Sinclair
Inviato: sab 10 ago 2019, 9:12
Stavo correggendo un piccolo errore di "montaggio" delle didascalie che mi è stato segnalato sul vecchio meeting fatto a Cinecittà (che trovate QUI) e...mi sono fermato a distanza di tempo a rileggere i commenti.
Ve ne riporto uno di un fonico romano intervenuto (che spero ci legga ancora e che sarei ben lieto di risentire) che era da noi iscritto con lo pseudonimo di "sinclair". E' l'autore di un'ottima registrazione di brani misti effettivamente ad alta dinamica con l'Orchestra di Santa Cecilia che svariate persone hanno potuto ascoltare a casa mia (richiedendomene copia).
Sono passati 11 anni ma sembra sia stato scritto ieri questo commento:
Salve, questo è il mio primo post su questo forum, anche se lo leggo quasi quotidianamente da un anno e mezzo.
Ero al meeting di Cinecittà e, naturalmente, volevo conoscere le impressioni degli altri partecipanti, ma poiché il forum “Emozioni all’ascolto” aveva dei problemi, mi sono collegato a quello di Videohifi.
Beh… che dire…? Sono assolutamente sconcertato dalla marea di scempiaggini che si sono dette, con qualche lodevole eccezione (Vintage lover).
Sono anche sorpreso dalla generale bassa cultura musicale e auditiva di gente che, in teoria, è amante del bel suono. Si paragona il suono di un impianto a quello di un altro senza sapere nulla, assolutamente nulla di quello che è il suono dal vero. Quando mai c’è della “cattiveria” nel suono? Può esserci dinamica, non cattiveria. Il problema è che, quando parla di dinamica, l’audiofilo in genere (… ma anche qualche addetto ai lavori …) intende il suo contrario: la compressione, che permette di avere un livello medio più alto, un (finto) dettaglio più in evidenza, un suono più presente. Se analizzate la banda dinamica delle maggior parte dei CD di oggi troverete che il segnale è compreso quasi totalmente tra -20 dB e 0 dB. La nasalità del suono e la piattezza del fronte stereo ne sono la diretta conseguenza. Il fatto è che i dischi oggi sono fatti per essere ascoltati in autoradio, con i walkman, con le casse del pc.
E la gente, che ascolta queste cose ma si guarda bene dal partecipare, almeno di tanto in tanto, a qualche concerto, sta lentamente diseducando le proprie orecchie.
E pensate veramente che la maggior parte degli audiofili, in questa situazione, ed a parte le ovvie resistenze “psicoeconomiche”, possa essere in grado di apprezzare veramente le qualità Grundig?
(sinclair)
Ve ne riporto uno di un fonico romano intervenuto (che spero ci legga ancora e che sarei ben lieto di risentire) che era da noi iscritto con lo pseudonimo di "sinclair". E' l'autore di un'ottima registrazione di brani misti effettivamente ad alta dinamica con l'Orchestra di Santa Cecilia che svariate persone hanno potuto ascoltare a casa mia (richiedendomene copia).
Sono passati 11 anni ma sembra sia stato scritto ieri questo commento:
Salve, questo è il mio primo post su questo forum, anche se lo leggo quasi quotidianamente da un anno e mezzo.
Ero al meeting di Cinecittà e, naturalmente, volevo conoscere le impressioni degli altri partecipanti, ma poiché il forum “Emozioni all’ascolto” aveva dei problemi, mi sono collegato a quello di Videohifi.
Beh… che dire…? Sono assolutamente sconcertato dalla marea di scempiaggini che si sono dette, con qualche lodevole eccezione (Vintage lover).
Sono anche sorpreso dalla generale bassa cultura musicale e auditiva di gente che, in teoria, è amante del bel suono. Si paragona il suono di un impianto a quello di un altro senza sapere nulla, assolutamente nulla di quello che è il suono dal vero. Quando mai c’è della “cattiveria” nel suono? Può esserci dinamica, non cattiveria. Il problema è che, quando parla di dinamica, l’audiofilo in genere (… ma anche qualche addetto ai lavori …) intende il suo contrario: la compressione, che permette di avere un livello medio più alto, un (finto) dettaglio più in evidenza, un suono più presente. Se analizzate la banda dinamica delle maggior parte dei CD di oggi troverete che il segnale è compreso quasi totalmente tra -20 dB e 0 dB. La nasalità del suono e la piattezza del fronte stereo ne sono la diretta conseguenza. Il fatto è che i dischi oggi sono fatti per essere ascoltati in autoradio, con i walkman, con le casse del pc.
E la gente, che ascolta queste cose ma si guarda bene dal partecipare, almeno di tanto in tanto, a qualche concerto, sta lentamente diseducando le proprie orecchie.
E pensate veramente che la maggior parte degli audiofili, in questa situazione, ed a parte le ovvie resistenze “psicoeconomiche”, possa essere in grado di apprezzare veramente le qualità Grundig?
(sinclair)