Thiel: la fine di un marchio e considerazioni varie

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Thiel: la fine di un marchio e considerazioni varie

Messaggio: # 2960Messaggio myfisite
ven 6 lug 2018, 11:37

Jim Thiel cominciò a costruire diffusori acustici nel 1977. In quegli stessi anni Dan D'Agostino fondò Krell. Mark Levinson stava lavorando con John Curl ai primi prodotti dell'ononimo marchio. I diffusori Thiel acquisirono rapidamente fama negli anni '80 e '90: la particolare estetica con il baffle frontale leggermente inclinato li rese immediatamente riconoscibili e conquistarono un posto fisso nelle prove delle riviste audio di mezzo mondo. Nel 2009 Jim Thiel si ammalò e morì. L'azienda, nel giro di pochi anni, venne acquisita da una società finanziaria che ne tentò il rilancio spostando la produzione di diffusori in Cina e investendo in un sistema di streaming multimediale. Purtroppo i ritorni furono esigui e, il 31 gennaio 2018, Thiel chiuse i battenti.

Analizzando le tendenze del mercato americano di hifi e HT, la scelta fatta da alcuni marchi di spostare la produzione in Cina si è spesso rivelata controproducente (e Thiel ne è un esempio). Di fatto, le strategie che hanno fatto crollare in USA l'invasione di prodotti audiofili made in Asia (anche se di brand americano) sono state:

1) la nascita di produttori particolarmente aggressivi che vendono direttamente sul web ai consumatori (p.es.Tekton Design, RSL Speakers, Aperion Audio, SVS) e vanno ad intaccare per rapporto qualità/prezzo la fascia media tradizionale.

2) da parte invece dei costruttori di fascia alta: innalzare prestazioni, qualità percepita, finiture ad un livello non replicabile dai produttori asiatici.

P.S. Queste considerazioni sono tratte dalla lettura da alcuni siti web americani dedicati all'hifi e all'HT.
Marco A.

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