Quando hai uno Zio High Ender....

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Gianfranco
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6825Messaggio Gianfranco
mar 26 mar 2019, 17:55

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:49
ok, ma pur sempre come "stregone" isolato.....
Mah... Ha portato prodotti da ascoltare, questo si fa in quelle manifestazioni.
Sapessi quanti VERI 'cantinari' partecipano con nomi roboanti ma con prodotti poco più che mediocri ci rimarresti malissimo.
Quello che manca a Massimo è un ufficio marketing... Sotto questo aspetto è veramente 'pessimo'... :D
Gianfranco

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6826Messaggio Filippo
mar 26 mar 2019, 17:57

Gianfranco ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:55
Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:49
ok, ma pur sempre come "stregone" isolato.....
Mah... Ha portato prodotti da ascoltare, questo si fa in quelle manifestazioni.
Sapessi quanti VERI 'cantinari' partecipano con nomi roboanti ma con prodotti poco più che mediocri ci rimarresti malissimo.
Quello che manca a Massimo è un ufficio marketing... Sotto questo aspetto è veramente 'pessimo'... :D
Ci vorrebbe una strategia più complessa ed articolata, e aiuti di peso per sdoganare il prodotto LT in modo da apparire più credibile..... cosa che per il singolo Ambrosini è difficilissima....

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Gianfranco
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6828Messaggio Gianfranco
mar 26 mar 2019, 18:01

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:57
Ci vorrebbe una strategia più complessa ed articolata, e aiuti di peso per sdoganare il prodotto LT in modo da apparire più credibile..... cosa che per il singolo Ambrosini è difficilissima....
Guarda, basterebbe che gli audiofili incominciassero ad usare le proprie orecchie invece della carta stampata.
Gianfranco

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6829Messaggio Filippo
mar 26 mar 2019, 18:03

Gianfranco ha scritto:
mar 26 mar 2019, 18:01
Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:57
Ci vorrebbe una strategia più complessa ed articolata, e aiuti di peso per sdoganare il prodotto LT in modo da apparire più credibile..... cosa che per il singolo Ambrosini è difficilissima....
Guarda, basterebbe che gli audiofili incominciassero ad usare le proprie orecchie invece della carta stampata.
Se così fosse Massimo avrebbe già una fabbrica di dimensioni colossali.....
Ma ripeto, se il tutto non è brevettabile penso sia mooolto meglio continuare così, perchè prima o poi qualcuno capisce e a quel punto, non ci vuole nulla per una grande azienda a schiacciare il moscerino........ ma probabilmente prima che ciò accada, qualcuno metterebbe una bomba sotto tutti gli LT! :D
Ultima modifica di Filippo il mar 26 mar 2019, 18:08, modificato 1 volta in totale.

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6830Messaggio fantabaffo
mar 26 mar 2019, 18:05

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:57
Ci vorrebbe una strategia più complessa ed articolata, e aiuti di peso per sdoganare il prodotto LT in modo da apparire più credibile..... cosa che per il singolo Ambrosini è difficilissima....
Non stiamo parlando di decoder di Sky, dove i numeri di vendita sono almeno nell'ordine delle centinaia di migliaia. Azienda non significa necessariamente colosso: non capisco perché questo concetto non riesce proprio a filtrare...
Comunque sia, sono chiacchiere: il "prodotto" ce l'ha Massimo e le scelte sono sue, come sono sempre state :D
Alessio

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6831Messaggio Filippo
mar 26 mar 2019, 18:10

fantabaffo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 18:05
Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:57
Ci vorrebbe una strategia più complessa ed articolata, e aiuti di peso per sdoganare il prodotto LT in modo da apparire più credibile..... cosa che per il singolo Ambrosini è difficilissima....
Non stiamo parlando di decoder di Sky, dove i numeri di vendita sono almeno nell'ordine delle centinaia di migliaia. Azienda non significa necessariamente colosso: non capisco perché questo concetto non riesce proprio a filtrare...
Comunque sia, sono chiacchiere: il "prodotto" ce l'ha Massimo e le scelte sono sue, come sono sempre state :D
E chi ha parlato di colosso Alessio??

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6832Messaggio Gianfranco
mar 26 mar 2019, 18:12

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 18:03
Ma ripeto, se il tutto non è brevettabile penso sia mooolto meglio continuare così, perchè prima o poi qualcuno capisce e a quel punto, non ci vuole nulla per una grande azienda a schiacciare il moscerino.......
Credo che da questo punto di vista Massimo possa dormire non tra due ma tra otto guanciali... :D
Gianfranco

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6833Messaggio fantabaffo
mar 26 mar 2019, 18:15

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 18:10
fantabaffo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 18:05
Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:57
Ci vorrebbe una strategia più complessa ed articolata, e aiuti di peso per sdoganare il prodotto LT in modo da apparire più credibile..... cosa che per il singolo Ambrosini è difficilissima....
Non stiamo parlando di decoder di Sky, dove i numeri di vendita sono almeno nell'ordine delle centinaia di migliaia. Azienda non significa necessariamente colosso: non capisco perché questo concetto non riesce proprio a filtrare...
Comunque sia, sono chiacchiere: il "prodotto" ce l'ha Massimo e le scelte sono sue, come sono sempre state :D
E chi ha parlato di colosso Alessio??
Parli di aiuti di peso per sdoganare il prodotto e strategia molto articolata. Per iniziare a fare azienda in un settore piccolo serve piuttosto un metodo innovativo che valorizzi il proprio vantaggio competitivo: quanto dici serve ad una grossa azienda(grossa relativamente al settore)
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6834Messaggio Filippo
mar 26 mar 2019, 18:26

Io, come detto, mi riferivo a persone e riviste conosciute e apprezzate, testimonial e opinion leader.....poi non so se questo è quanto messo in atto solo da grandi aziende......
Però già essere appoggiato da una importante rivista non è male.
Stiamo parlando di pubblicità e marketing....
Ma Massimo sa benissimo come funziona il settore.......

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6835Messaggio M.Ambrosini
mar 26 mar 2019, 19:07

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 18:26
Però già essere appoggiato da una importante rivista non è male
Le riviste non "appoggiano" nessuno che non sia disposto a pagare fior di denari in pubblicità. E questo solo grandi marchi/importatori possono permettersi di farlo.
E LT non lo è neppure un "marchio".
Sarei curioso di capire meglio la visione aziendale di Ale...
Ma Massimo sa benissimo come funziona il settore.......
Temo di si...
Massimo

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6851Messaggio emulatore
mer 27 mar 2019, 8:18

Credo che Alessio voglia solo dire che un'azienda rimane tale anche senza fare i numeri della Apple e senza essere una s.p.a. , ed è vero.
Concettualmente, ci sono aziende artigianali e non.......è pur vero però che l'obiettivo di un'azienda è "fare soldi" e più se ne fanno e meglio è, ovviamente.
L'obiettivo guadagno è l'aspetto primario di un'azienda.
Nessuno lavora per la gloria o per ricevere pacche sulle spalle.
Ci sono piccole aziende a conduzione familiare, dove tutto è fatto artigianalmente e dove la cura del particolare rasenta il maniacale (mi vengono in mente alcune aziende calzaturiere nelle Marche) ma che però restano di nicchia e magari hanno pure chiuso il fatturato annuale con segno meno.....e poi ci sono aziende come la Converse che fanno scarpe in tela che si rompono dopo poco, che hanno pure spostato la produzione dagli stati uniti all'asia ma che fatturano da paura.
Personalmente vorrei essere il titolare della seconda azienda se voglio garantire un "futuro" (in senso economico) a me e ai miei figli.
Credo che alla fine a tutti importino i numeri, le vendite ed il fatturato.....eccome....il sistema attuale non lascia scampo, purtroppo.....
Emmanuele

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6858Messaggio fantabaffo
mer 27 mar 2019, 10:07

emulatore ha scritto:
mer 27 mar 2019, 8:18
Credo che Alessio voglia solo dire che un'azienda rimane tale anche senza fare i numeri della Apple e senza essere una s.p.a. , ed è vero.
Non tanto questo, a dire il vero. Penso piuttosto ad un metodo per trovare un punto di partenza il più possibile corretto, e valutarne l'opportunità.
emulatore ha scritto:
mer 27 mar 2019, 8:18
Concettualmente, ci sono aziende artigianali e non.......è pur vero però che l'obiettivo di un'azienda è "fare soldi" e più se ne fanno e meglio è, ovviamente.
L'obiettivo guadagno è l'aspetto primario di un'azienda.
Nessuno lavora per la gloria o per ricevere pacche sulle spalle.
Ci sono piccole aziende a conduzione familiare, dove tutto è fatto artigianalmente e dove la cura del particolare rasenta il maniacale (mi vengono in mente alcune aziende calzaturiere nelle Marche) ma che però restano di nicchia e magari hanno pure chiuso il fatturato annuale con segno meno.....e poi ci sono aziende come la Converse che fanno scarpe in tela che si rompono dopo poco, che hanno pure spostato la produzione dagli stati uniti all'asia ma che fatturano da paura.
Personalmente vorrei essere il titolare della seconda azienda se voglio garantire un "futuro" (in senso economico) a me e ai miei figli.
Credo che alla fine a tutti importino i numeri, le vendite ed il fatturato.....eccome....il sistema attuale non lascia scampo, purtroppo.....
Se ragioni così, ovviamente non hai scampo.
Invece, io vorrei tanto avere tra le mani una azienda produttiva, piccola finché vuoi, ma che possieda un know-how approfondito, evolutosi negli anni con il lavoro e l'esperienza. Certo, non tutti i settori sono uguali, tuttavia la piccola aziendina delle Marche che vai citando ha a mio parare un potenziale futuro più roseo della Converse di turno, ovviamente a patto che venga gestita in modo corretto.
Poi, ci sono persone portate a valorizzare qualsiasi cosa ed io purtroppo non sono tra questi: se il valore non lo riconosco, non riesco a mentire nemmeno a me stesso, figuriamoci ad una rosa di potenziali clienti :lol:

PS sono andato a guardare due info su Converse (non so nulla del settore abbigliamento): l'azienda è una Inc. americana, proprietà di Nike, nel 2017 ha fatturato 2 miliardi di dollari... non ha molto senso come termine di paragone, nè ha senso parlare di "titolare", che naturalmente non esiste. :D
Alessio

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6859Messaggio emulatore
mer 27 mar 2019, 10:18

Io non so nemmeno come si scrive due miliardi :lol:
Emmanuele

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6860Messaggio fantabaffo
mer 27 mar 2019, 10:19

emulatore ha scritto:
mer 27 mar 2019, 10:18
Io non so nemmeno come si scrive due miliardi :lol:
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Alessio

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6889Messaggio gere
gio 28 mar 2019, 23:20

Al di là degli aspetti prettamente economico-aziendali, sui quali non intendo pronunciarmi per vari e svariati motivi, la questione verte su alcune problematiche percettive, così come evidenziato nelle mie "memorie", come sottolineato a più riprese dal nostro e da alcuni interessanti interventi.
Anzitutto quanti audiofili sono in grado di percepire la naturalezza dell'evento sonoro riprodotto dai G. oppure da LT?
Personalmente al primissimo contatto con LT a Casalborsetti, rimasi sconcertato dalle prestazioni soniche della catena, la perfetta quadratura del cerchio, ovverossia un cd player che suonava come un giradischi e, mi dissi, se tanto mi da tanto... Eppure, dei presenti all'ascolto, quanti acconsentirono a comprendere che una realtà si era svelata ai loro padiglioni auditivi? Neppure uno!
Rammento che un audiofilo cercò di imitare le modifiche del cd player LT, ottenendo effetti comici ( un clavicembalo che aveva le dimensioni di un'orchestra...) e cercando di strapparmi una nota positiva, ma con devastanti risultati. Il motivo ricorrente era che "il suono è diverso da quello riprodotto da tutti gli altri impianti e quindi sono gli altri a suonare correttamente e non quello di Ambrosini".
Onestà intellettuale la mia o volontà di andare in direzione ostinata e contraria? NO, semplice umiltà per riconoscere di aver dilapidato somme rilevanti, con il risultato di essermi ritrovato in casa celebrati monumenti all'assurdo sonico.
Un'altro audiofilo mi disse, sconcertato, che gli strumenti musicali non erano "a fuoco", non conoscendo o riconoscendo che un impianto dovrebbe correttamente riprodurre anche la "stanza" e non solo quanto in essa contenuto. Ma se gli impianti avessero riprodotto la stanza, probabilmente avremmo fatto a meno di scoprire, all'epoca la quadrifonia ed ora il dolby surround...
Un quesito retorico: quanti sono appagati dall'esibire uno status simbol e quanti sono coloro che sanno valutare con le proprie orecchie un impianto stereofonico? Ma attenzione, valutare uno stereo significa misurare quanto più oggettivamente possibile la riproduzione dello stesso si approssimi alla realtà, certamente non l'estetica o le somme necessarie per accasarsi questo o quel telaio.
Last but not least, numericamente quanti siamo tutt'ora interessati alla riproduzione musicale attraverso un impianto stereofonico? E' bene sottolineare che, come alle mostre di apparecchiature fotografiche mio figlio tredicenne abbassi drasticamente l'età media, pure alle rassegne hifi oramai siamo, volens aut nolens, con i capelli bianchi oppure senza neppure quelli...
Altro che iniziare un azienda!
Gere

Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6890Messaggio Filippo
ven 29 mar 2019, 0:16

Ok Gere, ma una delle domande da porsi adesso, secondo me, è: perché nessuno o quasi è disponibile a riconoscere l'evidenza?
Molto probabilmente perché la verità dominante è un'altra, perché il mercato, le grandi aziende, gli "esperti" e i principali esponenti del settore spingono in un'altra direzione, hanno inculcato nella testa della massa convincimenti radicati che uno sparuto gruppo di appassionati guidati da uno stregone non possono minimamente scalfire...... ma se la qualità di questi fantomatici apparecchi musicali iniziasse ad essere magnificata anche dai "santoni" del settore? Se anche gli LT incominciassero a diventare trendy e degli status simbol, sinonimo di prestigio audiofilo?
Tutto passa attraverso una operazione di marketing e pubblicità promossa da personaggi "credibili" alle orecchie dell'appassionato medio. Con la differenza che in questo caso all'immagine creata dal marketing si accompagna pure la sostanza!
Certo è difficile, certo è costoso, però è ciò che probabilmente è indispensabile per il successo di un progetto.
C'è una via alternativa per realizzare un grande progetto??
Si può realizzare un progetto imprenditoriale senza adeguati investimenti e senza rischio??
Ultima modifica di Filippo il sab 30 mar 2019, 10:45, modificato 2 volte in totale.

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6892Messaggio emulatore
ven 29 mar 2019, 8:24

Onestamente non avrei mai pensato di apprezzare Grundig ed LT a tal punto da farli diventare i miei riferimenti.

Ricordo che a 12/13 anni tutti i santi pomeriggi ero nell'unico negozio di hifi del mio paesotto in provincia di Cosenza e davo letteralmente la morte ai titolari facendogli fare 1000 prove con apparecchi diversi.....a dire il vero loro si dimostrarono sempre gentili e disponibili, addirittura proponendomi loro stessi alcune prove e facendomi notare le evidenti differenze all'ascolto tra un prodotto e l'altro.
Ad esempio ricordo come se fosse ieri (a distanza di 25 anni) quando un pomeriggio mi fece fare il confronto tra JBL, Infinity e Chario.
Il confronto fu impietoso e la voce di Clapton inascoltabile con le JBL ma piuttosto neutra e gradevole con le altre 2, soprattutto con le Infinity.

Nel corso degli anni poi ho anche posseduto diversi prodotti Grundig come ad esempio un V20 e delle 2500ap ma, vuoi per l'installazione "arrangiata" in un salotto da quasi 70 mq, vuoi per una catena non full CCI, vuoi anche per la mia "immaturità" , non ero mai riuscito ad apprezzarli fino in fondo, pur riconoscendone alcune doti.

Questo finchè non iniziai a frequentare il forum e finchè un bel giorno il buon Salvatore Fassari di Chivasso venne a casa mia portando il suo integrato LT MA10 (il primo costruito da Massimo) confrontandolo col mio valvolare, un single ended con le 845 da circa 15 w.
Quando sentii la big band jazz di Bob Mintzer suonare finalmente senza colorazioni e senza fatica d'ascolto allora mi resi conto.

Dopo pochissimo vendetti il valvolare per prendere un V30......e da li non ho più guardato altri marchi.....
Emmanuele

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6908Messaggio gere
ven 29 mar 2019, 20:12

Filippo ha scritto:
ven 29 mar 2019, 0:16
Ok Gere, ma una delle domande da porsi adesso, secondo me, è: perché nessuno o quasi è disponibile a riconoscere l'evidenza?
Molto probabilmente perché la verità dominante è un'altra, perché il mercato, le grandi aziende, gli "esperti" e i principali esponenti del settore spingono in un'altra direzione, hanno inculcato nella testa della massa convincimenti radicati che uno sparuto gruppo di appassionati guidati da uno stregone non possono minimamente scalfire...... ma se la qualità di questi fantomatici apparecchi musicali iniziasse ad essere magnificata anche dai "santoni" del settore? Se anche gli LT incominciano a diventare trendy e degli status simbol, sinonimo di prestigio audiofilo?
Tutto passa attraverso una operazione di marketing e pubblicità promossa da personaggi "credibili" alle orecchie dell'appassionato medio. Con la differenza che in questo caso all'immagine creata dal marketing si accompagna pure la sostanza!
Certo è difficile, certo è costoso, però è ciò che probabilmente è indispensabile per il successo di un progetto.
C'è una via alternativa per realizzare un grande progetto??
Si può realizzare un progetto imprenditoriale senza adeguati investimenti e senza rischio??
Rispondo per punti.
I. Il celeberrimo "santone" del settore ha udito e si è, a suo tempo, pronunciato con estrema chiarezza. Penso di essere stato sufficientemente preciso, pur se a distanza di lustri, nel riportare le affermazioni del direttore, che peraltro ha difeso il Nostro a spada tratta nel corso di discussioni.
Ma gli audiofili sono preparati ad adottare un differente approccio uditivo, rivoluzionando le proprie convinzioni?
A suo tempo ci recammo in provincia di Como, ove troneggiava una coppia di isostatiche MG dalle dimensoini davvero ciclopiche. Collegato il finale ed assettati i paraventi, il proprietario si rese conto delle potenzialità dei diffusori, si fece lasciare gli LT felice di aver raggiunto la pace dei sensi. Dopo qualche giorno, influenzato dei soliti farlocchi-allocchi, decise di restituire gli LT, privandosi della piacevolezza di ascolto assolutamente imparagonabile alla condizione di partenza...
II. Quel che penso circa l'avventura imprenditoriale LT è che il progetto avrebbe potuto essere varato a suo tempo, quando il mercato era florido, non certamente ora.
Quanti giovani sono presenti alle rassegne? Quali sono le modalità di ascolto ?
Il mercato hi-fi mi ricorda l'altra mia grande passione, la fotografia.
Sai che mi disse un arguto, quanto appassionato giornalista? Se proseguiamo su questa strada finiremo per fotografare con il cellulare! Guardando le mie attrezzature analogiche provo tenerezza e spero nei miei figli...

Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6911Messaggio Filippo
ven 29 mar 2019, 21:27

Gere, mi rendo conto che a parole è facile. Io, come penso anche altri, partecipo a questa come ad altre discussioni anche per amore di ragionamento.
Quello che dici è assolutamente vero, inoltre attualmente il mercato dell'HiFi è molto probabilmente eroso da quello dell'home theatre e altre amenità digitali, e l'educazione al corretto ascolto è passata in secondo piano rispetto all'ascolto spettacolarizzato ottenibile, ad esempio, con mille diffusori più sub sparsi dappertutto in casa.....
Io per primo non mi ritengo un audiofilo "ortodosso", tuttavia alcune cose come l'immagine, la famosa stanza, la trasparenza etc etc le apprezzo eccome.
Il Santone in questione si sarà pure espresso a favore del nostro e dei suoi apparecchi, ma un rapporto stabile e duraturo di sistematica collaborazione non si è mai sviluppato, quindi non ha dato frutti. Un discorso serio non è mai stato impostato mi sembra di capire, e forse adesso è tardi come dici tu....

Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6916Messaggio Filippo
sab 30 mar 2019, 13:08

Forse l'unica possibilità al giorno d'oggi di avviare un'attività imprenditoriale di successo sarebbe quella di spaziare oltre l'hifi, abbracciando anche altri settori affini, così facendo le prospettive sarebbero notevolmente diverse.....
In questo senso potrebbe essere meglio "scegliere" di partire dal settore più profittevole, di più largo consumo, migliorabile cciariamente :) e poi col tempo sviluppare una "costola" d'azienda minoritaria dedicata all'alta fedeltà.....
Questo naturalmente richiederebbe di abbandonare un approccio da puristi.
Così facendo ci potrebbe essere, e sottolineo potrebbe, anche il vantaggio di "sensibilizzare" gli utenti che dovessero fare uso di "strumenti" CCI sulla bontà di questa "tecnologia" e molti potrebbero sviluppare la curiosità di provare a vedere cosa succederebbe, dal punto di vista audiofilo, ad ascoltare un impianto serio sviluppato secondo quei criteri.
Sarebbe un modo per sfruttare i tempi moderni piuttosto che esserne travolti.
Chissà....
Pour parler...

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6917Messaggio Gianfranco
sab 30 mar 2019, 13:20

Non ci è riuscita la Grundig con la potenza industriale che aveva e ci riuscirebbe Ambrosini?
Gianfranco

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6918Messaggio Filippo
sab 30 mar 2019, 13:45

Premesso che ne stiamo parlando per capire meglio come mai in passato Massimo non abbia dato vita ad un'attività imprenditoriale vera e propria, Gianfranco non conosco precisamente la storia di grundig e del perché sia fallita/scomparsa nel settore HiFi.
Quand'è che grundig ha avuto il tracollo e perché? Io non lo so precisamente. Sarebbe interessante capirlo. Le cause che possono portare alla fine di un'azienda sono tante. Ci sono fior di aziende che sono fallite, nonostante potenzialità eccezionali, per cattiva gestione e viceversa.
Cmq ciò non escuderebbe, secondo me, la possibilità di creare un'attività, magari di piccole dimensioni, ma pur sempre valida....
Se si prendono sempre ad esempio i fallimenti allora non si dovrebbe fare nulla.
Sono perfettamente d'accordo che è difficile, è solo che personalmente mi dispiace che fior di prodotti come quelli di cui parliamo non riescano a trovare uno sbocco di mercato e un riconoscimento maggiori.

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6919Messaggio andreamilano
sab 30 mar 2019, 15:02

Abbiamo affrontato il discorso più volte Filippo ma non c'è mai stata via d'uscita. Spesso le attività funzionano più o meno bene per 3/4 anni (e sono generoso), poi si è costretti a chiudere...oppure cambiare ragione sociale ogni 2/3 anni. Sul groppone del vecchio intestatario rimangono solo debiti e cartelle esattoriali, punto.
Andrea

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6921Messaggio myfisite
sab 30 mar 2019, 19:20

Filippo ha scritto:
sab 30 mar 2019, 13:45
Quand'è che grundig ha avuto il tracollo e perché? Io non lo so precisamente. Sarebbe interessante capirlo.
Qualche tempo fa avevo tentato di fare un po' di luce su queste vicende (vari interventi disseminati nel thread):
viewtopic.php?f=5&t=403
Marco A.

Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6923Messaggio Filippo
sab 30 mar 2019, 20:02

myfisite ha scritto:
sab 30 mar 2019, 19:20
Filippo ha scritto:
sab 30 mar 2019, 13:45
Quand'è che grundig ha avuto il tracollo e perché? Io non lo so precisamente. Sarebbe interessante capirlo.
Qualche tempo fa avevo tentato di fare un po' di luce su queste vicende (vari interventi disseminati nel thread):
viewtopic.php?f=5&t=403
Da lì si capisce abbastanza bene che alla base del fallimento di Grundig ci siano stati investimenti sbagliati, partnership sbagliate, oltre che a perdite di Know-how, quindi non si può certo prendere a riferimento la parabola di grundig rispetto a questa discussione.
La storia del fallimento grundig non è la storia del fallimento CCI......
A volte è più facile per un colosso, con tutti i suoi problemi di gestione, di scelta degli investimenti, di lotte di potere interne, di diversificazione delle produzioni etc etc, che per una piccola azienda specializzata perdersi per strada......
Tra l'altro in quella discussione viene fuori come anni fa il supporto vincente in ambito video fu il VHS, anche a fronte della sua inferiorità tecnica rispetto ai concorrenti.
Questo insegna purtroppo che a volte il giusto mix per il successo non si fonda sulla validità del mezzo tecnico, ma su fattori quali accordi tra case costruttrici, maggiore convenienza e quant'altro.....
Chi si lancia senza adeguate coperture è veramente coraggioso (o incosciente :D ).

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Gianfranco
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6925Messaggio Gianfranco
sab 30 mar 2019, 20:55

Non vedo alcun fallimento CCI.
Gianfranco

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6928Messaggio M.Ambrosini
sab 30 mar 2019, 22:42

Filippo ha scritto:
sab 30 mar 2019, 20:02

Questo insegna purtroppo che a volte il giusto mix per il successo non si fonda sulla validità del mezzo tecnico, ma su fattori quali accordi tra case costruttrici, maggiore convenienza e quant'altro.....
Non "a volte" Filippo...puoi dire sempre. L'effettiva validità di un prodotto non viene MAI percepita dal grande pubblico (può essere triste doverlo ammettere ma è la realtà)...ciò che viene percepita è la convinzione di una superiorità dovuta ad una maggiore forza pubblicitaria (in senso lato) di chi ha maggiore potere per metterla in atto.
Chi si lancia senza adeguate coperture è veramente coraggioso (o incosciente :D ).
Appunto...
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6929Messaggio Filippo
sab 30 mar 2019, 23:13

M.Ambrosini ha scritto:
sab 30 mar 2019, 22:42
Filippo ha scritto:
sab 30 mar 2019, 20:02

Questo insegna purtroppo che a volte il giusto mix per il successo non si fonda sulla validità del mezzo tecnico, ma su fattori quali accordi tra case costruttrici, maggiore convenienza e quant'altro.....
Non "a volte" Filippo...puoi dire sempre. L'effettiva validità di un prodotto non viene MAI percepita dal grande pubblico (può essere triste doverlo ammettere ma è la realtà)...ciò che viene percepita è la convinzione di una superiorità dovuta ad una maggiore forza pubblicitaria (in senso lato) di chi ha maggiore potere per metterla in atto.
Chi si lancia senza adeguate coperture è veramente coraggioso (o incosciente :D ).
Appunto...
Ok, senza opportuni collegamenti, mettiamoci una pietra sopra.....
Però è stato interessante discuterne.

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6945Messaggio fantabaffo
lun 1 apr 2019, 12:05

Non riesco a condividere questa vostra visione sempre negativa ed impossibilitante del mercato, così come non credo che il povero consumatore sia ignara vittima dei condizionamenti, né che sia sempre incapace di percepire il valore di ciò che gli viene proposto.
Non "a volte" Filippo...puoi dire sempre. L'effettiva validità di un prodotto non viene MAI percepita dal grande pubblico (può essere triste doverlo ammettere ma è la realtà)...ciò che viene percepita è la convinzione di una superiorità dovuta ad una maggiore forza pubblicitaria (in senso lato) di chi ha maggiore potere per metterla in atto.
Ma dai, è fin troppo facile dire così, ma cerchiamo di essere obiettivi.
Linear Transfer non si rivolgerebbe certo ad un grande pubblico, e l'hifi in generale neppure: ha finito di farlo già negli anni '90
Ci sono, comunque, esempi che provano il contrario: una parte significativa dei consumatori prende decisioni piuttosto chiare e consapevoli, influenzate in piccola misura da marketing e comunicazione: ovviamente, non vale in egual misura per tutti i settori di mercato, né per tutti i segmenti: così su due piedi mi viene alla mente Miele che, nell'inflazionato settore (di massa come pochi) degli elettrodomestici ha sempre mantenuto la propria "mission" aziendale: a fronte di investimenti sul marketing più limitati rispetto alla concorrenza, ha sempre puntato sulla qualità superiore del prodotto, con buoni risultati.

Ma perché non ci chiediamo, piuttosto, COSA VUOLE il consumatore? E, soprattutto, perché non possiamo accettare con serenità che la caratteristica che per noi è assolutamente fondamentale, per altri lo sia meno, o lo sia solo se accompagnata da altre? Una volta fatto questo, si rovescia la domanda: io (o l'azienda in esame) COSA OFFRO? A chi dunque lo devo offrire?

In merito a come vedrei io l'attività imprenditoriale di LT, devo dire che non ci ho mai pensato: sto mettendo insieme qualche idea, magari ne scriverò con più calma.
Alessio

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6946Messaggio emulatore
lun 1 apr 2019, 12:15

fantabaffo ha scritto:
lun 1 apr 2019, 12:05
soprattutto, perché non possiamo accettare con serenità che la caratteristica che per noi è assolutamente fondamentale, per altri lo sia meno, o lo sia solo se accompagnata da altre?
Questa è una verità sacrosanta.
C'è poco da fare.
Non dico tutto ma, molte cose sono relative, come in questo caso.
Se qualcuno preferisce un basso esaltato a discapito della trasparenza abbiamo già finito di parlare infatti.....
E poi "dove c'è gusto non c'è perdenza" recita un detto.
Emmanuele

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6948Messaggio M.Ambrosini
lun 1 apr 2019, 14:02

fantabaffo ha scritto:
lun 1 apr 2019, 12:05
Non riesco a condividere questa vostra visione sempre negativa ed impossibilitante del mercato, così come non credo che il povero consumatore sia ignara vittima dei condizionamenti, né che sia sempre incapace di percepire il valore di ciò che gli viene proposto.
Non "a volte" Filippo...puoi dire sempre. L'effettiva validità di un prodotto non viene MAI percepita dal grande pubblico (può essere triste doverlo ammettere ma è la realtà)...ciò che viene percepita è la convinzione di una superiorità dovuta ad una maggiore forza pubblicitaria (in senso lato) di chi ha maggiore potere per metterla in atto.
Ma dai, è fin troppo facile dire così, ma cerchiamo di essere obiettivi.
Linear Transfer non si rivolgerebbe certo ad un grande pubblico, e l'hifi in generale neppure: ha finito di farlo già negli anni '90
Ci sono, comunque, esempi che provano il contrario: una parte significativa dei consumatori prende decisioni piuttosto chiare e consapevoli, influenzate in piccola misura da marketing e comunicazione: ovviamente, non vale in egual misura per tutti i settori di mercato, né per tutti i segmenti: così su due piedi mi viene alla mente Miele che, nell'inflazionato settore (di massa come pochi) degli elettrodomestici ha sempre mantenuto la propria "mission" aziendale: a fronte di investimenti sul marketing più limitati rispetto alla concorrenza, ha sempre puntato sulla qualità superiore del prodotto, con buoni risultati.

ma perché non ci chiediamo, piuttosto, COSA VUOLE il consumatore? E, soprattutto, perché non possiamo accettare con serenità che la caratteristica che per noi è assolutamente fondamentale, per altri lo sia meno, o lo sia solo se accompagnata da altre? Una volta fatto questo, si rovescia la domanda: io (o l'azienda in esame) COSA OFFRO? A chi dunque lo devo offrire? Tante volte

In merito a come vedrei io l'attività imprenditoriale di LT, devo dire che non ci ho mai pensato: sto mettendo insieme qualche idea, magari ne scriverò con più calma.
Tu sei mooolto più ottimista di me Alessio...sarà forse perchè sei anche molto più giovane? :D
Comunque il discorso è interessante e attendo di conoscere le tue idee in merito
Massimo

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6951Messaggio fantabaffo
lun 1 apr 2019, 14:56

M.Ambrosini ha scritto:
lun 1 apr 2019, 14:02
Tu sei mooolto più ottimista di me Alessio...sarà forse perchè sei anche molto più giovane? :D
Comunque il discorso è interessante e attendo di conoscere le tue idee in merito
Grazie grazie grazie, è sempre bello sentirsi "giovane"! Soprattutto nell'anno in cui suonano i 40... :D
Alessio

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6956Messaggio M.Ambrosini
lun 1 apr 2019, 18:37

fantabaffo ha scritto:
lun 1 apr 2019, 14:56

Grazie grazie grazie, è sempre bello sentirsi "giovane"! Soprattutto nell'anno in cui suonano i 40... :D
Un ragazzino... :D
Massimo

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6958Messaggio Filippo
lun 1 apr 2019, 20:24

fantabaffo ha scritto:
lun 1 apr 2019, 14:56
M.Ambrosini ha scritto:
lun 1 apr 2019, 14:02
Tu sei mooolto più ottimista di me Alessio...sarà forse perchè sei anche molto più giovane? :D
Comunque il discorso è interessante e attendo di conoscere le tue idee in merito
Grazie grazie grazie, è sempre bello sentirsi "giovane"! Soprattutto nell'anno in cui suonano i 40... :D
Azz .... mi aspettavo un vecchio saggio! :D

Certo che passare la boa dei 40 è traumatico psicologicamente, ci son passato qualche annetto fa :)

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6959Messaggio fantabaffo
lun 1 apr 2019, 20:43

Filippo ha scritto:
lun 1 apr 2019, 20:24
Certo che passare la boa dei 40 è traumatico psicologicamente, ci son passato qualche annetto fa :)
Grazie per il "saggio", sei stato delicato :lol: :lol:
Alessio

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