Restauro Geloso 232 HFN
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Restauro Geloso 232 HFN
Un oggetto rarissimo che meritava di essere curato dal momento che l'esemplare che ho trovato un paio di mesi fa è in condizioni totalmente originali. Era però fermo da anni e aveva tutti i condensatori elettrolitici andati tranne due. Ho cercato di mantenerne comunque l'originalità per quanto possibile a fronte di quanto si trova oggigiorno ed evitando (come visibile dalle foto sotto) di rimuovere gli originali condensatori a scatolino che mi sono serviti come punti di ancoraggio per i nuovi condensatori. Seguiranno le misure dell'apparecchio sul sito tracciate con volume al massimo per bypassare l'intervento della cella loudness perennemente inserita (qui presente a differenza dal precedente 232 HF che invece non aveva). Un oggetto questo che data la rarità, la cura realizzativa ed i materiali (vedi appunto i condensatori con contenitore a scatolino di produzione Geloso) fa venire nostalgia e ammirazione per un marchio italiano che ha seguito indissolubilmente il destino del suo fondatore. Sono rimasto basito dalla qualità dei potenziometri impiegati che hanno il coraggio dopo tanti anni di non avere il benchè minimo accenno di rumorosità. Non esistendo più i condensatori con fissaggio a vitone (i due visibili dall'esterno) e volendo mantenere l'originalità estetica dell'oggetto, ho inserito i condensatori di ricambio all'interno degli altri. Il risultato finale è quello visibile in foto
Massimo
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Re: Restauro Geloso 232 HFN
Restauro superlativo. Non ho parole. Attendiamo anche di sapere come suona.M.Ambrosini ha scritto: ↑gio 20 set 2018, 12:13Non esistendo più i condensatori con fissaggio a vitone (i due visibili dall'esterno) e volendo mantenere l'originalità estetica dell'oggetto, ho inserito i condensatori di ricambio all'interno degli altri.
Marco A.
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Re: Restauro Geloso 232 HFN
Intanto una buona notizia mi è giunta ieri dopo aver provato (grazie ad un amico che ha il prova tubi) l'efficienza delle valvole: sono tutte tra il 70 e l'80% di efficienza...dopo il bagno di sangue degli elettrolitici mi aspettavo anche un'ecatombe di valvole ed invece...tutte buone.myfisite ha scritto: ↑gio 20 set 2018, 13:40Restauro superlativo. Non ho parole. Attendiamo anche di sapere come suona.M.Ambrosini ha scritto: ↑gio 20 set 2018, 12:13Non esistendo più i condensatori con fissaggio a vitone (i due visibili dall'esterno) e volendo mantenere l'originalità estetica dell'oggetto, ho inserito i condensatori di ricambio all'interno degli altri.
Massimo
Re: Restauro Geloso 232 HFN
Ma alla fine come suona sto coso?
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Re: Restauro Geloso 232 HFN
Ma lo vuoi sapere come di serie (ovvero con loudness) o con piccola modifica per escluderlo?
Perchè in questo caso non si parla di loudness vero e proprio ma di una rete fisiologica che interviene solo a bassa frequenza...a molto bassa frequenza e in modo piuttosto deciso...una sorta di subwoofer sempre inserito. Personalmente, dal momento che mi piace ascoltare gli apparecchi nelle loro condizioni di massima linearità, ho preferito escludere la rete relativa (tutto si limita al distacco del reoforo di una resistenza) anzichè ascoltare con volume al max l'apparecchio (costretto in tal modo all'impiego di un pre).
Un amplificatore può comunque suonare in molti modi (a parità di risposta in frequenza) in funzione della cura di alcune variabili che per qualcuno sono insignificanti e che invece possono radicalmente cambiare il modo di suonare di un apparecchio.
Ma immagino (conoscendoti) che tu dia per scontato tutto questo e voglia sapere che ne penso dopo averlo messo nelle migliori "condizioni CCI" possibili...
Beh...diciamo che è un oggetto che va salvato a fronte di come potenzialmente può suonare e del pezzo di storia italiana che rappresenta in campo audio. Non era un oggetto con cui si puntava alla perfezione ma un prodotto realizzato con impegno e concretezza dalla più grande industria italiana di radiantistica, un prodotto meglio suonante di tanti ben più osannati oggetti attuali o del passato ma non per questo esente da pecche. Appena ho tempo vedo di pubblicarne sul sito la prova tecnica con relative considerazioni .
Massimo
Re: Restauro Geloso 232 HFN
Mi sembra di capire che siamo nell'area dell'Nf1/2 grundig.
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Re: Restauro Geloso 232 HFN
Direi che se la linearità dell'nf2 è effettivamente quella rilevata su questo esemplare (non ho avuto occasione di testarne altri per cui non posso esserne certo) con il 232 hfn siamo decisamente in meglio rientrando nell'ambito di un profilo ad "alta fedeltà" (a condizione di dissaldare la rete RC del controllo fisiologico)...anche quì però la certezza che sia la risposta che doveva avere in origine la si avrebbe solo testandone diversi altri.
Massimo
Re: Restauro Geloso 232 HFN
Geloso, un piccolo spaccato dell'azienda, quanti passi indietro da allora:
Come era organizzata la Geloso?
“Un’azienda solida - interviene Franco Perna -, una di quelle dove potevi lavorare fino alla pensione senza mai cambiare. Avevamo il servizio medico interno, l’attenzione per il lavoratore era significativa. Geloso aveva una grande apertura sociale, prima l’uomo e poi la macchina come alla Olivetti, e questo è dimostrato dal fatto che le donne che vi lavoravano (l’80 per cento delle ottocento persone che erano impiegate alla Geloso) potevano addirittura portarsi il figlio in quanto era stato creato un asilo per i bambini con tanto di medico e infermiere. Una ditta che l’8 marzo chiudeva ed era festa per tutti. Eravamo all’avanguardia a quei tempi: avevamo la mensa interna quando ancora alla Fiat gli operai si portavano da casa la famosa “schiscetta”. “La mensa – prosegue Franco - restava aperta anche nel pomeriggio per consentire a chi come me faceva le scuole serali di poter andare a scuola avendo già cenato. La Geloso era una spanna avanti”. Gli fa eco Ezio: “Non dimentichiamo che eravamo convenzionati con le colonie estive e mi ricordo che in estate c’erano i pullman che partivano da viale Brenta verso il mare”. E ancora Franco: “A fianco dello stabilimento c’era (e c’è ancora caro Franco) una palazzina bianca a due piani. Questa era la fucina delle idee Geloso dove al secondo piano venne creato e assemblato il primo televisore in bianco e nero esposto alla Fiera Campionaria di Milano nel 1949. Al primo piano era invece situato l’asilo nido e al piano terra si trovava il Cral”.
Tratto da qui:
http://audiofilofinehighendproduct.blog ... hivio.html
AGGIUNTA IN SEGUITO: ho trovato la fonte originale con le foto:
http://quattronet2.it/wp-content/upload ... tro-85.pdf
Come era organizzata la Geloso?
“Un’azienda solida - interviene Franco Perna -, una di quelle dove potevi lavorare fino alla pensione senza mai cambiare. Avevamo il servizio medico interno, l’attenzione per il lavoratore era significativa. Geloso aveva una grande apertura sociale, prima l’uomo e poi la macchina come alla Olivetti, e questo è dimostrato dal fatto che le donne che vi lavoravano (l’80 per cento delle ottocento persone che erano impiegate alla Geloso) potevano addirittura portarsi il figlio in quanto era stato creato un asilo per i bambini con tanto di medico e infermiere. Una ditta che l’8 marzo chiudeva ed era festa per tutti. Eravamo all’avanguardia a quei tempi: avevamo la mensa interna quando ancora alla Fiat gli operai si portavano da casa la famosa “schiscetta”. “La mensa – prosegue Franco - restava aperta anche nel pomeriggio per consentire a chi come me faceva le scuole serali di poter andare a scuola avendo già cenato. La Geloso era una spanna avanti”. Gli fa eco Ezio: “Non dimentichiamo che eravamo convenzionati con le colonie estive e mi ricordo che in estate c’erano i pullman che partivano da viale Brenta verso il mare”. E ancora Franco: “A fianco dello stabilimento c’era (e c’è ancora caro Franco) una palazzina bianca a due piani. Questa era la fucina delle idee Geloso dove al secondo piano venne creato e assemblato il primo televisore in bianco e nero esposto alla Fiera Campionaria di Milano nel 1949. Al primo piano era invece situato l’asilo nido e al piano terra si trovava il Cral”.
Tratto da qui:
http://audiofilofinehighendproduct.blog ... hivio.html
AGGIUNTA IN SEGUITO: ho trovato la fonte originale con le foto:
http://quattronet2.it/wp-content/upload ... tro-85.pdf
Marco A.
Re: Restauro Geloso 232 HFN
Scusate per l'OT, ma penso ci stiamyfisite ha scritto: ↑lun 8 ott 2018, 10:35Geloso, una piccolo spaccato dell'azienda, quanti passi indietro da allora:
Come era organizzata la Geloso?
“Un’azienda solida - interviene Franco Perna -, una di quelle dove potevi lavorare fino alla pensione senza mai cambiare. Avevamo il servizio medico interno, l’attenzione per il lavoratore era significativa. Geloso aveva una grande apertura sociale, prima l’uomo e poi la macchina come alla Olivetti, e questo è dimostrato dal fatto che le donne che vi lavoravano (l’80 per cento delle ottocento persone che erano impiegate alla Geloso) potevano addirittura portarsi il figlio in quanto era stato creato un asilo per i bambini con tanto di medico e infermiere. Una ditta che l’8 marzo chiudeva ed era festa per tutti. Eravamo all’avanguardia a quei tempi: avevamo la mensa interna quando ancora alla Fiat gli operai si portavano da casa la famosa “schiscetta”. “La mensa – prosegue Franco - restava aperta anche nel pomeriggio per consentire a chi come me faceva le scuole serali di poter andare a scuola avendo già cenato. La Geloso era una spanna avanti”. Gli fa eco Ezio: “Non dimentichiamo che eravamo convenzionati con le colonie estive e mi ricordo che in estate c’erano i pullman che partivano da viale Brenta verso il mare”. E ancora Franco: “A fianco dello stabilimento c’era (e c’è ancora caro Franco) una palazzina bianca a due piani. Questa era la fucina delle idee Geloso dove al secondo piano venne creato e assemblato il primo televisore in bianco e nero esposto alla Fiera Campionaria di Milano nel 1949. Al primo piano era invece situato l’asilo nido e al piano terra si trovava il Cral”.
Tratto da qui:
http://audiofilofinehighendproduct.blog ... hivio.html
http://www.americaoggi.info/2011/10/10/ ... -vinta-noi
Ciao Paolo
Re: Restauro Geloso 232 HFN
Scusate l'OT, avrei trovato in un mercatino il Geloso 232, secondo voi vale la pena acquistarlo?
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Re: Restauro Geloso 232 HFN
Dipende dal prezzo, da come è tenuto e da quelle che sono le tue aspettative...
Massimo
Re: Restauro Geloso 232 HFN
Il prezzo sembra essere 120 euro, ma non so se devo controllare qualcos'altro a parte se funzionaM.Ambrosini ha scritto: ↑lun 24 dic 2018, 13:28Dipende dal prezzo, da come è tenuto e da quelle che sono le tue aspettative...
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Re: Restauro Geloso 232 HFN
E' molto probabile che non funzioni ma direi che per quell'importo lo puoi prendere sicuramente se è completo. Il mio (tutt'ora singolo) esemplare l'ho pagato più del doppio.nerone ha scritto: ↑lun 24 dic 2018, 15:17Il prezzo sembra essere 120 euro, ma non so se devo controllare qualcos'altro a parte se funzionaM.Ambrosini ha scritto: ↑lun 24 dic 2018, 13:28Dipende dal prezzo, da come è tenuto e da quelle che sono le tue aspettative...
E' la versione HF o HFN?
Massimo
Re: Restauro Geloso 232 HFN
HFN, purtroppo in vendita come visto e piaciuto.
Ecco una foto
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Re: Restauro Geloso 232 HFN
Beh se lo prendi poi ci farai un bel servizio fotografico
Nel caso invece non volessi prenderlo fammi sapere che mi interesserebbe fare la coppia da tenere in collezione.
Massimo
Re: Restauro Geloso 232 HFN
Ok, ci aggiorniamo dopo il 26M.Ambrosini ha scritto: ↑lun 24 dic 2018, 17:39Beh se lo prendi poi ci farai un bel servizio fotografico
Nel caso invece non volessi prenderlo fammi sapere che mi interesserebbe fare la coppia da tenere in collezione.
Buone feste