Quando hai uno Zio High Ender....

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Roby1973
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Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6490Messaggio Roby1973
sab 23 feb 2019, 16:10

....
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Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6491Messaggio Filippo
sab 23 feb 2019, 16:17

Ah è di Salerno lo zietto, se vuoi vado a smontarlo io :D

Ma sei originario anche tu di Salerno?

Roby1973
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6492Messaggio Roby1973
sab 23 feb 2019, 16:40

....
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Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6493Messaggio Filippo
sab 23 feb 2019, 17:14

È durissima confrontarsi con sta gente qui, che spende vagonate di soldi in HiFi .... sarebbe dura pure per uno come Massimo, penso, figuriamoci per me.
cmq una capatina armato o meno di qualche grundig la farei :D ..

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M.Ambrosini
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6495Messaggio M.Ambrosini
sab 23 feb 2019, 17:56

Filippo ha scritto:
sab 23 feb 2019, 17:14
sarebbe dura pure per uno come Massimo
Ho visto persone mettere in vendita l'intero sistema dopo averlo ascoltato pezzo per pezzo a confronto di un sistema full CCI, così come ho visto persone che sostenevano a spada tratta la validità di suoni totalmente indifendibili...scadendo spesso nell'offesa e mostrando a a viva voce tutte le pregiudiziali che avevano fin da prima dell'ascolto.
Il problema Filippo è che ci sono troppe persone piene di certezze e pochissime persone che le alternano a qualche dubbio.
Massimo

Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6496Messaggio Filippo
sab 23 feb 2019, 19:12

Per me i possessori di impianti High End che non suonano bene sono evidentemente accomunati dall'incapacità di distinguere un buon suono da uno scadente e si dividono in due categorie: quelli che cercano genuinamente la qualità e quelli che invece cercano il marchio da status simbol. I primi, opportunamente guidati, hanno l'umiltà di riconoscere un errore, gli altri non cambieranno mai idea, perché per loro l'importante è possedere il pezzo magnificato dalla critica e dall'opinione comune. I primi ascoltano, i secondi si limitano ad ostentare, si rifugiano nella sicurezza fornita loro, a seconda dei casi, dal costo altissimo, dall'estetica, dalla potenza, dall'imponenza degli apparecchi, dai messaggi pubblicitari etc etc..... La certificazione della qualità di ciò che posseggono viene dalla massa degli audiofili, non si piegheranno mai ad una minoranza.
Per questi ultimi è semplicemente impossibile ammettere che qualcosa di brutto e poco costoso possa suonare bene, anche perché il loro fine ultimo NON è il suono, ma l'oggetto da esibire e possedere.
Probabilmente nell'ambito degli "High endari" questa categoria è maggioritaria.
Con costoro è inutile e dannoso parlare. E poi perché rischiare di renderli infelici? :)
Poi ci sono gli High endari che possiedono impianti ben suonanti, che a loro volta possono essere suddivisi in chi dà importanza prevalente al suono, convertibili forse a qualcosa di meno costoso, ma che suona bene uguale o meglio, se messi di fronte all'evidenza, e chi invece vuole sia il suono che il marchio, o la fama etc etc e si ritorna al discorso di prima.
In altre parole SE il suono non è il fine ultimo e contano anche altre cose come l'immagine, l'estetica, il costo, la potenza enorme, la mole, l'opinione più diffusa .....non si può ricevere soddisfazione da un V7000, un V35 o un receiver serie larga o da semplici, banali e anonime casse vintage grundig......e nemmeno dagli LT.

Roby1973
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6543Messaggio Roby1973
mer 27 feb 2019, 8:34

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Gianfranco
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6544Messaggio Gianfranco
mer 27 feb 2019, 10:01

Magari potresti invitarlo a partecipare ad un meeting portandosi appresso l'apparecchio 'migliore' che ha. Potrebbe essere sufficientemente illuminante... ;)
Gianfranco

Roby1973
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6545Messaggio Roby1973
mer 27 feb 2019, 10:13

.....
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Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6547Messaggio Filippo
mer 27 feb 2019, 13:58

Roby1973 ha scritto:
mer 27 feb 2019, 10:13
Gianfranco proverò intanto dopo tanti anni spero di poter partecipare io e so già che sarà illuminante per me!

roby
Prova, magari partiamo insieme da Salerno.

gere
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6548Messaggio gere
mer 27 feb 2019, 18:18

Non avevo lo zio, ma ero io High Ender....!

Roby1973
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6552Messaggio Roby1973
mer 27 feb 2019, 19:04

.....
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Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6553Messaggio Filippo
mer 27 feb 2019, 19:52

gere ha scritto:
mer 27 feb 2019, 18:18
Non avevo lo zio, ma ero io High Ender....!
Raccontaci la tua testimonianza allora.
Cosa hai abbandonato per passare a grundig?

gere
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6598Messaggio gere
gio 7 mar 2019, 11:47

Partiamo dall'inizio della passione o dalla conoscenza LT?

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Gianfranco
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6599Messaggio Gianfranco
gio 7 mar 2019, 11:59

gere ha scritto:
gio 7 mar 2019, 11:47
Partiamo dall'inizio della passione o dalla conoscenza LT?
Se parti dall'inizio facciamo notte... :D
Gianfranco

Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6600Messaggio Filippo
gio 7 mar 2019, 16:34

gere ha scritto:
gio 7 mar 2019, 11:47
Partiamo dall'inizio della passione o dalla conoscenza LT?
Vedi tu, però almeno le cose più eclatanti ce le devi dire :)

Roby1973
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6605Messaggio Roby1973
gio 7 mar 2019, 18:49

......
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gere
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6608Messaggio gere
dom 10 mar 2019, 9:17

Beh, "primo impianto serio" ha come presupposto che vi sia stato un precedente impianto poco serio, ma così non fu ed ora preparatevi per il romanzo.
Iniziai, inconsapevolmente, con marchi prestigiosi: Redford hd 250, AR 3 a, Ariston Audio rd11 con braccio Mayware f4 e Microacustic qdc 1e. In seguito si aggiunse un deck Akai 570, acquisto vanamente contrastato dal negoziante che mi propose un Tandberg e forse non a caso.
Successivamente, al seguito di una deludentissima audizione con un integrato Technics (distorsione pari a 00000000000000,1%...) sostituii il Redford con un Accuphase e 303 (sostituzione devastatante, alla faccia di chi loda il summenzionato "gioiello") e mi accasai un Michell Gyrodec con braccio FR 64 e testina Dynavector. Sostituii inoltre le AR con sub Audio pro 50 e satelliti Miller e Kreisel: bene il sub, male i satelliti.
Nuovo cambio, via il pessimo Accuphase e 303, sostituito con un finale a mosfet di cui non ricordo il nome ed un pre PS Audio IV. Male il finale, anche se parzialmente migliorativo rispetto all'integrato, peggio il pre; circa quest'ultimo mi accorsi che il lettore cd Sony suonava meglio con un potenziometro diretto al finale, ma tant'è...
Il mio fornitore, rendendosi conto dello sfacelo dell'accoppiata, mi consigliò di sostituire con un cambio alla pari il finale mosfet con un Sumo the nine e stavolta con un nettissimo miglioramento sonoro.
In piena orgia digitale, acquistai un cd Sony di cui non rammento la sigla, restando quantomeno perplesso nei confronti di chi ne magnificava le doti sonore, per tutti Marino Mariani su Audiovisione. Mi accorsi che la timbrica aveva un suono vetroso ed innaturale, per scoprire anni dopo LT, ma questo prossimamente.
Passo successivo la sostituzione delle Miler con Audiostatic ES 300, stavolta centro davvero con risposta flat 20-20.000, misurato in ambiente, e timbrica da elettrostatica, peccato per l'affidabilità: pressoché inesistente con numerosi viaggi a Milano per la sostituzione dei pannelli, incollati all'armatura di panforte; da notare il prezzo dei diffusori pari a L. 7.000.000 dell'epoca...
Sostituzione del pre "bensuonante", secondo la vulgata di altro forum - secondo le mie orecchie una assoluta chiavica, - con un pre a valvole con alimentazione valvolare e stavolta con un netto miglioramento (bastava poco...); peccato che il non compianto "amico" costruttore, se lo riprese non restituendomelo più.
Costretto dall'evento acquistai un Aloia Pst, non male, decisamente più dinamico del precedente e sostituii il cd plyer Sony con un Pioneer PD 91; confrontando quest'ultimo con il 960 Philips, tutt'altra storia a favore del primo, che in seguito feci modificare dall'assistenza Pioneer bypassando i filtri analogici di uscita.
Continua.
Ultima modifica di gere il lun 11 mar 2019, 16:44, modificato 3 volte in totale.

gere
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6609Messaggio gere
dom 10 mar 2019, 10:17

Al trascorrere degli anni le scelte si fecero più mirate, in quanto se all'inizio non mi erano chiari termini come presenza, spazialità, matericità, in seguito compresi sempre più della presenza di ulteriori parametri, piuttosto che bassi medi ed alti.
La svoltà, pre LT, iniziò con il Sumo, che mi fece comprendere le potenzialità timbriche di preamplificatori ed amplificatori, anche se presso il TOP audio mi resi conto del pessimo suono di una colonna SAE; l'assunto da sempre glorificato da manuali e riviste, ossia che le eletroniche non "suonassero", inizio ad incrinarsi. Il Sumo, pur con le Miller, iniziò a dispiegare una spazialità fino ad ora sconosciuta alle elettromiche precedenti. Condussi ulteriori esperimenti con un amico, quale quello di bypassare il preampli (Ps audio) per collegare direttamente il cd player al finale, con ulteriori sviluppi migliorativi nei confronti di una spazialità e correttezza timbrica fino ad allora sconosciuta.
Dopo le Miller con il sub Audio pro passai alle Audiostatic ES 300 che, come noto per tutte le elettrostatiche, mostravano problemi rilevantissimi in ordine alla dinamica, alla dinamica delle basse frequenze e specialmente alla spazialità della scena acustica riprodotta; nonostante l'apporto del Sumo sembrava di ascoltare atttraverso due finestre anche se, nel complesso, il suono mi soddisfaceva. Occorre aggiungere che, nella mia saletta da 5x7, la risposta in frequenza del sistema era flat da 20 a 20.000 Hz...
Un giorno, dopo aver acquistato la solita rivista audio ed aver scrutato le inserzioni, ne lessi una che attirò la mia attenzione; l'inserzionista narrava di aver brevettato una circutazione in grado di eliminare ogni difetto dei transistor e diceva di costruire finali e di modificare cd player; non diedi peso alla cosa e proseguii olte.
In un numero successivo della rivista comparve un inserzione avente ad oggetto la vendita di un finale Mark Levinson ad un importo pari al 50% del listino, interessato da quanto mi misi in contatto con il venditore per comprendere il resto e prendere tempo. Ero allora studente e quindi dovetti parlare dell'acquisto con i miei, i quali mi risposero testualmente che, se in casa fosse entrato il Mark, io me ne sarei uscito. Sconsolato a causa dell'assoluto dinego, per correttezza informai il venditore circa la dolorosa decisione, al che lo stesso ribatté dicendomi che la mia era la scelta giusta; incredulo risposi domandando se era uno scherzo e lui controbatté dicendomi che era possibile "ascoltare meglio, spendendo meno".
Continua, l'avete voluto voi!

gere
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6617Messaggio gere
lun 11 mar 2019, 18:22

L'inserzionista, che non potevo definire altrimenti che burlone, rispondeva al nominativo di Massimo Ambrosini e mi narrò di aver brevettato un circuito allo scopo di far suonare i transistor come le valvole, ma senza i limiti di queste, invitandomi ad ascoltare le creazioni presso la sua abitazione; il Mark Levinson era frutto di una sostituzione di un audiofilo, che l'aveva barattato per raggiungere la pace dei sensi con un suo finale; realizzai che Ambrosini fosse il visionario, che aveva accennato alla circuitazione magica di cui alla precedente inserzione presente nella medesima rivista.
Apprezzando le sfide, un sabato imbarcai sulla Uno turbo il mio Sumo, altri due disagiati come me, dotati di Cabre Stradivari mono, allo scopo di confrontare i nostri telai con le creazioni del visionario.
Giunti in aperta campagna presso la sua dimora fummo accolti, a dispetto dell'opinione che mi ero creato nei giorni precedenti, da una persona assolutamente concreta; salimmo al piano superiore dove era la stanza d'ascolto, nella quale troneggiavano due monofonici artigianali sovrastati da Quad ESL63, presente uno schifosissimo player Philips (dal suono notoriamente immondo, ça va sans dire) senza coperchio e con cavi volanti e qualche altro elemento hifi che non ricordo. Presente l'integrale in cd di "Un ballo in maschera" della Decca con Solti e Pavarotti, che ben conoscevo, in tre iniziammo a pregustare la probabile schifezza riprodotta dai paraventi inglesi.
La meraviglia che udimmo uscire dal sistema fu, senza iperbole alcuna, assolutamente devastante per ogni nostro minimo precedente preconcetto. Ciò che mi colpì immediatamente era di sentir suonare un cd player come fosse un giradischi, ma senza i difetti del medesimo. La musica scaturiva senza sforzo dai diffusori, dotata di ciò che neppur lontanamente il mio impianto riusciva a riprodurre; spazialità incredibile, naturalezza da urlo ed infine una grancassa tellurica riempiva la stanza. Tutti eravamo persuasi della presenza di un subwoofer nascosto nella stanza, tanto che, profittando dei una telefonata ricevuta dall'inventore, iniziammo carponi la ricerca del sub; il padrone dell'impianto, rientrando repentinamente nella stanza e trovandoci in una posizione alquanto equivoca, (pur essendo tutti eterosessuali) ci spiegò che non era presente alcun sub e che quanto udivamo era frutto delle sue ricerche circuitali. Sostituiti i suoi finali con i nostri, fummo testimoni di un repentino e deciso peggioramento, sia con il Sumo che con lo Stradivari tutti i parametri cambiarono in peggio; ricollocando i finali artigianali ritrovammo quanto perso. Per settimane fui tormentato, non riesco ad usare altro termine, da ciò che avevo udito a casa dell'inventore e mi convinsi che ciò che avevo udito era frutto di un trucco, ma per mia natura decisi di approfondire l'evento e di cogliere la possibilità offertami dopo pochi mesi, ossia quella di recarmi da Buzzi Audio a Busto Arsizio, onde confrontare il suo finale da 1 Kw, con una coppia di monofonici Mark Levinson 20.5 (12.000.000. di lire dell'epoca...). Imbarcati altri disagiati (anime in pena per non aver raggiunto la pace dei sensi, dopo anni di denari sp..i per cambiare componenti dell'impianto) e giunti presso Buzzi, apprezzammo le doti polemiche del nostro che era intento ad una accesa discussione con un astante. Quest'ultimo non si capacitava di come la coppia di Mark potesse suonare così male rispetto al finale ambrosiniano e sosteneva che la responsabilità di simile e totale fallimento era da imputarsi "all''ENEL che fornisce corrente inquinata" (sic!). Peccato che l'assunto valesse anche per il finale artigianale, ma con esiti imparagonabili a quelli forniti dalla coppia milionaria!
Naturalmente tra il finale LT ed i due monofonici statunitensi non c'era storia: quanto naturale, tridimensionale, delicato il messaggio sonoro e le nuances fornite dal ravennate, quanto sgraziati, urlanti, vetrosi e privi di scena erano i monofonici USA, ma tant'è, stavolta la responsabilità era dell'ENEL.
Continua.
Ultima modifica di gere il mar 12 mar 2019, 17:41, modificato 4 volte in totale.

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6619Messaggio emulatore
lun 11 mar 2019, 22:16

gere ha scritto:
lun 11 mar 2019, 18:22
il padrone dell'impianto, rientrando repentinamente nella stanza e trovandoci in una posizione alquanto equivoca, (pur essendo tutti eterosessuali)....
Dopo questa frase stavo cadendo dal divano e mia moglie ha creduto avessi le convulsioni.

PURA MAGIA!
Emmanuele

gere
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6620Messaggio gere
lun 11 mar 2019, 22:20

emulatore ha scritto:
lun 11 mar 2019, 22:16
gere ha scritto:
lun 11 mar 2019, 18:22
il padrone dell'impianto, rientrando repentinamente nella stanza e trovandoci in una posizione alquanto equivoca, (pur essendo tutti eterosessuali)....
Dopo questa frase stavo cadendo dal divano e mia moglie ha creduto avessi le convulsioni.

PURA MAGIA!
penso tu abbia immaginato il quadro che, da tergo, apparve agli occhi di Max...
Ultima modifica di gere il lun 11 mar 2019, 23:09, modificato 1 volta in totale.

Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6621Messaggio Filippo
lun 11 mar 2019, 22:21

:D :D :D :D :D :D :D :D :D

gere
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6622Messaggio gere
lun 11 mar 2019, 23:09

A fronte di prove inoppugnabili convocai l'Ambrosini presso la mia abitazione, senza dimenticare di invitare fior di audiofili alla disfida, tra i quali qualcuno possedeva Martin Logan CLS, alimentate da un ampli italiano a valvole, pure lui multimilionario come le prime, in totale eravamo in una decina. Il diavoletto arrivò portandosi appresso il Philips plasticoso che avrebbe dovuto polverizzare il Pioneer PD 91 modificato ed un finale LT di cui non rammento la sigla.
Dopo aver riposizionato le Audiostatic iniziammo l'audizione con il Sumo e diversi tra i presenti mi fecero i complimenti per la performance sonora.
Dopo il Sumo venne il turno del LT ed ecco aprirsi un altro mondo, i diffusori non erano più poster, ma tutta la stanza "suonava"; in unione allo spettacolo perfettamente identificabile, era una timbrica assolutamente priva di fatica di ascolto, una scansione pressoché perfetta dei piani sonori.
Pensavo che le voci soliste, a causa dell'immagine riprodotta, divenissero enormi, mentre era evidente il rispetto che il finale poneva per le proporzioni dei cantanti solisti, una sorta di discernimento elettronico! Mi accorsi inoltre che l'ampli "respirava" riproducendo tutte le dinamiche contenute nei supporti sonori.
Successivamente ascoltammo toccata e fuga in re minore, edizione DG Arkiv, sostituendo il mio cd player Pioneer, di cui nutrivo un'affetto quasi filiale, con l'orrendo Philips: considerarlo repellente era elargirgli un complimento.
Anche in quel frangente si ripeté la stessa magia allo stato puro del finale LT e devo confessare di aver provato, in quell'istante infinito, una rabbia sorda e terribile: Ambrosini aveva rimesso in discussione tutte le scelte e le certezze raggiunte fino ad ora e per onestà intellettuale dovevo riconoscere il miglioramento assoluto e totale subìto dal mio impianto.
Quel giorno maturai la certezza assoluta che quanto da lui creato, non era frutto di trucchi da baraccone, ma di un'approccio misurato e meditato alla rimozione di un fenomeno che sfuggiva ai tanti costruttori dell'epoca. Alcuni degli astanti rimasero perplessi dalla mia scelta, tali perplessità erano dettate dalla tipologia sonora assolutamente differente da quella fino ad ora fornita da tutti i componenti fino ad ora ascoltati. La sonorità di cui avevo avuto contezza fin dalle prime battute a casa sua, pur dubitando della stessa in quanto elargiva una messaggio assolutamente differente rispetto a quello finora udito da parte di ogni altro oggetto hifi e fece sì che la stessa magia udita a più riprese si concretasse anche nel mio ambiente. La strada era tracciata, quello era il futuro. PUNTO.
Senza meno cambiai alla pari il mio Sumo con il suo LT e mi misi alla ricerca di un 960 che successivamente gli feci modificare, sostituendolo poi con l'amato PD 91.
Continua.

Roby1973
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6660Messaggio Roby1973
mer 13 mar 2019, 17:22

......
Ultima modifica di Roby1973 il gio 21 mar 2019, 16:49, modificato 1 volta in totale.

Roby1973
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6670Messaggio Roby1973
gio 14 mar 2019, 17:10

.....
Ultima modifica di Roby1973 il gio 21 mar 2019, 16:49, modificato 1 volta in totale.

gere
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6676Messaggio gere
gio 14 mar 2019, 22:41

Il Nostro, successivamente a modifiche del cd player ed ulteriori implementazioni del finale in mio possesso e cogliendo l'occasione di invitarmi per un' ennesima modifica al finale, telefonicamente mi confessò che avrei potuto sentire ugualmente bene come con gli LT spendendo meno. Dietro mia assoluta incredulità mi indicò nel marchio Grundig la soluzione economica che avrebbe potuto far concorrenza ad LT.
Pur non riconoscendo al Nostro doti comiche particolarmente spiccate, pensai che volesse fare ironia a buon mercato cercando di stupirmi ulteriormente e non gli credetti fino a quando, entrando nella stanza al piano terreno della sua magione in riva al fiume, se la memoria non mi inganna vidi un compatto rpc 500 collegato ad una coppia di B&W DM 6. Osservai con attenzione la fantasmagorica orgia di plastica dotata di oscene lucine multicolori, pensai dapprima ad un albero di Natale e poi ai tedeschi ospiti delle coste romagnole e dotati di sandali e candide mezze calzette e continuai a pensare ad uno scherzo. Davvero amara fu la sorpresa che si paventò allorquando iniziammo l'ascolto di un lp. Effettivamente la qualità sonora che sortiva dall'insieme era davvero strabiliante per la ciofeca plasticosa colà situata e davvero molto simile alle notevolissime qualità musicali dei componenti LT: il diavoletto aveva fatto nuovamente centro!
Non gli volli credere e gli esternai tutti i miei sospetti relativi a modifiche da lui effettuate, nascoste e non dichiarate.
Dovetti successivamente ricredermi allorquando acquistai, presso un IVG, un rpc 500 Grundig, che una volta acceso paventò ciò che sapeva dare in fatto di corretta riproduzione.
Al trascorrere del tempo e dietro sollecitazioni anche mie, iniziò il progetto del preampli.
Per nulla farsi mancare, il nostro mi invitò ad una audizione (forse debutto ufficiale) presso un negozio hi end a Negrar di Verona, l'avversario era nientemeno che un Conrad Johnson Premier Seven, un preampli tre telai dal costo di svariati milioni di lire, che tanto mi ricordava quello che mi fu donato e poi sottratto. A parte l'alterco che scoppiò in sala a causa delle intemperanze di alcuni audiofili locali i quali, a fronte della superiorità in ogni parametro musicale del preampli ravennate, non vollero riconoscere la realtà. La spazialità poi era inarrivabile, come sempre.
Dopo le ulteriori apprezzabili modifiche, dovute a difetti di gioventù, cedetti il mio Aloia per accasarmi il pre LT e migliorando il mio impianto in tutti i parametri.
Successivamente Max mi comunicò di aver modificato un giradischi Dual 505 e di preparmi a vendere, per una cospicua somma, il Mitchell Girodeck che sviluppava la sua porca figura nella mia sala. Anche stavolta il confronto tra il monumento inglese multimilionario (in lire!) e l'orrida ciofeca tedesca fu impietoso per il primo ed anche stavolta ci fu chi abboccò, precipitandosi a casa mia dotato di contanti portandosi via un pezzo del design inglese, nella granitica convinzione che il Dual 505 fosse un temporaneo rimpiazzo per consentirmi di alienare la mia collezione di lp!
Nel corso della successiva estate, cavalcando un moscone galleggiante nel mare adriatico, Max mi propose di rilevare una coppia di suoi mono e di sostituire così il mio finale LT, assicurandomi che mi avrebbe riacquistato il finale, valutandomelo per l'intero importo. Francamente non avvertivo l'esigenza di imbarcarmi in tale impresa, a causa di motivazioni economiche e del notevole spazio che i due mono avrebbero necessitato. Ma rassicurato dalla possibilità di dilazionare il saldo, accettai la proposta, domandando di poter pagare parte del residuo mediante un viaggio che avremmo insieme intrapreso verso una meta esotica, e così fu.
Continua.
Ultima modifica di gere il mar 19 mar 2019, 15:51, modificato 3 volte in totale.

gere
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6677Messaggio gere
gio 14 mar 2019, 22:42

Roby1973 ha scritto:
gio 14 mar 2019, 17:10
Gere se trovo un' edizione decente, meglio Decca, di Un ballo in maschera mi compro il cd deve essere una bella esperienza d'ascolto....e se un impianto suona bene chissà che emozione, c'è TUTTO in quel cd ho capito perchè te lo portasti per prova.
Grazie.

Roby

https://youtu.be/dvubHcE657A
Non me lo portai appresso, ma lo trovai in casa di Max...
Gere

gere
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6679Messaggio gere
gio 14 mar 2019, 23:31

Decollammo da Malpensa per un'isola delle Maldive, ove giungemmo dopo qualche ora. Al seguito di svariate immersioni, acarezzammo l'idea di visitare la capitale, Male. Nel corso della visita, invitati da un bambino quantomeno cornuto, ci intrattenemmo in una bottega, dotata di tutti i prodotti di arte locale e lì Max, catalizzato dalla visione di tanto ben di Dio, iniziò a meditare per concedere la felicità a familiari, parenti fino al settimo grado, amici, conoscenti ed amanti varie, allo scopo scatenandosi negli acquisti e raggiungendo un conto totale di quasi mille dollari.
Iniziò così una feroce trattativa con il proprietario della bottega, che nel frattempo vide l'ingresso di due nerboruti autoctoni, assai più interessati alle grazie del nostro che ai graziosi prodotti artigianali.
Da nipote di genovese realizzai in un istante che, pur potendo perdere il genio della riproduzione musicale, avrei potuto ricavare un po' di dollari vendendolo agli astanti; feci credere che Max fosse mia moglie e che lo volessi cedere, iniziando così una serrata trattativa fatta di gesti silenziosi e dissimulati alla sua attenzione, per raggiungere la ragguardevole somma di ventisettemila dollari. Al seguito dell'avvenuto accordo, i due si avvicinarono di soppiatto a Max, esaminandogli accuratamente la dentatura ed il resto; purtroppo la mossa si rivelò esiziale! Il nostro mi si rivolse in dialetto romagnolo, imprecando e domandandomi che cosa avevo detto ai due; al che placidamente gli risposi che lo avevo venduto! Max, da seduto con uno scatto si mise in piedi, precipitandosi bestemmiando fuori dal negozio, vanamente e rispettivamente inseguito dal negoziante, che non voleva perdere la vendita e dai nerboruti, che non volevano perdere l'acquisto. Raggiunta l'imbarcazione mi apostrofò spiegandomi la professione riservatamente esercitata da mia madre e da mia nonna e rifiutando ogni mia ulteriore proposta di visita "culturale" ( con i due frammenti rigorosamente incollati...). Da quel momento non lasciammo più la nostra isola, se non per fare ritorno in Italia. Ingrato!
Continua.
Ultima modifica di gere il sab 16 mar 2019, 22:34, modificato 1 volta in totale.

andreamilano
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6680Messaggio andreamilano
ven 15 mar 2019, 0:05

Che bastardata... :lol: :lol: :lol:
Andrea

Roby1973
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6681Messaggio Roby1973
ven 15 mar 2019, 1:14

.....
Ultima modifica di Roby1973 il gio 21 mar 2019, 16:50, modificato 1 volta in totale.

pasgal
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6685Messaggio pasgal
ven 15 mar 2019, 10:13

Mandalo a casa mia, prov di Napoli:

Grundig:
CD7550
V7000
SL1000

Credo che almeno un'idea se la farà, basta che si porti dietro anche i suoi CD preferiti.
Pasquale

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6688Messaggio Roby1973
ven 15 mar 2019, 11:01

.......
Ultima modifica di Roby1973 il gio 21 mar 2019, 16:50, modificato 1 volta in totale.

Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6692Messaggio Filippo
ven 15 mar 2019, 14:43

pasgal ha scritto:
ven 15 mar 2019, 10:13
Mandalo a casa mia, prov di Napoli:

Grundig:
CD7550
V7000
SL1000

Credo che almeno un'idea se la farà, basta che si porti dietro anche i suoi CD preferiti.
Fa prima se viene da me a Salerno, posso fargli ascoltare full grundig con cavi originali più qualcos'altro....... :)

Per adesso vedo se riesco ad andare io da lui.....

PS: quella della vendita del nostro ai due nerboruti non l'ho capita bene.....

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6693Messaggio Roby1973
ven 15 mar 2019, 18:57

......
Ultima modifica di Roby1973 il gio 21 mar 2019, 16:51, modificato 1 volta in totale.

Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6694Messaggio Filippo
ven 15 mar 2019, 19:21

Roby1973 ha scritto:
ven 15 mar 2019, 18:57
Filippo ha scritto:
ven 15 mar 2019, 14:43
pasgal ha scritto:
ven 15 mar 2019, 10:13
Mandalo a casa mia, prov di Napoli:

Grundig:
CD7550
V7000
SL1000

Credo che almeno un'idea se la farà, basta che si porti dietro anche i suoi CD preferiti.
Fa prima se viene da me a Salerno, posso fargli ascoltare full grundig con cavi originali più qualcos'altro....... :)

Per adesso vedo se riesco ad andare io da lui.....

PS: quella della vendita del nostro ai due nerboruti non l'ho capita bene.....
Filippo come mi hai scritto oggi dopo aver parlato con mio zio al telefono sarà ben felice di farti ascoltare il suo impianto ma quando hai pronunciato la parola Grundig hai percepito bene come si sia irrigidito....peccato ma grazie per averci provato ;)

Roberto

p.s. presumo che i preconcetti sui Grundig gli derivino anche dal fatto di aver installato a mio cugino per nulla audiofilo ( anche lui di Salerno) e suo nipote un Grundig V 4200 + Flach Box 380 + un gira Technics che gli inviai in regalo perchè mi chiese di mandargli un giradischi e quelle cose io non le usavo più ma soprattutto pensavo le posizionasse nel suo studiolo come gli avevo detto e non nel salone di casa improponibile per quei diffusori, forse dopo aver sentito quel suono è convinto che i tutti I Grundig suonino così.
A parte il fatto che a provare di fargli sentire qualche grundig ancora non ci ho mica rinunciato :) , ci devo parlare di persona per capire se è una cosa impossibile o meno.
Lui mi ha parlato anche del fatto che gli avresti dato (o gli hai fatto ascoltare), tempo fa, un altro CDP grundig, ma non è né un CD 35 né un 7500 o 7550, mi sembra abbia detto un 8000 e qualcosa. Ha detto che suonava bene in confronto ad un altro, ma evidentemente non a livello dei suoi riferimenti...... se tu non gli hai dato i grundig migliori e lui è uno di quelli che ascoltato un modello battezzano allo stesso modo tutti gli altri della stessa casa costruttrice la frittata è fatta :)

PS: cmq se sbaglia clamorosamente installazione e poi è anche un po' "rigido" nelle sue convinzioni immagino sarà difficile ragionarci ......

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6696Messaggio Roby1973
ven 15 mar 2019, 21:57

.......
Ultima modifica di Roby1973 il gio 21 mar 2019, 16:51, modificato 1 volta in totale.

gere
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6704Messaggio gere
sab 16 mar 2019, 23:09

L'ultimo passo e francamente il più critico, fu quello relativo alla sostituzione delle Audiostatic con diffusori LT.
Premessa obbligatoria, dei diffusori non ero affatto scontento, anzi. Nonostante i limiti precipui e tipici degli elettrostatici mi ritrovavo con una coppia di diffusori dotati di risposta flat, sufficientente dinamici e dotati di una apertura spaziale strepitosa. Per contro le ES 300 erano delicatissime, mi dovetti recare a MIlano almeno mezza dozzina di volte per sostituire le piastre che si interrompevano regolarmente dopo un risibile periodo d'uso. Nello specifico si interrompevano le piste laterali.
Dapprima Max implementò un diffusore costituito da un mid al kevlar, sormontante con la cuspide un tubo verticale costituente anche il piedistallo del diffusore e da un tweeter posto direttamente sul magnete dell'altoparlante precedente. Entrambi gli altoparlanti derivavano da B&W DM 6 e diffondevano musica con modalità quasi omnidirezionale. Quasi in quanto il tweeter era orientato verso l'ascoltatore a differenza del mid impiegato in verticale e rivolto verso l'interno del tubo. La musica fuoriusciva dal mid mediante il principio di Walsch. Come gli esternai a tempo debito, grazie alle elettroniche LT non era necessaria la diffusione omnidirezionale, già per loro carattere erano in grado di consentire performance assolute.
Nel frattempo iniziai ad acquistare, quando riuscivo nell'impresa, componentistica Grundig, che inizai ad utilizzare alla bisogna, come impianti secondari, ivi ricompresi i cd player di qualità assoluta, alla salute di chi afferma che siano cloni Philips, come si evince facilmente da una miriade di interventi. Mah.
Successivamente Max assunse una linea maggiormente tradizionale.
Continua.

gere
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6802Messaggio gere
dom 24 mar 2019, 21:01

Le casse apparvero con una configurazione sl 1000, due vie; dotate di pannello frontale con una maggior superficie se confrontate con le attuali. Successivamente il pannello fu ridimensionato, nel senso di essere dotato delle identiche dimensioni del pannello posteriore e dispose una modifica al crossover.
Un passaggio importante, ben anteriore alla genesi delle DSL, fu rappresentato dall'incontro del Nostro con un celeberrimo direttore di una altrettanto famosa rivista hifi; inutile domandarmi l'identità dello stesso, non la svelerò neppure sotto tortura, a meno non sia autorizzato dal Nostro.
Conobbi il direttore in oggetto in occasione di un Top Audio milanese e casualmente ci riincontrammo a Parigi in una brasserie; acquisita la necessaria confidenza gli accennai dell'inventore ravennate e lui, meravigliandomi, mi rispose di essere già a conoscenza di Ambrosini per bocca di conoscenti comuni. Dopo una nutrita serie di incontri telefonici ci accordammo per una audizione a Roma e nel giorno prefissato, a bordo della CX turbo ed in compagnia di un amico mio concittadino, facemmo vela verso la città eterna, presso la saletta di ascolto della redazione.
Iniziato l'ascolto, coadiuvato da una coppia di Box 300, notai una palese perplessità in capo al direttore, che successivamente convocò un redattore dal cognome altisonante e con il quale, dopo averlo coinvolto in un ascolto del sistema, si confrontò in un dialogo fitto e non breve.
Ciò che ne scaturì resta per me un ricordo indelebile in quanto il celeberrimo direttore, rivolgendosi ad Ambrosini, gli disse testualmente che:
"Se le tue elettroniche fossero leggermente superiori a quelle in commercio, ti direi di lasciar perdere, perché il mercato è saturo di prodotti, ma ciò che abbiamo udito entrambi è talmente superiore ai prodotti da noi conosciuti che risulterebbe un delitto se tale patrimonio non andasse a beneficio di un maggior numero di audiofili."
Successivamente concretizzò la frequenza che lo colpì maggiormente, esternando che il sistema possedeva "dei medi di rara purezza, come quelli esibiti dai valvolari Redford e Maranz" e concluse invitando il Nostro ad "iniziare una piccola serie di elettroniche, affinché la rivista le possa recensire; allo stato non possiamo procedere in quanto i prodotti, assolutamente al di sopra di ogni standard conosciuto, non sono in vendita." Aggiunse inoltre che la rivista avrebbe gradito ottenere l'esclusiva mondiale per il lancio dei prodotti e chiese al Nostro di sostituire il marchio LT, con altro di italici natali.
Ci lasciammo tra pacche sulle spalle e grandi strette di mano, accordandoci per una ulteriore prova presso Ravenna; purtroppo
inutile aggiungere che eventi successivi, provocati da discussioni in rete nient'affatto costruttive, fecero si che la visita del direttore non avvenne e che il Nostro, come ormai noto, ben si guardò dall'intraprendere l'attività imprenditoriale paventata nel corso della audizione romana.
L'ultima modifica LT, che feci implementare fu quella su un DAT Pioneer che, una volta modificato, mi fece "riconoscere" la stanza retrostante i diffusori.
Fine.

Filippo
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6810Messaggio Filippo
lun 25 mar 2019, 23:16

Qui sarebbe interessante un intervento del "Nostro" :) , con riferimento alle proposte ricevute di dare luogo ad una produzione di più ampio raggio degli LT. Sappiamo la fine ma non lo sviluppo.
Quelle proposte, all'apparenza facili da realizzare, immagino contenessero mille insidie. Immaginiamo gli LT prodotti in catena di montaggio, a parte percentuali, diritti, pubblicità, recensioni e quant'altro, cosa avrebbero comportato sul mercato dell'HiFi?

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6811Messaggio fantabaffo
mar 26 mar 2019, 6:54

Considerando i numeri potenzialmente esprimibili dal settore hifi, parlare di catena di montaggio non ha alcun senso. L'eventuale posizionamento dovrebbe essere abbastanza elevato, con aspettative di vendita nell'ordine delle centinaia, tanto più all'inizio dell'avventura.
Se poi LT avesse avuto la famosa "misura" che evidenzia i benefici degli interventi telaistici, ed il mercato avesse premiato i prodotti, sicuramente si sarebbe aperta qualche altra strada.
L'unica prospettiva realmente affascinante (in quanto totalmente diversa da quella attuale) sta nell'ipotesi di poter avere un mercato attuale, dal PC alla TV al lettore di mp3, in cui la totalità di prodotti è sviluppata con attenzione al cci, cmdal momento che l'implementazione, una volta padroneggiata la.fase di ingegnerizzazione, è potenzialmente applicabile a tutta l'elettronica e lo è a basso costo.
Ma...secondo me qualche problemino potrebbe esserci, in questa ottica.
Alessio

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6812Messaggio Filippo
mar 26 mar 2019, 7:46

Non sono così sicuro che sia esagerato parlare di catena di montaggio. Col tempo c'è il passaparola che, se "aiutato" da riviste e personaggi conosciuti, su scala globale, non so a che risultati potrebbe portare. Cioè un passaparola e una pubblicità anni luce più potenti dell'attuale. Probabilmente non ci sarebbe nemmeno bisogno della misura....
Ma una situazione del genere che reazioni genererebbe da parte del mercato della produzione?? Come si dovrebbero posizionare le elettroniche LT sul mercato?
Piuttosto mi chiedo se non si correrebbe il rischio di essere studiati, capiti e fagocitati .....
Si può brevettare il CCI? Ci si potrebbe difendere da cose simili?

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6813Messaggio M.Ambrosini
mar 26 mar 2019, 9:06

Se poi LT avesse avuto la famosa "misura" che evidenzia i benefici degli interventi telaistici, ed il mercato avesse premiato i prodotti, sicuramente si sarebbe aperta qualche altra strada.
Esatto Ale.
Il nocciolo del discorso sta proprio nella difficoltà di rendere oggettivo quell’aspetto che le orecchie percepiscono con facilità.
Abbiamo visto che altrimenti la reazione della gente comune è sempre quella di una “repulsione a priori” (ovvero senza alcuna preoccupazione di verificare alcunché) motivata dalla paura nei confronti di ciò che non si conosce.

Vi è poi un altro aspetto per cui non ho mai fatto il grande passo verso una produzione ufficiale: la mia forma mentis “avariata”.
Per me vendere un apparecchio non è mai stato un obiettivo…l’obiettivo è sempre stato ottenere la soddisfazione di chi lo acquista. Ci rimango molto male quando qualcuno mi tratta da commerciante non rendendomi partecipe delle sue considerazioni.
Sarà probabilmente una deformazione dovuta al mio lavoro (quello ufficiale) per cui, da tecnico, posso avere soddisfazione solo quando risolvo un problema ad una azienda mentre non ho mai avuto a che fare con aspetti commerciali.
Questo modo di procedere l’ho sempre applicato anche con gli LT. In più occasioni mi sono rifiutato (soprattutto in tempi recenti) di dare miei apparecchi a persone che volevano inserirli in impianti misti su cui avevo forti dubbi potessero esprimere la loro potenzialità.
Non ultimo un signore che mi ha scritto dal Portogallo (vedi ultime lettere sul sito in inglese).
Traggo soddisfazione solo se la persona che ha in casa un LT è soddisfatta in quanto sento di dover ripagare in qualche modo la fiducia che mi è stata attribuita. Anche per questo mi sento in dovere di evolvere e mantenere aggiornati i miei apparecchi (con aggiornamenti sempre gratuiti!).
Ora tutto questo è agli antipodi di qualunque possibile approccio commerciale e me ne rendo conto perfettamente.
Non esiste azienda (ne mai potrebbe esistere) con un approccio di questo genere e anche questo è stato sicuramente un deterrente nell’intraprendere un’attività.
Massimo

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6814Messaggio fantabaffo
mar 26 mar 2019, 9:51

M.Ambrosini ha scritto:
mar 26 mar 2019, 9:06
Non esiste azienda (ne mai potrebbe esistere) con un approccio di questo genere e anche questo è stato sicuramente un deterrente nell’intraprendere un’attività.
Su questo, non sono totalmente d'accordo con te: la tua "attività" (pur non essendo un'azienda in senso stretto) produce soddisfazione dei tuoi "clienti" ma lo fa remunerando il tuo lavoro. Ovviamente, uno dei punti cardine di una eventuale "azienda LT" sarebbe stato (o sarebbe) questo stesso approccio: ovvero, remunerazione contro soddisfazione del cliente. Aprire un'azienda non significa solamente sfornare numeri rilevanti di oggetti e venderli ;)
M.Ambrosini ha scritto:
mar 26 mar 2019, 9:06
Se poi LT avesse avuto la famosa "misura" che evidenzia i benefici degli interventi telaistici, ed il mercato avesse premiato i prodotti, sicuramente si sarebbe aperta qualche altra strada.
Esatto Ale.
Il nocciolo del discorso sta proprio nella difficoltà di rendere oggettivo quell’aspetto che le orecchie percepiscono con facilità.
Abbiamo visto che altrimenti la reazione della gente comune è sempre quella di una “repulsione a priori” (ovvero senza alcuna preoccupazione di verificare alcunché) motivata dalla paura nei confronti di ciò che non si conosce.
Qui il discorso si fa davvero ampio. Forse a suo tempo avrai commissionato a qualche azienda una analisi di mercato per inquadrare la potenzialità della tua proposta. Si tratta di capire (studi alla mano, non su supposizioni) quale segmento di mercato scegliere, la rispettiva collocazione economica, e, in virtù di ciò, se la capacità di LT di mettere a punto apparecchi che suonano meglio della concorrenza può rappresentare realmente un vantaggio competitivo.
Come spesso sottolineiamo, una bella fetta di acquirenti non acquista solo per la qualità di riproduzione assoluta di un apparecchio (ammesso che siano in grado di riconoscerla) ma anche per altri fattori, che andrebbero analizzati: tra questi, senz'altro si collocano l'estetica, la qualità costruttiva, il prestigio del marchio, la prospettiva di affidabilità, l'assistenza post-vendita, e sicuramente molti altri.

Rimane il fatto che la misura sarebbe un ottimo strumento per dare attendibilità e rendere giustizia allo "strano metodo" di interfacciamento meccanico dei Grundig e degli LT...
Alessio

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6815Messaggio M.Ambrosini
mar 26 mar 2019, 14:11

Su questo, non sono totalmente d'accordo con te: la tua "attività" (pur non essendo un'azienda in senso stretto) produce soddisfazione dei tuoi "clienti" ma lo fa remunerando il tuo lavoro. Ovviamente, uno dei punti cardine di una eventuale "azienda LT" sarebbe stato (o sarebbe) questo stesso approccio: ovvero, remunerazione contro soddisfazione del cliente. Aprire un'azienda non significa solamente sfornare numeri rilevanti di oggetti e venderli ;)
Un cliente soddisfatto non cerca altro Ale...non puoi vendergli il "nuovo modello" come invece capita (e deve capitare) per permettere alle aziende di sopravvivere.
se la capacità di LT di mettere a punto apparecchi che suonano meglio della concorrenza può rappresentare realmente un vantaggio competitivo.
Fino all'età di trent'anni pensavo di si, un vantaggio pensavo ci fosse, ora ti direi invece assolutamente no. Come ho scritto anche nell'editoriale di questo mese, le scelte si fanno (come si facevano un tempo ma ora forse ancor con maggiore superficialità) in base a fattori che con l'ascolto effettivo non c'entrano nulla (anche perchè la maggior parte degli appassionati ha un ascolto viziato da colorazioni che non permette loro di aver fiducia nel proprio senso uditivo). Il target a cui gli LT sarebbero indirizzati a fronte di una commercializzazione è quindi limitato ad una ristrettissima schiera di persone, talmente ristretta che a mio avviso non sarebbe facile far sopravvivere un'azienda.
Discorso ovviamente diverso a fronte di una misura che dimostrasse in modo oggettivo certi vantaggi...
Massimo

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6816Messaggio fantabaffo
mar 26 mar 2019, 15:17

M.Ambrosini ha scritto:
mar 26 mar 2019, 14:11
Un cliente soddisfatto non cerca altro Ale...non puoi vendergli il "nuovo modello" come invece capita (e deve capitare) per permettere alle aziende di sopravvivere.
Certo: ma, come dicevo sopra, aprire un'azienda non significa mettere su una linea di montaggio ed una struttura di marketing. Può significare mille cose: progettazione, ricerca e sviluppo, produzione, installazione, servizio di vario genere. Se per te, azienda significa fare "numeri" e collocare apparecchi sugli scaffali dei negozi, allora sono d'accordo con te ;)
M.Ambrosini ha scritto:
mar 26 mar 2019, 14:11
se la capacità di LT di mettere a punto apparecchi che suonano meglio della concorrenza può rappresentare realmente un vantaggio competitivo.
Fino all'età di trent'anni pensavo di si, un vantaggio pensavo ci fosse, ora ti direi invece assolutamente no. Come ho scritto anche nell'editoriale di questo mese, le scelte si fanno (come si facevano un tempo ma ora forse ancor con maggiore superficialità) in base a fattori che con l'ascolto effettivo non c'entrano nulla (anche perchè la maggior parte degli appassionati ha un ascolto viziato da colorazioni che non permette loro di aver fiducia nel proprio senso uditivo).
Il target a cui gli LT sarebbero indirizzati a fronte di una commercializzazione è quindi limitato ad una ristrettissima schiera di persone, talmente ristretta che a mio avviso non sarebbe facile far sopravvivere un'azienda.
Discorso ovviamente diverso a fronte di una misura che dimostrasse in modo oggettivo certi vantaggi...
Questa è una considerazione che, tutto sommato, condivido: LT non avrebbe senso di esistere come azienda, se la strada percorsa fosse simile a quella di altri costruttori hi-end, anche semi-artigianali, e si esaurisse dunque con la fornitura del prodotto o poco oltre.
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6819Messaggio Filippo
mar 26 mar 2019, 17:20

I discorsi che fate sono probabilmente fondati se si basano sulla metodologia di divulgazione e dimostrazione attuali, ossia gestita da un piccolo gruppo di persone stravaganti, da uno "stregone" :D .
Non è detto che con l'appoggio di persone e riviste conosciute e stimate nel settore, con il coinvolgimento anche di "consumatori" opinion leader, con l'organizzazione e la partecipazione ad eventi di ben altra dimensione rispetto ai ritrovi di amici rappresentati dai meeting, etc etc non si riesca ad invertire il trend e ad allargare di molto la cerchia degli estimatori.
Ma la domanda che mi pongo sempre è: il CCI è brevettabile? Se non lo è meglio stare calmini secondo me.....

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6820Messaggio Gianfranco
mar 26 mar 2019, 17:23

Massimo ha partecipato anche a manifestazioni del settore con una propria saletta. Non fa solo 'ritrovi tra amici'.
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6821Messaggio fantabaffo
mar 26 mar 2019, 17:30

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:20
I discorsi che fate sono probabilmente fondati se si basano sulla metodologia di divulgazione e dimostrazione attuali, ossia gestita da un piccolo gruppo di persone stravaganti, da uno "stregone" :D .
Non è detto che con l'appoggio di persone e riviste conosciute e stimate nel settore, con il coinvolgimento anche di "consumatori" opinion leader, con l'organizzazione e la partecipazione ad eventi di ben altra dimensione rispetto ai ritrovi di amici rappresentati dai meeting, etc etc non si riesca ad invertire il trend e ad allargare di molto la cerchia degli estimatori.
Ma la domanda che mi pongo sempre è: il CCI è brevettabile? Se non lo è meglio stare calmini secondo me.....
Io sto parlando di una cosa completamente diversa, si parlava di "azienda", e quindi di concetti base di economia.
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6823Messaggio Filippo
mar 26 mar 2019, 17:49

Gianfranco ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:23
Massimo ha partecipato anche a manifestazioni del settore con una propria saletta. Non fa solo 'ritrovi tra amici'.
ok, ma pur sempre come "stregone" isolato.....
Messaggio: # 6821Messaggio fantabaffo
Io sto parlando di una cosa completamente diversa, si parlava di "azienda", e quindi di concetti base di economia.
Certo, io mi riferivo alle dichiarazioni pessimistiche circa la possibilità di poter coinvolgere e trasformare in consumatori un adeguato numero di persone.....

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6825Messaggio Gianfranco
mar 26 mar 2019, 17:55

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:49
ok, ma pur sempre come "stregone" isolato.....
Mah... Ha portato prodotti da ascoltare, questo si fa in quelle manifestazioni.
Sapessi quanti VERI 'cantinari' partecipano con nomi roboanti ma con prodotti poco più che mediocri ci rimarresti malissimo.
Quello che manca a Massimo è un ufficio marketing... Sotto questo aspetto è veramente 'pessimo'... :D
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6826Messaggio Filippo
mar 26 mar 2019, 17:57

Gianfranco ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:55
Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:49
ok, ma pur sempre come "stregone" isolato.....
Mah... Ha portato prodotti da ascoltare, questo si fa in quelle manifestazioni.
Sapessi quanti VERI 'cantinari' partecipano con nomi roboanti ma con prodotti poco più che mediocri ci rimarresti malissimo.
Quello che manca a Massimo è un ufficio marketing... Sotto questo aspetto è veramente 'pessimo'... :D
Ci vorrebbe una strategia più complessa ed articolata, e aiuti di peso per sdoganare il prodotto LT in modo da apparire più credibile..... cosa che per il singolo Ambrosini è difficilissima....

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6828Messaggio Gianfranco
mar 26 mar 2019, 18:01

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:57
Ci vorrebbe una strategia più complessa ed articolata, e aiuti di peso per sdoganare il prodotto LT in modo da apparire più credibile..... cosa che per il singolo Ambrosini è difficilissima....
Guarda, basterebbe che gli audiofili incominciassero ad usare le proprie orecchie invece della carta stampata.
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6829Messaggio Filippo
mar 26 mar 2019, 18:03

Gianfranco ha scritto:
mar 26 mar 2019, 18:01
Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:57
Ci vorrebbe una strategia più complessa ed articolata, e aiuti di peso per sdoganare il prodotto LT in modo da apparire più credibile..... cosa che per il singolo Ambrosini è difficilissima....
Guarda, basterebbe che gli audiofili incominciassero ad usare le proprie orecchie invece della carta stampata.
Se così fosse Massimo avrebbe già una fabbrica di dimensioni colossali.....
Ma ripeto, se il tutto non è brevettabile penso sia mooolto meglio continuare così, perchè prima o poi qualcuno capisce e a quel punto, non ci vuole nulla per una grande azienda a schiacciare il moscerino........ ma probabilmente prima che ciò accada, qualcuno metterebbe una bomba sotto tutti gli LT! :D
Ultima modifica di Filippo il mar 26 mar 2019, 18:08, modificato 1 volta in totale.

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6830Messaggio fantabaffo
mar 26 mar 2019, 18:05

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:57
Ci vorrebbe una strategia più complessa ed articolata, e aiuti di peso per sdoganare il prodotto LT in modo da apparire più credibile..... cosa che per il singolo Ambrosini è difficilissima....
Non stiamo parlando di decoder di Sky, dove i numeri di vendita sono almeno nell'ordine delle centinaia di migliaia. Azienda non significa necessariamente colosso: non capisco perché questo concetto non riesce proprio a filtrare...
Comunque sia, sono chiacchiere: il "prodotto" ce l'ha Massimo e le scelte sono sue, come sono sempre state :D
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6831Messaggio Filippo
mar 26 mar 2019, 18:10

fantabaffo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 18:05
Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:57
Ci vorrebbe una strategia più complessa ed articolata, e aiuti di peso per sdoganare il prodotto LT in modo da apparire più credibile..... cosa che per il singolo Ambrosini è difficilissima....
Non stiamo parlando di decoder di Sky, dove i numeri di vendita sono almeno nell'ordine delle centinaia di migliaia. Azienda non significa necessariamente colosso: non capisco perché questo concetto non riesce proprio a filtrare...
Comunque sia, sono chiacchiere: il "prodotto" ce l'ha Massimo e le scelte sono sue, come sono sempre state :D
E chi ha parlato di colosso Alessio??

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6832Messaggio Gianfranco
mar 26 mar 2019, 18:12

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 18:03
Ma ripeto, se il tutto non è brevettabile penso sia mooolto meglio continuare così, perchè prima o poi qualcuno capisce e a quel punto, non ci vuole nulla per una grande azienda a schiacciare il moscerino.......
Credo che da questo punto di vista Massimo possa dormire non tra due ma tra otto guanciali... :D
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6833Messaggio fantabaffo
mar 26 mar 2019, 18:15

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 18:10
fantabaffo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 18:05
Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 17:57
Ci vorrebbe una strategia più complessa ed articolata, e aiuti di peso per sdoganare il prodotto LT in modo da apparire più credibile..... cosa che per il singolo Ambrosini è difficilissima....
Non stiamo parlando di decoder di Sky, dove i numeri di vendita sono almeno nell'ordine delle centinaia di migliaia. Azienda non significa necessariamente colosso: non capisco perché questo concetto non riesce proprio a filtrare...
Comunque sia, sono chiacchiere: il "prodotto" ce l'ha Massimo e le scelte sono sue, come sono sempre state :D
E chi ha parlato di colosso Alessio??
Parli di aiuti di peso per sdoganare il prodotto e strategia molto articolata. Per iniziare a fare azienda in un settore piccolo serve piuttosto un metodo innovativo che valorizzi il proprio vantaggio competitivo: quanto dici serve ad una grossa azienda(grossa relativamente al settore)
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6834Messaggio Filippo
mar 26 mar 2019, 18:26

Io, come detto, mi riferivo a persone e riviste conosciute e apprezzate, testimonial e opinion leader.....poi non so se questo è quanto messo in atto solo da grandi aziende......
Però già essere appoggiato da una importante rivista non è male.
Stiamo parlando di pubblicità e marketing....
Ma Massimo sa benissimo come funziona il settore.......

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6835Messaggio M.Ambrosini
mar 26 mar 2019, 19:07

Filippo ha scritto:
mar 26 mar 2019, 18:26
Però già essere appoggiato da una importante rivista non è male
Le riviste non "appoggiano" nessuno che non sia disposto a pagare fior di denari in pubblicità. E questo solo grandi marchi/importatori possono permettersi di farlo.
E LT non lo è neppure un "marchio".
Sarei curioso di capire meglio la visione aziendale di Ale...
Ma Massimo sa benissimo come funziona il settore.......
Temo di si...
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6851Messaggio emulatore
mer 27 mar 2019, 8:18

Credo che Alessio voglia solo dire che un'azienda rimane tale anche senza fare i numeri della Apple e senza essere una s.p.a. , ed è vero.
Concettualmente, ci sono aziende artigianali e non.......è pur vero però che l'obiettivo di un'azienda è "fare soldi" e più se ne fanno e meglio è, ovviamente.
L'obiettivo guadagno è l'aspetto primario di un'azienda.
Nessuno lavora per la gloria o per ricevere pacche sulle spalle.
Ci sono piccole aziende a conduzione familiare, dove tutto è fatto artigianalmente e dove la cura del particolare rasenta il maniacale (mi vengono in mente alcune aziende calzaturiere nelle Marche) ma che però restano di nicchia e magari hanno pure chiuso il fatturato annuale con segno meno.....e poi ci sono aziende come la Converse che fanno scarpe in tela che si rompono dopo poco, che hanno pure spostato la produzione dagli stati uniti all'asia ma che fatturano da paura.
Personalmente vorrei essere il titolare della seconda azienda se voglio garantire un "futuro" (in senso economico) a me e ai miei figli.
Credo che alla fine a tutti importino i numeri, le vendite ed il fatturato.....eccome....il sistema attuale non lascia scampo, purtroppo.....
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6858Messaggio fantabaffo
mer 27 mar 2019, 10:07

emulatore ha scritto:
mer 27 mar 2019, 8:18
Credo che Alessio voglia solo dire che un'azienda rimane tale anche senza fare i numeri della Apple e senza essere una s.p.a. , ed è vero.
Non tanto questo, a dire il vero. Penso piuttosto ad un metodo per trovare un punto di partenza il più possibile corretto, e valutarne l'opportunità.
emulatore ha scritto:
mer 27 mar 2019, 8:18
Concettualmente, ci sono aziende artigianali e non.......è pur vero però che l'obiettivo di un'azienda è "fare soldi" e più se ne fanno e meglio è, ovviamente.
L'obiettivo guadagno è l'aspetto primario di un'azienda.
Nessuno lavora per la gloria o per ricevere pacche sulle spalle.
Ci sono piccole aziende a conduzione familiare, dove tutto è fatto artigianalmente e dove la cura del particolare rasenta il maniacale (mi vengono in mente alcune aziende calzaturiere nelle Marche) ma che però restano di nicchia e magari hanno pure chiuso il fatturato annuale con segno meno.....e poi ci sono aziende come la Converse che fanno scarpe in tela che si rompono dopo poco, che hanno pure spostato la produzione dagli stati uniti all'asia ma che fatturano da paura.
Personalmente vorrei essere il titolare della seconda azienda se voglio garantire un "futuro" (in senso economico) a me e ai miei figli.
Credo che alla fine a tutti importino i numeri, le vendite ed il fatturato.....eccome....il sistema attuale non lascia scampo, purtroppo.....
Se ragioni così, ovviamente non hai scampo.
Invece, io vorrei tanto avere tra le mani una azienda produttiva, piccola finché vuoi, ma che possieda un know-how approfondito, evolutosi negli anni con il lavoro e l'esperienza. Certo, non tutti i settori sono uguali, tuttavia la piccola aziendina delle Marche che vai citando ha a mio parare un potenziale futuro più roseo della Converse di turno, ovviamente a patto che venga gestita in modo corretto.
Poi, ci sono persone portate a valorizzare qualsiasi cosa ed io purtroppo non sono tra questi: se il valore non lo riconosco, non riesco a mentire nemmeno a me stesso, figuriamoci ad una rosa di potenziali clienti :lol:

PS sono andato a guardare due info su Converse (non so nulla del settore abbigliamento): l'azienda è una Inc. americana, proprietà di Nike, nel 2017 ha fatturato 2 miliardi di dollari... non ha molto senso come termine di paragone, nè ha senso parlare di "titolare", che naturalmente non esiste. :D
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6859Messaggio emulatore
mer 27 mar 2019, 10:18

Io non so nemmeno come si scrive due miliardi :lol:
Emmanuele

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6860Messaggio fantabaffo
mer 27 mar 2019, 10:19

emulatore ha scritto:
mer 27 mar 2019, 10:18
Io non so nemmeno come si scrive due miliardi :lol:
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Alessio

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6889Messaggio gere
gio 28 mar 2019, 23:20

Al di là degli aspetti prettamente economico-aziendali, sui quali non intendo pronunciarmi per vari e svariati motivi, la questione verte su alcune problematiche percettive, così come evidenziato nelle mie "memorie", come sottolineato a più riprese dal nostro e da alcuni interessanti interventi.
Anzitutto quanti audiofili sono in grado di percepire la naturalezza dell'evento sonoro riprodotto dai G. oppure da LT?
Personalmente al primissimo contatto con LT a Casalborsetti, rimasi sconcertato dalle prestazioni soniche della catena, la perfetta quadratura del cerchio, ovverossia un cd player che suonava come un giradischi e, mi dissi, se tanto mi da tanto... Eppure, dei presenti all'ascolto, quanti acconsentirono a comprendere che una realtà si era svelata ai loro padiglioni auditivi? Neppure uno!
Rammento che un audiofilo cercò di imitare le modifiche del cd player LT, ottenendo effetti comici ( un clavicembalo che aveva le dimensioni di un'orchestra...) e cercando di strapparmi una nota positiva, ma con devastanti risultati. Il motivo ricorrente era che "il suono è diverso da quello riprodotto da tutti gli altri impianti e quindi sono gli altri a suonare correttamente e non quello di Ambrosini".
Onestà intellettuale la mia o volontà di andare in direzione ostinata e contraria? NO, semplice umiltà per riconoscere di aver dilapidato somme rilevanti, con il risultato di essermi ritrovato in casa celebrati monumenti all'assurdo sonico.
Un'altro audiofilo mi disse, sconcertato, che gli strumenti musicali non erano "a fuoco", non conoscendo o riconoscendo che un impianto dovrebbe correttamente riprodurre anche la "stanza" e non solo quanto in essa contenuto. Ma se gli impianti avessero riprodotto la stanza, probabilmente avremmo fatto a meno di scoprire, all'epoca la quadrifonia ed ora il dolby surround...
Un quesito retorico: quanti sono appagati dall'esibire uno status simbol e quanti sono coloro che sanno valutare con le proprie orecchie un impianto stereofonico? Ma attenzione, valutare uno stereo significa misurare quanto più oggettivamente possibile la riproduzione dello stesso si approssimi alla realtà, certamente non l'estetica o le somme necessarie per accasarsi questo o quel telaio.
Last but not least, numericamente quanti siamo tutt'ora interessati alla riproduzione musicale attraverso un impianto stereofonico? E' bene sottolineare che, come alle mostre di apparecchiature fotografiche mio figlio tredicenne abbassi drasticamente l'età media, pure alle rassegne hifi oramai siamo, volens aut nolens, con i capelli bianchi oppure senza neppure quelli...
Altro che iniziare un azienda!
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6890Messaggio Filippo
ven 29 mar 2019, 0:16

Ok Gere, ma una delle domande da porsi adesso, secondo me, è: perché nessuno o quasi è disponibile a riconoscere l'evidenza?
Molto probabilmente perché la verità dominante è un'altra, perché il mercato, le grandi aziende, gli "esperti" e i principali esponenti del settore spingono in un'altra direzione, hanno inculcato nella testa della massa convincimenti radicati che uno sparuto gruppo di appassionati guidati da uno stregone non possono minimamente scalfire...... ma se la qualità di questi fantomatici apparecchi musicali iniziasse ad essere magnificata anche dai "santoni" del settore? Se anche gli LT incominciassero a diventare trendy e degli status simbol, sinonimo di prestigio audiofilo?
Tutto passa attraverso una operazione di marketing e pubblicità promossa da personaggi "credibili" alle orecchie dell'appassionato medio. Con la differenza che in questo caso all'immagine creata dal marketing si accompagna pure la sostanza!
Certo è difficile, certo è costoso, però è ciò che probabilmente è indispensabile per il successo di un progetto.
C'è una via alternativa per realizzare un grande progetto??
Si può realizzare un progetto imprenditoriale senza adeguati investimenti e senza rischio??
Ultima modifica di Filippo il sab 30 mar 2019, 10:45, modificato 2 volte in totale.

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6892Messaggio emulatore
ven 29 mar 2019, 8:24

Onestamente non avrei mai pensato di apprezzare Grundig ed LT a tal punto da farli diventare i miei riferimenti.

Ricordo che a 12/13 anni tutti i santi pomeriggi ero nell'unico negozio di hifi del mio paesotto in provincia di Cosenza e davo letteralmente la morte ai titolari facendogli fare 1000 prove con apparecchi diversi.....a dire il vero loro si dimostrarono sempre gentili e disponibili, addirittura proponendomi loro stessi alcune prove e facendomi notare le evidenti differenze all'ascolto tra un prodotto e l'altro.
Ad esempio ricordo come se fosse ieri (a distanza di 25 anni) quando un pomeriggio mi fece fare il confronto tra JBL, Infinity e Chario.
Il confronto fu impietoso e la voce di Clapton inascoltabile con le JBL ma piuttosto neutra e gradevole con le altre 2, soprattutto con le Infinity.

Nel corso degli anni poi ho anche posseduto diversi prodotti Grundig come ad esempio un V20 e delle 2500ap ma, vuoi per l'installazione "arrangiata" in un salotto da quasi 70 mq, vuoi per una catena non full CCI, vuoi anche per la mia "immaturità" , non ero mai riuscito ad apprezzarli fino in fondo, pur riconoscendone alcune doti.

Questo finchè non iniziai a frequentare il forum e finchè un bel giorno il buon Salvatore Fassari di Chivasso venne a casa mia portando il suo integrato LT MA10 (il primo costruito da Massimo) confrontandolo col mio valvolare, un single ended con le 845 da circa 15 w.
Quando sentii la big band jazz di Bob Mintzer suonare finalmente senza colorazioni e senza fatica d'ascolto allora mi resi conto.

Dopo pochissimo vendetti il valvolare per prendere un V30......e da li non ho più guardato altri marchi.....
Emmanuele

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6908Messaggio gere
ven 29 mar 2019, 20:12

Filippo ha scritto:
ven 29 mar 2019, 0:16
Ok Gere, ma una delle domande da porsi adesso, secondo me, è: perché nessuno o quasi è disponibile a riconoscere l'evidenza?
Molto probabilmente perché la verità dominante è un'altra, perché il mercato, le grandi aziende, gli "esperti" e i principali esponenti del settore spingono in un'altra direzione, hanno inculcato nella testa della massa convincimenti radicati che uno sparuto gruppo di appassionati guidati da uno stregone non possono minimamente scalfire...... ma se la qualità di questi fantomatici apparecchi musicali iniziasse ad essere magnificata anche dai "santoni" del settore? Se anche gli LT incominciano a diventare trendy e degli status simbol, sinonimo di prestigio audiofilo?
Tutto passa attraverso una operazione di marketing e pubblicità promossa da personaggi "credibili" alle orecchie dell'appassionato medio. Con la differenza che in questo caso all'immagine creata dal marketing si accompagna pure la sostanza!
Certo è difficile, certo è costoso, però è ciò che probabilmente è indispensabile per il successo di un progetto.
C'è una via alternativa per realizzare un grande progetto??
Si può realizzare un progetto imprenditoriale senza adeguati investimenti e senza rischio??
Rispondo per punti.
I. Il celeberrimo "santone" del settore ha udito e si è, a suo tempo, pronunciato con estrema chiarezza. Penso di essere stato sufficientemente preciso, pur se a distanza di lustri, nel riportare le affermazioni del direttore, che peraltro ha difeso il Nostro a spada tratta nel corso di discussioni.
Ma gli audiofili sono preparati ad adottare un differente approccio uditivo, rivoluzionando le proprie convinzioni?
A suo tempo ci recammo in provincia di Como, ove troneggiava una coppia di isostatiche MG dalle dimensoini davvero ciclopiche. Collegato il finale ed assettati i paraventi, il proprietario si rese conto delle potenzialità dei diffusori, si fece lasciare gli LT felice di aver raggiunto la pace dei sensi. Dopo qualche giorno, influenzato dei soliti farlocchi-allocchi, decise di restituire gli LT, privandosi della piacevolezza di ascolto assolutamente imparagonabile alla condizione di partenza...
II. Quel che penso circa l'avventura imprenditoriale LT è che il progetto avrebbe potuto essere varato a suo tempo, quando il mercato era florido, non certamente ora.
Quanti giovani sono presenti alle rassegne? Quali sono le modalità di ascolto ?
Il mercato hi-fi mi ricorda l'altra mia grande passione, la fotografia.
Sai che mi disse un arguto, quanto appassionato giornalista? Se proseguiamo su questa strada finiremo per fotografare con il cellulare! Guardando le mie attrezzature analogiche provo tenerezza e spero nei miei figli...

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6911Messaggio Filippo
ven 29 mar 2019, 21:27

Gere, mi rendo conto che a parole è facile. Io, come penso anche altri, partecipo a questa come ad altre discussioni anche per amore di ragionamento.
Quello che dici è assolutamente vero, inoltre attualmente il mercato dell'HiFi è molto probabilmente eroso da quello dell'home theatre e altre amenità digitali, e l'educazione al corretto ascolto è passata in secondo piano rispetto all'ascolto spettacolarizzato ottenibile, ad esempio, con mille diffusori più sub sparsi dappertutto in casa.....
Io per primo non mi ritengo un audiofilo "ortodosso", tuttavia alcune cose come l'immagine, la famosa stanza, la trasparenza etc etc le apprezzo eccome.
Il Santone in questione si sarà pure espresso a favore del nostro e dei suoi apparecchi, ma un rapporto stabile e duraturo di sistematica collaborazione non si è mai sviluppato, quindi non ha dato frutti. Un discorso serio non è mai stato impostato mi sembra di capire, e forse adesso è tardi come dici tu....

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6916Messaggio Filippo
sab 30 mar 2019, 13:08

Forse l'unica possibilità al giorno d'oggi di avviare un'attività imprenditoriale di successo sarebbe quella di spaziare oltre l'hifi, abbracciando anche altri settori affini, così facendo le prospettive sarebbero notevolmente diverse.....
In questo senso potrebbe essere meglio "scegliere" di partire dal settore più profittevole, di più largo consumo, migliorabile cciariamente :) e poi col tempo sviluppare una "costola" d'azienda minoritaria dedicata all'alta fedeltà.....
Questo naturalmente richiederebbe di abbandonare un approccio da puristi.
Così facendo ci potrebbe essere, e sottolineo potrebbe, anche il vantaggio di "sensibilizzare" gli utenti che dovessero fare uso di "strumenti" CCI sulla bontà di questa "tecnologia" e molti potrebbero sviluppare la curiosità di provare a vedere cosa succederebbe, dal punto di vista audiofilo, ad ascoltare un impianto serio sviluppato secondo quei criteri.
Sarebbe un modo per sfruttare i tempi moderni piuttosto che esserne travolti.
Chissà....
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6917Messaggio Gianfranco
sab 30 mar 2019, 13:20

Non ci è riuscita la Grundig con la potenza industriale che aveva e ci riuscirebbe Ambrosini?
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6918Messaggio Filippo
sab 30 mar 2019, 13:45

Premesso che ne stiamo parlando per capire meglio come mai in passato Massimo non abbia dato vita ad un'attività imprenditoriale vera e propria, Gianfranco non conosco precisamente la storia di grundig e del perché sia fallita/scomparsa nel settore HiFi.
Quand'è che grundig ha avuto il tracollo e perché? Io non lo so precisamente. Sarebbe interessante capirlo. Le cause che possono portare alla fine di un'azienda sono tante. Ci sono fior di aziende che sono fallite, nonostante potenzialità eccezionali, per cattiva gestione e viceversa.
Cmq ciò non escuderebbe, secondo me, la possibilità di creare un'attività, magari di piccole dimensioni, ma pur sempre valida....
Se si prendono sempre ad esempio i fallimenti allora non si dovrebbe fare nulla.
Sono perfettamente d'accordo che è difficile, è solo che personalmente mi dispiace che fior di prodotti come quelli di cui parliamo non riescano a trovare uno sbocco di mercato e un riconoscimento maggiori.

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6919Messaggio andreamilano
sab 30 mar 2019, 15:02

Abbiamo affrontato il discorso più volte Filippo ma non c'è mai stata via d'uscita. Spesso le attività funzionano più o meno bene per 3/4 anni (e sono generoso), poi si è costretti a chiudere...oppure cambiare ragione sociale ogni 2/3 anni. Sul groppone del vecchio intestatario rimangono solo debiti e cartelle esattoriali, punto.
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6921Messaggio myfisite
sab 30 mar 2019, 19:20

Filippo ha scritto:
sab 30 mar 2019, 13:45
Quand'è che grundig ha avuto il tracollo e perché? Io non lo so precisamente. Sarebbe interessante capirlo.
Qualche tempo fa avevo tentato di fare un po' di luce su queste vicende (vari interventi disseminati nel thread):
viewtopic.php?f=5&t=403
Marco A.

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6923Messaggio Filippo
sab 30 mar 2019, 20:02

myfisite ha scritto:
sab 30 mar 2019, 19:20
Filippo ha scritto:
sab 30 mar 2019, 13:45
Quand'è che grundig ha avuto il tracollo e perché? Io non lo so precisamente. Sarebbe interessante capirlo.
Qualche tempo fa avevo tentato di fare un po' di luce su queste vicende (vari interventi disseminati nel thread):
viewtopic.php?f=5&t=403
Da lì si capisce abbastanza bene che alla base del fallimento di Grundig ci siano stati investimenti sbagliati, partnership sbagliate, oltre che a perdite di Know-how, quindi non si può certo prendere a riferimento la parabola di grundig rispetto a questa discussione.
La storia del fallimento grundig non è la storia del fallimento CCI......
A volte è più facile per un colosso, con tutti i suoi problemi di gestione, di scelta degli investimenti, di lotte di potere interne, di diversificazione delle produzioni etc etc, che per una piccola azienda specializzata perdersi per strada......
Tra l'altro in quella discussione viene fuori come anni fa il supporto vincente in ambito video fu il VHS, anche a fronte della sua inferiorità tecnica rispetto ai concorrenti.
Questo insegna purtroppo che a volte il giusto mix per il successo non si fonda sulla validità del mezzo tecnico, ma su fattori quali accordi tra case costruttrici, maggiore convenienza e quant'altro.....
Chi si lancia senza adeguate coperture è veramente coraggioso (o incosciente :D ).

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6925Messaggio Gianfranco
sab 30 mar 2019, 20:55

Non vedo alcun fallimento CCI.
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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6928Messaggio M.Ambrosini
sab 30 mar 2019, 22:42

Filippo ha scritto:
sab 30 mar 2019, 20:02

Questo insegna purtroppo che a volte il giusto mix per il successo non si fonda sulla validità del mezzo tecnico, ma su fattori quali accordi tra case costruttrici, maggiore convenienza e quant'altro.....
Non "a volte" Filippo...puoi dire sempre. L'effettiva validità di un prodotto non viene MAI percepita dal grande pubblico (può essere triste doverlo ammettere ma è la realtà)...ciò che viene percepita è la convinzione di una superiorità dovuta ad una maggiore forza pubblicitaria (in senso lato) di chi ha maggiore potere per metterla in atto.
Chi si lancia senza adeguate coperture è veramente coraggioso (o incosciente :D ).
Appunto...
Massimo

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6929Messaggio Filippo
sab 30 mar 2019, 23:13

M.Ambrosini ha scritto:
sab 30 mar 2019, 22:42
Filippo ha scritto:
sab 30 mar 2019, 20:02

Questo insegna purtroppo che a volte il giusto mix per il successo non si fonda sulla validità del mezzo tecnico, ma su fattori quali accordi tra case costruttrici, maggiore convenienza e quant'altro.....
Non "a volte" Filippo...puoi dire sempre. L'effettiva validità di un prodotto non viene MAI percepita dal grande pubblico (può essere triste doverlo ammettere ma è la realtà)...ciò che viene percepita è la convinzione di una superiorità dovuta ad una maggiore forza pubblicitaria (in senso lato) di chi ha maggiore potere per metterla in atto.
Chi si lancia senza adeguate coperture è veramente coraggioso (o incosciente :D ).
Appunto...
Ok, senza opportuni collegamenti, mettiamoci una pietra sopra.....
Però è stato interessante discuterne.

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6945Messaggio fantabaffo
lun 1 apr 2019, 12:05

Non riesco a condividere questa vostra visione sempre negativa ed impossibilitante del mercato, così come non credo che il povero consumatore sia ignara vittima dei condizionamenti, né che sia sempre incapace di percepire il valore di ciò che gli viene proposto.
Non "a volte" Filippo...puoi dire sempre. L'effettiva validità di un prodotto non viene MAI percepita dal grande pubblico (può essere triste doverlo ammettere ma è la realtà)...ciò che viene percepita è la convinzione di una superiorità dovuta ad una maggiore forza pubblicitaria (in senso lato) di chi ha maggiore potere per metterla in atto.
Ma dai, è fin troppo facile dire così, ma cerchiamo di essere obiettivi.
Linear Transfer non si rivolgerebbe certo ad un grande pubblico, e l'hifi in generale neppure: ha finito di farlo già negli anni '90
Ci sono, comunque, esempi che provano il contrario: una parte significativa dei consumatori prende decisioni piuttosto chiare e consapevoli, influenzate in piccola misura da marketing e comunicazione: ovviamente, non vale in egual misura per tutti i settori di mercato, né per tutti i segmenti: così su due piedi mi viene alla mente Miele che, nell'inflazionato settore (di massa come pochi) degli elettrodomestici ha sempre mantenuto la propria "mission" aziendale: a fronte di investimenti sul marketing più limitati rispetto alla concorrenza, ha sempre puntato sulla qualità superiore del prodotto, con buoni risultati.

Ma perché non ci chiediamo, piuttosto, COSA VUOLE il consumatore? E, soprattutto, perché non possiamo accettare con serenità che la caratteristica che per noi è assolutamente fondamentale, per altri lo sia meno, o lo sia solo se accompagnata da altre? Una volta fatto questo, si rovescia la domanda: io (o l'azienda in esame) COSA OFFRO? A chi dunque lo devo offrire?

In merito a come vedrei io l'attività imprenditoriale di LT, devo dire che non ci ho mai pensato: sto mettendo insieme qualche idea, magari ne scriverò con più calma.
Alessio

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6946Messaggio emulatore
lun 1 apr 2019, 12:15

fantabaffo ha scritto:
lun 1 apr 2019, 12:05
soprattutto, perché non possiamo accettare con serenità che la caratteristica che per noi è assolutamente fondamentale, per altri lo sia meno, o lo sia solo se accompagnata da altre?
Questa è una verità sacrosanta.
C'è poco da fare.
Non dico tutto ma, molte cose sono relative, come in questo caso.
Se qualcuno preferisce un basso esaltato a discapito della trasparenza abbiamo già finito di parlare infatti.....
E poi "dove c'è gusto non c'è perdenza" recita un detto.
Emmanuele

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6948Messaggio M.Ambrosini
lun 1 apr 2019, 14:02

fantabaffo ha scritto:
lun 1 apr 2019, 12:05
Non riesco a condividere questa vostra visione sempre negativa ed impossibilitante del mercato, così come non credo che il povero consumatore sia ignara vittima dei condizionamenti, né che sia sempre incapace di percepire il valore di ciò che gli viene proposto.
Non "a volte" Filippo...puoi dire sempre. L'effettiva validità di un prodotto non viene MAI percepita dal grande pubblico (può essere triste doverlo ammettere ma è la realtà)...ciò che viene percepita è la convinzione di una superiorità dovuta ad una maggiore forza pubblicitaria (in senso lato) di chi ha maggiore potere per metterla in atto.
Ma dai, è fin troppo facile dire così, ma cerchiamo di essere obiettivi.
Linear Transfer non si rivolgerebbe certo ad un grande pubblico, e l'hifi in generale neppure: ha finito di farlo già negli anni '90
Ci sono, comunque, esempi che provano il contrario: una parte significativa dei consumatori prende decisioni piuttosto chiare e consapevoli, influenzate in piccola misura da marketing e comunicazione: ovviamente, non vale in egual misura per tutti i settori di mercato, né per tutti i segmenti: così su due piedi mi viene alla mente Miele che, nell'inflazionato settore (di massa come pochi) degli elettrodomestici ha sempre mantenuto la propria "mission" aziendale: a fronte di investimenti sul marketing più limitati rispetto alla concorrenza, ha sempre puntato sulla qualità superiore del prodotto, con buoni risultati.

ma perché non ci chiediamo, piuttosto, COSA VUOLE il consumatore? E, soprattutto, perché non possiamo accettare con serenità che la caratteristica che per noi è assolutamente fondamentale, per altri lo sia meno, o lo sia solo se accompagnata da altre? Una volta fatto questo, si rovescia la domanda: io (o l'azienda in esame) COSA OFFRO? A chi dunque lo devo offrire? Tante volte

In merito a come vedrei io l'attività imprenditoriale di LT, devo dire che non ci ho mai pensato: sto mettendo insieme qualche idea, magari ne scriverò con più calma.
Tu sei mooolto più ottimista di me Alessio...sarà forse perchè sei anche molto più giovane? :D
Comunque il discorso è interessante e attendo di conoscere le tue idee in merito
Massimo

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6951Messaggio fantabaffo
lun 1 apr 2019, 14:56

M.Ambrosini ha scritto:
lun 1 apr 2019, 14:02
Tu sei mooolto più ottimista di me Alessio...sarà forse perchè sei anche molto più giovane? :D
Comunque il discorso è interessante e attendo di conoscere le tue idee in merito
Grazie grazie grazie, è sempre bello sentirsi "giovane"! Soprattutto nell'anno in cui suonano i 40... :D
Alessio

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6956Messaggio M.Ambrosini
lun 1 apr 2019, 18:37

fantabaffo ha scritto:
lun 1 apr 2019, 14:56

Grazie grazie grazie, è sempre bello sentirsi "giovane"! Soprattutto nell'anno in cui suonano i 40... :D
Un ragazzino... :D
Massimo

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6958Messaggio Filippo
lun 1 apr 2019, 20:24

fantabaffo ha scritto:
lun 1 apr 2019, 14:56
M.Ambrosini ha scritto:
lun 1 apr 2019, 14:02
Tu sei mooolto più ottimista di me Alessio...sarà forse perchè sei anche molto più giovane? :D
Comunque il discorso è interessante e attendo di conoscere le tue idee in merito
Grazie grazie grazie, è sempre bello sentirsi "giovane"! Soprattutto nell'anno in cui suonano i 40... :D
Azz .... mi aspettavo un vecchio saggio! :D

Certo che passare la boa dei 40 è traumatico psicologicamente, ci son passato qualche annetto fa :)

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Re: Quando hai uno Zio High Ender....

Messaggio: # 6959Messaggio fantabaffo
lun 1 apr 2019, 20:43

Filippo ha scritto:
lun 1 apr 2019, 20:24
Certo che passare la boa dei 40 è traumatico psicologicamente, ci son passato qualche annetto fa :)
Grazie per il "saggio", sei stato delicato :lol: :lol:
Alessio

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