La radio Heinzelmann e altre storie

General audio discussion
Rispondi
Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12397Messaggio myfisite
mer 22 lug 2020, 20:26

Ripropongo con piacere la radio Heinzelmann, il primo grande successo commerciale di Max Grundig. Nel '45 la Germania era un cumulo di macerie e, per ragioni di sicurezza, le forze di occupazione alleate avevano proibito la vendita di apparecchi radiofonici. Max Grundig riuscì ad aggirare il veto producendo una scatola di montaggio contenente tutti i componenti per assemblare una radio -fai da te-: la leggendaria Heinzelmann, dal nome di un folletto della mitologia nordica. Il cabinet di legno doveva essere costruito secondo i disegni allegati e, curiosamente, le valvole occorrenti per fare funzionare la radio non erano fornite nel kit in quanto tutte le fabbriche produttrici erano state distrutte dai bombardamenti oppure smantellate dalle truppe alleate. Era però relativamente facile trovare al mercato nero una gran quantità di valvole (come la RV12P2000) residuate dagli apparati della Wehrmacht. Il successo del kit fu immediato e ne furono venduti 12.000 esemplari nel 1947 e altri 39.000 nel 1948. Ed ora le foto:

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12400Messaggio myfisite
gio 23 lug 2020, 23:05

Nel giro di pochi anni, venendo meno il veto delle truppe alleate stanziate in Germania, la produzione Grundig aumentò notevolmente. Già nel catalogo N.3 del 1951 sono elencati dodici modelli diversi di radio tra cui le prime portatili Grundig Boy e una da installare in autovettura. Senza dubbio esisteva un notevole know-how che Max Grundig e i suoi collaboratori portarono in dote dalla precedente azienda Radio-Vertrieb-Fürth ma si nota in modo inequivocabile la sua passione per la perfezione e la massima qualità d'ascolto. Venne infatti costruita una camera anecoica dove non solo si studiavano le specifiche tecniche degli altoparlanti da utilizzare ma veniva rilevato quanto influisse sul suono la forma e la dimensione del mobile della radio. Furono certamente ricerche d'avanguardia e molto costose per l'epoca. Chissà chi è quel signore seduto a studiare le risposte in frequenza appena tracciate dal sistema di misurazione? Possiamo vedere accanto a lui alcuni modelli di altoparlanti adottati nelle radio dei primissimi anni '50.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
M.Ambrosini
Site Admin
Messaggi: 3558
Iscritto il: ven 9 feb 2018, 7:10
Località: Ravenna
Contatta:

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12401Messaggio M.Ambrosini
ven 24 lug 2020, 6:51

myfisite ha scritto:
gio 23 lug 2020, 23:05
Nel giro di pochi anni, venendo meno il veto delle truppe alleate stanziate in Germania, la produzione Grundig aumentò notevolmente. Già nel catalogo N.3 del 1951 sono elencati dodici modelli diversi di radio tra cui le prime portatili Grundig Boy e una da installare in autovettura. Senza dubbio esisteva un notevole know-how che Max Grundig e i suoi collaboratori portarono in dote dalla precedente azienda Radio-Vertrieb-Fürth ma si nota in modo inequivocabile la sua passione per la perfezione e la massima qualità d'ascolto. Venne infatti costruita una camera anecoica dove non solo si studiavano le specifiche tecniche degli altoparlanti da utilizzare ma veniva rilevato quanto influisse sul suono la forma e la dimensione del mobile della radio. Furono certamente ricerche d'avanguardia e molto costose per l'epoca. Chissà chi è quel signore seduto a studiare le risposte in frequenza appena tracciate dal sistema di misurazione? Possiamo vedere accanto a lui alcuni modelli di altoparlanti adottati nelle radio dei primissimi anni '50.
E' quasi incredibile che per una radio di facessero misure in camera anecoica...belle immagini Marco ed interessante resoconto storico.
Massimo

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12406Messaggio myfisite
ven 24 lug 2020, 22:13

M.Ambrosini ha scritto:
ven 24 lug 2020, 6:51
E' quasi incredibile che per una radio di facessero misure in camera anecoica...
Grazie all'accuratezza delle misure in camera anecoica furono sviluppati sistemi di altoparlanti veramente sofisticati per l'epoca. La radio di punta nel catalogo del 1951 era il modello 5005W con due altoparlanti a larga banda da 220 mm di diametro e un tweeter elettrostatico da 110 mm montato coassialmente a uno dei due larga banda. Lo stadio finale era costituito da un push-pull controreazionato di EL41 con due trasformatori di uscita separati. La radio pesava quasi 20 Kg per una larghezza di 70 cm. Insomma si trattava di un progetto imponente e raffinato realizzato con le migliori tecnologie dell'epoca. Davvero impressionante considerando che stiamo parlando dei primi anni '50. Ed ora qualche fotografia dell'interno della radio dove si vede chiaramente il foro nel magnete dell'altoparlante di sinistra in cui passano i due conduttori che pilotano il tweeter elettrostatico coassiale.

Immagine

Immagine
Marco A.

pasgal
Messaggi: 333
Iscritto il: dom 1 lug 2018, 14:33
Località: Roccarainola (NA) 80030
Contatta:

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12407Messaggio pasgal
sab 25 lug 2020, 6:39

Grazie.
Pasquale

Avatar utente
M.Ambrosini
Site Admin
Messaggi: 3558
Iscritto il: ven 9 feb 2018, 7:10
Località: Ravenna
Contatta:

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12410Messaggio M.Ambrosini
sab 25 lug 2020, 7:06


Grazie all'accuratezza delle misure in camera anecoica furono sviluppati sistemi di altoparlanti veramente sofisticati per l'epoca. La radio di punta nel catalogo del 1951 era il modello 5005W con due altoparlanti a larga banda da 220 mm di diametro e un tweeter elettrostatico da 110 mm montato coassialmente a uno dei due larga banda. Lo stadio finale era costituito da un push-pull controreazionato di EL41 con due trasformatori di uscita separati. La radio pesava quasi 20 Kg per una larghezza di 70 cm. Insomma si trattava di un progetto imponente e raffinato realizzato con le migliori tecnologie dell'epoca. Davvero impressionante considerando che stiamo parlando dei primi anni '50. Ed ora qualche fotografia dell'interno della radio dove si vede chiaramente il foro nel magnete dell'altoparlante di sinistra in cui passano i due conduttori che pilotano il tweeter elettrostatico coassiale.
Fantastica.
Peccato per il limite dell'FM che nel 1951 era limitata alla banda da 87,5 a 100MHz ma è un limite accettabilissimo se questo modello fosse rintracciabile in condizioni originali e a costi accettabili
Massimo

Filippo
Messaggi: 3359
Iscritto il: mar 6 mar 2018, 21:49
Località: Salerno

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12419Messaggio Filippo
sab 25 lug 2020, 13:40

Io ho I woofers che si montavano su radio simili.... Si trovano quelle radio.....

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12422Messaggio myfisite
dom 26 lug 2020, 0:03

pasgal ha scritto:
sab 25 lug 2020, 6:39
Grazie.
Se siete interessati ad approfondire il discorso sulle radio Grundig (e non solo) degli anni '50 vi segnalo il sito https://luxuryradios.com/ che contiene descrizioni tecniche e foto dettagliate degli apparecchi di quel periodo. Andate alla voce Grundig e troverete molti modelli restaurati in modo impeccabile e una compilation di file audio con presa diretta che illustrano in modo affascinante la voce di quegli apparecchi. Dal punto di vista dell'evoluzione tecnica è da segnalare in modo particolare la Grundig 5080 HiFi, modello top di gamma del 1956, dotata di equalizzatore a cinque bande e un sistema di diffusione a cinque altoparlanti che viene etichettato come "HiFi", dicitura che compare per la prima volta nel catalogo di quell'anno. Gli altoparlanti sono: un grosso woofer ovale frontale (31x19 cm), due midwoofer montati sui pannelli laterali, due tweeter elettrostatici frontali. Dal punto di vista acustico si può dire che forse il progettista Grundig si fece un po' prendere la mano, infatti scompaiono alcune raffinatezze come il tweeter coassiale al midwoofer e viene introdotto quello che venne pubblicizzato come 3D klang ("suono tridimensionale"), cioè la ricerca di un'emissione sonora omnidirezionale montando gli altoparlanti in posizione laterale. Questa mi pare una caratteristica progettuale peculiare di Grundig che sarà ripresa anche più avanti con le Audiorama. Certamente il progettista (probabilmente la medesima persona) credeva particolarmente nella validità di questo principio costruttivo. Da segnalare però le limitazioni dovuta all'interferenza tra i due tweeter elettrostatici frontali situati vicini tra loro nonché la distanza eccessiva tra questi e i midwoofer laterali, con lobi di emissione decisamente irregolari; è da dire però che non avevano ancora a disposizione sistemi per le misure polari che permettessero una comprensione approfondita di questi fenomeni. Da notare anche il livello costruttivo degli altoparlanti che mostrano qualche segno di risparmio (guardate la dimensione dei magneti e il tipo di lamiera impiegata) rispetto agli anni precedenti. Per tutte le foto di questa e di altre radio vi rimando al già citato sito da cui ho tratto il gruppo altoparlanti della Grundig 5080 HiFi.

Fonte della foto: https://luxuryradios.com/grundig-5080-it/

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12423Messaggio myfisite
dom 26 lug 2020, 8:26

Filippo ha scritto:
sab 25 lug 2020, 13:40
Io ho I woofers che si montavano su radio simili.... Si trovano quelle radio.....
So che qualcuno ama particolarmente certe configurazioni degli altoparlanti quindi propongo anche la radio Grundig 3012, presente sul catalogo del 1953. Gli altoparlanti sono tre disposti sul pannello frontale (il 3D klang con i suoi altoparlanti disposti lateralmente non era ancora stato introdotto): due larga banda ovali e un tweeter centrale, scelta che precorre la disposizione MW-TW-MW che tende a simulare un'emissione maggiormente coerente. Si tratta di una radio con qualche economia di produzione rispetto alle sorelle maggiori (stadio di uscita single ended invece che push pull) ma, nondimeno, mostra una esecuzione di altissimo livello.

Fonte della foto: https://luxuryradios.com/grundig-3012-it/

Immagine

Immagine
Marco A.

Filippo
Messaggi: 3359
Iscritto il: mar 6 mar 2018, 21:49
Località: Salerno

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12424Messaggio Filippo
dom 26 lug 2020, 12:53

myfisite ha scritto:
dom 26 lug 2020, 8:26
Filippo ha scritto:
sab 25 lug 2020, 13:40
Io ho I woofers che si montavano su radio simili.... Si trovano quelle radio.....
So che qualcuno ama particolarmente certe configurazioni degli altoparlanti......
Chissà di chi si tratta...... 🤔
Di certo un pazzo....
😁

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12437Messaggio myfisite
mar 28 lug 2020, 23:18

Nel catalogo del 1955 compaiono anche i sistemi integrati Musikschrank e Konzertschrank che incorporano la radio in un elegante mobile di legno con l'aggiunta di un giradischi e un registratore a bobine. Altoparlanti e schemi di montaggio ricalcano quelli che abbiamo già visto sulle precedenti radio perciò non presentano novità degne di nota. Nella maggior parte dei casi, la disposizione degli altoparlanti segue il principio del 3D klang per cui vengono generalmente montati, oltre agli altoparlanti frontali, degli ovali larga banda sui pannelli laterali. In questo modo si rende più facile sonorizzare gli ambienti più grandi per varie posizioni d'ascolto ma si perde probabilmente parte della coerenza del messaggio musicale. Personalmente preferisco sia per materiali, che per tipologia di costruzione e per principi adottati, la produzione fino al 1954. Nondimeno è da apprezzare l'impegno profuso in sistemi come il Konzertschrank 8090 del 1956, un sistema monofonico che monta ben sei altoparlanti: un subwoofer, un woofer, due tweeter elettrostatici, due larga banda laterali. Inutile aggiungere che le finiture del mobile sono stupende.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12464Messaggio myfisite
ven 31 lug 2020, 22:31

Il catalogo del 1956 è interessante perché introduce per la prima volta un telecomando a filo con i controlli di volume e di tono e soprattutto il primo sistema di altoparlanti indipendente, cioè un diffusore passivo esterno al sistema audio. Si tratta di un curiosissimo sistema somigliante a una lampada da tavolo che prende il nome di HiFi-raumklang-strahler. Adotta il principio acustico, comune ai sistemi Grundig di quegli anni, dell'emissione omnidirezionale e sono impiegati due larga banda montati in configurazione push-pull orizzontale. Per ottenere una timbrica più equilibrata, uno dei due altoparlanti viene filtrato con un condensatore. Il catalogo li presenta come frutto delle conoscenze acustiche più moderne al fine di riprodurre in modo fedele la stessa sonorità di una sala da concerto. Le foto valgono più di molte spiegaziioni:

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
Gianfranco
Messaggi: 1568
Iscritto il: ven 16 feb 2018, 15:10
Località: Realtà a bassa intensità

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12467Messaggio Gianfranco
sab 1 ago 2020, 19:42

Grazie Marco, è interessante vedere l'evoluzione' delle idee, alcune vincenti, altre no. La sperimentazione è importante, anche se alcune cose possono sembrare stravaganti è proprio da queste cose che si possono trarre buoni insegnamenti.
Gianfranco

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12478Messaggio myfisite
lun 3 ago 2020, 22:16

Gianfranco ha scritto:
sab 1 ago 2020, 19:42
Grazie Marco, è interessante vedere l'evoluzione' delle idee
Spulciando i cataloghi dell'epoca sto cercando di ricostruire, per quanto possibile, gli studi e i principi acustici dietro ai sistemi di diffusione sonora Grundig. Pare di notare, dopo la prima metà degli anni '50, una certa incapacità di innovazione e un abbandono di soluzioni più costose ma certo più efficaci (p.es. scompare l'uso dei tweeter elettrostatici). Forse ci fu un cambio di personale nel reparto di progettazione ma è sintomatico che nel catalogo del 1959 la riproduzione fosse affidata sostanzialmente ad altoparlanti largabanda senza alcuna evoluzione nel tipo di caricamento acustico. Tanto per fare qualche confronto, nel 1953 Edgar Villchur cominciò ad applicare il principio della cassa a sospensione pneumatica e nel 1958 produsse i primi midrange e tweeter a cupola per le AR-3. Nel 1957 Peter Walker iniziò a commercializzare le Quad ESL. Grundig invece proponeva esclusivamente questi modelli largabanda:

- Box 4 (1x largabanda 286x186 mm) - Risposta dichiarata: 70 - 10.000 hz
- Box 15 (1x woofer 27 cm, 1x largabanda 176x126 mm) - Risposta dichiarata: 40 - 16.000 hz
- Box 18 (1x woofer 27 cm, 1x largabanda 176x126 mm) - Risposta dichiarata: 40 - 16.000 hz
- Box 25 (1x woofer 27 cm, 1x largabanda 176x126 mm) - Risposta dichiarata: 40 - 16.000 hz

Interessante notare che, con l'introduzione della stereofonia, viene progressivamente abbandonato il 3D klang poiché probabilmente furono più evidenti i limiti della configurazione nel ricostruire un'immagine sonora coerente con il messaggio a due canali.

Per le foto degli interni rimando alle pagine di https://www.radiomuseum.org/r/grundig_h ... reo_m.html

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12486Messaggio myfisite
mar 4 ago 2020, 22:49

Passando dal catalogo del 1959 a quello del 1965 si ha una strana impressione. Da un lato potrebbe parere che non ci sia stata alcuna evoluzione, dall'altro spuntano alcune novità sostanziali, quasi ci fossero due linee di sviluppo che proseguivano indipendentemente su percorsi diversi pur ispirandosi alla medesima linea estetica. Sorprende infatti vedere ancora in produzione modelli come il Box 14, monovia largabanda che non è nient'altro che la riproposizione del Box 4 del 1959. Pare che il tempo si sia fermato per questo e per altri modelli. Prendiamo per esempio la consolle di punta Konzertschrank KS 680 Stereo HiFi, la disposizione rimane quella del 3D klang con ben cinque altoparlanti per canale: un woofer, due largabanda frontali e due largabanda laterali. Per cercare di ridurre le interferenze tra tutti questi largabanda furono adottati dei condensatori di filtro. Nonostante ciò, certamente rimangono i limiti acustici dovuti alla sovrapposizione di una larga parte di frequenze. Tra le curiosità è da segnalare che i condensatori, anche se fissati al cestello dell'altoparlante, cominciarono ad essere avvolti con uno strato di spugna. Ora vediamo qualche foto delle Box 14 e del KS 680, poi parleremo delle vere novità del catalogo del 1965.

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
M.Ambrosini
Site Admin
Messaggi: 3558
Iscritto il: ven 9 feb 2018, 7:10
Località: Ravenna
Contatta:

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12487Messaggio M.Ambrosini
mer 5 ago 2020, 8:08

myfisite ha scritto:
mar 4 ago 2020, 22:49

Immagine
Questo ce l'ho...è ancora a casa dei miei genitori...e devo ancora montare il decoder stereo che era fornito a parte :D
Se trovo chi se lo viene a prendere potrei scambiarlo con una coppia di box Grundig buone... :roll:

Mi sembra molto interessante il confronto cronologico/tecnologico che stai facendo con altri marchi Marco. Forse all'epoca il marchio più rivoluzonario era Philips, con i suoi diffusori a 800 Ohm di impedenza che si potevano pilotare con ampli a valvole senza trasformatori di uscita. Purtroppo non mi è mai capitata l'occasione di ascoltarli ma penso fossero prodotti molto interessanti
Massimo

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12489Messaggio myfisite
mer 5 ago 2020, 18:17

Come scrivevo in precedenza, il catalogo del 1965 segna un po' lo spartiacque perché introduce alcune grosse novità. Ad una occhiata frettolosa, parrebbe che i prodotti più significativi fossero le "grandi" Box 70 oppure Box 100, di cui si possono trovare anche varie pagine descrittive sul web. Ne parleremo anche noi, quando tornerò dalle ferie, ma la mia curiosità è invece stata attirata dalle piccole e modeste Box 5 e Box 12. Le Box 5 vengono descritte come Kompressions-Box a due vie. Ecco la prima grande novità: sono introdotti i sistemi a sospensione pneumatica che adottano dei nuovi woofer progettati appositamente con sospensione in gomma. La seconda grossa novità è il ritorno dell'altoparlante specializzato nelle alte frequenze: Grundig progetta un tweeter a cono che adotterà in tutti i modelli di questa generazione. Assistiamo perciò ad un cambio di paradigma: i sistemi a due vie non sono più composti da un woofer e un largabanda come in precedenza ma ora presentano un woofer e un tweeter. Oppure, nel caso di sistemi a tre vie come le Box 12, viene impiegato un woofer, un largabanda ovale come midrange e un tweeter. Curiosamente, nelle Box 12 il tweeter viene montato coassialmente al woofer come avveniva nelle radio dei primi anni '50. Forse il progettista era il medesimo? Notiamo anche che le configurazioni dei crossover cominciano a impiegare filtri di secondo ordine e fanno largo uso di spugna per smorzare le vibrazioni.

Per le foto "senza veli" delle Box 5 rimando alle pagine di: https://www.radiomuseum.org/r/grundig_h ... box_5.html

Qui di seguito vediamo la curiosa configurazione a tre vie delle Box 12 con tweeter coassiale al woofer e, a seguire, il ventaglio completo di modelli del 1965. Nelle Box 12 possiamo notare, oltre al nuovo tweeter, il woofer sviluppato appositamente per il caricamento a sospensione pneumatica e l'ampio uso di mastice per "sigillare" gli altoparlanti nei fori del cabinet.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12630Messaggio myfisite
gio 27 ago 2020, 21:28

Di ritorno dalle vacanze, riprendiamo il discorso dai modelli top di gamma del 1965, il Box 100 e il Box 70. Pare fossero anche disponibili in una specie di kit di montaggio dove venivano forniti gli altoparlanti completi di crossover con i piani di costruzione per il cabinet. In ogni caso sono evidenti ancora alcune ingenuità dovute probabilmente alla necessità di supplire a una certa fragilità del nuovo tweeter a cono. Nel Box 100 ne vengono addirittura impiegati sei per raggiungere una pressione sonora adeguata per un diffusore destinato certamente ai grandi ambienti. Il medio viene ancora affidato ad altoparlanti larga banda dato che i tweeter a cono sono tagliati piuttosto in alto (sopra i 5 Khz). Desta perplessità la disposizione sia dei due largabanda che dei sei tweeter che certamente produce interferenze poco controllabili. I progettisti (o il progettista) Grundig certamente si accorsero del problema e cercarono di limitarlo almeno parzialmente nei modelli appena successivi che vedremo più avanti. Il modello Box 70 invece non fa uso dei nuovi tweeter a cono ma di tre largabanda per canale di cui due fanno da midrange e uno è filtrato per funzionare solo nelle frequenze più alte (come se fosse un tweeter puro), espediente già visto negli anni precedenti in alcuni Musikschrank e Konzertschrank. Ecco ora le foto e gli schemi dei Box 100 e Box 70.

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12634Messaggio myfisite
ven 28 ago 2020, 22:31

Mentre dall'altra parte dell'oceano già nel 1958 Villchur usava nelle AR-3 midrange e tweeter a cupola capaci di un'emissione sonora e una dispersione in grado di venire incontro alle esigenze dei nuovi generi musicali, ancora nel 1966 in Grundig ci si scontrava con le limitazione intrinseche di un tweeter a cono di carta fragile e incapace di sopportare elevate potenze. Per questo motivo, come già visto nei Box 100, il progettista scelse di affidare la maggior parte della gamma medio-alta al solito largabanda ovale e di filtrare più in alto i tweeter usando configurazioni di altoparlanti multipli per suddividere la potenza. In questo modo inevitabilmente si generano interferenze sfavorevoli e si ottiene una emissione polare irregolare. In Grundig se ne accorsero subito e corsero, per quanto possibile, ai ripari. Innanzitutto scompare (finalmente) l'uso dei largabanda affiancati: l'altoparlante dei medi diventa unico e con ciò si eliminano le interferenze più fastidiose. Invece per i tweeter il progettista si trovò obbligato ad una soluzione di compromesso e scelse di posizionarli in modo che fossero quanto più possibile lontani tra loro disponendoli agli angoli del pannello frontale. In questo modo cercò di spostare le interferenze in bande presumibilmente meno influenti. Questa configurazione fu adottata diffusamente nei diffusori Grundig dal1966 in poi come possiamo vedere per esempio nel Box 40a illustrato qui di seguito. Notare l'uso abbondante di mastice per fissare gli altoparlanti e la presenza di spugnetta smorzante sulla basetta del filtro crossover.

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12645Messaggio myfisite
dom 30 ago 2020, 21:38

Il Box 80 era il diffusore di punta del catalogo del 1967 e riprendeva il disegno a tweeter multipli che rimase per diversi anni una costante nella gamma dei prodotti Grundig. Il caricamento acustico è a sospensione pneumatica ma si abbandonò il classico largabanda ovale in favore di un midrange rotondo di disegno più moderno in grado di gestire maggiori potenze (notare le sospensioni in tela pieghettata). Viene dichiarata una risposta in frequenza da 35 a 20.000 Hz misurata a norme DIN 45500, una potenza di 40W ed è presente una rete di equalizzazione separata per medi e acuti.

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12670Messaggio myfisite
mer 2 set 2020, 22:39

Il panorama dell'alta fedeltà è molto in fermento nella seconda metà degli anni '60: al di là dell'oceano nascono marchi e modelli di diffusori che, con un marketing molto aggressivo, creano il mito del "made in USA" e, con qualche ritardo, anche in Europa i produttori sfornano diverse novità. Per fare un esempio, nel 1967 KEF inizia la produzione del tweeter a cupola T27 con diaframma in Melinex e del mid-woofer B110 con cono in Bextrene. Per trovare invece qualche novità in Grundig occorre avanzare fino al 1969 quando, a fianco dei tradizionali tweeter a cono, finalmente compaiono i primi modelli di tweeter a cupola di produzione tedesca (con bobina da 25 mm e frequenza di risonanza 1000 Hz). Vedendone l'utilizzo, mi pare evidente che il progettista non ne abbia intuito a pieno le potenzialità e che abbia adottato semplicemente le stesse configurazioni, filtri e disposizioni già in uso per i tweeter a cono. Infatti il modello Box 206 è semplicemente una rivisitazione del Box 5 con tweeter a cono di alcuni anni prima. Il modello di punta denominato Box 741 suscita ancora più perplessità perché utilizza la solita configurazione a tweeter multipli disposti agli angoli e addirittura due di essi sono il vecchio tweeter a cono e due il nuovo a cupola (sic!): una combinazione davvero incomprensibile. Difficile liberarsi dai vecchi retaggi per il progettista. Ora però lasciamo spazio alle foto delle Box 206 e Box 741.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12684Messaggio myfisite
ven 4 set 2020, 21:22

Dal catalogo del 1969 è da segnalare anche il ritorno di un tema ricorrente presso i progettisti Grundig, un principio già adottato diffusamente in passato con il 3D klang e con gli HiFi-raumklang-strahler, quegli strani diffusori somiglianti a lampade che abbiamo visto in precedenza. Viene lanciato, con grande enfasi e prolissità di descrizioni tecniche, il sistema omnidirezionale chiamato Kugelstrahler composto da una coppia di satelliti a forma di dado le cui facce integrano sei altoparlanti largabanda che lavorano da 400 a 20000 Hz mentre la gamma bassa e medio bassa sono affidate ad una cassa separata denominata Duo Baßboxen da sistemare in posizione centrale. Da notare che comincia ad essere dedicata una grande attenzione all'estetica dell'oggetto e vengono proposte diverse varianti estetiche in grado di adattarsi ad arredamenti sia classici che moderni. I grafici ripresi dal catalogo mostrano come nei laboratori Grundig siano arrivati strumenti in grado di tracciare i diagrammi di emissione polare, indispensabili per un'analisi più approfondita dei fenomeni acustici alla base della progettazione di un diffusore.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12694Messaggio myfisite
sab 5 set 2020, 20:55

Ancora del 1969 è un altro diffusore originale che mostra come in Grundig c'era sempre l'interesse a far convivere nel catalogo delle configurazioni acustiche anche molto differenti tra loro. Si tratta del Box 304, un diffusore snello con disposizione simmetrica midwoofer-tweeter-midwoofer. Monta due altoparlanti da 130 mm con un complesso magnetico decisamente sovradimensionato e il tweeter a cupola da 25 mm già visto sulle Box 206.

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12703Messaggio myfisite
dom 6 set 2020, 22:17

Certamente in Grundig tenevano molto anche alla tradizione se, ancora nei primissimi anni '70, veniva riproposto esattamente nelle medesime forme quel Box 4 del 1959 poi divenuto Box 14 che abbiamo già visto in precedenza. Ora si chiama Box 17 e aggiunge un tweeter a cono al solito largabanda ovale disposto verticalmente. Da sottolineare anche la longevità del Box 45 un due vie con tweeter a cono che era già presente nel catalogo del 1965. Prosegue inoltre la proposta dei kit di montaggio composti dal pannello frontale completo di altoparlanti e crossover fornito già montato. Restava da realizzare il cabinet con le dimensioni suggerite e aggiungere il materiale fonoassorbente secondo le indicazioni. Questo è il motivo della presenza nel mercato dell'usato di diffusori Grundig di quest'epoca aventi cabinet con finiture e costruzione diversificate tra loro: si trattava dei modelli in kit venduti da assemblare a cura dell'acquirente. Ora passiamo a vedere le foto dei Box 17 e le proposte di kit di montaggio tratte da un catalogo del 1970. Da sottolineare la larga presenza ancora dei tweeter a cono e di configurazioni miste con i limiti acustici di cui abbiamo già parlato.


Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12715Messaggio myfisite
mar 8 set 2020, 21:32

I primi anni '70 rappresentano certamente un periodo di grande impegno per Grundig che studia e sviluppa alcune soluzioni decisamente originali, se non uniche nel panorama dei diffusori. Pare evidente che i progettisti stiano affinando a poco a poco nuove scoperte tecniche sfornando prodotti con un'attenzione sempre maggiore a tutti quei dettagli che contribuiscono al risultato sonoro. Prendiamo per esempio le Box 306 (da non confondere con le più note 306 compact che verranno qualche anno dopo e che ne saranno l'ulteriore evoluzione) che nascondono sotto la tela frontale una prima novità: viene scelta una posizione asimmetrica e decentrata per il tweeter per fare in modo che le alterazioni di risposta in frequenza dovute alla diffrazione dei bordi del cabinet vengano distribuite in modo più omogeneo. Ma i cataloghi del '71 e '72 presentano altre sorprese.

Immagine
Marco A.

Filippo
Messaggi: 3359
Iscritto il: mar 6 mar 2018, 21:49
Località: Salerno

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12716Messaggio Filippo
mer 9 set 2020, 9:19

Grande Marco!

Avatar utente
BUZZ78
Messaggi: 193
Iscritto il: mar 6 mar 2018, 17:31

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12717Messaggio BUZZ78
mer 9 set 2020, 13:22

I love this topic...If you can share a feedback of the listening of this legacy’s speakers it would be great !

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12720Messaggio myfisite
mer 9 set 2020, 19:51

Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno la pazienza di seguire questo riassunto a puntate sulla storia dei diffusori Grundig. Questa piccola e modesta ricerca è il mio personale tributo a quei progettisti geniali di cui non sappiamo neppure il nome. Non potendo ricostruire le loro vicende personali sto cercando almeno di mantenere viva la memoria del loro lavoro e mostrarne l'evoluzione verso traguardi tuttora assoluti. Un po' come stupirsi che nel '69 gli uomini riuscirono ad andare sulla luna mentre oggi non paiono essere più in grado. Un modo insomma per dire un grosso grazie e mandare un abbraccio a quegli uomini straordinari che lavorarono in Grundig. Perché la loro memoria non si perda.
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12721Messaggio myfisite
mer 9 set 2020, 20:00

BUZZ78 ha scritto:
mer 9 set 2020, 13:22
I love this topic...If you can share a feedback of the listening of this legacy’s speakers it would be great !
Yes, it would be great to have some listening notes of these speakers but unfortunately I don't own them. I am just collecting photos and informations from the web.
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12732Messaggio myfisite
ven 11 set 2020, 21:58

Come già stavamo dicendo, i cataloghi dei primi anni '70 presentano diverse sorprese: Grundig ha investito molte risorse in un progetto ambizioso, una linea di prodotti che avrebbero voluto rivoluzionare la riproduzione audio in ambito domestico ma che purtroppo non incontrerà il successo commerciale sperato. Stiamo parlando del 4D-Stereo, un sistema a quattro canali che prende ispirazione e sviluppa ulteriormente quel principio del suono omnidirezionale che, come abbiamo visto, aveva sempre incontrato il favore dei progettisti tedeschi. I prodotti 4D-Stereo comprendono sia amplificazioni dedicate che diffusori nati specificamente per ricreare un ampio campo acustico in cui avvolgere l'ascoltatore. La foto riportata qui di seguito mostra che il sistema è composto da due diffusori frontali omnidirezionali e due posteriori che cercano di simulare delle sorgenti puntiformi. Presentano uno studio attento dei fenomeni diffrattivi combinando il design e la scelta dei materiali con una precisa funzione acustica; inoltre per cercare di ridurre il più possibile l'influenza dovuta alla forma del cabinet vengono scelte forme sferiche. Data la particolarità di questi diffusori, ne parleremo in modo più dettagliato la prossima volta.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12759Messaggio myfisite
lun 14 set 2020, 21:26

Presentati nel 1970 e resi disponibili l'anno seguente, gli Audiorama 7000 sono il risultato di grossi investimenti in casa Grundig. Il prezzo di vendita è molto più alto degli altri modelli della casa come a indicare che si vuole stabilire un nuovo riferimento di mercato. Queste sfere dal design ricercatissimo per l'epoca montano ciascuna quattro woofer da 142 mm e otto tweeter a cono da 88 mm tagliati a 3500 Hz. Il comportamento polare è stato studiato approfonditamente per fornire un'emissione omnidirezionale cercando di simulare una sorgente puntiforme. I materiali utilizzati denotano una costruzione senza badare a spese e lo stesso vale per i satelliti posteriori HiFi-Box 210 che possono essere usati su un supporto oppure appesi al soffitto. Hanno un piccolo tweeter a cupola tagliato a 4500 Hz montato coassialmente davanti al woofer, riprendendo il concetto già visto nelle radio dei primi anni '50.

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12779Messaggio myfisite
mer 16 set 2020, 22:17

Una ulteriore novità dei cataloghi dei primi anni '70 è l'introduzione di cabinet per diffusori in materiale plastico. Certamente, in quel periodo, la plastica era un materiale moderno e alla moda che comportava un certo risparmio nei confronti del legno ma non si deve cadere nell'errore di valutare che in Grundig venne usato in modo approssimativo perché, in fondo, veniva impiegato solo nei modelli più economici a due vie. Come da tradizione della casa, mantennero l'impegno di ottenere la migliore qualità possibile anche con questo nuovo materiale che dava oltretutto l'occasione di sperimentare quelle forme arrotondate che, ormai è evidente, apparivano sempre più interessanti ai progettisti Grundig per risolvere diversi problemi dovuti alla diffrazione. Ora vediamo le immagini di una pagina del catalogo del '72 che comprende due modelli con cabinet in plastica, il Box 203 e il tondo Box 208. Di quest'ultimo abbiamo anche una foto senza veli. Invece per i dettagli della Box 203 rimando al sito di radiomuseum.

https://www.radiomuseum.org/r/grundig_h ... x_203.html

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12780Messaggio myfisite
gio 17 set 2020, 22:25

Oggi vorrei confrontare la produzione di diffusori Grundig dei primi anni '70 con quella di un vicino concorrente. Potete vedere un estratto dal catalogo Grundig del 1972 e, a seguire, una pagina del contemporaneo catalogo Philips; vi accorgerete immediatamente della differenza. Da notare la incredibile varietà di forme, modelli, materiali utilizzati, finiture, tipologie di emissione acustica, diversi approcci alla risoluzione dei problemi, dinamismo produttivo dei diffusori Grundig. Guardando il catalogo Philips mi vengono invece in mente termini come staticità, incapacità di uscire dagli schemi prefissati, unica direzione progettuale, ristrettezza di idee. Mi pare un'immagine abbastanza eloquente di come Grundig avesse veramente una marcia in più.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12783Messaggio myfisite
ven 18 set 2020, 21:43

A partire dal 1973 l'evoluzione dei prodotti Grundig diventa rapidissima. I modelli di diffusori, a volte a distanza di pochi mesi, subiscono modifiche e affinamenti che mostrano una comprensione sempre più accurata dei fenomeni acustici. Improvvisamente scompaiono dal catalogo tutti quei prodotti con configurazioni multiple di tweeter sullo stesso pannello come se qualcuno si fosse accorto improvvisamente che presentavano evidenti compromessi di emissione polare. Vengono sviluppati in casa nuovi tweeter e anche midrange a cupola per i progetti a tre vie. È evidente un'attenzione sempre maggiore ai fenomeni diffrattivi e di dispersione al fine di un migliore controllo della risposta in frequenza in ambiente. Sono evidentemente in corso delle ricerche ad altissimo livello nei laboratori Grundig le cui ricadute beneficiano tutta la produzione di diffusori. Quello che impressione è la rapidità con cui si affinano le soluzioni. Vedremo diversi esempi ma ora volevo lasciare spazio a questo ingegnere coi baffi che per la prima volta compare su un catalogo del 1973 ma è presente ancora nel 1977. Sul banco si vede un altoparlante appena testato.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
Gianfranco
Messaggi: 1568
Iscritto il: ven 16 feb 2018, 15:10
Località: Realtà a bassa intensità

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12785Messaggio Gianfranco
ven 18 set 2020, 21:59

Per me il genio che cerchiamo è lui! Ha l'aria di quello che 'sa'... :D
Gianfranco

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12787Messaggio myfisite
sab 19 set 2020, 22:26

Gianfranco ha scritto:
ven 18 set 2020, 21:59
Per me il genio che cerchiamo è lui! Ha l'aria di quello che 'sa'... :D
Se è lui, dalle foto pare piuttosto giovane. Mi verrebbe da pensare che non lavorasse in Grundig da molti anni, forse cominciò nel '68 o '69 e fu assunto per sviluppare i nuovi sistemi omnidirezionali Audiorama, magari in virtù di qualche studio particolare da lui portato a termine sulla misura delle emissioni polari. All'epoca si tenevano diversi corsi di aggiornamento in B&K per un utilizzo ottimale dei loro nuovi strumenti di misura e probabilmente egli fu uno dei partecipanti. Stiamo facendo ipotesi piuttosto campate per aria ma forse possiamo dire con un certo grado di probabilità che questo ingegnere fu attivo nella progettazione dei diffusori Grundig almeno fino al 1977 e che probabilmente venne in quell'anno affiancato (o rimpiazzato?) da un altro ingegnere di cui abbiamo una foto nel catalogo del 1978 (foto riportata qui di seguito). Anche il laboratorio pare rinnovato: la strumentazione è più moderna; solamente il tracciatore per i grafici pare il medesimo di prima. Sulla parete di sinistra sono appesi dei componenti di altoparlanti (si vedono magneti e, credo, degli spider), probabilmente forniti da terzisti e da selezionare per la produzione. Una disposizione così "didattica" dei componenti mi fa sospettare che fosse destinata al nuovo arrivato.

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12789Messaggio myfisite
dom 20 set 2020, 22:21

Dalle foto, si può notare che Il laboratorio del 1973 ha in dotazione i famosi apparecchi di misura danesi Bruel & Kjaer e presenta la configurazione tipica per le misure polari. Si riconosce il generatore di segnali 1022, il preamplificatore microfonico 2606, l'analizzatore di spettro 2112, il registratore di livello 2305 e il set filtri a ottave e terzi di ottave 1614 (spero di avere azzeccato tutte le sigle dei modelli). Da notare che alcuni di questi apparecchi erano ancora valvolari e, nonostante questo, permisero di effettuare misure accuratissime sugli altoparlanti Grundig dei migliori diffusori della casa. Nel laboratorio del 1978 gli apparecchi valvolari furono completamente sostituiti dai modelli corrispondenti a transistor (si nota in primo piano il nuovo analizzatore di spettro 2010) e vennero aggiunti altri apparecchi e set di filtri per la misura della distorsione. Vediamo qui di seguito il modello 2112 valvolare (esterno e interno) e un estratto da un manuale B&K con la configurazione per le misure polari.

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12800Messaggio myfisite
mer 23 set 2020, 17:39

Grundig produsse per molti anni diversa strumentazione di misura e, guardando alla destra del banco del laboratorio del 1974 si vede proprio un oscilloscopio della casa. Si tratta del modello W 2/13 che era già in catalogo dal 1964 e presenta ancora circuitazione valvolare, come si può vedere dalle specifiche pubblicate qui di seguito. Si tratta di un prodotto davvero longevo: è curioso che fosse ancora in uso in laboratorio a dieci anni dalla sua introduzione. Per chi fosse interessato agli apparecchi di misura Grundig aggiungo i link ai cataloghi del 1957, 1959 e 1964.

Catalogo Grundig strumenti di misura 1957: http://www.historische-messtechnik.de/d ... 16-001.pdf
Catalogo Grundig strumenti di misura 1959: http://www.historische-messtechnik.de/d ... 17-001.pdf
Catalogo Grundig strumenti di misura 1964: http://www.historische-messtechnik.de/d ... 22-017.pdf

Immagine
Marco A.

Avatar utente
Gianfranco
Messaggi: 1568
Iscritto il: ven 16 feb 2018, 15:10
Località: Realtà a bassa intensità

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12802Messaggio Gianfranco
mer 23 set 2020, 17:50

Scommetto che manca proprio l'apparecchio misuratore di CCI... :lol:
Gianfranco

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12803Messaggio myfisite
mer 23 set 2020, 18:07

Gianfranco ha scritto:
mer 23 set 2020, 17:50
Scommetto che manca proprio l'apparecchio misuratore di CCI... :lol:
Un'altra curiosità è che nel ben più moderno laboratorio del 1978 troneggia sulla sinistra un ancor più vecchio voltmetro a valvole di produzione Grundig: il modello RV 55 del 1962 (sic!) che allora veniva venduto sul mercato anche con il marchio Sennheiser. A questo punto mi viene qualche sospetto. :lol:

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12816Messaggio myfisite
mer 30 set 2020, 22:11

Vorrei fare notare ancora una volta l'attenzione e la cura nella progettazione riservata anche ai prodotti più economici. Vediamo qui di seguito la risposta in frequenza del Box 203m, un due vie con cabinet in materiale plastico, che esibisce una risposta praticamente piatta (entro tolleranze strettissime) da 100 Hz fino a 5000 Hz.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12824Messaggio myfisite
mer 7 ott 2020, 22:17

Una particolarità che vediamo nei nuovi cabinet in plastica è costituita dai quattro spigoli laterali arrotondati. Potrebbe parere solo un vezzo estetico o costruttivo dovuto al nuovo tipo di materiale utilizzato ma in realtà si tratta di una vera e propria evoluzione tecnica che venne adottata successivamente anche nei modelli con cabinet in legno nonostante la maggiore difficoltà costruttiva e il conseguente aumento di costi. Prendiamo p.es. le Box 306 che abbiamo visto qualche post fa e nel giro di pochi anni diventano Box 306m con spigoli arrotondati. Curiosamente adottano dei woofer con sospensioni in foam (perciò deperibile nel tempo) invece che in gomma. Per la prima volta appare anche il particolare logo quadrato nero con puntino giallo "hifi Grundig" che sembra identificare un nuova generazione di prodotti di cui si vogliono sottolineare in particolar modo le prestazioni. Su questo catalogo del 1974 vengono caldamente consigliati ("Wir empfehlen ganz besonders") come top model alcuni modelli: 203m, 210, 306m.


Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12829Messaggio myfisite
gio 8 ott 2020, 21:57

Come abbiamo già detto, nel giro di pochi mesi alcuni modelli hanno una evoluzione quasi vertiginosa. I progettisti Grundig stanno evidentemente studiando in modo approfondito la reciproca influenza tra l'emissione degli altoparlanti (in particolare il tweeter) e la forma del cabinet, delle griglie e di tutti i dettagli che costituiscono un elemento prossimale di variazione acustica. A volte viene imboccata una strada e poi abbandonata dopo poco tempo per aver individuato una soluzione più efficace a un particolare problema di diffrazione che pare assillare in questo periodo il progettista. Sintomatica è l'evoluzione del Box 506 un due vie a sospensione pneumatica che, mantenendo esattamente gli stessi altoparlanti, volumi e filtro, viene proposto a distanza di pochi mesi con diverse versioni di cabinet e di soluzioni acustiche per il tweeter tanto che ne troviamo addirittura tre differenti versioni nello stesso catalogo del 1973, le Box 506, le Box 506H e le Box 506 Audioprisma, quest'ultime dotate di un particolare diffrattore a celle posto davanti al tweeter. Anche in questo caso, come con le già viste Box 306, tutti questi modelli lasciano spazio in breve tempo al nuovo cabinet con spigoli laterali arrotondati: le Box 506m che vediamo nell'ultima foto in basso.

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12834Messaggio myfisite
sab 10 ott 2020, 22:05

L'evoluzione delle Box 306 e Box 506 non termina con la serie m che abbiamo visto qui sopra ma serba ancora un'ultima sorpresa. Gli ingegneri Grundig hanno ormai afferrato il bandolo della matassa e le soluzioni gli vengono quasi con naturalezza una dietro l'altra: pare che ormai abbiano chiaramente in mente dove e come operare e che maneggino con sicurezza tutte le problematiche connesse al controllo della risposta acustica in ambiente, alle interazioni localizzate in prossimità dell'emissione acustica, all'interfacciamento tra cabinet e altoparlanti e tra cabinet e crossover. Così nascono le Box 306 compact e le Box 506 compact dotate di volume di carico leggermente ridotto, il montaggio asimmetrico del tweeter (per le Box 506 compact), la griglia metallica tenuta ai bordi tramite una specie di mastice (invece che con il velcro) e molti altri piccoli dettagli come il fissaggio del magnete al tweeter, della basetta del crossover al cabinet, ecc. Al termine di questa rapida evoluzione, e anche grazie a questa rapida evoluzione, gli ingegneri Grundig, invece di essere soddisfatti, si accorgono che rimangono da risolvere alcuni piccoli problemi di linearità legati alla configurazione adottata. Per questo motivo, anche le Box 306 compact e le 506 compact cedono rapidamente il passo alla nuova generazione di diffusori Grundig che segneranno l'apice tecnico e ingegneristico di questa storia. Ma ne parleremo più avanti. Per ora occorre fare di nuovo qualche passo indietro.

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12837Messaggio myfisite
mar 13 ott 2020, 22:10

Occorre fare un piccolo passo indietro per sottolineare l'introduzione del medio a cupola che permette a Grundig di proporre nuovamente modelli a tre vie in grado di offrire maggiore estensione e pressioni sonore. Questi diffusori prendono appunto il nome di 703, 706 e 707 poiché possono gestire potenze dell'ordine di 70W secondo le indicazioni della casa. Vediamo qui di seguito le Audioprisma 706 cui si affiancano in rapida successione temporale le Box 706m con spigoli del cabinet arrotondati e infine le Box 706 compact con minore volume di carico. Notate come varia la posizione del tweeter in assenza del diffrattore a celle.

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12842Messaggio myfisite
mer 14 ott 2020, 20:39

L'epopea delle Box 706 però non finisce così ma segna una ulteriore evoluzione ed affinamento dei nuovi altoparlanti che fanno una veloce comparsa nel modello 706b compact, un modello che rimane in produzione pochissimi mesi ma dove già si vedono pienamente realizzati tutti gli elementi dei tre vie successivi. Vorrei porre particolarmente l'attenzione allo spostamento del tweeter più vicino al woofer e a fianco del tweeter al fine di ottimizzare l'emissione polare, l'utilizzo delle nuove griglie metalliche fissate con il mastice con la "rifinitura" data dallo stemmino HiFi Grundig. Ed ora ecco le foto:

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12863Messaggio myfisite
sab 17 ott 2020, 22:45

Un altro aspetto che fece di Grundig un produttore con capacità di progettazione uniche nel panorama mondiale fu la capacità di sfornare tipologie di diffusori adatti non solo all'acustica di ambienti di ascolto con differente volumetria ma anche diffusori con proporzioni di cabinet specificamente disegnati in relazione al tipo di carico acustico offerto nelle più prossime vicinanze del diffusore. E questo per me è uno degli aspetti che più colpiscono della padronanza sulle molteplici variabili ambientali dimostrata dai progettisti Grundig in una vasta gamma di prodotti. Quindi non si trattò di una fortuita combinazione ma di una visione straordinariamente completa del complesso sistema costituito dalle interazioni tra diffusore e ambiente. Da qui nacque la suddivisione in famiglie di prodotti chiamate Flach-Box, Regal-Box, Kugel-Box, ognuna dedicata a una sua specifica applicazione. Inoltre diversi modelli aventi la stessa componentistica vennero anche proposti con cabinet proporzionalmente differenti per adattarli non solo e non tanto ad ambienti differenti ma soprattutto per posizionamenti differenti. Anche la linea Audioprisma mostra questo tipo di derivazione p.es. con le Box 503 e Box 506 che vediamo qui sotto in foto (ma anche le Box 703 e Box 706), due diffusori che montano gli stessi componenti in due cabinet calcolati per ambientazioni differenti, uno con cabinet sottile e largo, l'altro invece con proporzioni più tradizionali.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12886Messaggio myfisite
gio 22 ott 2020, 22:38

Ormai la maturità progettuale dei diffusori Grundig aveva raggiunto un livello assoluto. Questo si evidenzia chiaramente nel catalogo a cavallo tra il 1975 e 1976 dove rimangono esclusivamente le soluzioni acustiche ritenute più avanzate. Il progettista ha imboccato una strada di cui vede chiaramente i risultati e rompe gli indugi: vengono eliminati in blocco tutti i modelli che presentano dei limiti se analizzati sulla base delle ultime scoperte. Nelle foto qui di seguito si vede come non mai nella storia Grundig che, a parte i diffusori sferici, la produzione di diffusori risulta del tutto uniforme e segue dei canoni prefissati. Scompaiono improvvisamente tutti i modelli Audioprisma con il loro diffrattore a celle, scompaiono tutti i cabinet con spigoli laterali ad angolo retto, scompaiono i frontali classici con lamelle di legno, scompaiono le griglie fissate con il feltro al cabinet, scompaiono i tweeter in posizione simmetrica centrale. Tutti i modelli paiono fatti "con lo stampino" (mi si passi il termine): i cabinet sono rigorosamente con gli spigoli arrotondati, woofer e tweeter (e midrange quando presente) sono ravvicinati, le griglie metalliche sono a buchini fitti e minuti, fissate ai bordi di una piccola cornice con del mastice e con il piccolo logo distintivo. La stessa formula acustica, evidentemente ritenuta vincente, viene applicata estensivamente a tutta la produzione.

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12899Messaggio myfisite
ven 23 ott 2020, 21:11

Penso che siano molte le cose da ammirare e da studiare con attenzione nei diffusori Grundig. Una di queste sono le griglie frontali. Queste costituiscono un vero e proprio sistema acustico integrato funzionalmente con la loro cornice frontale. Per quanto mi riguarda, questo sistema anteriore costituisce un vero e proprio capolavoro che dimostra ancora una volta il livello incredibile di comprensione dei progettisti Grundig nei riguardi della globalità dei fenomeni coinvolti nell'emissione sonora dei diffusori. Mentre la maggior parte dei produttori del tempo (e odierni, quando le adottano) cercava di usare tele frontali il più possibile trasparenti e ininfluenti dal punto di vista acustico ecco che invece Grundig impiegava delle griglie metalliche traforate (poi anche accoppiate a una tela) tali da costituire una vera e propria resistenza acustica. E ancora, mentre diversi produttori cominciavano ad orientarsi verso cabinet con i bordi frontali arrotondati per ridurre, a loro dire, i fenomeni diffrattivi, ecco che al contrario i progettisti Grundig impiegano (in modo apparentemente controintuitivo) dei bordi frontali bene in evidenza con la griglia fissata lungo il perimetro con del mastice che permette sostanzialmente solo movimenti in fase lungo tutta la superficie. Non posso che nutrire un viva ammirazione per chi seppe elaborare scientemente certe soluzioni.

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
M.Ambrosini
Site Admin
Messaggi: 3558
Iscritto il: ven 9 feb 2018, 7:10
Località: Ravenna
Contatta:

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12900Messaggio M.Ambrosini
ven 23 ott 2020, 21:25

myfisite ha scritto:
ven 23 ott 2020, 21:11
Non posso che nutrire un viva ammirazione per chi seppe elaborare scientemente certe soluzioni.
Idem.
Complimenti Marco per il grande resoconto storico/analitico che stai facendo in questo post...molto bello ed interessante.
Massimo

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12904Messaggio myfisite
dom 25 ott 2020, 11:00

M.Ambrosini ha scritto:
ven 23 ott 2020, 21:25
Complimenti Marco per il grande resoconto storico/analitico che stai facendo in questo post...molto bello ed interessante.
Grazie. Si tratta di una piccola ricostruzione storica senza alcuna pretesa di esaustività. Purtroppo non abbiamo più la possibilità di conoscere in dettaglio gli avvenimenti e le persone coinvolte. Pare quasi impossibile che una tale esperienza costruttiva e progettuale sia come scomparsa improvvisamente senza lasciare alcuna traccia.
Marco A.

Avatar utente
Gianfranco
Messaggi: 1568
Iscritto il: ven 16 feb 2018, 15:10
Località: Realtà a bassa intensità

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12905Messaggio Gianfranco
dom 25 ott 2020, 11:09

Magari esistono ancora degli archivi aziendali con la documentazione. Qualcuno che conosca bene il tedesco potrebbe provare a contattarli e chiedere di poterli visionare. Sempre che esistano...
Gianfranco

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12912Messaggio myfisite
lun 26 ott 2020, 14:10

Gianfranco ha scritto:
dom 25 ott 2020, 11:09
Magari esistono ancora degli archivi aziendali con la documentazione.
Non so se esistano archivi aziendali ma, anche se fossero ancora disponibili, credo contengano solo schede tecniche e disegni costruttivi, certo non i principi acustici e i presupposti teorici di riferimento. Lo sviluppo delle idee rimane probabilmente nella testa di chi ci ha lavorato sopra. Penso che in Grundig fossero veramente consapevoli di avere creato una linea di diffusori completamente rivoluzionaria tanto che nel già citato catalogo a cavallo tra il 1975 e il 1976 presentarono i nuovi prodotti (vedi immagine qui di seguito) con un'enfasi davvero eccessiva per dei compassati tedeschi: "Gli ingegneri Grundig hanno stabilito uno standard di riferimento internazionale con la nuova gamma di casse acustiche. Questo vale per il suono e la tecnologia, come ripetutamente confermato da numerosi test. [...] Si prenda per esempio la nuova serie di diffusori compatti denominata GRUNDIG HiFi-Compactboxen. Combinano tre vantaggi decisivi: elevato livello di emissione sonora, eccellente qualità del suono, cabinet insolitamente piccolo."

Rimango convinto che in quegli anni di transizione ci fu qualche episodio nella divisione progettazione che portò a una rottura non indolore. Quando all'inizio della mia conoscenza di Grundig, quasi venti anni fa, mi misi alla ricerca di informazioni più approfondite trovai un riferimento in Germania che si mise in contatto con un progettista Grundig presente in azienda in quel periodo. Alla nostra richiesta di informazioni si rifiutò del tutto di commentare senza fornire alcuna spiegazione. Ricordo ancora le esatte parole della mail che ricevetti: "unwilling to speak".

Immagine
Marco A.

Avatar utente
BUZZ78
Messaggi: 193
Iscritto il: mar 6 mar 2018, 17:31

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12913Messaggio BUZZ78
lun 26 ott 2020, 19:09

May be an intervention of Aliens ? The zone 51 in Germany ;0))

Avatar utente
Gianfranco
Messaggi: 1568
Iscritto il: ven 16 feb 2018, 15:10
Località: Realtà a bassa intensità

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12914Messaggio Gianfranco
lun 26 ott 2020, 19:14

BUZZ78 ha scritto:
lun 26 ott 2020, 19:09
May be an intervention of Aliens ? The zone 51 in Germany ;0))
Maybe... :lol:
Gianfranco

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 12916Messaggio myfisite
mar 27 ott 2020, 21:48

Guardando i cataloghi di quegli anni, un altro aspetto che salta agli occhi è che i progettisti Grundig applicarono le loro conoscenze acustiche su tutta la gamma di diffusori in produzione, da quelli più economici fino ai top di gamma senza riserve alcune. Addirittura anche i modelli monovia videro gli stessi accorgimenti, la stessa griglia e lo stesso cabinet adottati dai fratelli a due vie, certamente per una economia di scala in fase produttiva. Del tutto inusuale e anche in controtendenza fu la scelta di fornire i modelli più piccoli con il cavo di potenza integrato non sostituibile, cosa che probabilmente fece storcere il naso soprattutto agli "audiofili da rivista" che, oggi come allora, faticano a comprendere l'importanza di certi dettagli sul risultato sonico complessivo. Da sottolineare ovviamente anche la tipologia e la qualità del tipo di conduttore adottato.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13247Messaggio myfisite
dom 6 dic 2020, 23:27

Mi stavo chiedendo se continuare o meno questa disamina storica dei diffusori Grundig: abbiamo analizzato anno dopo anno i progressi dal punto di vista tecnico nello sviluppo di questi prodotti straordinari e mi sono reso conto che, da qui in poi, i progettisti non fanno altro che affinare i princìpi acustici già scoperti in precedenza. Vengono migliorati alcuni dettagli; tweeter, woofer e midrange godono di qualche perfezionamento; ma non si vedono più (o quasi) quelle intuizioni rivoluzionarie che segnarono gli anni precedenti. Si è raggiunto il punto più alto della parabola e, per motivi di ordine vario che cercheremo di intuire in un altro post, non si riesce a salire ulteriormente (anzi si comincerà a scendere). Perciò non rimane molto da dire se non ammirare nel catalogo del 1976 l'arrivo di capolavori assoluti come le Box 300, Box 400, Box 500, Box 600, Box 800, Box 1000. Il raggio di raccordo laterale del cabinet è stato leggermente ridotto rispetto ai modelli precedenti e la griglia frontale viene leggermente modificata. Acusticamente curiosa è la scelta di arrotondare gli spigoli frontali verticali del cabinet nelle Box 800 e Box 1000 invece dei laterali orizzontali (come invece avviene nei modelli più piccoli).

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13248Messaggio myfisite
lun 7 dic 2020, 21:57

Vediamo qualche dettaglio dei Box più grandi per capire meglio l'evoluzione verso i successivi modelli Professional. Abbiamo sottolineato nel post precedente la scelta di arrotondare gli spigoli frontali verticali del cabinet nelle Box 800 e Box 1000 che è differente da quella adottata dai diffusori più piccoli che invece presentano la raggiatura sugli spigoli laterali. Qual'è il motivo? Se avete seguito con attenzione la storia dell'evoluzione acustica in casa Grundig ricorderete certamente la costante attenzione dei progettisti nei confronti del campo acustico più vicino al diffusore: questo porta a differenziare il comportamento acustico del cabinet se il posizionamento previsto è su scaffale oppure su stand alto oppure su stand basso, in funzione del campo diffrattivo sostanzialmente diverso. Poiché le Box 800 e le Box 1000 sono dimensionate per il funzionamento su un certo tipo di stand, questo ha richiesto una differente scelta dei piani acustici su cui determinare la raggiatura degli spigoli laterali. Nessun dettaglio viene lasciato al caso.

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13271Messaggio myfisite
sab 12 dic 2020, 23:38

Dicevamo poco sopra che, con i diffusori introdotti nel 1976, Grundig raggiunse il punto più alto della sua parabola tecnica e mi pare di intuire che furono motivi di marketing che portarono a scelte che andarono poi ad incidere in modo via via sempre più negativo sulla qualità sonora. Il problema fu che la serie delle Box 300, Box 400, Box 500, Box 600, Box 800, Box 1000 si rivelò un fallimento dal punto di vista commerciale e ricevette grosse critiche sia dai rivenditori che dagli utenti finali tanto che non rimasero in produzione a lungo e dovettero essere sostituite in tempi brevi dai nuovi modelli. Perché non piacquero? I motivi li possiamo vedere nelle due foto qui sotto. Il cavo fisso non sostituibile venne percepito dai più come indice di prodotto economico, non degno di casse che puntavano al segmento medio e alto del mercato. Inoltre era una soluzione poco flessibile nei casi in cui occorreva allungare il cablaggio per particolari esigenze di collocazione. In ogni caso era una caratteristica che non piaceva. Il secondo e più grave problema era che la griglia era fissata con il mastice e perciò gli altoparlanti risultavano difficilmente accessibili. Non vedere gli altoparlanti si dimostrò per molti un incredibile ostacolo più che altro di ordine psicologico. Non si trattava tanto di avere la possibilità di un controllo dello stato e del funzionamento degli altoparlanti quanto piuttosto dell'emergere di una tendenza visuale verso prodotti più "tecnici" dove la possibilità di vedere gli altoparlanti entrava a far parte dell'esperienza "globale" della fruizione dell'impianto stereo. In quegli anni cominciò quella piaga che tutt'ora affligge il mercato: il possedere l'impianto e il suo valore percepito trascende quella che è la sua capacità di riprodurre in modo fedele la musica. Così due soluzioni tecniche di livello assoluto come il cavo fisso non sostituibile e le griglie fissate con il mastice vennero cassate e si chiese ai progettisti di seguire invece le indicazioni provenienti dal marketing: fu per questo motivo che si cominciarono a studiare nuove soluzioni per la futura serie Professional di cui parleremo più avanti.


Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13308Messaggio myfisite
dom 20 dic 2020, 23:29

Grundig cercò subito di correre ai ripari e di rimediare al fiasco dei diffusori della serie "Box 300, Box 400, Box 500, Box 600, Box 800, Box 1000". Questi rimasero in produzione poco più di un anno e vennero completamente rimpiazzati a fine 1977 dai nuovi modelli nati per soddisfare maggiormente le esigenze del mercato. Abbiamo già detto come la priorità commerciale fosse avere diffusori con gli altoparlanti facilmente accessibili/visibili e con il cavo rimovibile. Vennero così introdotti i modelli soprannominati Professional che il catalogo mostra in evidenza con gli altoparlanti nudi senza le griglia anteriori. Gli ingegneri cercarono di individuare alcune soluzioni che compromettessero nel modo minore possibile il risultato sonoro e, dal punto di vista acustico, inserirono dei "diffrattori" attorno a ciascun altoparlante. Anche in questo caso, mentre ancora oggi i produttori si orientano ad arrotondare ed eliminare qualsiasi scalino in prossimità degli altoparlanti, ecco che al contrario i progettisti Grundig impiegarono (ispirandosi al bordo in rilievo dei cabinet) delle maschere con bordo rialzato. La forma e la tipologia dei diffrattori non era ancora quella definitiva ma verrà poi perfezionata nella successiva seria Professional. La griglia viene fissata con dei pioli e mantiene la soluzione dei bordi verticali arrotondati, per una migliore ambientazione nella prevista installazione su stand.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
BUZZ78
Messaggi: 193
Iscritto il: mar 6 mar 2018, 17:31

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13310Messaggio BUZZ78
lun 21 dic 2020, 7:26

I’m currently listening the 2500 previously used as a stand for the small x00 boxes. You know what, this speakers are very good, not “famous” in the heart of the specialists but you can have great moment with them !

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13318Messaggio myfisite
lun 21 dic 2020, 23:10

L'altra priorità commerciale fu quella di dotare di cavo rimovibile tutti i diffusori Grundig di fascia "medio-alta" e, con una foto eloquente, la cosa venne messa in risalto nel nuovo catalogo: tutti i prodotti a partire dal Box 2500 fino al Box 450 adottarono il cavo rimovibile mentre i modelli inferiori rimasero con il cavo fisso. Anche in questo caso, i progettisti Grundig ebbero il loro bel da fare per cercare di non degradare (o quantomeno per cercare di farlo il meno possibile) il risultato sonoro con una soluzione a cavo rimovibile. Allora disegnarono questa profonda incavatura cilindrica che si accoppia precisamente con il connettore punto e linea formando un insieme meccanico con tolleranze calcolate opportunamente. Per questo motivo è bene ricordare ancora una volta che usare i cavi originali Grundig completi del loro connettore è la soluzione che fornisce i risultati migliori.

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13395Messaggio myfisite
lun 28 dic 2020, 18:51

L'ossessione dei direttori commerciali Grundig per avere gli altoparlanti a vista fu tale che, nel giro di meno di un anno, tutti i diffusori in produzione (inclusi i più economici 2 vie con tweeter a cono) vennero dotati di griglia amovibile con innesti rapidi. Non è un caso se il catalogo del luglio 1978 mostra tutta la gamma accuratamente "svestita" e i diffrattori sono dotati di un disegno e una grafica particolarmente aggressivi (anche questa è stata sicuramente un'indicazione di marketing). Scompaiono quasi completamente i modelli con la griglia fissata con mastice e si nota che i diffrattori della serie Professional subiscono una profonda evoluzione tecnica che li porta all'apice del loro sviluppo. Ma in questo catalogo del 1978 sono presenti anche altre novità che vedremo rapidamente più avanti.

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13451Messaggio myfisite
sab 2 gen 2021, 22:39

L'altra grande novità di quell'anno fu la presentazione della serie Aktiv con multi amplificazione e crossover elettronico integrati. Si trattò per Grundig di un periodo estremamente intenso in quanto a ricerca e sviluppo: un enorme sforzo per cercare di contrastare i nuovi prodotti provenienti da oriente dotati di un'estetica decisamente più accattivante per l'utenza media. Si cercò di programmare una rapida successione dei modelli per rinnovare la gamma e renderla più appetibile. Da notare anche l'inserimento di modelli come la SL1000 e la TL100 il cui cabinet anticipa alcuni temi stilistici che saranno poi della successiva serie M. Anche qui i diffrattori traggono beneficio dagli ultimi studi fatti per la serie Professional e sono dotati di un disegno e una grafica particolarmente "tecnici" come da indicazioni ricevute dai responsabili commerciali. Un particolare comune a tutti questi diffusori è l'anello diffrattore del woofer posto a coprire la sospensione in gomma quasi a mascherarne le emissione spurie.

Immagine

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13707Messaggio myfisite
ven 29 gen 2021, 22:10

Diventa per certi versi triste parlare dei prodotti degli anni successivi. Furono anni di crisi in Grundig e vennero imposti dei tagli drastici al costo di produzione dei diffusori. Le griglie in metallo furono eliminate perché troppo costose e sostituite da tela acustica fissata su telai con fissaggio a pressione. Per semplificare ed economizzare la costruzione del cabinet si dovettero anche eliminare i bordi in rilievo del pannello frontale con evidenti ripercussioni sul risultato acustico. Il progettista cercò di salvare il risultato per quanto possibile ma si trattò certo di un compromesso al ribasso. Vediamo qui di seguito le 350b (le sole che mantengono il cabinet precedente), le 550b e le 650b.

Immagine

Immagine
Marco A.

Filippo
Messaggi: 3359
Iscritto il: mar 6 mar 2018, 21:49
Località: Salerno

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13708Messaggio Filippo
ven 29 gen 2021, 22:40

Certo che I parametri estetici continuano a discriminare grundig.... Solleticato da me un collega vuole comprare un impianto hifi.... Gli ho consigliato le box 300 (gli servono delle casse da scaffale).... Le ha cercate su internet, le immagini. Non reggono il confronto con le B&W, che hanno il woofer giallo, il design più accattivante etc etc.....Grundig scartate all'istante 🤦🏻‍♂️
Non ne ha voluto sapere nemmeno se gliele avessi prestate per fare una prova.
Discorso simile per tutto il resto.
Non c'è niente da fare, si ascolta con gli occhi....

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13722Messaggio myfisite
sab 30 gen 2021, 22:49

La serie M costituì il top di gamma che sostituì la precedente serie Professional, con estetica e forme ricercate (anche su di aspetto "plasticoso" se viste con l'occhio di oggi) dove il progettista riuscì perlomeno a conservare i due bordi di diffrazione orizzontali. Vennero introdotti alcuni modelli da pavimento con il suffisso SM nel tentativo commerciale di inseguire le mode del momento del settore hifi e le curiose FL10 piatte. Questa serie di diffusori venne proposta anche in versione attiva.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13729Messaggio myfisite
dom 31 gen 2021, 18:48

L'ultimo titanico tentativo di Grundig di affermarsi come costruttore di diffusori di livello assoluto è costituito dalla serie attiva Monolith. Prodotto immagine destinato a un pubblico ristretto non trovò il successo sperato e neppure riuscì a scalfire un poco l'immaginario collettivo audiofilo di quegli anni, popolato da diffusori che contavano su un marketing molto più aggressivo e osannati dalla letteratura pseudo-tecnica (ma in realtà solo pubblicistica) delle riviste. Le soluzioni acustiche geniali che contraddistinsero per anni la progettazione Grundig scomparvero in nome delle mode. Le riviste scrivevano (e scrivono tuttora) che gli altoparlanti dei medi e acuti dovevano essere speculari sul pannello frontale (o al limite allineati verticalmente) e allora anche i diffusori Grundig si dovettero forzatamente adeguare compromettendo, di conseguenza, il risultato stereofonico. Che non si possano più adottare le soluzioni tecniche ottimali ma si sia obbligati a proporre diffusori più scadenti per seguire i dettami errati di un mercato manipolato purtroppo non è solo storia di allora ma anche dei nostri giorni.

Immagine

Immagine
Marco A.

Filippo
Messaggi: 3359
Iscritto il: mar 6 mar 2018, 21:49
Località: Salerno

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13730Messaggio Filippo
dom 31 gen 2021, 19:00

Certo che I progettisti grundig un po' si sono anche martellati sui maroni da soli secondo me 🙂.... Ad esempio con le SL1000.... Possibile che un progetto bello anche dal punto di vista estetico non potesse essere realizzato con woofers un po' più grandi? Oppure non potesse essere studiato per dare minori problemi di installazione in ambiente? Significa andarsela a cercare però eh!

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13731Messaggio myfisite
dom 31 gen 2021, 19:36

Io penso che i progettisti tedeschi siano stati bravissimi, non credo gli si possa imputare nulla. Ma se le riviste scrivevano che i diffusori Grundig avevano il tipico "suono tedesco" allora significa che avevano il tipico suono tedesco. Di certo le riviste non sbagliavano. :D :D :D

P.S. La sola eccezione che io ricordi è stata la prova di un Grundig V7000 su Alta Fedeltà, una rivista del gruppo Edisport scomparsa nei primi anni '90. Il recensore rimase estremamente stupito dalle sue qualità soniche in rapporto al prezzo e lo collocò nella fascia più alta degli amplificatori. Lo stesso recensore però commentò come il prodotto fosse pesantemente penalizzato da due fattori: un'estetica anonima e il nome Grundig che nessun appassionato associava allora ai migliori nomi dell'hifi.
Marco A.

Avatar utente
Gianfranco
Messaggi: 1568
Iscritto il: ven 16 feb 2018, 15:10
Località: Realtà a bassa intensità

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13732Messaggio Gianfranco
dom 31 gen 2021, 20:03

Un V7000 in ordine non può lasciare indifferenti.
Gianfranco

Filippo
Messaggi: 3359
Iscritto il: mar 6 mar 2018, 21:49
Località: Salerno

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13733Messaggio Filippo
dom 31 gen 2021, 20:11

Gianfranco ha scritto:
dom 31 gen 2021, 20:03
Un V7000 in ordine non può lasciare indifferenti.
Quoto 👍

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13740Messaggio myfisite
mar 2 feb 2021, 20:46

Direi di terminare questa storia con il catalogo del 1984/85 che segna un nuovo apice nella produzione di elettroniche (serie 7000, 7500) cui corrisponde però una serie di diffusori non alla stessa altezza. La cosa appare comprensibile perché, se per le elettroniche è possibile realizzare prodotti anche economici con un certo tipo di suono (vedi il V1700), per i diffusori invece è più difficile separare forma da funzione e, se la forma viene guidata da motivazioni di marketing che mettono in secondo piano l'acustica, allora il risultato non può essere certo ottimale. Ecco quindi i modelli passivi 360, 660, 860, 1600, 3600 e gli attivi Monolith 60 e 90. E con questo direi che siamo giunti alla fase conclusiva della parabola dei diffusori Grundig. Sul resto, inclusa la velleitaria serie Fine Arts degli anni '90, non credo sia necessario fare ulteriori approfondimenti.

Immagine

Immagine
Marco A.

Avatar utente
Gianfranco
Messaggi: 1568
Iscritto il: ven 16 feb 2018, 15:10
Località: Realtà a bassa intensità

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13741Messaggio Gianfranco
mar 2 feb 2021, 21:10

La Box 860 è stata la mia prima cassa Grundig, purtroppo lontana dalle migliori.
Ricordo una gamma media in evidenza ed una buona efficienza, nel complesso una discreta cassa ma...
Gianfranco

hifi_disease
Messaggi: 41
Iscritto il: lun 26 feb 2018, 21:34

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13761Messaggio hifi_disease
ven 5 feb 2021, 0:07

Marco, solo una parola: chapeau. questo post mi era sfuggito, ma l'ho letto con grande ammirazione. è un post che gronda cultura tecnica. come mi piacerebbe poterne scrivere di simili. ma è pur vero che non si può sapere tutto, ahimé. dicci, se puoi, qualcosa di più please. mi intriga molto, x es., la progettazione delle griglie, che hai solo accennato, as well as i problemi del campo acustico vicino al diffusore. e cosa dire sui vantaggi del cavo fisso? dai.... :)
thanks.

disease

Avatar utente
myfisite
Site Admin
Messaggi: 1494
Iscritto il: sab 10 feb 2018, 15:13
Località: Prov. Milano

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13790Messaggio myfisite
dom 7 feb 2021, 21:01

Grazie per i complimenti anche se penso che il thread contenga già molte informazioni (tutte quelle necessarie e non solo) per chi volesse approfondire il discorso.
Marco A.

Avatar utente
M.Ambrosini
Site Admin
Messaggi: 3558
Iscritto il: ven 9 feb 2018, 7:10
Località: Ravenna
Contatta:

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 13808Messaggio M.Ambrosini
ven 12 feb 2021, 18:15

myfisite ha scritto:
dom 7 feb 2021, 21:01
Grazie per i complimenti anche se penso che il thread contenga già molte informazioni (tutte quelle necessarie e non solo) per chi volesse approfondire il discorso.
Bravo Marco...hai svolto un gran bel lavoro, complimenti anche da parte mia!
Per mantenere traccia futura di questa interessante cronologia, ho aggiunto il link alla medesima anche nella "Grundig story" del sito.
Massimo

faber74
Messaggi: 275
Iscritto il: mar 20 feb 2018, 10:13
Località: Luino

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 14978Messaggio faber74
lun 12 lug 2021, 15:08

Ho visto tutta la disamina dei diffusori, a prima vista quindi la box 600 dovrebbe essere preferibile alla successiva 650 professional?

Fabrizio
Ultima modifica di faber74 il lun 12 lug 2021, 16:07, modificato 1 volta in totale.

Filippo
Messaggi: 3359
Iscritto il: mar 6 mar 2018, 21:49
Località: Salerno

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 14979Messaggio Filippo
lun 12 lug 2021, 15:45

Secondo me tutta la serie dalle 300 alle 1000 dovrebbe essere la migliore.....

faber74
Messaggi: 275
Iscritto il: mar 20 feb 2018, 10:13
Località: Luino

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 14980Messaggio faber74
lun 12 lug 2021, 16:13

Massimo scrive così sul sito:
"Grundig Box850a & Box1500a: le mie preferite tra le passive tre vie Grundig da piedistallo, tuttavia in collezione ci sono anche le ottime Box2500a sempre da stand e le SM3000 da pavimento.
Grundig Box300, 400, 600, 800, 1000, 450prof, 550prof, 650prof : i diffusori top con installazione a scaffale, dei capolavori elettroacustici che sono ben lungi dall’essere ad oggi compresi per le loro effettive potenzialità"

Fabrizio

faber74
Messaggi: 275
Iscritto il: mar 20 feb 2018, 10:13
Località: Luino

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 16237Messaggio faber74
mar 14 dic 2021, 14:09

Avete per caso notizie delle 650 liscia, intendo le non professional del 1977 credo? Come vanno? Comparate magari alle 600 e alle 650 prof?

Fabrizio

Avatar utente
Gianfranco
Messaggi: 1568
Iscritto il: ven 16 feb 2018, 15:10
Località: Realtà a bassa intensità

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 16238Messaggio Gianfranco
mer 15 dic 2021, 6:13

Io le uso per sonorizzare la TV e a me piacciono molto.
Gianfranco

marioasciuti
Messaggi: 228
Iscritto il: gio 15 feb 2018, 0:17

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 16239Messaggio marioasciuti
mer 15 dic 2021, 8:53

Molto morbide e musicali.
Ne ho da sempre una coppia grigia.

faber74
Messaggi: 275
Iscritto il: mar 20 feb 2018, 10:13
Località: Luino

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 16240Messaggio faber74
mer 15 dic 2021, 11:20

Grazie, credo le chiederò a Babbo Natale :D Rispetto alle 650 prof sono forse meno problematiche come installazione?

Fabrizio

Avatar utente
Gianfranco
Messaggi: 1568
Iscritto il: ven 16 feb 2018, 15:10
Località: Realtà a bassa intensità

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 16243Messaggio Gianfranco
mer 15 dic 2021, 13:52

Le ho in una nicchia 60x50x40, messe quasi a filo e con i tweeter/midrange all'altezza dell'orecchio.
Per la TV vanno più che bene, ma non ci ascolto musica seriamente per cui non so se sia l'installazione a loro più congeniale.
Gianfranco

faber74
Messaggi: 275
Iscritto il: mar 20 feb 2018, 10:13
Località: Luino

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 16724Messaggio faber74
gio 20 gen 2022, 16:46

Mi sono arrivate oggi le 600, avete consigli?

Fabrizio

nerone
Messaggi: 1052
Iscritto il: ven 16 feb 2018, 8:49

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 16729Messaggio nerone
ven 21 gen 2022, 12:30

faber74 ha scritto:
gio 20 gen 2022, 16:46
Mi sono arrivate oggi le 600, avete consigli?

Fabrizio
Ciao, non le conosco, sarei felice di conoscere un tuo parere su come suonino.

faber74
Messaggi: 275
Iscritto il: mar 20 feb 2018, 10:13
Località: Luino

Re: La radio Heinzelmann e altre storie

Messaggio: # 16761Messaggio faber74
lun 24 gen 2022, 9:39

Le ho sentite abbinate a v1700, t1700, cf40 e cd7500 e mi sembrano superlative, a scaffale in posizione quasi impossibile...

Fabrizio

Rispondi