Polvere, considerazioni e... un sincero augurio!
Inviato: gio 23 dic 2021, 14:08
Ciao a tutti.
Vorrei aggiungere un piccolo tassello, proveniente dalla mia esperienza negli interventi in ottica "CCI" che ho eseguito su alcune mie sorgenti. Si tratta principalmente di 1 mediacenter autocostruito, e di 2 streamer di rete. Chiarisco fin da subito che i risultati non sono mai arrivati nemmeno ad assomigliare a quelli della mia sorgente di riferimento, ovvero il CD960 modificato LT: il mio intento, infatti, è quello di avere uno streamer che suoni abbastanza bene da poterci ascoltare nuovi album tramite spotify o tidal, per poi acquistare i CD di ciò che mi piace così da poterli sentire con l'impianto buono.
La considerazione di Massimo relativa allostrato di polvere, che regala un qualcosa nella performance di un apparecchio, la dice lunga in merito alla cura dei dettagli che ha dato origine alla qualità sonora di Grundig prima e di LT poi, ma soprattutto regala una lezione: mai essere approssimativi o superficiali, in nessuna tematica in cui ci si approcci.
Perché tutta questa premessa? Solo per condividere con voi un "dettaglio" che ho ritrovato sistematicamente durante gli affinamenti dei miei apparecchi, ovvero il seguente: ogni volta che eseguo qualche operazione su un apparecchio mi ritrovo ad ascoltare un suono di un certo tipo, tuttavia il giorno dopo averlo richiuso accade sempre che l'apparecchio suoni meglio rispetto ai minuti subito successivi al termine dell'intervento. Questo curioso comportamento avviene in modo pressoché sistematico quando mi capita di perdere del tempo facendo interventi su un apparecchio.
Ovviamente ho cercato di darmi alcune risposte, e le principali sono due, ma certamente non sono esaustive ed esiste anche altro ad influenzare questo comportamento. Ecco le due risposte finora formulate:
- l'apparecchio, assestandosi lentamente sotto il proprio stesso peso, si adagia meglio ed in modo più corretto sui 4 piedini (condizione che ne influenza in modo determinante la qualità sonora)
- alcune componenti dell'apparecchio (coperchio, schede, cavi...), assestandosi lentamente sotto il proprio stesso peso, raggiungono una condizione di minore tensione e dunque sono maggiormente "liberi" laddove serve che lo siano.
Morale della favola (riprendo dalla premessa): l'essere approssimativi, superficiali, ottusi (ovvero, sicuri che la propria convinzione sia corretta a prescindere -vedi convinzioni su NoOS, retroazione, telai rigidi- ) può minare radicalmente il risultato delle nostre azioni.
Ed, infine, un augurio per queste feste: prima degli occhi, apriamo le braccia, ancor prima che la mente, e rendiamoci conto che l'altra persona siamo noi: una volta che il nostro atteggiamento è pronto ad abbracciare qualsiasi cosa (senza etichettare qualsiasi cosa lontana da noi come "sbagliata a priori") ecco che possiamo realmente aprire la mente.
Vi abbraccio, sperando di poterlo fare il prima possibile anche di persona
Vorrei aggiungere un piccolo tassello, proveniente dalla mia esperienza negli interventi in ottica "CCI" che ho eseguito su alcune mie sorgenti. Si tratta principalmente di 1 mediacenter autocostruito, e di 2 streamer di rete. Chiarisco fin da subito che i risultati non sono mai arrivati nemmeno ad assomigliare a quelli della mia sorgente di riferimento, ovvero il CD960 modificato LT: il mio intento, infatti, è quello di avere uno streamer che suoni abbastanza bene da poterci ascoltare nuovi album tramite spotify o tidal, per poi acquistare i CD di ciò che mi piace così da poterli sentire con l'impianto buono.
La considerazione di Massimo relativa allostrato di polvere, che regala un qualcosa nella performance di un apparecchio, la dice lunga in merito alla cura dei dettagli che ha dato origine alla qualità sonora di Grundig prima e di LT poi, ma soprattutto regala una lezione: mai essere approssimativi o superficiali, in nessuna tematica in cui ci si approcci.
Perché tutta questa premessa? Solo per condividere con voi un "dettaglio" che ho ritrovato sistematicamente durante gli affinamenti dei miei apparecchi, ovvero il seguente: ogni volta che eseguo qualche operazione su un apparecchio mi ritrovo ad ascoltare un suono di un certo tipo, tuttavia il giorno dopo averlo richiuso accade sempre che l'apparecchio suoni meglio rispetto ai minuti subito successivi al termine dell'intervento. Questo curioso comportamento avviene in modo pressoché sistematico quando mi capita di perdere del tempo facendo interventi su un apparecchio.
Ovviamente ho cercato di darmi alcune risposte, e le principali sono due, ma certamente non sono esaustive ed esiste anche altro ad influenzare questo comportamento. Ecco le due risposte finora formulate:
- l'apparecchio, assestandosi lentamente sotto il proprio stesso peso, si adagia meglio ed in modo più corretto sui 4 piedini (condizione che ne influenza in modo determinante la qualità sonora)
- alcune componenti dell'apparecchio (coperchio, schede, cavi...), assestandosi lentamente sotto il proprio stesso peso, raggiungono una condizione di minore tensione e dunque sono maggiormente "liberi" laddove serve che lo siano.
Morale della favola (riprendo dalla premessa): l'essere approssimativi, superficiali, ottusi (ovvero, sicuri che la propria convinzione sia corretta a prescindere -vedi convinzioni su NoOS, retroazione, telai rigidi- ) può minare radicalmente il risultato delle nostre azioni.
Ed, infine, un augurio per queste feste: prima degli occhi, apriamo le braccia, ancor prima che la mente, e rendiamoci conto che l'altra persona siamo noi: una volta che il nostro atteggiamento è pronto ad abbracciare qualsiasi cosa (senza etichettare qualsiasi cosa lontana da noi come "sbagliata a priori") ecco che possiamo realmente aprire la mente.
Vi abbraccio, sperando di poterlo fare il prima possibile anche di persona