Valvole o transistor: potenzialità
Inviato: lun 7 gen 2019, 12:05
Massimo, te l'ho già proposto ma provo a domandarlo di nuovo: avremo mai un tuo amplificatore CCI a valvole?
L'audio oltre le apparenze - The audio beyond appearances
https://hifi.altervista.org/
Sai già la risposta Marco e non credo di cambiare idea a tal proposito. A quello che ho potuto apprendere in tutti questi anni, ritengo che lo stato solido, una volta risolti alcuni problemi a cui è maggiormente sensibile, sia potenzialmente superiore alle valvole. Senza però risolvere consapevolmente quei problemi è molto più facile che un valvolare risulti superiore ad uno stato solido.
Capisco che da certi livelli di potenza (neppure troppo alti) in su sia più semplice ed economico uno stato solido piuttosto che un valvolare. Ma è solo un discorso legato all'erogazione di potenza oppure ci sono altri motivi per cui ritieni superiore uno stato solido?M.Ambrosini ha scritto: ↑lun 7 gen 2019, 13:53ritengo che lo stato solido, una volta risolti alcuni problemi a cui è maggiormente sensibile, sia potenzialmente superiore alle valvole.
A parità di attenzioni telaistiche in un ampli a valvole abbiamo in più: trasformatore di uscita con relativi limiti intrinsechi di impedenza di uscita soprattutto all'estremo alto della banda audio, usura dei dispositivi e microfonicità. Se anche prescindiamo dal discorso usura, rimangono gli altri due fattori che seppur per poco, ci impediscono di ottenere quella neutralità che (se accoppiata alla sonorità full CCI) ci permette una piena godibilità dell'ascolto.myfisite ha scritto: ↑lun 7 gen 2019, 19:37
Capisco che da certi livelli di potenza (neppure troppo alti) in su sia più semplice ed economico uno stato solido piuttosto che un valvolare. Ma è solo un discorso legato all'erogazione di potenza oppure ci sono altri motivi per cui ritieni superiore uno stato solido?
Avendo soldi da spendere, ci sono trasformatori di uscita che non sono poi così limitati:M.Ambrosini ha scritto: ↑lun 7 gen 2019, 20:32trasformatore di uscita con relativi limiti intrinsechi di impedenza di uscita soprattutto all'estremo alto della banda audio
Ah certo. Questo è sicuro. Fare un ampli a valvole come si deve non è certo economico.
La domanda cruciale è questa:myfisite ha scritto: ↑mar 8 gen 2019, 10:06Avendo soldi da spendere, ci sono trasformatori di uscita che non sono poi così limitati:M.Ambrosini ha scritto: ↑lun 7 gen 2019, 20:32trasformatore di uscita con relativi limiti intrinsechi di impedenza di uscita soprattutto all'estremo alto della banda audio
http://www.acoustic-dimension.com/tamur ... a-2007.pdf
Indubbiamente Marco, così come fondamentale in tal senso è anche il fattore di retroazione, e sulla parte alta dello spettro audio, l'incidenza delle compensazioni in frequenza sullo riduzione della stessa retroazione (e quindi dello smorzamento). Ho voluto solo sottolineare quelle differenze in peggio che non sono evitabili.
Infatti ciò che si presta come amplificatore per chitarra non sarebbe adatto ad un ascolto in alta fedeltà e così pure viceversa in quanto un amplificatore per uno strumento musicale (che deve essere necessariamente amplificato come una chitarra elettrica) deve contribuire al carattere di quello strumento...un amplificatore in grado di non colorare il suono in questo caso potrebbe essere inadatto. Basta osservare la risposta di un ampli Marshall:fantabaffo ha scritto: ↑mar 8 gen 2019, 8:02Si parla, per sintetizzare al massimo, di sistemi con banda passante ridotta, che hanno per natura il compito di colorare il suono (determinando dunque la sonorità complessiva dello strumento), e che spesso vengono usati in prossimità della massima potenza di erogazione, quando non addirittura in parziale clipping.
Quanto costerebbe un trasformatore non limitante?myfisite ha scritto: ↑mar 8 gen 2019, 10:06Avendo soldi da spendere, ci sono trasformatori di uscita che non sono poi così limitati:M.Ambrosini ha scritto: ↑lun 7 gen 2019, 20:32trasformatore di uscita con relativi limiti intrinsechi di impedenza di uscita soprattutto all'estremo alto della banda audio
http://www.acoustic-dimension.com/tamur ... a-2007.pdf
Idem per me....con gli ampli da bassoil vantaggio portato dalla tecnologia valvolare è alle mie orecchie enorme e tuttora incolmato.
Rispondo da solo alla mia stessa domanda ("È fisicamente possibile (a qualsiasi costo) costruire un trasformatore di uscita bla bla bla bla bla....") riportando il grafico di Antonio, che ho riguardato con maggiore attenzione, e che sembra confermarci come un buon trasformatore sia in grado di raggiungere prestazioni soddisfacenti in gamma audio. Rimane la questione "microfonicità", alla quale non ho mai dedicato attenzione: non ho dunque voce in capitolo.M.Ambrosini ha scritto: ↑lun 7 gen 2019, 20:32A parità di attenzioni telaistiche in un ampli a valvole abbiamo in più: trasformatore di uscita con relativi limiti intrinsechi di impedenza di uscita soprattutto all'estremo alto della banda audio, usura dei dispositivi e microfonicità. Se anche prescindiamo dal discorso usura, rimangono gli altri due fattori che seppur per poco, ci impediscono di ottenere quella neutralità che (se accoppiata alla sonorità full CCI) ci permette una piena godibilità dell'ascolto.
Le curve per confronto vanno fatte a parità ESATTA di condizioni e non una con un cavo ossidato e l'altra a valle del trasformatore...per rispondere alla tua domanda: un ampli a stato solido retroazionato avrà SEMPRE un fattore di smorzamento più alto (ovvero un'impedenza di uscita più bassa) di qualsivoglia costoso valvolare. Il caso dell'Ongaku con trasfo avvolti in argento mi sembra emblematico...fantabaffo ha scritto: ↑mer 9 gen 2019, 12:15Rispondo da solo alla mia stessa domanda ("È fisicamente possibile (a qualsiasi costo) costruire un trasformatore di uscita bla bla bla bla bla....") riportando il grafico di Antonio, che ho riguardato con maggiore attenzione, e che sembra confermarci come un buon trasformatore sia in grado di raggiungere prestazioni soddisfacenti in gamma audio. Rimane la questione "microfonicità", alla quale non ho mai dedicato attenzione: non ho dunque voce in capitolo.M.Ambrosini ha scritto: ↑lun 7 gen 2019, 20:32A parità di attenzioni telaistiche in un ampli a valvole abbiamo in più: trasformatore di uscita con relativi limiti intrinsechi di impedenza di uscita soprattutto all'estremo alto della banda audio, usura dei dispositivi e microfonicità. Se anche prescindiamo dal discorso usura, rimangono gli altri due fattori che seppur per poco, ci impediscono di ottenere quella neutralità che (se accoppiata alla sonorità full CCI) ci permette una piena godibilità dell'ascolto.
E te pareva...M.Ambrosini ha scritto: ↑mer 9 gen 2019, 13:11Le curve per confronto vanno fatte a parità ESATTA di condizioni e non una con un cavo ossidato e l'altra a valle del trasformatore...
Se lo avessi fatto io nel modo in cui lo hai fatto tu a te non sarebbe andato bene (e avresti avuto ragione). Sono pronto a scommettercigrunf ha scritto: ↑mer 9 gen 2019, 15:00E te pareva...M.Ambrosini ha scritto: ↑mer 9 gen 2019, 13:11Le curve per confronto vanno fatte a parità ESATTA di condizioni e non una con un cavo ossidato e l'altra a valle del trasformatore...
Ho fatto il confronto tra il mio sistema (cavo incluso, leggi meglio!) e quello che ascolta mediamente un utente di questo forum... tra l'altro descrivendo esattamente ciò che ho misurato... neanche questo ti va bene
Ed infatti la prima misura che ho postato è fatta così... ti dovrebbe bastare quella per decretarne la non sufficiente linearità.M.Ambrosini ha scritto: ↑mer 9 gen 2019, 16:53La prova si fa sempre ai morsetti dell'amplificatore con carico collegato proprio per evitare l'influenza resistiva di ossidazioni varie o della resistività stessa del cavo.
E' una misura di ciò che arriva al diffusore... non credo proprio che sia qualcosa di "insensato"...M.Ambrosini ha scritto: ↑mer 9 gen 2019, 16:53Non ha alcun senso gravare il DUT di irregolarità non dovute al medesimo.
Hai postato quella ai morsetti del tuo ampli ma NON quella ai morsetti dell'ampli con cui volevi confrontarti. Sarò forse diventato troppo pignolo a fronte delle accuse (non fondate) di parzialità che mi arrivano dagli esoterici in genere (un ottimo modo per evitare di affrontare fatti scomodi) ma forse anche per questo alla correttezza delle prove ci tengo.
E' insensato semplicemente perchè è dipendente dal cavo che usi e non dall'amplificatore che hai sotto test. Un conto è misurare un apparecchio, altro conto è misurare una catena che include altri elementi e il cui risultato varia in funzione degli altri elementi.E' una misura di ciò che arriva al diffusore... non credo proprio che sia qualcosa di "insensato"...
Beh, quella del receiver è presente sul tuo sito, chi legge qui sa dove cercarla e può fare liberamente tutti i confronti che vuole...M.Ambrosini ha scritto: ↑mer 9 gen 2019, 18:02Hai postato quella ai morsetti del tuo ampli ma NON quella ai morsetti dell'ampli con cui volevi confrontarti.
Esattamente, è questo il senso della misura.M.Ambrosini ha scritto: ↑mer 9 gen 2019, 18:02è dipendente anche dal cavo che usi e non solo dall'amplificatore che hai sotto test. Un conto è misurare un apparecchio, altro conto è misurare una catena che include altri elementi e il cui risultato varia in funzione degli altri elementi.
.......suggerimento fondato avendone una coppia:Lecson ac1+Lecson ap1......difficili da trovare in ordine,ma ne vale la pena.........(scuola inglese)......provare per credere........per quanto riguarda la Riia Shure se20M.Ambrosini ha scritto: ↑lun 7 gen 2019, 13:53Sai già la risposta Marco e non credo di cambiare idea a tal proposito. A quello che ho potuto apprendere in tutti questi anni, ritengo che lo stato solido, una volta risolti alcuni problemi a cui è maggiormente sensibile, sia potenzialmente superiore alle valvole. Senza però risolvere consapevolmente quei problemi è molto più facile che un valvolare risulti superiore ad uno stato solido.
Sto comunque muovendomi per mettermi in collezione un ampli a stato solido "ricercato" ed un ampli a valvole "ricercato", questo al fine di poterli fare ascoltare a confronto con apparecchi full CCI. Mi servirà un po' di tempo perchè non vorrei pagarli un occhio ma mi sto muovendo. Anticipo la domanda: non vi dico quali sono prima di averli acquistati
Beh...proprio "ricercati" non direi (rari senz'altro) ma che possano suonare bene non lo metto in dubbio e se ce li porti al prossimo meeting saremo ben lieti di ascoltarli.
Niente di esotico o inconsueto, si tratta di un assemblaggio di pezzi che ho in casa da 20 anni... tutt'altro che definitivo, però almeno lo stadio finale è obbligato.
.......si,penso di poterli portare volentieri...........anche la riia Shure se20 che ha destato curiositá al meeting ........M.Ambrosini ha scritto: ↑gio 10 gen 2019, 7:20Beh...proprio "ricercati" non direi (rari senz'altro) ma che possano suonare bene non lo metto in dubbio e se ce li porti al prossimo meeting saremo ben lieti di ascoltarli.
Se non ricordo male furono i primi ad utilizzare uno stadio di uscita a tripletta (ma sono ricordi risalenti a trenta e più anni fa per cui potrei sbagliare)
Zanzara8 ha scritto: ↑gio 10 gen 2019, 19:01.......si,penso di poterli portare volentieri...........anche la riia Shure se20 che ha destato curiositá al meeting ...............per favore,fammi capire cosa intendi per “ricercati”........grazieM.Ambrosini ha scritto: ↑gio 10 gen 2019, 7:20Beh...proprio "ricercati" non direi (rari senz'altro) ma che possano suonare bene non lo metto in dubbio e se ce li porti al prossimo meeting saremo ben lieti di ascoltarli.
Se non ricordo male furono i primi ad utilizzare uno stadio di uscita a tripletta (ma sono ricordi risalenti a trenta e più anni fa per cui potrei sbagliare)
Un prodotto "ricercato" è semplicemente quello che molte persone cercano e magari trovano a fatica perchè chi ce l'ha se lo tiene. Non mi riferisco a prodotti attualmente in produzione (che nel 99% dei casi fra 5 anni nessuno più avrà nel cuore, e per vedere quale sarà quell' 1% occorrerà appunto aspettare) ma ad oggetti che pur se fuori produzione da tempo sono tutt'ora molto "ricercati" appunto. Quegli oggetti che si sono costruiti una fama senza tempo, sicuramente più che giustificata se commisurata alla restante produzione (molto meno se li si paragona ad oggetti full CCI che costano 1/10 e vanno meglio). A questi si affiancano gli "outsider" ovvero quei prodotti che non sono ricercati "dai più" ma solo da chi usa le orecchie non curandosi di seguire il branco e che se ascoltati con attenzione si rivelano a volte validi quanto e più di certi ricercati oggetti.
..........pienamente soddisfatto della rispostaM.Ambrosini ha scritto: ↑gio 10 gen 2019, 20:10Un prodotto "ricercato" è semplicemente quello che molte persone cercano e magari trovano a fatica perchè chi ce l'ha se lo tiene. Non mi riferisco a prodotti attualmente in produzione (che nel 99% dei casi fra 5 anni nessuno più avrà nel cuore, e per vedere quale sarà quell' 1% occorrerà appunto aspettare) ma ad oggetti che pur se fuori produzione da tempo sono tutt'ora molto "ricercati" appunto. Quegli oggetti che si sono costruiti una fama senza tempo, sicuramente più che giustificata se commisurata alla restante produzione (molto meno se li si paragona ad oggetti full CCI che costano 1/10 e vanno meglio). A questi si affiancano gli "outsider" ovvero quei prodotti che non sono ricercati "dai più" ma solo da chi usa le orecchie non curandosi di seguire il branco e che se ascoltati con attenzione si rivelano a volte validi quanto e più di certi ricercati oggetti.
È un tubo di facile impiego che permette molte soluzioni con già una "discreta" potenza. Non ho mai avuto nulla con le 300B ma molti anni fa usavo un monotriodo con le 2A3 (quello del kit di Costruire HiFi) che arrivava a poco più di 3 W. Ho avuto anche "Lo scherzo" di Chiomenti da 1.6W a triodo.
Per un monotriodo senza retroazione direi che è un ottimo risultato.grunf ha scritto: consente di avere un fattore di smorzamento teorico su 8 ohm (non considero le Rogers diffusori da 15 ohm...) di circa 4,1
Lo stadio pilota permette molte varianti: buon lavoro e buon divertimento. Tienici informati degli sviluppi.grunf ha scritto: Lo stadio pilota al momento è un catodo comune di E182CC con carico resistivo, ma probabilmente lo sostituirò con una 6F6 o simili a triodo, con carico ancora da definire.
Di sicuro non lo finirò a breve...
Forse pochi si sono accorti che questo amplificatore a valvole fa uso di retroazione positiva.myfisite ha scritto: ↑mer 9 gen 2019, 14:11Cercando in giro, pare che esista qualche amplificatore a valvole retroazionato con fattore di smorzamento comparabile a un ampli a stato solido. Qui viene dichiarato un fattore di smorzamento pari a 500:
http://www.wolcottaudio.com/WA_Pres_specs.htm
La retroazione positiva è un concetto fisico che, per la sua natura, amplifica le caratteristiche proprie del processo in corso. Il famoso feedback della chitarra elettrica, ad esempio, è una retroazione positiva, così come lo è (quando avviene) la trasmissione di vibrazioni dai diffusori al piatto del giradischi, a loro volta captate dal fonorivelatore. Non capisco in quale modo possa tornare utile alla riproduzione hifimyfisite ha scritto: ↑ven 11 gen 2019, 10:09Forse pochi si sono accorti che questo amplificatore a valvole fa uso di retroazione positiva.
http://www.wolcottaudio.com/WA_presence.htm
E... non senti mai la mancanza di uno di questi ampli?
Penso che si riferisca a una variante del feed-forward, tecnologia impiegata già nei primi anni '80 da Sansui.
A dire il vero non ne ho mai sentito troppo la mancanza anche se, dal punto di vista del fascino (anche in senso storico), trovo i valvolari assolutamente deliziosi. In quegli anni provai a mettere insieme diversi impianti dedicati ai triodi (sia con dei monovia sia con multivia ad efficienza medio-alta) ma non trovai mai la combinazione giusta. All'epoca non conoscevo Grundig e passavo da un eccesso all'altro senza mai trovare il giusto compromesso: dal Karan da 180W allo Scherzo da 1W e mezzo.
Questo driver per una 300B alimentata a (soli) 350V mi pare un po' eccessivo, in fondo per pilotarla a dovere bastano 50V rms, un buono stadio single ended, magari con carico attivo oppure induttivo, ce la fa senza problemi e scegliendo il triodo ed il punto di lavoro giusti si riesce a cancellare un po' di distorsione armonica. Certo che un ampli tutto push pull a trasformatori alla Audio Tekne sarebbe più "bello"...
Mi piacciono molto questi vecchi oggetti, ho in casa diversi ampli degli anni 50-60, Philips, Geloso, Siemens... tutti capaci di suonare nettamente meglio di un valvolare odierno, a parità di circuito. Ti consiglio un approccio conservativo senza recap selvaggi, l'unica modifica da tentare è il bypass dei controlli di tono. Poni attenzione ai soliti dettagli di cavo di alimentazione, fusibile ed interruttore.
Mi hanno detto che quel ponte diodi è assolutamente da cambiare perché si degrada con il tempo:grunf ha scritto: ↑sab 19 gen 2019, 10:48
Mi piacciono molto questi vecchi oggetti, ho in casa diversi ampli degli anni 50-60, Philips, Geloso, Siemens... tutti capaci di suonare nettamente meglio di un valvolare odierno, a parità di circuito. Ti consiglio un approccio conservativo senza recap selvaggi, l'unica modifica da tentare è il bypass dei controlli di tono. Poni attenzione ai soliti dettagli di cavo di alimentazione, fusibile ed interruttore.