Riparatori Grundig

Ottimizzazioni e piccole modifiche per ottenere il meglio da progetti validi - Tricks to get the best out of good hi-fi equipments
Rispondi
Avatar utente
M.Ambrosini
Site Admin
Messaggi: 3593
Iscritto il: ven 9 feb 2018, 7:10
Località: Ravenna
Contatta:

Riparatori Grundig

Messaggio: # 20704Messaggio M.Ambrosini
dom 10 dic 2023, 9:59

Scrivo questo post a fronte di una discussione presente sul gruppo fb “Grundig-LT experience” di Mario. Preferisco scriverlo qui in modo che ne rimanga evidenza per essere utile a quante più persone.

Sono diversi gli aspetti su cui credo sia opportuno fare chiarezza.
Ammesso di riuscire nell’intento (non difficile) di poter contattare/conoscere un valido riparatore in grado di mettere mano su questi apparecchi (magari anche un pensionato ex assistenza Grundig a cui potete risalire attraverso gli attuali centri assistenza) vi sono altri aspetti che vanno tenuti in conto e di cui occorre avere consapevolezza.
Un tecnico ex assistenza Grundig (esattamente al pari di un tecnico che faceva assistenza su qualunque altro marchio dell’epoca) non ha idea di quali siano gli aspetti che effettivamente hanno influenza sul suono e men che meno valuta importanti gli aspetti telaistici.
Per acquisire un minimo di sensibilità verso tali aspetti è fondamentale aver potuto ascoltare gli effetti che certi cambiamenti telaistici hanno sul suono (cosa che ad esempio capita nei nostri meetings) ma questo riduce notevolmente il numero delle persone che, pur tecnicamente in grado di effettuare una riparazione, sono anche in grado di ripristinare un apparecchio full CCI in modo simile a come era in origine.

C’è chi ad esempio non presta molta attenzione alle viti che mette, a quanto sono strette, al fatto che siano spanate o meno, al fatto che vi siano particolari telaistici spaccati a fronte di precedenti trasporti, così come c’è chi sostituisce allegramente tutti i tantalio ricappando a tappeto gli apparecchi con elettrolitici a basso esr ritenendo siano equivalenti (cosa purtroppo non vera), etc etc etc.

Questa premessa per dirvi che quello che si puo’ intendere per “bravo riparatore“ è qualcosa di ampiamente soggettivo, non c’è infatti una risposta univoca a fronte della domanda a seguito: "è un bravo riparatore chi ripara un apparecchio offrendo una buona prospettiva di futura affidabilità (a fronte di ricappaggio totale) ma tornandovi un oggetto che suona in modo molto diverso da prima, o chi si limita a riparare il guasto con componenti effettivamente equivalenti dal punto di vista sonoro e con attenzioni telaistiche adeguate ma vi premette che altri problemi si potrebbero presentare in futuro (anche piuttosto prossimo) a fronte dell’età della componentistica? "

Ovvio che la risposta a questa domanda sia decisamente soggettiva.

Potrebbe però sorgere un’obiezione dovuta ad una possibile terza casistica: individuando un tecnico quantomeno sensibile a queste problematiche chi gli impedirebbe di fare un ricappaggio completo di un apparecchio sostituendo i componenti potenzialmente a rischio o fuori caratteristiche con altri che siano effettivamente equivalenti (fermo restando le attenzioni per rimettere “le cose a posto” dal punto di vista telaistico) ?
Tre sono i motivi per cui tale terza via è pressoché impossibile da porre in atto per un appassionato:
1) Le conoscenze: credete che la differenza di suono tra diversi condensatori valutati all’interno delle varie sezioni circuitali in cui sono impiegati nell’ambito di un sistema audio effettivamente trasparente sia alla portata di tutti? Auguri!
2) La disponibilità: esistono condensatori elettrolitici che oltrepassata una certa età possono, a causa della tecnologia con cui sono stati costruiti, deviare sostanzialmente dalle proprie caratteristiche originarie creando guasti (così come alcuni tantalio se impiegati al limite della loro tensione di lavoro spesso sono causa di guasti) ma in molti casi anche dopo quarant'anni i dati di targa di elettrolitici e/o tantalio sono ancora perfetti o quasi. Questo avviene quando gli apparecchi non rimangono per lunghi periodi inutilizzati (magari pure in ambienti freddi) ma al contrario trovano utilizzo frequente in modo tale che l'ossido (dielettrico) sulle armature dei condensatori elettrolitici abbia modo di rigenerarsi per elettrolisi. Di alcuni di questi condensatori è difficile (in quanto non più prodotti) trovare dei perfetti equivalenti e quindi può esserci una rara disponibilità a fronte di una sostituzione. Per tale ragione se si vuole fare un lavoro saggio sarebbe da misurare con ponte RLC ogni condensatore elettrolitico presente (tempo permettendo) e sostituire SOLO quelli fuori caratteristiche (deviazione del valore della capacità maggiore del 10% rispetto al valore nominale).
3) I costi: per quanto sia sicuramente il problema minore, il ricappaggio completo o la verifica completa di ogni singolo elettrolitico su un apparecchio che presenta centinaia di condensatori elettrolitici e/o al tantalio comporta una cospicua perdita di tempo (che non tutti i riparatori sono disponibili a perdere) e quindi comunque un costo proporzionato considerevole.
Massimo

Rispondi