Identità

L'editoriale mensile
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M.Ambrosini
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Identità

Messaggio: # 6751Messaggio M.Ambrosini
lun 18 mar 2019, 15:45

La propria identità è un aspetto a cui ciascuno di noi tiene molto. Ci si sente feriti quando qualcuno ci attribuisce fatti non veri o frasi mai dette, perché ci si accorge di non essere identificati per ciò che realmente siamo e/o sentiamo di essere.
Per tale ragione in questo editoriale vorrei sottolineare con forza quella che è, ed è sempre stata, l'identità di questo forum.
In questa bella passione assistiamo a diversi tipi di approcci all'acquisto:

1) chi sceglie in base alla simpatia per alcune soluzioni tecniche
2) chi per emulare la scelta dell'amico
3) chi per simpatia per un determinato marchio
4) chi perché si fida del parere dell'esperto recensore (o dell'esperto negoziante)
5) chi perché: "con quello che costa deve andare bene per forza"
6) chi perché è affascinato dall'estetica
7) chi perché: "era un occasione!"
8) chi perché ne apprezza il suono

Come vedete abbiamo fatto una lista in cui l'ascolto è solo uno degli otto possibili "moventi" per la scelta di un oggetto, eppure anche chi si muove motivato dagli altri sette è pronto a giurare e spergiurare che la scelta l'ha fatta in base al suono. Chi ha una certa esperienza in ambito audio sa che sarebbe già un traguardo considerevole se quell'ottavo punto si attestasse al 5% degli appassionati.
Personalmente ritengo anzi che siano molte meno di 5 persone su 100 ad effettuare una scelta in prima persona basata esclusivamente sul suono.
Come si distingue chi "se la racconta" da chi dice il vero? C'è un metodo molto semplice: solo chi ha fatto la propria scelta in base al punto 8 non ha alcun problema a mettersi in gioco ed anzi è ben contento se riesce a trovare ancora di meglio. Guai invece a tentare di porre dubbi sul suono agli altri sette!

Ecco...questo forum, nelle intenzioni dei tre amministratori che lo hanno fondato, vorrebbe indirizzarsi principalmente a quella piccola percentuale di persone che scelgono esclusivamente in base al punto otto di cui sopra.
Su questo forum solo ad una cosa si è disposti a "credere": alle PROPRIE orecchie. Se poi queste ci porteranno ad un errore pace...ma almeno avremo sbagliato non per causa altrui.

Poi è ovvio che ciascuno metterà un tetto in base a quanto gli consentono le proprie finanze...ma un conto è desiderare un oggetto perché ne abbiamo ascoltato le doti effettive, ben altro conto è mitizzarlo in base a fattori che non hanno nulla a che vedere col suono. Con ciò non intendo demonizzare chi rimane affascinato dalla costruzione o dall'estetica di un oggetto purché ne sia consapevole non attribuendo ad esso, per questo motivo, doti sonore che magari non sono affatto presenti. Alla base di tutto sta sempre l'onestà individuale associata alla consapevolezza.

A seguito riporto quattro fatti concreti e inequivocabili per identificare questo luogo.

Fatto n.1: Il sito a cui fa riferimento questo forum ( http://motxam.interfree.it/ ) nasce nel 2000 e, per chi lo ha letto (e non ne parla solamente per sentito dire), consiglia in modo quasi ossessivo la verifica dei fatti in prima persona. La conclusione della pagina "verità scomode" cita testualmente: "L'unico consiglio che non smetterò mai di fornire a coloro che ascoltano con le orecchie (per coloro che ascoltano con gli occhi non serve alcun consiglio, c'è sempre ampia scelta) è: verificate verificate verificate TUTTO ciò che vi è possibile verificare senza cedere allo snobismo e/o alle promesse vendute a peso d'oro: i FATTI, solo quelli contano". La suddetta pagina è così da vent'anni.

Fatto n.2: al fine di poter dare libera possibilità di verifica all'ascolto, questo forum (e quelli che lo hanno preceduto) organizza meeting fin dal lontano 2004. Siamo gli unici in Italia a farlo e senza preclusioni verso alcuno.
"Fatti non pugxxxxxx" direbbe il mio conterraneo Cevoli... :)

Fatto n.3: il CCI (acronimo creato dal sottoscritto per riassumere in tre lettere il lungo lavoro eseguito in ambito telaistico/vibrazionale sia da me che, prima di me, dai progettisti Grundig) identifica le ragioni di una DIVERSITA' di suono (se vogliamo così chiamarla per non turbare la quiete di alcuno) presente tra le macchine del colosso tedesco (di quel particolare decennio) e tutte le altre, inclusi i cloni che all'ascolto cloni non sono. Tra macchine circuitalmente identiche come ad esempio il Philips CD304 e il Grundig cd7550 (che usa le stesse schede Philips) si evidenzia una marcata differenza all'ascolto. Il tecnico "ortodosso" di fronte a tale differenza (non riuscendo a motivarla) si sforza nel chiudere occhi e orecchie pur di non ammetterla; chi invece ha un approccio galileiano non può negarla e di conseguenza la ragione dovrà attribuire tale differenza ad una causa diversa dal circuito e dalla componentistica. Solo la verifica fatta in prima persona può fare comprendere l'esistenza e l'entità di tale problema.

Fatto n.4: chiunque partecipi ai meeting può rendersi conto in prima persona delle differenze talvolta poste in essere a fronte di cambiamenti che non riguardano né la circuitazione né la componentistica e ne' il posizionamento dei diffusori ma...altro. Non si tratta affatto di "credere" ma di ascoltare con le proprie orecchie. Ovviamente, l'esoterico snob che mai ha partecipato ad un meeting né mai lo farà, ci dirà (con una certa altezzosità) che siamo tutti condizionati, ma se ne guarderà bene di venire a verificarlo di persona avendo paura che possano vacillare alcuni piloni portanti della sua cultura esoterica. Una paura questa molto diffusa che evidenzia in realtà una scarsa sicurezza nelle proprie effettive capacità valutative.

Come sempre, buon ascolto!
Massimo

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