto Libero
Album maturo, suonato, dal gusto sonoro che strizza l'occhio al prog che tanto stava crescendo in Italia in quel periodo. Non serve altro, va solo ascoltato.

Una Giornata Uggiosa
Ultimo disco prodotto dalla coppia Battisti-Mogol: anche qui, come negli altri due, qualche pezzo meno rilevante, ma il livello medio è elevatissimo: l'approccio al "peggior" periodo per quanto riguarda le sonorità anni '80 è riuscito in modo eccellente, ci sono pezzi magnifici ed ancora molte idee musicali, mature ma sfrontate.

Con più calma andrò ad aggiungere altri pezzi interessanti.
Grazie ancora ad Emmanuele per aver lanciato questo bellissimo argomento. ;)
Alessio

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