Grundig story: il Video 2000

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myfisite
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Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3352Messaggio myfisite
gio 26 lug 2018, 11:09

Non so quanti si ricordino della vera e propria guerra tra i formati di registrazione video domestica alla fine degli anni '70 e nei primi anni '80. I produttori europei avevano investito massicciamente sul formato Video 2000 che aveva numerosi benefit tecnici rispetto ai concorrenti VHS e Betamax (durata maggiore, ricerca veloce senza disturbi video, piena risoluzione verticale). Philips e la già consociata Grundig svilupparono in modo indipendente delle macchine di altissimo livello e grande sofisticazione. In particolar modo, Grundig investì in modo massiccio in questo formato e i suoi VCR vennero venduti rimarchiati anche da ITT e Siemens. Purtroppo sappiamo bene come andò a finire: il Video 2000 trovò poca diffusione e venne abbandonato in pochi anni. Pare che, da un punto di vista finanziario, il tracollo causato dal fallimento del Video 2000 e il mancato ritorno dei massicci investimenti sia stata una delle cause principali del pesante ridimensionamento di Grundig da parte dei manager Philips. Il fondatore Max Grundig dovette lasciare ogni forma di partecipazione e controllo societario nell'anno 1984 quando ormai era chiaro che il formato Video 2000 non avrebbe avuto un futuro.

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Marco A.

pasgal
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Messaggio: # 3354Messaggio pasgal
gio 26 lug 2018, 11:29

:(
Pasquale

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Messaggio: # 3356Messaggio myfisite
gio 26 lug 2018, 12:02

Ecco la parabola degli occupati Grundig:

- 1948: 650 dipendenti
- 1949: 1.600 dipendenti
- 1952: 6.000 dipendenti
- 1960: 16.500 dipendenti
- 1970: 25.000 dipendenti
- 1979: 38.400 dipendenti
- 1987: 19.500 dipendenti
- 1988: 18.700 dipendenti
- 1992: 16.200 dipendenti
- 1996: 8.600 dipendenti

Guardando i numeri, possiamo ben capire come certe competenze andarono del tutto perse in Grundig negli anni successivi al 1979.
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andyflyer
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Messaggio: # 3364Messaggio andyflyer
gio 26 lug 2018, 16:45

myfisite ha scritto:
gio 26 lug 2018, 11:09
I produttori europei avevano investito massicciamente sul formato Video 2000 che aveva numerosi benefit tecnici rispetto ai concorrenti VHS e Betamax (durata maggiore, ricerca veloce senza disturbi video, piena risoluzione verticale)[/img]
Ricordiamo che il Betamax era comunque precedente al Video 2000, era di qualità sicuramente superiore al VHS e aveva delle cassette compattissime (nella versione professionale Betacam, diversa per caratteristiche tecniche ma identica nelle dimensioni, sono state per tantissimo tempo il formato più diffuso per le riprese outdoor).

Poi, sappiamo tutti com'è andata a finire: politiche di marketing altrettanto errate e un certo jappo-isolazionismo masochista hanno ribaltato i reali valori tecnici e alla fine ci siamo tenuti il VHS, il sistema che a ben vedere era il più ciofega fra tutti e 3 :(

Andrea

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Messaggio: # 3389Messaggio myfisite
ven 27 lug 2018, 16:51

La partenza del fondatore Max Grundig dall'azienda nel 1984 pare non essere stata senza attriti. Infatti le sue politiche aziendali erano ormai mal tollerate nel quartier generale di Philips. Ma torniamo un attimo indietro. La partecipazione di Philips in Grundig ebbe inizio nel 1972 quando la Grundig-Werke GmbH (di proprietà esclusiva della fondazione Max Grundig) divenne Grundig AG. A poco a poco la multinazionale olandese accrebbe in modo concordato la sua quota azionaria in un'alleanza intesa anche a sviluppare e a promuovere il nuovo sistema di videoregistrazione Video 2000. Per rendere più saldo il sodalizio ci fu un vero e proprio scambio azionario tra le due aziende: nel 1979 Philips deteneva il 24.5% di Grundig la quale a sua volta possedeva il 6% della casa olandese. A questo punto le cose si fanno interessanti. In Europa molti nomi tradizionali dell'elettronica erano in crisi a causa dei prezzi aggressivi dei produttori orientali. Ci furono diversi tentativi andati a vuoto di scegliere la via politica di imposizione di dazi per frenarne l'invasione. La francese Thomson aveva già assorbito alcuni marchi tedeschi in cattive acque come Nordmende, Dual, Saba. Allora anche Max Grundig provò la strada delle acquisizioni: si interessò a Telefunken (di proprietà del gruppo AEG ma pesantemente indebitata) ma non riuscì a trovare un accordo. Nel 1981 aprì un tavolo di trattative con Siemens e fu allora che ebbe l'idea di fare fronte comune contro i produttori orientali e di creare un "super-marchio" europeo. Nel 1982 propose un'alleanza tra Grundig, Philips, Thomson, Bosch, Siemens, SEL (Standard Elektrik Lorenz) e Telefunken con il motto: "agire insieme, produrre insieme, dividersi i mercati". Ma la sua visione non incontrò i favori di nessuno. Thomson invece gli fece la proposta di acquisire il 75.5% di Grundig (cioè tutta la quota in eccedenza a Philips). L'opinione pubblica tedesca e anche molti politici dell'epoca non gradirono questa offerta ma, contrariamente alle aspettative, l'autorità tedesca di regolamentazione diede l'ok all'operazione a condizione che Philips cedesse il suo 24.5%. La multinazionale olandese si oppose non solo perché Thomson era uno dei suoi maggiori concorrenti ma anche perché Thomson non intendeva rinunciare allo standard VHS per il Video 2000. Oltretutto Philips (con Siemens) era il maggior fornitore di componentistica per Grundig e ovviamente non c'era alcuna garanzia che continuasse ad esserlo dopo il passaggio a Thomson. Così, con l'appoggio delle banche creditrici, il 26 marzo 1984 Philips aumentò la sua quota azionaria in Grundig fino al 31.6%. A questo punto l'autorità tedesca di regolamentazione autorizzò la cessione del marchio e il primo aprile si insediò il nuovo direttore generale olandese Hermanus Koning. La presenza e soprattutto la strategia degli ultimi anni di Max Grundig non erano ormai più gradite ai vertici Philips e dovette ritirarsi in buon ordine (con lauta buona uscita).

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Marco A.

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grunduale
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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3397Messaggio grunduale
sab 28 lug 2018, 18:52

Bravo Marco, riesci sempre a proporci argomenti e curiosità molto interessanti. Però per me che ho vissuto quei tempi che nostalgia di tutto quel fervore e di quella tensione verso nuovi prodotti tecnologici che ci avrebbero arricchito la vita, allora si partiva dal poco e perciò tutto quello che veniva prodotto sembrava meraviglioso. Oggi penso che siamo più assuefatti alle novità tecnologiche e i nuovi prodotti si vivono probabilmente con meno entusiasmo.

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Guglielmo

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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3403Messaggio Skin Deep
dom 29 lug 2018, 21:20

È evidente che la partnership con la Philips è stata un abbraccio mortale per la Grundig. Filosofie aziendali troppo diverse per essere compatibili, alla fine la più forte ha divorato la più debole

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myfisite
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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3405Messaggio myfisite
lun 30 lug 2018, 9:19

Sono contento che l'argomento abbia suscitato interesse perché la raccolta e la sintesi di queste informazioni mi è costata più tempo del previsto. Ma credo ne sia valsa la pena. Vorrei raccontare un'altra curiosità che riguarda non la fine ma i primi anni di Grundig quando la seconda guerra mondiale era appena terminata e l'esercito alleato controllava ancora strettamente la circolazione di informazioni e il settore radiofonico (ritenuto strategico per la propaganda). A tal fine, la produzione di apparecchi radioriceventi era limitata in numero e strettamente controllata. Oltretutto la vendita ai privati era soggetta ad una licenza d'uso personale. Per aggirare le imposizioni di legge, Max Grundig mise a punto la famosa radio "Heinzelmann" da vendere in kit di montaggio che veniva fornito senza le valvole necessarie per il funzionamento: in questo modo l'apparecchio non ricadeva sotto la definizione di apparecchio radiofonico e non era sottoposto ad alcun obbligo legale. Del resto, le valvole erano facilmente reperibili al mercato nero dai comuni cittadini che erano così in grado di rendere completamente funzionale l'apparecchio in modo anonimo. Nell'agosto del 1946 venne concessa l'autorizzazione alla produzione e fu ovviamente un successo: nel 1947 furono venduti 12.000 kit di montaggio che salirono a 39.000 nell'anno seguente. Questa fu la base di partenza che permise la straordinaria crescita dei primi anni: nel 7 luglio 1948 l'impresa, che si chiamava "RVF - Electrotechnical Factory", diventò "Grundig radio-Werk GmbH" con sede a Fürth in Kurgartenstraße 37. Nel dicembre 1949 si contavano già 1.600 dipendenti.

P.S. l'acronimo "RVF" stava per "Radio-Vertrieb Fürth": Vendite Radio - Fürth.


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Marco A.

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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3406Messaggio myfisite
lun 30 lug 2018, 11:42

Skin Deep ha scritto:
dom 29 lug 2018, 21:20
È evidente che la partnership con la Philips è stata un abbraccio mortale per la Grundig. Filosofie aziendali troppo diverse per essere compatibili, alla fine la più forte ha divorato la più debole
In effetti pare che le cose andarono proprio così. L'idea di Max Grundig del 1982 di creare un consorzio di produttori europei per contrastare l'invasione dei prodotti orientali non si realizzò ma mirava in ultima analisi a fare emergere in Europa due grandi gruppi industriali che avrebbero controllato la maggior parte del mercato: uno centrato attorno a Philips, l'altro controllato da Thomson. Blaupunkt (del gruppo Bosch) sarebbe rimasto l'unico produttore di un certo rilievo a mantenere l'indipendenza. La strategia di Max Grundig non ebbe successo anche (o forse soprattutto) per divergenze di carattere politico tra i paesi europei coinvolti (Germania, Olanda, Francia). Non è un caso che proprio nel 1982 Thomson-Brandt e Thomson-CSF vennero nazionalizzate dal governo francese. Insomma, è passata tanta acqua sotto ai ponti, ma in Europa le cose non sono poi cambiate molto.
Marco A.

andreamilano
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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3408Messaggio andreamilano
lun 30 lug 2018, 22:11

myfisite ha scritto:
lun 30 lug 2018, 11:42
Blaupunkt (del gruppo Bosch) sarebbe rimasto l'unico produttore di un certo rilievo a mantenere l'indipendenza.
Mi sa che alla lunga anche Blaupunkt è entrata a far parte del gruppo Marco. Da quanto leggo, cominciarono nel 1986 con televisori e autoradio, poi, anche se non ho trovato nulla di scritto a riguardo, anche alcuni prodotti hifi come lettori cd e amplificatori. Di certo, Grundig CD8400 e V8300 marchiati Blaupunkt.
Tutto ciò veniva assemblato in Portogallo.
Andrea

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myfisite
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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3411Messaggio myfisite
mar 31 lug 2018, 9:46

Blaupunkt non fu acquisita. Nel 1986 ci fu un accordo con Grundig che prevedeva uno scambio tra le due aziende: Blaupunkt avrebbe ceduto la produzione di televisori a Grundig e, a sua volta, Grundig avrebbe ceduto la divisione autoradio a Blaupunkt. A quanto ho capito, l'accordo incontrò delle difficoltà che ne rallentarono l'esecuzione e solo nel 1990 Blaupunkt poté acquisire completamente la fabbrica Grundig a Braga (Portogallo). Non è un caso che la sede di Bosch Car Multimédia Portugal sia ancora in R. Max Grundig, 35 a Braga.
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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3413Messaggio myfisite
mar 31 lug 2018, 15:10

Per fare ancora un po' di storia, il primo stabilimento Grundig al di fuori della Germania fu costruito nel 1960 a Belfast, in Irlanda del Nord per la produzione di registratori a nastro. Il direttore dell'impianto di Belfast, Thomas Niedermayer, balzò tristemente agli onori delle cronache per essere stato rapito e poi ucciso dai terroristi dell'IRA nel dicembre 1973. Il secondo impianto estero fu appunto quello di Braga in Portogallo (1965) dove si concentrava soprattutto la produzione delle autoradio Grundig ma anche, come ben sappiamo, di altre elettroniche. Ancora la serie Fine Arts (A903, A9009) fu prodotta in Portogallo dal 1987 in poi. Curiosamente invece, gli ampificatori Fine Arts A904, A905 e A9000 pare siano stati commissionati in Giappone da Marantz (che era del gruppo Philips). Anche altri componenti della serie Fine Arts (lettori CD, DAT, giradischi) furono di provenienza esterna: Sony, JVC, Philips, Dual. Qualche informazione dettagliata per chi fosse interessato: https://www.fine-arts-only.de/

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andreamilano
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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3428Messaggio andreamilano
mer 1 ago 2018, 21:45

myfisite ha scritto:
mar 31 lug 2018, 9:46
Blaupunkt non fu acquisita. Nel 1986 ci fu un accordo con Grundig che prevedeva uno scambio tra le due aziende: Blaupunkt avrebbe ceduto la produzione di televisori a Grundig e, a sua volta, Grundig avrebbe ceduto la divisione autoradio a Blaupunkt. A quanto ho capito, l'accordo incontrò delle difficoltà che ne rallentarono l'esecuzione e solo nel 1990 Blaupunkt poté acquisire completamente la fabbrica Grundig a Braga (Portogallo). Non è un caso che la sede di Bosch Car Multimédia Portugal sia ancora in R. Max Grundig, 35 a Braga.
Forse non fu aquisita ma ho da tempo il sospetto che almeno nel car audio ci misero lo zampino prima VDO poi Visaton. Ora c'è solo il marchio, il prodotto è cinese in tutto e per tutto, come con le ultime (anni fa) autoradio Nakamichi.
Andrea

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M.Ambrosini
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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3429Messaggio M.Ambrosini
mer 1 ago 2018, 22:09

Comunque durante le ferie mi sono letto la storia dell'italiana Geloso: è incredibile quanto sia il successo che il fallimento di questo marchio sia legato (così come in Grundig) alla genialità e alle capacità imprenditoriali del fondatore. John Geloso morì nel 1969 anno in cui la Geloso spa vantava ben 8 stabilimenti di produzione in Italia ed era distribuita in molti paesi del mondo...nel 1972 aveva già chiuso i battenti !
Genialità e imprenditoria.
Il giorno dopo aver letto con interesse la storia di questo vecchio marchio italiano ho appreso del decesso di un altro geniale italiano che (con i dovuti distinguo) ha svolto un ruolo determinante nella recente storia del belpaese: Sergio Marchionne. Speriamo che FCA non finisca allo stesso modo di Geloso e Grundig...
Grandi uomini di fronte ai quali non si può che esprimere ammirazione. IMHO
Massimo

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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3430Messaggio andreamilano
gio 2 ago 2018, 7:33

M.Ambrosini ha scritto:
mer 1 ago 2018, 22:09
Speriamo che FCA non finisca allo stesso modo di Geloso e Grundig...
Grandi uomini di fronte ai quali non si può che esprimere ammirazione. IMHO
Quoto!
Con Lancia è finita male. :(
Andrea

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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3436Messaggio Skin Deep
gio 2 ago 2018, 13:43

FCA non è un'azienda italiana ma una multinazionale tra Olanda e UK. Invece è interessante la storia di Lesa, anche qui ci sono similarità con Grundig e Geloso

andreamilano
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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3444Messaggio andreamilano
ven 3 ago 2018, 1:48

Non lo sapevo. Ero convinto fosse italo-americana. Fiat per me è Italia, il marchio che più mi ha fatto lavorare. Pregi o difetti, meglio di altri marchi più blasonati.
Andrea

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myfisite
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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3446Messaggio myfisite
ven 3 ago 2018, 9:29

andreamilano ha scritto:
ven 3 ago 2018, 1:48
Non lo sapevo. Ero convinto fosse italo-americana.
La struttura stessa della finanza e delle multinazionali di oggi rende difficoltoso parlare di "nazionalità". Fiat Chrysler Automobiles N.V. (Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Fiat Professional, Abarth, Jeep, Chrysler, Dodge, Ram Trucks, Mopar, SRT) ha sede legale ad Amsterdam e domicilio fiscale a Londra. L'attuale azionista principale è il gruppo Exor N.V., società di investimento controllata dalla famiglia Agnelli con sede ad Amsterdam ma quotata nella borsa italiana.

Considerando che Lamborghini è del gruppo Audi, se proprio vuoi un'auto italiana potresti provare con Ferrari ma scopriresti che, nonostante la sede legale in Italia, appartiene al gruppo Ferrari N.V. (con sede legale ad Amsterdam) il quale è controllato a sua volta da Exor N.V. (già visto prima). A questo punto non rimane che scegliere Pagani Automobili :D oppure DR Automobiles (che però assembla su licenza componenti cinesi).
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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3459Messaggio paofie
sab 4 ago 2018, 8:47

myfisite ha scritto:
ven 3 ago 2018, 9:29
A questo punto non rimane che scegliere Pagani Automobili :D
E Horacio Pagani è argentino :D
Ciao Paolo

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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3464Messaggio andreamilano
sab 4 ago 2018, 16:24

myfisite ha scritto:
ven 3 ago 2018, 9:29
andreamilano ha scritto:
ven 3 ago 2018, 1:48
Non lo sapevo. Ero convinto fosse italo-americana.
La struttura stessa della finanza e delle multinazionali di oggi rende difficoltoso parlare di "nazionalità". Fiat Chrysler Automobiles N.V. (Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Fiat Professional, Abarth, Jeep, Chrysler, Dodge, Ram Trucks, Mopar, SRT) ha sede legale ad Amsterdam e domicilio fiscale a Londra. L'attuale azionista principale è il gruppo Exor N.V., società di investimento controllata dalla famiglia Agnelli con sede ad Amsterdam ma quotata nella borsa italiana.

Considerando che Lamborghini è del gruppo Audi, se proprio vuoi un'auto italiana potresti provare con Ferrari ma scopriresti che, nonostante la sede legale in Italia, appartiene al gruppo Ferrari N.V. (con sede legale ad Amsterdam) il quale è controllato a sua volta da Exor N.V. (già visto prima). A questo punto non rimane che scegliere Pagani Automobili :D oppure DR Automobiles (che però assembla su licenza componenti cinesi).
Grazie per le spiegazioni Marco. Da un estremo all'altro per avere qualcosa made in Italy... :)
Mi rincuora sapere che di ingegneria e manodopera c'è ancora molto del nostro.
Andrea

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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3465Messaggio myfisite
sab 4 ago 2018, 21:27

paofie ha scritto:
sab 4 ago 2018, 8:47
E Horacio Pagani è argentino :D
Purtroppo capita sempre più spesso che siano le persone che riescono a vedere l'Italia "dal di fuori" che ne capiscono meglio i valori, la storia, la cultura. Noi italiani siamo ormai abituati alla denigrazione quotidiana del nostro paese e non riusciamo a vederne la bellezza, l'unicità, i valori sociali e politici. E insistiamo a voler importare modelli culturali, politici. sociali, economici palesemente riduttivi (se non iniqui) rispetto al sapiente equilibrio rappresentato dalla ricchezza delle nostre tradizioni.
Marco A.

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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3466Messaggio myfisite
sab 4 ago 2018, 21:36

andreamilano ha scritto:
sab 4 ago 2018, 16:24
Mi rincuora sapere che di ingegneria e manodopera c'è ancora molto del nostro.
Senza contare gli innumerevoli designer, tecnici e ingegneri italiani che lavorano per le più famose case automobilistiche tedesche.
Marco A.

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Re: Grundig story: il Video 2000

Messaggio: # 3487Messaggio andreamilano
lun 6 ago 2018, 17:26

Mi rincuori sempre Marco! ;)
Andrea

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