Pagina 1 di 1

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 9 set 2020, 9:19
da Filippo
Grande Marco!

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 9 set 2020, 13:22
da BUZZ78
I love this topic...If you can share a feedback of the listening of this legacy’s speakers it would be great !

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 9 set 2020, 19:51
da myfisite
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno la pazienza di seguire questo riassunto a puntate sulla storia dei diffusori Grundig. Questa piccola e modesta ricerca è il mio personale tributo a quei progettisti geniali di cui non sappiamo neppure il nome. Non potendo ricostruire le loro vicende personali sto cercando almeno di mantenere viva la memoria del loro lavoro e mostrarne l'evoluzione verso traguardi tuttora assoluti. Un po' come stupirsi che nel '69 gli uomini riuscirono ad andare sulla luna mentre oggi non paiono essere più in grado. Un modo insomma per dire un grosso grazie e mandare un abbraccio a quegli uomini straordinari che lavorarono in Grundig. Perché la loro memoria non si perda.

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 9 set 2020, 20:00
da myfisite
BUZZ78 ha scritto:
mer 9 set 2020, 13:22
I love this topic...If you can share a feedback of the listening of this legacy’s speakers it would be great !
Yes, it would be great to have some listening notes of these speakers but unfortunately I don't own them. I am just collecting photos and informations from the web.

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: ven 11 set 2020, 21:58
da myfisite
Come già stavamo dicendo, i cataloghi dei primi anni '70 presentano diverse sorprese: Grundig ha investito molte risorse in un progetto ambizioso, una linea di prodotti che avrebbero voluto rivoluzionare la riproduzione audio in ambito domestico ma che purtroppo non incontrerà il successo commerciale sperato. Stiamo parlando del 4D-Stereo, un sistema a quattro canali che prende ispirazione e sviluppa ulteriormente quel principio del suono omnidirezionale che, come abbiamo visto, aveva sempre incontrato il favore dei progettisti tedeschi. I prodotti 4D-Stereo comprendono sia amplificazioni dedicate che diffusori nati specificamente per ricreare un ampio campo acustico in cui avvolgere l'ascoltatore. La foto riportata qui di seguito mostra che il sistema è composto da due diffusori frontali omnidirezionali e due posteriori che cercano di simulare delle sorgenti puntiformi. Presentano uno studio attento dei fenomeni diffrattivi combinando il design e la scelta dei materiali con una precisa funzione acustica; inoltre per cercare di ridurre il più possibile l'influenza dovuta alla forma del cabinet vengono scelte forme sferiche. Data la particolarità di questi diffusori, ne parleremo in modo più dettagliato la prossima volta.

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: lun 14 set 2020, 21:26
da myfisite
Presentati nel 1970 e resi disponibili l'anno seguente, gli Audiorama 7000 sono il risultato di grossi investimenti in casa Grundig. Il prezzo di vendita è molto più alto degli altri modelli della casa come a indicare che si vuole stabilire un nuovo riferimento di mercato. Queste sfere dal design ricercatissimo per l'epoca montano ciascuna quattro woofer da 142 mm e otto tweeter a cono da 88 mm tagliati a 3500 Hz. Il comportamento polare è stato studiato approfonditamente per fornire un'emissione omnidirezionale cercando di simulare una sorgente puntiforme. I materiali utilizzati denotano una costruzione senza badare a spese e lo stesso vale per i satelliti posteriori HiFi-Box 210 che possono essere usati su un supporto oppure appesi al soffitto. Hanno un piccolo tweeter a cupola tagliato a 4500 Hz montato coassialmente davanti al woofer, riprendendo il concetto già visto nelle radio dei primi anni '50.

Immagine

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 16 set 2020, 22:17
da myfisite
Una ulteriore novità dei cataloghi dei primi anni '70 è l'introduzione di cabinet per diffusori in materiale plastico. Certamente, in quel periodo, la plastica era un materiale moderno e alla moda che comportava un certo risparmio nei confronti del legno ma non si deve cadere nell'errore di valutare che in Grundig venne usato in modo approssimativo perché, in fondo, veniva impiegato solo nei modelli più economici a due vie. Come da tradizione della casa, mantennero l'impegno di ottenere la migliore qualità possibile anche con questo nuovo materiale che dava oltretutto l'occasione di sperimentare quelle forme arrotondate che, ormai è evidente, apparivano sempre più interessanti ai progettisti Grundig per risolvere diversi problemi dovuti alla diffrazione. Ora vediamo le immagini di una pagina del catalogo del '72 che comprende due modelli con cabinet in plastica, il Box 203 e il tondo Box 208. Di quest'ultimo abbiamo anche una foto senza veli. Invece per i dettagli della Box 203 rimando al sito di radiomuseum.

https://www.radiomuseum.org/r/grundig_h ... x_203.html

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: gio 17 set 2020, 22:25
da myfisite
Oggi vorrei confrontare la produzione di diffusori Grundig dei primi anni '70 con quella di un vicino concorrente. Potete vedere un estratto dal catalogo Grundig del 1972 e, a seguire, una pagina del contemporaneo catalogo Philips; vi accorgerete immediatamente della differenza. Da notare la incredibile varietà di forme, modelli, materiali utilizzati, finiture, tipologie di emissione acustica, diversi approcci alla risoluzione dei problemi, dinamismo produttivo dei diffusori Grundig. Guardando il catalogo Philips mi vengono invece in mente termini come staticità, incapacità di uscire dagli schemi prefissati, unica direzione progettuale, ristrettezza di idee. Mi pare un'immagine abbastanza eloquente di come Grundig avesse veramente una marcia in più.

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: ven 18 set 2020, 21:43
da myfisite
A partire dal 1973 l'evoluzione dei prodotti Grundig diventa rapidissima. I modelli di diffusori, a volte a distanza di pochi mesi, subiscono modifiche e affinamenti che mostrano una comprensione sempre più accurata dei fenomeni acustici. Improvvisamente scompaiono dal catalogo tutti quei prodotti con configurazioni multiple di tweeter sullo stesso pannello come se qualcuno si fosse accorto improvvisamente che presentavano evidenti compromessi di emissione polare. Vengono sviluppati in casa nuovi tweeter e anche midrange a cupola per i progetti a tre vie. È evidente un'attenzione sempre maggiore ai fenomeni diffrattivi e di dispersione al fine di un migliore controllo della risposta in frequenza in ambiente. Sono evidentemente in corso delle ricerche ad altissimo livello nei laboratori Grundig le cui ricadute beneficiano tutta la produzione di diffusori. Quello che impressione è la rapidità con cui si affinano le soluzioni. Vedremo diversi esempi ma ora volevo lasciare spazio a questo ingegnere coi baffi che per la prima volta compare su un catalogo del 1973 ma è presente ancora nel 1977. Sul banco si vede un altoparlante appena testato.

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: ven 18 set 2020, 21:59
da Gianfranco
Per me il genio che cerchiamo è lui! Ha l'aria di quello che 'sa'... :D

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: sab 19 set 2020, 22:26
da myfisite
Gianfranco ha scritto:
ven 18 set 2020, 21:59
Per me il genio che cerchiamo è lui! Ha l'aria di quello che 'sa'... :D
Se è lui, dalle foto pare piuttosto giovane. Mi verrebbe da pensare che non lavorasse in Grundig da molti anni, forse cominciò nel '68 o '69 e fu assunto per sviluppare i nuovi sistemi omnidirezionali Audiorama, magari in virtù di qualche studio particolare da lui portato a termine sulla misura delle emissioni polari. All'epoca si tenevano diversi corsi di aggiornamento in B&K per un utilizzo ottimale dei loro nuovi strumenti di misura e probabilmente egli fu uno dei partecipanti. Stiamo facendo ipotesi piuttosto campate per aria ma forse possiamo dire con un certo grado di probabilità che questo ingegnere fu attivo nella progettazione dei diffusori Grundig almeno fino al 1977 e che probabilmente venne in quell'anno affiancato (o rimpiazzato?) da un altro ingegnere di cui abbiamo una foto nel catalogo del 1978 (foto riportata qui di seguito). Anche il laboratorio pare rinnovato: la strumentazione è più moderna; solamente il tracciatore per i grafici pare il medesimo di prima. Sulla parete di sinistra sono appesi dei componenti di altoparlanti (si vedono magneti e, credo, degli spider), probabilmente forniti da terzisti e da selezionare per la produzione. Una disposizione così "didattica" dei componenti mi fa sospettare che fosse destinata al nuovo arrivato.

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: dom 20 set 2020, 22:21
da myfisite
Dalle foto, si può notare che Il laboratorio del 1973 ha in dotazione i famosi apparecchi di misura danesi Bruel & Kjaer e presenta la configurazione tipica per le misure polari. Si riconosce il generatore di segnali 1022, il preamplificatore microfonico 2606, l'analizzatore di spettro 2112, il registratore di livello 2305 e il set filtri a ottave e terzi di ottave 1614 (spero di avere azzeccato tutte le sigle dei modelli). Da notare che alcuni di questi apparecchi erano ancora valvolari e, nonostante questo, permisero di effettuare misure accuratissime sugli altoparlanti Grundig dei migliori diffusori della casa. Nel laboratorio del 1978 gli apparecchi valvolari furono completamente sostituiti dai modelli corrispondenti a transistor (si nota in primo piano il nuovo analizzatore di spettro 2010) e vennero aggiunti altri apparecchi e set di filtri per la misura della distorsione. Vediamo qui di seguito il modello 2112 valvolare (esterno e interno) e un estratto da un manuale B&K con la configurazione per le misure polari.

Immagine

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 23 set 2020, 17:39
da myfisite
Grundig produsse per molti anni diversa strumentazione di misura e, guardando alla destra del banco del laboratorio del 1974 si vede proprio un oscilloscopio della casa. Si tratta del modello W 2/13 che era già in catalogo dal 1964 e presenta ancora circuitazione valvolare, come si può vedere dalle specifiche pubblicate qui di seguito. Si tratta di un prodotto davvero longevo: è curioso che fosse ancora in uso in laboratorio a dieci anni dalla sua introduzione. Per chi fosse interessato agli apparecchi di misura Grundig aggiungo i link ai cataloghi del 1957, 1959 e 1964.

Catalogo Grundig strumenti di misura 1957: http://www.historische-messtechnik.de/d ... 16-001.pdf
Catalogo Grundig strumenti di misura 1959: http://www.historische-messtechnik.de/d ... 17-001.pdf
Catalogo Grundig strumenti di misura 1964: http://www.historische-messtechnik.de/d ... 22-017.pdf

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 23 set 2020, 17:50
da Gianfranco
Scommetto che manca proprio l'apparecchio misuratore di CCI... :lol:

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 23 set 2020, 18:07
da myfisite
Gianfranco ha scritto:
mer 23 set 2020, 17:50
Scommetto che manca proprio l'apparecchio misuratore di CCI... :lol:
Un'altra curiosità è che nel ben più moderno laboratorio del 1978 troneggia sulla sinistra un ancor più vecchio voltmetro a valvole di produzione Grundig: il modello RV 55 del 1962 (sic!) che allora veniva venduto sul mercato anche con il marchio Sennheiser. A questo punto mi viene qualche sospetto. :lol:

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 30 set 2020, 22:11
da myfisite
Vorrei fare notare ancora una volta l'attenzione e la cura nella progettazione riservata anche ai prodotti più economici. Vediamo qui di seguito la risposta in frequenza del Box 203m, un due vie con cabinet in materiale plastico, che esibisce una risposta praticamente piatta (entro tolleranze strettissime) da 100 Hz fino a 5000 Hz.

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 7 ott 2020, 22:17
da myfisite
Una particolarità che vediamo nei nuovi cabinet in plastica è costituita dai quattro spigoli laterali arrotondati. Potrebbe parere solo un vezzo estetico o costruttivo dovuto al nuovo tipo di materiale utilizzato ma in realtà si tratta di una vera e propria evoluzione tecnica che venne adottata successivamente anche nei modelli con cabinet in legno nonostante la maggiore difficoltà costruttiva e il conseguente aumento di costi. Prendiamo p.es. le Box 306 che abbiamo visto qualche post fa e nel giro di pochi anni diventano Box 306m con spigoli arrotondati. Curiosamente adottano dei woofer con sospensioni in foam (perciò deperibile nel tempo) invece che in gomma. Per la prima volta appare anche il particolare logo quadrato nero con puntino giallo "hifi Grundig" che sembra identificare un nuova generazione di prodotti di cui si vogliono sottolineare in particolar modo le prestazioni. Su questo catalogo del 1974 vengono caldamente consigliati ("Wir empfehlen ganz besonders") come top model alcuni modelli: 203m, 210, 306m.


Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: gio 8 ott 2020, 21:57
da myfisite
Come abbiamo già detto, nel giro di pochi mesi alcuni modelli hanno una evoluzione quasi vertiginosa. I progettisti Grundig stanno evidentemente studiando in modo approfondito la reciproca influenza tra l'emissione degli altoparlanti (in particolare il tweeter) e la forma del cabinet, delle griglie e di tutti i dettagli che costituiscono un elemento prossimale di variazione acustica. A volte viene imboccata una strada e poi abbandonata dopo poco tempo per aver individuato una soluzione più efficace a un particolare problema di diffrazione che pare assillare in questo periodo il progettista. Sintomatica è l'evoluzione del Box 506 un due vie a sospensione pneumatica che, mantenendo esattamente gli stessi altoparlanti, volumi e filtro, viene proposto a distanza di pochi mesi con diverse versioni di cabinet e di soluzioni acustiche per il tweeter tanto che ne troviamo addirittura tre differenti versioni nello stesso catalogo del 1973, le Box 506, le Box 506H e le Box 506 Audioprisma, quest'ultime dotate di un particolare diffrattore a celle posto davanti al tweeter. Anche in questo caso, come con le già viste Box 306, tutti questi modelli lasciano spazio in breve tempo al nuovo cabinet con spigoli laterali arrotondati: le Box 506m che vediamo nell'ultima foto in basso.

Immagine

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: sab 10 ott 2020, 22:05
da myfisite
L'evoluzione delle Box 306 e Box 506 non termina con la serie m che abbiamo visto qui sopra ma serba ancora un'ultima sorpresa. Gli ingegneri Grundig hanno ormai afferrato il bandolo della matassa e le soluzioni gli vengono quasi con naturalezza una dietro l'altra: pare che ormai abbiano chiaramente in mente dove e come operare e che maneggino con sicurezza tutte le problematiche connesse al controllo della risposta acustica in ambiente, alle interazioni localizzate in prossimità dell'emissione acustica, all'interfacciamento tra cabinet e altoparlanti e tra cabinet e crossover. Così nascono le Box 306 compact e le Box 506 compact dotate di volume di carico leggermente ridotto, il montaggio asimmetrico del tweeter (per le Box 506 compact), la griglia metallica tenuta ai bordi tramite una specie di mastice (invece che con il velcro) e molti altri piccoli dettagli come il fissaggio del magnete al tweeter, della basetta del crossover al cabinet, ecc. Al termine di questa rapida evoluzione, e anche grazie a questa rapida evoluzione, gli ingegneri Grundig, invece di essere soddisfatti, si accorgono che rimangono da risolvere alcuni piccoli problemi di linearità legati alla configurazione adottata. Per questo motivo, anche le Box 306 compact e le 506 compact cedono rapidamente il passo alla nuova generazione di diffusori Grundig che segneranno l'apice tecnico e ingegneristico di questa storia. Ma ne parleremo più avanti. Per ora occorre fare di nuovo qualche passo indietro.

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mar 13 ott 2020, 22:10
da myfisite
Occorre fare un piccolo passo indietro per sottolineare l'introduzione del medio a cupola che permette a Grundig di proporre nuovamente modelli a tre vie in grado di offrire maggiore estensione e pressioni sonore. Questi diffusori prendono appunto il nome di 703, 706 e 707 poiché possono gestire potenze dell'ordine di 70W secondo le indicazioni della casa. Vediamo qui di seguito le Audioprisma 706 cui si affiancano in rapida successione temporale le Box 706m con spigoli del cabinet arrotondati e infine le Box 706 compact con minore volume di carico. Notate come varia la posizione del tweeter in assenza del diffrattore a celle.

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 14 ott 2020, 20:39
da myfisite
L'epopea delle Box 706 però non finisce così ma segna una ulteriore evoluzione ed affinamento dei nuovi altoparlanti che fanno una veloce comparsa nel modello 706b compact, un modello che rimane in produzione pochissimi mesi ma dove già si vedono pienamente realizzati tutti gli elementi dei tre vie successivi. Vorrei porre particolarmente l'attenzione allo spostamento del tweeter più vicino al woofer e a fianco del tweeter al fine di ottimizzare l'emissione polare, l'utilizzo delle nuove griglie metalliche fissate con il mastice con la "rifinitura" data dallo stemmino HiFi Grundig. Ed ora ecco le foto:

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: sab 17 ott 2020, 22:45
da myfisite
Un altro aspetto che fece di Grundig un produttore con capacità di progettazione uniche nel panorama mondiale fu la capacità di sfornare tipologie di diffusori adatti non solo all'acustica di ambienti di ascolto con differente volumetria ma anche diffusori con proporzioni di cabinet specificamente disegnati in relazione al tipo di carico acustico offerto nelle più prossime vicinanze del diffusore. E questo per me è uno degli aspetti che più colpiscono della padronanza sulle molteplici variabili ambientali dimostrata dai progettisti Grundig in una vasta gamma di prodotti. Quindi non si trattò di una fortuita combinazione ma di una visione straordinariamente completa del complesso sistema costituito dalle interazioni tra diffusore e ambiente. Da qui nacque la suddivisione in famiglie di prodotti chiamate Flach-Box, Regal-Box, Kugel-Box, ognuna dedicata a una sua specifica applicazione. Inoltre diversi modelli aventi la stessa componentistica vennero anche proposti con cabinet proporzionalmente differenti per adattarli non solo e non tanto ad ambienti differenti ma soprattutto per posizionamenti differenti. Anche la linea Audioprisma mostra questo tipo di derivazione p.es. con le Box 503 e Box 506 che vediamo qui sotto in foto (ma anche le Box 703 e Box 706), due diffusori che montano gli stessi componenti in due cabinet calcolati per ambientazioni differenti, uno con cabinet sottile e largo, l'altro invece con proporzioni più tradizionali.

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: gio 22 ott 2020, 22:38
da myfisite
Ormai la maturità progettuale dei diffusori Grundig aveva raggiunto un livello assoluto. Questo si evidenzia chiaramente nel catalogo a cavallo tra il 1975 e 1976 dove rimangono esclusivamente le soluzioni acustiche ritenute più avanzate. Il progettista ha imboccato una strada di cui vede chiaramente i risultati e rompe gli indugi: vengono eliminati in blocco tutti i modelli che presentano dei limiti se analizzati sulla base delle ultime scoperte. Nelle foto qui di seguito si vede come non mai nella storia Grundig che, a parte i diffusori sferici, la produzione di diffusori risulta del tutto uniforme e segue dei canoni prefissati. Scompaiono improvvisamente tutti i modelli Audioprisma con il loro diffrattore a celle, scompaiono tutti i cabinet con spigoli laterali ad angolo retto, scompaiono i frontali classici con lamelle di legno, scompaiono le griglie fissate con il feltro al cabinet, scompaiono i tweeter in posizione simmetrica centrale. Tutti i modelli paiono fatti "con lo stampino" (mi si passi il termine): i cabinet sono rigorosamente con gli spigoli arrotondati, woofer e tweeter (e midrange quando presente) sono ravvicinati, le griglie metalliche sono a buchini fitti e minuti, fissate ai bordi di una piccola cornice con del mastice e con il piccolo logo distintivo. La stessa formula acustica, evidentemente ritenuta vincente, viene applicata estensivamente a tutta la produzione.

Immagine

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: ven 23 ott 2020, 21:11
da myfisite
Penso che siano molte le cose da ammirare e da studiare con attenzione nei diffusori Grundig. Una di queste sono le griglie frontali. Queste costituiscono un vero e proprio sistema acustico integrato funzionalmente con la loro cornice frontale. Per quanto mi riguarda, questo sistema anteriore costituisce un vero e proprio capolavoro che dimostra ancora una volta il livello incredibile di comprensione dei progettisti Grundig nei riguardi della globalità dei fenomeni coinvolti nell'emissione sonora dei diffusori. Mentre la maggior parte dei produttori del tempo (e odierni, quando le adottano) cercava di usare tele frontali il più possibile trasparenti e ininfluenti dal punto di vista acustico ecco che invece Grundig impiegava delle griglie metalliche traforate (poi anche accoppiate a una tela) tali da costituire una vera e propria resistenza acustica. E ancora, mentre diversi produttori cominciavano ad orientarsi verso cabinet con i bordi frontali arrotondati per ridurre, a loro dire, i fenomeni diffrattivi, ecco che al contrario i progettisti Grundig impiegano (in modo apparentemente controintuitivo) dei bordi frontali bene in evidenza con la griglia fissata lungo il perimetro con del mastice che permette sostanzialmente solo movimenti in fase lungo tutta la superficie. Non posso che nutrire un viva ammirazione per chi seppe elaborare scientemente certe soluzioni.

Immagine

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: ven 23 ott 2020, 21:25
da M.Ambrosini
myfisite ha scritto:
ven 23 ott 2020, 21:11
Non posso che nutrire un viva ammirazione per chi seppe elaborare scientemente certe soluzioni.
Idem.
Complimenti Marco per il grande resoconto storico/analitico che stai facendo in questo post...molto bello ed interessante.

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: dom 25 ott 2020, 11:00
da myfisite
M.Ambrosini ha scritto:
ven 23 ott 2020, 21:25
Complimenti Marco per il grande resoconto storico/analitico che stai facendo in questo post...molto bello ed interessante.
Grazie. Si tratta di una piccola ricostruzione storica senza alcuna pretesa di esaustività. Purtroppo non abbiamo più la possibilità di conoscere in dettaglio gli avvenimenti e le persone coinvolte. Pare quasi impossibile che una tale esperienza costruttiva e progettuale sia come scomparsa improvvisamente senza lasciare alcuna traccia.

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: dom 25 ott 2020, 11:09
da Gianfranco
Magari esistono ancora degli archivi aziendali con la documentazione. Qualcuno che conosca bene il tedesco potrebbe provare a contattarli e chiedere di poterli visionare. Sempre che esistano...

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: lun 26 ott 2020, 14:10
da myfisite
Gianfranco ha scritto:
dom 25 ott 2020, 11:09
Magari esistono ancora degli archivi aziendali con la documentazione.
Non so se esistano archivi aziendali ma, anche se fossero ancora disponibili, credo contengano solo schede tecniche e disegni costruttivi, certo non i principi acustici e i presupposti teorici di riferimento. Lo sviluppo delle idee rimane probabilmente nella testa di chi ci ha lavorato sopra. Penso che in Grundig fossero veramente consapevoli di avere creato una linea di diffusori completamente rivoluzionaria tanto che nel già citato catalogo a cavallo tra il 1975 e il 1976 presentarono i nuovi prodotti (vedi immagine qui di seguito) con un'enfasi davvero eccessiva per dei compassati tedeschi: "Gli ingegneri Grundig hanno stabilito uno standard di riferimento internazionale con la nuova gamma di casse acustiche. Questo vale per il suono e la tecnologia, come ripetutamente confermato da numerosi test. [...] Si prenda per esempio la nuova serie di diffusori compatti denominata GRUNDIG HiFi-Compactboxen. Combinano tre vantaggi decisivi: elevato livello di emissione sonora, eccellente qualità del suono, cabinet insolitamente piccolo."

Rimango convinto che in quegli anni di transizione ci fu qualche episodio nella divisione progettazione che portò a una rottura non indolore. Quando all'inizio della mia conoscenza di Grundig, quasi venti anni fa, mi misi alla ricerca di informazioni più approfondite trovai un riferimento in Germania che si mise in contatto con un progettista Grundig presente in azienda in quel periodo. Alla nostra richiesta di informazioni si rifiutò del tutto di commentare senza fornire alcuna spiegazione. Ricordo ancora le esatte parole della mail che ricevetti: "unwilling to speak".

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: lun 26 ott 2020, 19:09
da BUZZ78
May be an intervention of Aliens ? The zone 51 in Germany ;0))

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: lun 26 ott 2020, 19:14
da Gianfranco
BUZZ78 ha scritto:
lun 26 ott 2020, 19:09
May be an intervention of Aliens ? The zone 51 in Germany ;0))
Maybe... :lol:

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mar 27 ott 2020, 21:48
da myfisite
Guardando i cataloghi di quegli anni, un altro aspetto che salta agli occhi è che i progettisti Grundig applicarono le loro conoscenze acustiche su tutta la gamma di diffusori in produzione, da quelli più economici fino ai top di gamma senza riserve alcune. Addirittura anche i modelli monovia videro gli stessi accorgimenti, la stessa griglia e lo stesso cabinet adottati dai fratelli a due vie, certamente per una economia di scala in fase produttiva. Del tutto inusuale e anche in controtendenza fu la scelta di fornire i modelli più piccoli con il cavo di potenza integrato non sostituibile, cosa che probabilmente fece storcere il naso soprattutto agli "audiofili da rivista" che, oggi come allora, faticano a comprendere l'importanza di certi dettagli sul risultato sonico complessivo. Da sottolineare ovviamente anche la tipologia e la qualità del tipo di conduttore adottato.

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: dom 6 dic 2020, 23:27
da myfisite
Mi stavo chiedendo se continuare o meno questa disamina storica dei diffusori Grundig: abbiamo analizzato anno dopo anno i progressi dal punto di vista tecnico nello sviluppo di questi prodotti straordinari e mi sono reso conto che, da qui in poi, i progettisti non fanno altro che affinare i princìpi acustici già scoperti in precedenza. Vengono migliorati alcuni dettagli; tweeter, woofer e midrange godono di qualche perfezionamento; ma non si vedono più (o quasi) quelle intuizioni rivoluzionarie che segnarono gli anni precedenti. Si è raggiunto il punto più alto della parabola e, per motivi di ordine vario che cercheremo di intuire in un altro post, non si riesce a salire ulteriormente (anzi si comincerà a scendere). Perciò non rimane molto da dire se non ammirare nel catalogo del 1976 l'arrivo di capolavori assoluti come le Box 300, Box 400, Box 500, Box 600, Box 800, Box 1000. Il raggio di raccordo laterale del cabinet è stato leggermente ridotto rispetto ai modelli precedenti e la griglia frontale viene leggermente modificata. Acusticamente curiosa è la scelta di arrotondare gli spigoli frontali verticali del cabinet nelle Box 800 e Box 1000 invece dei laterali orizzontali (come invece avviene nei modelli più piccoli).

Immagine

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: lun 7 dic 2020, 21:57
da myfisite
Vediamo qualche dettaglio dei Box più grandi per capire meglio l'evoluzione verso i successivi modelli Professional. Abbiamo sottolineato nel post precedente la scelta di arrotondare gli spigoli frontali verticali del cabinet nelle Box 800 e Box 1000 che è differente da quella adottata dai diffusori più piccoli che invece presentano la raggiatura sugli spigoli laterali. Qual'è il motivo? Se avete seguito con attenzione la storia dell'evoluzione acustica in casa Grundig ricorderete certamente la costante attenzione dei progettisti nei confronti del campo acustico più vicino al diffusore: questo porta a differenziare il comportamento acustico del cabinet se il posizionamento previsto è su scaffale oppure su stand alto oppure su stand basso, in funzione del campo diffrattivo sostanzialmente diverso. Poiché le Box 800 e le Box 1000 sono dimensionate per il funzionamento su un certo tipo di stand, questo ha richiesto una differente scelta dei piani acustici su cui determinare la raggiatura degli spigoli laterali. Nessun dettaglio viene lasciato al caso.

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: sab 12 dic 2020, 23:38
da myfisite
Dicevamo poco sopra che, con i diffusori introdotti nel 1976, Grundig raggiunse il punto più alto della sua parabola tecnica e mi pare di intuire che furono motivi di marketing che portarono a scelte che andarono poi ad incidere in modo via via sempre più negativo sulla qualità sonora. Il problema fu che la serie delle Box 300, Box 400, Box 500, Box 600, Box 800, Box 1000 si rivelò un fallimento dal punto di vista commerciale e ricevette grosse critiche sia dai rivenditori che dagli utenti finali tanto che non rimasero in produzione a lungo e dovettero essere sostituite in tempi brevi dai nuovi modelli. Perché non piacquero? I motivi li possiamo vedere nelle due foto qui sotto. Il cavo fisso non sostituibile venne percepito dai più come indice di prodotto economico, non degno di casse che puntavano al segmento medio e alto del mercato. Inoltre era una soluzione poco flessibile nei casi in cui occorreva allungare il cablaggio per particolari esigenze di collocazione. In ogni caso era una caratteristica che non piaceva. Il secondo e più grave problema era che la griglia era fissata con il mastice e perciò gli altoparlanti risultavano difficilmente accessibili. Non vedere gli altoparlanti si dimostrò per molti un incredibile ostacolo più che altro di ordine psicologico. Non si trattava tanto di avere la possibilità di un controllo dello stato e del funzionamento degli altoparlanti quanto piuttosto dell'emergere di una tendenza visuale verso prodotti più "tecnici" dove la possibilità di vedere gli altoparlanti entrava a far parte dell'esperienza "globale" della fruizione dell'impianto stereo. In quegli anni cominciò quella piaga che tutt'ora affligge il mercato: il possedere l'impianto e il suo valore percepito trascende quella che è la sua capacità di riprodurre in modo fedele la musica. Così due soluzioni tecniche di livello assoluto come il cavo fisso non sostituibile e le griglie fissate con il mastice vennero cassate e si chiese ai progettisti di seguire invece le indicazioni provenienti dal marketing: fu per questo motivo che si cominciarono a studiare nuove soluzioni per la futura serie Professional di cui parleremo più avanti.


Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: dom 20 dic 2020, 23:29
da myfisite
Grundig cercò subito di correre ai ripari e di rimediare al fiasco dei diffusori della serie "Box 300, Box 400, Box 500, Box 600, Box 800, Box 1000". Questi rimasero in produzione poco più di un anno e vennero completamente rimpiazzati a fine 1977 dai nuovi modelli nati per soddisfare maggiormente le esigenze del mercato. Abbiamo già detto come la priorità commerciale fosse avere diffusori con gli altoparlanti facilmente accessibili/visibili e con il cavo rimovibile. Vennero così introdotti i modelli soprannominati Professional che il catalogo mostra in evidenza con gli altoparlanti nudi senza le griglia anteriori. Gli ingegneri cercarono di individuare alcune soluzioni che compromettessero nel modo minore possibile il risultato sonoro e, dal punto di vista acustico, inserirono dei "diffrattori" attorno a ciascun altoparlante. Anche in questo caso, mentre ancora oggi i produttori si orientano ad arrotondare ed eliminare qualsiasi scalino in prossimità degli altoparlanti, ecco che al contrario i progettisti Grundig impiegarono (ispirandosi al bordo in rilievo dei cabinet) delle maschere con bordo rialzato. La forma e la tipologia dei diffrattori non era ancora quella definitiva ma verrà poi perfezionata nella successiva seria Professional. La griglia viene fissata con dei pioli e mantiene la soluzione dei bordi verticali arrotondati, per una migliore ambientazione nella prevista installazione su stand.

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: lun 21 dic 2020, 7:26
da BUZZ78
I’m currently listening the 2500 previously used as a stand for the small x00 boxes. You know what, this speakers are very good, not “famous” in the heart of the specialists but you can have great moment with them !

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: lun 21 dic 2020, 23:10
da myfisite
L'altra priorità commerciale fu quella di dotare di cavo rimovibile tutti i diffusori Grundig di fascia "medio-alta" e, con una foto eloquente, la cosa venne messa in risalto nel nuovo catalogo: tutti i prodotti a partire dal Box 2500 fino al Box 450 adottarono il cavo rimovibile mentre i modelli inferiori rimasero con il cavo fisso. Anche in questo caso, i progettisti Grundig ebbero il loro bel da fare per cercare di non degradare (o quantomeno per cercare di farlo il meno possibile) il risultato sonoro con una soluzione a cavo rimovibile. Allora disegnarono questa profonda incavatura cilindrica che si accoppia precisamente con il connettore punto e linea formando un insieme meccanico con tolleranze calcolate opportunamente. Per questo motivo è bene ricordare ancora una volta che usare i cavi originali Grundig completi del loro connettore è la soluzione che fornisce i risultati migliori.

Immagine

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: lun 28 dic 2020, 18:51
da myfisite
L'ossessione dei direttori commerciali Grundig per avere gli altoparlanti a vista fu tale che, nel giro di meno di un anno, tutti i diffusori in produzione (inclusi i più economici 2 vie con tweeter a cono) vennero dotati di griglia amovibile con innesti rapidi. Non è un caso se il catalogo del luglio 1978 mostra tutta la gamma accuratamente "svestita" e i diffrattori sono dotati di un disegno e una grafica particolarmente aggressivi (anche questa è stata sicuramente un'indicazione di marketing). Scompaiono quasi completamente i modelli con la griglia fissata con mastice e si nota che i diffrattori della serie Professional subiscono una profonda evoluzione tecnica che li porta all'apice del loro sviluppo. Ma in questo catalogo del 1978 sono presenti anche altre novità che vedremo rapidamente più avanti.

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: sab 2 gen 2021, 22:39
da myfisite
L'altra grande novità di quell'anno fu la presentazione della serie Aktiv con multi amplificazione e crossover elettronico integrati. Si trattò per Grundig di un periodo estremamente intenso in quanto a ricerca e sviluppo: un enorme sforzo per cercare di contrastare i nuovi prodotti provenienti da oriente dotati di un'estetica decisamente più accattivante per l'utenza media. Si cercò di programmare una rapida successione dei modelli per rinnovare la gamma e renderla più appetibile. Da notare anche l'inserimento di modelli come la SL1000 e la TL100 il cui cabinet anticipa alcuni temi stilistici che saranno poi della successiva serie M. Anche qui i diffrattori traggono beneficio dagli ultimi studi fatti per la serie Professional e sono dotati di un disegno e una grafica particolarmente "tecnici" come da indicazioni ricevute dai responsabili commerciali. Un particolare comune a tutti questi diffusori è l'anello diffrattore del woofer posto a coprire la sospensione in gomma quasi a mascherarne le emissione spurie.

Immagine

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: ven 29 gen 2021, 22:10
da myfisite
Diventa per certi versi triste parlare dei prodotti degli anni successivi. Furono anni di crisi in Grundig e vennero imposti dei tagli drastici al costo di produzione dei diffusori. Le griglie in metallo furono eliminate perché troppo costose e sostituite da tela acustica fissata su telai con fissaggio a pressione. Per semplificare ed economizzare la costruzione del cabinet si dovettero anche eliminare i bordi in rilievo del pannello frontale con evidenti ripercussioni sul risultato acustico. Il progettista cercò di salvare il risultato per quanto possibile ma si trattò certo di un compromesso al ribasso. Vediamo qui di seguito le 350b (le sole che mantengono il cabinet precedente), le 550b e le 650b.

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: ven 29 gen 2021, 22:40
da Filippo
Certo che I parametri estetici continuano a discriminare grundig.... Solleticato da me un collega vuole comprare un impianto hifi.... Gli ho consigliato le box 300 (gli servono delle casse da scaffale).... Le ha cercate su internet, le immagini. Non reggono il confronto con le B&W, che hanno il woofer giallo, il design più accattivante etc etc.....Grundig scartate all'istante 🤦🏻‍♂️
Non ne ha voluto sapere nemmeno se gliele avessi prestate per fare una prova.
Discorso simile per tutto il resto.
Non c'è niente da fare, si ascolta con gli occhi....

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: sab 30 gen 2021, 22:49
da myfisite
La serie M costituì il top di gamma che sostituì la precedente serie Professional, con estetica e forme ricercate (anche su di aspetto "plasticoso" se viste con l'occhio di oggi) dove il progettista riuscì perlomeno a conservare i due bordi di diffrazione orizzontali. Vennero introdotti alcuni modelli da pavimento con il suffisso SM nel tentativo commerciale di inseguire le mode del momento del settore hifi e le curiose FL10 piatte. Questa serie di diffusori venne proposta anche in versione attiva.

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: dom 31 gen 2021, 18:48
da myfisite
L'ultimo titanico tentativo di Grundig di affermarsi come costruttore di diffusori di livello assoluto è costituito dalla serie attiva Monolith. Prodotto immagine destinato a un pubblico ristretto non trovò il successo sperato e neppure riuscì a scalfire un poco l'immaginario collettivo audiofilo di quegli anni, popolato da diffusori che contavano su un marketing molto più aggressivo e osannati dalla letteratura pseudo-tecnica (ma in realtà solo pubblicistica) delle riviste. Le soluzioni acustiche geniali che contraddistinsero per anni la progettazione Grundig scomparvero in nome delle mode. Le riviste scrivevano (e scrivono tuttora) che gli altoparlanti dei medi e acuti dovevano essere speculari sul pannello frontale (o al limite allineati verticalmente) e allora anche i diffusori Grundig si dovettero forzatamente adeguare compromettendo, di conseguenza, il risultato stereofonico. Che non si possano più adottare le soluzioni tecniche ottimali ma si sia obbligati a proporre diffusori più scadenti per seguire i dettami errati di un mercato manipolato purtroppo non è solo storia di allora ma anche dei nostri giorni.

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: dom 31 gen 2021, 19:00
da Filippo
Certo che I progettisti grundig un po' si sono anche martellati sui maroni da soli secondo me 🙂.... Ad esempio con le SL1000.... Possibile che un progetto bello anche dal punto di vista estetico non potesse essere realizzato con woofers un po' più grandi? Oppure non potesse essere studiato per dare minori problemi di installazione in ambiente? Significa andarsela a cercare però eh!

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: dom 31 gen 2021, 19:36
da myfisite
Io penso che i progettisti tedeschi siano stati bravissimi, non credo gli si possa imputare nulla. Ma se le riviste scrivevano che i diffusori Grundig avevano il tipico "suono tedesco" allora significa che avevano il tipico suono tedesco. Di certo le riviste non sbagliavano. :D :D :D

P.S. La sola eccezione che io ricordi è stata la prova di un Grundig V7000 su Alta Fedeltà, una rivista del gruppo Edisport scomparsa nei primi anni '90. Il recensore rimase estremamente stupito dalle sue qualità soniche in rapporto al prezzo e lo collocò nella fascia più alta degli amplificatori. Lo stesso recensore però commentò come il prodotto fosse pesantemente penalizzato da due fattori: un'estetica anonima e il nome Grundig che nessun appassionato associava allora ai migliori nomi dell'hifi.

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: dom 31 gen 2021, 20:03
da Gianfranco
Un V7000 in ordine non può lasciare indifferenti.

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: dom 31 gen 2021, 20:11
da Filippo
Gianfranco ha scritto:
dom 31 gen 2021, 20:03
Un V7000 in ordine non può lasciare indifferenti.
Quoto 👍

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mar 2 feb 2021, 20:46
da myfisite
Direi di terminare questa storia con il catalogo del 1984/85 che segna un nuovo apice nella produzione di elettroniche (serie 7000, 7500) cui corrisponde però una serie di diffusori non alla stessa altezza. La cosa appare comprensibile perché, se per le elettroniche è possibile realizzare prodotti anche economici con un certo tipo di suono (vedi il V1700), per i diffusori invece è più difficile separare forma da funzione e, se la forma viene guidata da motivazioni di marketing che mettono in secondo piano l'acustica, allora il risultato non può essere certo ottimale. Ecco quindi i modelli passivi 360, 660, 860, 1600, 3600 e gli attivi Monolith 60 e 90. E con questo direi che siamo giunti alla fase conclusiva della parabola dei diffusori Grundig. Sul resto, inclusa la velleitaria serie Fine Arts degli anni '90, non credo sia necessario fare ulteriori approfondimenti.

Immagine

Immagine

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mar 2 feb 2021, 21:10
da Gianfranco
La Box 860 è stata la mia prima cassa Grundig, purtroppo lontana dalle migliori.
Ricordo una gamma media in evidenza ed una buona efficienza, nel complesso una discreta cassa ma...

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: ven 5 feb 2021, 0:07
da hifi_disease
Marco, solo una parola: chapeau. questo post mi era sfuggito, ma l'ho letto con grande ammirazione. è un post che gronda cultura tecnica. come mi piacerebbe poterne scrivere di simili. ma è pur vero che non si può sapere tutto, ahimé. dicci, se puoi, qualcosa di più please. mi intriga molto, x es., la progettazione delle griglie, che hai solo accennato, as well as i problemi del campo acustico vicino al diffusore. e cosa dire sui vantaggi del cavo fisso? dai.... :)
thanks.

disease

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: dom 7 feb 2021, 21:01
da myfisite
Grazie per i complimenti anche se penso che il thread contenga già molte informazioni (tutte quelle necessarie e non solo) per chi volesse approfondire il discorso.

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: ven 12 feb 2021, 18:15
da M.Ambrosini
myfisite ha scritto:
dom 7 feb 2021, 21:01
Grazie per i complimenti anche se penso che il thread contenga già molte informazioni (tutte quelle necessarie e non solo) per chi volesse approfondire il discorso.
Bravo Marco...hai svolto un gran bel lavoro, complimenti anche da parte mia!
Per mantenere traccia futura di questa interessante cronologia, ho aggiunto il link alla medesima anche nella "Grundig story" del sito.
Massimo

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: lun 12 lug 2021, 15:08
da faber74
Ho visto tutta la disamina dei diffusori, a prima vista quindi la box 600 dovrebbe essere preferibile alla successiva 650 professional?

Fabrizio

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: lun 12 lug 2021, 15:45
da Filippo
Secondo me tutta la serie dalle 300 alle 1000 dovrebbe essere la migliore.....

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: lun 12 lug 2021, 16:13
da faber74
Massimo scrive così sul sito:
"Grundig Box850a & Box1500a: le mie preferite tra le passive tre vie Grundig da piedistallo, tuttavia in collezione ci sono anche le ottime Box2500a sempre da stand e le SM3000 da pavimento.
Grundig Box300, 400, 600, 800, 1000, 450prof, 550prof, 650prof : i diffusori top con installazione a scaffale, dei capolavori elettroacustici che sono ben lungi dall’essere ad oggi compresi per le loro effettive potenzialità"

Fabrizio

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mar 14 dic 2021, 14:09
da faber74
Avete per caso notizie delle 650 liscia, intendo le non professional del 1977 credo? Come vanno? Comparate magari alle 600 e alle 650 prof?

Fabrizio

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 15 dic 2021, 6:13
da Gianfranco
Io le uso per sonorizzare la TV e a me piacciono molto.

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 15 dic 2021, 8:53
da marioasciuti
Molto morbide e musicali.
Ne ho da sempre una coppia grigia.

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 15 dic 2021, 11:20
da faber74
Grazie, credo le chiederò a Babbo Natale :D Rispetto alle 650 prof sono forse meno problematiche come installazione?

Fabrizio

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: mer 15 dic 2021, 13:52
da Gianfranco
Le ho in una nicchia 60x50x40, messe quasi a filo e con i tweeter/midrange all'altezza dell'orecchio.
Per la TV vanno più che bene, ma non ci ascolto musica seriamente per cui non so se sia l'installazione a loro più congeniale.

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: gio 20 gen 2022, 16:46
da faber74
Mi sono arrivate oggi le 600, avete consigli?

Fabrizio

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: ven 21 gen 2022, 12:30
da nerone
faber74 ha scritto:
gio 20 gen 2022, 16:46
Mi sono arrivate oggi le 600, avete consigli?

Fabrizio
Ciao, non le conosco, sarei felice di conoscere un tuo parere su come suonino.

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Inviato: lun 24 gen 2022, 9:39
da faber74
Le ho sentite abbinate a v1700, t1700, cf40 e cd7500 e mi sembrano superlative, a scaffale in posizione quasi impossibile...

Fabrizio